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giovedì 13 aprile 2017

Assessment: che cos'è, a cosa serve, come funziona

Se lavori in un'azienda di una certa dimensione, probabilmente avrai già sentito parlare di questo termine: Assessment.
Ma che cos'è? Che cosa significa? A che cosa serve?
Vediamo di rispondere a tutte queste domande, in modo da fare un po' più di chiarezza sull'argomento.

Che significa Assessment

Assessment è una parola inglese il cui significato è "valutazione".
Questa libera traduzione apre la via a molte interpretazioni da parte di chi la subisce, per lo più allarmistiche, vediamo quindi di chiarire meglio il concetto.

Assessment: che cos'è, a cosa serve, come funziona

Che cos'è l'Assessment

L'assessment è un processo interno all'azienda, che consiste in una serie di colloqui e di test, che servono alla riorganizzazione del lavoro e/o del personale.
In poche parole, ci sono società che svolgono questo genere di servizi (a pagamento), che quando vengono chiamate nelle varie aziende, operano in maniera sistematica e strutturata, per cercare di ottimizzare i vari processi ed ottenere un miglioramento generale della qualità/quantità lavorativa.

Il processo dell'assessment è più o meno il seguente:
  1. Colloqui con il datore di lavoro per comprendere le necessità dell'azienda: punti di forza, punti critici, dove si vorrebbe migliorare, cosa si vorrebbe ottenere
  2. Analisi degli strumenti a disposizione
  3. Colloqui con il personale (a tutti i livelli, dai direttori agli impiegati) e/o test
  4. Restituzione dei risultati
  5. Azioni derivate

A seconda delle esigenze quindi, si decide come strutturare i vari assessment, in modo da poter scegliere gli strumenti di rilevamento dati più idonei al caso, e quali sono gli attori in causa.

Negli assessment di tipo comune, c'è una fase di test scritta, dove tramite degli esercizi di logica/ragionamento da svolgere in un determinato lasso di tempo, si cerca di inquadrare la persona.
Domande a perte, risposte secche a domande chiuse, scelte multiple, tutto poi viene codificato in una griglia di valutazione, che si ispira alle più comuni tecniche della psicologia del lavoro.

Segue poi una fase di colloquio, dove l'intervistato deve rispondere ad una serie di domande già predefinite, anche queste codificate in una griglia che poi servirà per ottenere un punteggio finale.

Una volta che vengono raccolti e codificati i dati, si otterranno uno o più punteggi, e spesso queste scale di valutazione corrisponderanno a vari item predefiniti, come ad esempio:
  • propensione al cambiamento
  • spirito manageriale
  • operatività
  • potenziale
  • risultati
  • ecc...

Una persona quindi, potrebbe avere un grande potenziale ma uno scarso risultato, svolgere una mansione operativa, ma avere un grande spirito manageriale, o viceversa.

Ovviamente, tutto ciò che emerge dall'assessment, va integrato con le informazioni personali / lavorative dei vari soggetti, come ad esempio: l'inquadramento, la mansione, l'anzianità lavorativa, l'anzianità anagrafica, ecc...

Una volta ottenuti i risultati dell'assessment, poi c'è una fase d'analisi dove si possono scegliere eventuali azioni correttive/migliorative.
In base a cosa esce fuori dall'assessment infatti, il dipendente potrebbe essere promosso, cambiato di mansione, spinto al miglioramento, iscritto a qualche corso di formazione, o nella peggiore delle ipotesi, licenziato o prepensionato.

Come viene percepito l'assessment all'interno dell'azienda

Solitamente l'assessment viene percepito dai dipendenti come un momento di ansia e di timore generale.
Sicuramente l'assessment comporta anche dei rischi in caso di esito estremamente negativo, ma è anche un'occasione di miglioramento e di carriera lavorativa.

