sabato 4 febbraio 2017

Downshifting: l'arte di vivere con poco

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Avete mai sentito parlare del Downshifting?
Io no, almeno fino ad oggi, quindi eccomi qui subito a fare un post a riguardo, dato che si tratta di un argomento decisamente interessante.

Downshifting: l'arte di vivere con poco


Downshifting: l'arte di vivere con poco


Partiamo subito con una definizione.
Il downshifting, tradotto in italiano come la semplicità volontaria, è la scelta da parte di alcuni lavoratori, di giungere ad una libera volontaria e consapevole, di autoriduzione del salario, in cambio però di un minore impegno in termini di ore di lavoro, così da poter godere di maggior tempo libero.

In buona sostanza, chi pratica il downshifting, lavora meno, guadagna di meno, ma ha anche più tempo libero per poter vivere la propria vita.
Il concetto di downshifting viene dunque accostato alla realtà lavorativa, dato che in un modo o nell'altro, per campare almeno un po' bisogna lavorare.

Altre parole chiavi da accostare a questo concetto sono dunque,  lifestyle (stile di vita) e simple living (vivere in semplicità), dato che per praticare correttamente il downshifting occorre avere uno stile di vita semplice.
Il downshifting si contrappone dunque al modo di pensare consumistico che contraddistingue la società moderna, dove si spingono le persone a comprare e possedere oggetti su oggetti, non sempre veramente utili e necessari.

Un famoso esponente dello stile di pensiero del down shifting è Mahatma Gandhi, il quale conduceva una vita semplice ed esemplare, ma soprattutto autosufficiente.
Se quindi anche Gandhi, che non era certo uno stupido, promuoveva una vita semplice, perchè non trovare anche noi un compromesso tra una vita troppo povera ed una fatta di soli vizi?
Poter vivere con poco, risparmiando ma concedendosi i giusti vizi, potrebbe allungarci di fatto la vita.

Come può il risparmio allungarci la vita?
Semplice, spendendo solo il necessario per vivere e per svagarsi, usando la testa e non avendo fretta di possedere oggetti, si può arrivare a fine mese con più soldi da parte.
Questo vuol dire che è possibile praticare il downshifting, riducendo le ore di lavoro e dedicando il tempo guadagnato a noi stessi.

Se ci pensate bene, è bello fare carriera nel mondo lavorativo, guadagnare tanti soldi, comprare case, macchine costose, nuovi cellulari, ecc... ma tirando le somme, quanto tempo poi di fatto ci rimane da vivere? Il lavoro è davvero tutto?
Molti lavorano per tutta una vita, poi arrivano alla pensione e magari sono troppo acciaccati per godersela... allora non è meglio provare a praticare il downshifting e vivere appieno la propria vita finchè si è giovani?

Tra l'altro, in un mondo dove molti si professano religiosi, fa un po' strano vedere come quanto ci si discosti dalle idee di vita semplice che professano il cristianesimo ed il buddismo (ad esempio), di come ormai questo stile di vita non venga più neanche preso in considerazione dalla maggior parte della gente.
In un mondo dove ormai conta più apparire che essere, forse fare un passo indietro non sarebbe una cattiva idea.

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