Se ad esempio emerge che un dipendente è sottostimato, grazie al giudizio imparziale di un occhio esterno e con dati alla mano, questi può avere l'opportunità di crescere professionalmente.
Viceversa però, se risulta che il dipendente sta svolgendo una mansione / ruolo per il quale proprio non è portato, allora potrebbe anche avvenire un ricollocamento.

In generale comunque, anche quando una persona ha un brutto risultato, la strada preferita è quella dell'aiuto tramite corsi di formazione.
Difficilmente infatti viene scelta la strada del licenziamento, salvo rari casi, in cui una persona  proprio non ha nessuna delle qualità richieste per le mansioni disponibili in azienda, e nessun potenziale evolutivo.

La metodologia chiamata "assessment center" viene poi utilizzata anche per i colloqui di lavoro, dato che è in grado di individuare se una persona ha le competenze necessarie per svolgere una determinata mansione, già a monte dell'eventuale assunzione.

lunedì 10 aprile 2017

Come riconoscere una bufala

Con la diffusione di internet, ormai se ne sentono di tutti i colori.
Ma quante di queste notizie che leggiamo tutti i giorni online, sono vere ed attendibili?
Come riconoscere una news vera da una notizia falsa?
Ma andiamo per ordine...

Che cos'è una bufala

Una bufala è una notizia non veritiera, ovvero una news falsa, una palla, una bugia.
Il termine bufala, si dice sia stato diffuso dai romani (non quelli antichi), fino a diventare un termine noto in tutta Italia.

Come riconoscere una bufala

Come riconoscere una bufala


Veniamo al succo del post, ovvero come scovare e smascherare una notizia falsa.
Ecco alcuni suggerimenti / consigli / linee guida / piccoli accorgimenti, per accorgersi quando ci si trova davanti ad una notizia non veritiera.

  1. Controllare la fonte: il sito su cui hai letto la notizia è un sito famoso?
    Se una notizia è su ansa.it, allora vai sul sicuro (quasi diciamo), ma se è su incredibilenotiziacliccaqui.it, allora qualche dubbio devi portelo prima di credere ciecamente a ciò che leggi.
    Lo stesso devi fare sui social network, grande fabbrica di notizie fake.
    Se ad esempio un tuo contatto ha condiviso una notizia assurda, leggi sempre l'indirizzo del sito che è stato condiviso, perchè magari il suo errore potrebbe diventare il tuo.
  2. Diffida dalle imitazioni: questo è un di cui del punto sopra.
    Alcuni siti di bufale usano trucchi meschini come l'utilizzo di domini simili a siti veri ed attendibili, che so, rebubblica.it (invento, spero non esista :p).
    Quindi bisogna sempre fare attenzione all'esattezza dell'indirizzo su cui si trova la news, perchè questa è una tecnica che deriva dalla sacra scuola phishing, anche se in questo caso il danno è assai meno grave.
  3. Controlla i toni: molti siti di bufale accentuano certi toni, in modo da gonfiare enormemente le notizie pubblicate.
    Se quindi vedi una presentazione un po' troppo esaltata, dove si sottolineano solo alcuni aspetti, che guarda caso sono la parte più interessante... occhio, o sei davanti ad un giornalista dilettante, o ad un venditore di fumo.
    Se si tratta di fake news, allora va anche bene, ma se ti stanno cercando di vendere qualcosa, non farti fregare dai toni usati.
  4. Confronta più siti: quando una fonte è semi attendibile, oppure non troppo sospetta, un metodo per poterne verificare la veridicità, è quello di cercare la notizia anche su altri siti.
    Le bufale possono essere anche ripetute su più siti, ma spesso questi burloni non si curano di modificarne molto i contenuti, quindi se trovi online articoli clone, allora probabilmente vuol dire che non ci sono altre fonti attendibili online.
  5. Attenzione ai dettagli: l'autore si è contraddetto? Qualche settimana fa su quel sito si sosteneva il contrario? Mancano informazioni rilevanti, dettagli o approfondimenti? Tutto ciò che è superficiale non è attendibile, questa è la regola d'oro!
  6. Poniti sempre delle domande: ... ma soprattutto datti delle risposte.
    La notizia è davvero vera? Chi potrebbe giovarne dalla sua diffusione? Ha davvero senso ciò che c'è scritto? Hai letto l'esatto contrario il giorno prima? Chi dice la verità? Ecc...
    Insomma, a volte la risposta alla domanda "questa notizia è una bufala?" potresti averla già tu nella tua testa, grazie alle informazioni in tuo possesso su un determinato argomento.
  7. Diffida dai temi caldi: alcune notizie calcano la mano su temi caldi, solo per attirare i click.
    Poni quindi maggiore attenzione quando si tratta di questi temi, perchè potrebbe annidarsi la notizia bomba, lì pronta solo per prendersi gioco di te.

Questi erano solo alcuni consigli per riconoscere una bufala al volo, o quasi.
Ovviamente ci sarebbero tanti altri saggi (ma in alcuni casi banali) consigli, come:
  • Non credere a tutto ciò che leggi
  • Datti il tempo di analizzare i fatti
  • Informati sull'autore di un post
  • Fidarsi = Fregarsi
Ok, forse l'ultima è un'esagerazione, ma su internet bisogna stare molto attenti, perchè la cantonata è sempre dietro l'angolo.

Un'altra cosa importante che voglio dirti è: non condividere ciò di cui non sei certo!
Il più grande diffusore di notizie false sei proprio tu.
Si perchè, sui social network basta un niente per poter far partire la catena di sant'antonio delle bufale.
Basta un "condividi" senza troppi pensieri su una notizia con un titolo d'impatto o una foto accattivante, che ecco che la disinformazione è bella che partita.

Spesso poi, le notizie più false sono quelle che si presentano meglio.
Una foto che poi si rivela falsa, un titolo esageratamente gonfiato o bello, dovrebbero subito farti alzare le antenne ed attivarti il radar bufale.

Considera infine, che molte notizie sono fatte apposta per raccogliere click e guadagnare con la pubblicità, non fa niente se poi si crea il panico, o si aumenta la xenofobia, o peggio... alcuni diffusori di informazioni online, possono non avere alcuno scrupolo a diffondere fake news... per fortuna che ora sai come riconoscerle :)

giovedì 6 aprile 2017

Perchè la luna ha tanti crateri e la terra no?

Oggi vi pongo un quesito astronomico: perchè la luna ha tanti crateri e la terra no?
Lo avrete sicuramente notato no? Guardando qualche foto della luna, il nostro satellite di fiducia, la sua superficie è piena di crateri, frutto dello scontro con diversi meteoriti, più o meno grandi.

Perchè la luna ha tanti crateri

Osservando dunque quella groviera della luna, e poi guardando la nostra bella terra, viene da chiedersi come mai gli asteroidi colpiscono solo la luna e risparmiano invece la terra.
Ecco, nulla di più sbagliato!

Anche la terra viene colpita dai meteoriti.
Solo che il pianeta terra ha un'atmosfera che filtra e distrugge molti degli oggetti che vi entrano con traiettoria sfavorevole.
Inoltre la terra ha un movimento di placche, che tende a far sparire i crateri, riassestandosi.
Tuttavia alcuni crateri sono tutt'oggi ben visibili, come quelli presenti in Arizona (Meteor Crater).

La luna dunque, avendo un'atmosfera praticamente assente, non ha uno scudo contro gli asteroidi e quindi ne è più vittima.
Non avendo poi lo stesso movimento tettonico della terra, ciò che la colpisce di solito lascia un segno indelebile nel tempo.

Infine, c'è anche una teoria per la quale la luna sia così butterata fin dagli albori, da quando un'esplosione cosmica creò la terra, facendo volare via molti corpi estranei che avrebbero martoriato il nostro satellite creando così enormi crateri.

Bene, ora che conoscete come mai la luna è piena di crateri e la terra apparentemente no (facendo questo paragone bisogna anche considerare le diverse dimensioni dei due oggetti), quello che sicuramente bisogna augurarsi, è che tutto rimanga invariato anche per il futuro :)
Anche se, notizie come il passaggio dell'asteroire 2017GM, a "soli" 16000km dalla terra, un po' spaventano... nonostante si sia trattato comunque di un oggetto con un diametro grande poco più di 4 metri.

mercoledì 5 aprile 2017

Perchè la tosse è contagiosa?

Avete mai notato che ogni tanto, quando sentite tossire qualcuno, vi viene quasi spontaneo tossire anche voi?
Sto parlando di piccoli colpi di tosse ovviamente, quelli secchi e leggeri, non di tosse profonda da malattia, cioè non quella che ti fa venir quasi giù un polomone, per intenderci.

Con tosse contagiosa non intendo quindi il caso in cui uno è malato ed attacca la tosse e l'influenza a qualcun altro, ma quei casi in cui è come se si imitasse il comportamento degli altri, riproducendo quasi instantaneamente il colpo di tosse appena udito.

Fateci caso, magari in qualche riunione, quando qualcuno tossisce a volte capita che qualche altro gli faccia eco (se non addirittura voi stessi).

Perchè la tosse è contagiosa?

Perchè la tosse è contagiosa?


Come mai si imita il colpo di tosse degli altri in certi casi? Provo a rispondervi a modo mio.
Partiamo però dalla definizione di tosse.

Che cos'è la tosse?
La tosse è una difesa immunitaria del nostro organismo, che normalmente si verifica per liberare le vie aeree da un accumulo di muco, o a causa di sostanze irritanti.
La tosse è quindi un'emissione rumorosa di aria fuori dal nostro organismo, che come via d'uscita ha in questo caso la nostra bocca.

Perchè si tossisce?
Solitamente si tossisce per quattro motivi principali:
  1. Infezione delle vie respiratorie (es. virus)
  2. Irritazione
  3. Corpo estraneo
  4. Asma

Perchè si tossisce subito dopo gli altri?
Tornando quindi al topic di questo post, se anche voi vi siete accorti che quando avete un po' di tosse, vi viene da tossire quando sentite gli altri, eccovi una probabile spiegazione.
Essendo la tosse un meccanismo di difesa immunitario inconscio ed automatico, se già siete nelle condizioni di dover tossire, il sentire qualcun altro che lo fa, potrebbe velocizzarvi il processo.
Questa sorta di sincronizzazione della tosse dunque, potrebbe essere il risultato di un processo evolutivo del passato, in cui l'organismo che ha già bisogno di tossire di suo, sentendo qualcun altro che lo fa, è più portato a farlo in automatico.
Come un segnale che arriva dall'esterno, che viene riconosciuto come valido. Come una sorta di reminder per nostro organismo, il quale riconosce che anche noi siamo nelle condizioni per poter tossire, e quindi ci attiva la tosse.

Questa pseudo teoria potrebbe essere valida se si assume che i meccanismi/comportamenti che vengono tramandati dalla teoria evolutiva, sono quelli più efficaci per la sopravvivenza.
Se quindi tossire è cosa buona e giusta in certi casi, se si è nelle condizioni di doverlo fare e si ha un segnale dall'esterno che ce lo ricorda, l'organismo è in grado di attivarsi anche prima del dovuto, ottenendo così l'effetto dell'imitazione della tosse altrui.

Quindi, se questi assunti non provati fossero veri, affermare che la tosse è contagiosa, in senso buono, potrebbe non essere del tutto errato.

Ad ogni modo comunque, se siete capitati su questo post, è perchè avete notato anche voi questo bizzarro fenomeno, e vi siete posti qualche domanda.
La tosse secca, che qualcuno definirebbe tosse nervosa, avrà forse lo stesso meccanismo degli sbadigli contagiosi?

martedì 4 aprile 2017

L'astronave più veloce di sempre

Oggi risponderò al seguente quesito: qual è l'astronave più veloce del mondo?
Sto parlando ovviamente di navicelle spaziali e razzi, insomma tutti quegli oggetti che consentono di navigare nello spazio, dove data la sua vastità, la velocità è tutto per poterlo esplorare.

Quello che andrò a presentare è la macchina creata dall'uomo che ha raggiunto, ad oggi, il record mondiale di velocità.
Nulla al momento ha mai raggiunto o superato, sempre parlando di apparecchi costruiti dagli uomini, una tale velocità.


L'astronave più veloce di sempre


Bando alle ciance: l'astronave spaziale più veloce del mondo è la sonda spaziale Juno.
Questo fantastico apparecchio della NASA, usato per una missione su Giove (Jupiter), è stato in grado di raggiungere la velocità massima di 265.000 km/h (73,61 km/s).

L'astronave più veloce di sempre

Attenzione però, questa velocità è stata raggiunta solo grazie allo sfruttamento della forza gravitazionale della terra, tramite la tecnica chiamata "fionda gravitazionale".
La fionda gravitazionale infatti, sfruttando la conoscenza delle leggi della fisica, consente di far acquistare velocità ad un oggetto, facendolo girare vicino ed intorno alla terra.
Nello specifico quindi, la sonda Juno ha girato intorno alla terra fino ad acquisire una velocità tale da lanciarla poi nello spazio verso la destinazione prescelta.
Senza questo stratagemma infatti, Juno non avrebbe mai potuto raggiungere una velocità tale.

Se poi vogliamo parlare dell'astronave più veloce del mondo, con equipaggio umano, che con le sue sole forze ha raggiunto una velocità record, allora dobbiamo parlare del modulo di comando di nome Charlie Brown, della missione Apollo 10, che raggiunse la velocità di 39.897 km/h (11,08 km/s).

Sicuramente questa classifica è solo temporanea, dato che i vari studi ed investimenti stanno portando alla luce costanti migliorie in termini di carburante, materiali e spinte gravitazionali.
Quando finalmente potremo raggiungere delle velocità ancora maggiori, forse l'esplorazione dello spazio profondo non sarà più solo un sogno da film di fantascienza.

lunedì 3 aprile 2017

L'impiccato offline (gioco android)

Oggi volevo parlarvi del gioco de l'impiccatto.
Ne avete mai sentito parlare? Scommetto di sì se avete più di 20 anni, perchè un tempo giochi semplici come questi spopolavano, soprattutto a scuola :)

Il gioco dell'impiccato è infatti un classico rompicapo d'intrattenimento, capace di far passare delle ore spensierate e di istruire allo stesso tempo, tramite un meccanismo di gioco semplice quanto divertente.
Nello specifico, il gioco che vi sto per presentare, si gioca offline, ed è stato sviluppato per girare sui dispositivi mobili di casa android (cellulari smartphone e/o tablet).


L'impiccato offline (gioco android)


L'impiccato offline è un gioco per android, scaricabile gratuitamente dal play store di google, a questo indirizzo:
https://play.google.com/store/apps/details?id=appinventor.ai_oggieunaltropost.impiccato

Come avrete intuito dall'url del link, il gioco l'ho sviluppato io stesso, quindi sarò un po' di parte nel descriverlo :)

L'impiccato offline (gioco android)

Le regole de "l'impiccato":
Lo scopo del gioco è quello di indovinare la parola segreta, avendo come unico indizio la categoria di appartenenza.
Avrete a disposizione degli aiuti e la possibilità di continuare in caso di sconfitta, la quale avverrà nel caso in cui, cliccando sulle lettere che si pensa compongano la parola nascosta, non si azzecchi mai il risultato.
Se riuscirete a completare tutti i livelli del gioco, questo terminerà e voi avrete vinto.
Inoltre, sono presenti più livelli di difficoltà, che comporteranno più parole da indovinare e meno errori da commettere.

Perchè si chiama impiccato?
Se vi state chiedendo come mai il gioco si chiama l'impiccato, la risposta è molto semplice: ad ogni errore commesso durante la partita, apparirà un pezzo di un'immagine, che se composta tutta, rappresenterà la figura di un impiccato.
Questa sorta di morte virtuale (sempre in senso ironico, non è certo un gioco violento), rappresenterà il classico "game over".

Bene, se è tutto chiaro, correte a scaricarvi il mio personalissimo gioco de l'impiccato offline, che come suggerisce il nome, potrà essere giocato e rigiocato anche quando non sarete connessi ad internet con il vostro telefonino android.


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mercoledì 8 marzo 2017

7-Zip: l'alternativa gratuita a Winzip

Vi piacerebbe avere winzip gratis?
Ecco, questo forse non è possibile, tuttavia c'è un programma alternativo che ha più o meno le stesse funzionalità, un programma molto veloce, e soprattutto gratuito, sto parlando di 7-zip.

Per chi non lo sapesse, questo genere di programmi serve per poter aprire archivi compressi contenenti file e cartelle.
Praticamente, quando trovate un file con estensione .zip o .rar (ed altre estensioni note), se possedete un programma tipo winzip o winrar, allora potete scompattare il contenuto di questi file sul vostro computer.

7-zip consente ovviamente anche di svolgere l'operazione contraria, ovvero di comprimere una cartella o dei singoli file, in un unico file archivio.


7-Zip: l'alternativa gratuita a Winzip


Bando alle ciance quindi, andiamo subito a scaricare 7zip dal sito ufficiale:
http://www.7-zip.org/

Una volta installato il programma, se non abbiamo altri software di archiviazione, 7-zip verrà associato automaticamente alle più comuni estensioni degli archivi di file.
Altrimenti potremo semplicemente cliccare con il tasto destro del mouse sui file o le cartelle da compattare, selezionare la voce 7-zip, e poi cliccare su Aggiungi a nomefile .7z.

Facendo poi doppio click su un file .7z o un su file .zip classico (se associato a 7zip), si aprirà il subito programma, e cliccando su Estrai, sarà possibile scompattare tutto il contenuto del file compresso sul proprio computer

7-Zip: l'alternativa gratuita a Winzip


Ecco un elenco di formati di file che 7-zip può aprire:
7z, XZ, BZIP2, GZIP, TAR, ZIP, WIM, AR, ARJ, CAB, CHM, CPIO, CramFS, DMG, EXT, FAT, GPT, HFS, IHEX, ISO, LZH, LZMA, MBR, MSI, NSIS, NTFS, QCOW2, RAR, RPM, SquashFS, UDF, UEFI, VDI, VHD, VMDK, WIM, XAR, Z.

Come se non bastasse, 7-zip in alcuni casi, comprime i file anche in maniera più performante degli altri programmi, facendo di fatto risparmiare dello spazio utile sul proprio pc.

7-zip è dunque un'ottima alternativa a programmi come winzip e winrar, altrettanto validi ma a pagamento (o con licenza a scadenza).
In più è un software decisamente rapido, che pesa solo 1 mega, quindi lo scaricherete in un attimo.

giovedì 2 marzo 2017

Latte di papavero

Avete mai sentito parlare del latte di papavero?
No, non affrettatevi a guardare sul vostro libro di ricette preferito, perchè non sto parlando di una pietanza della realtà, ma di qualcosa di un po' più fantasy.

Che cos'è il latte di papavero

Il latte di papavero (milk of the poppy dall'inglese game of thrones) è una sostanza medica curativa, somministrata come una bevanda, ricavata dal fiore oppiaceo del papavero.
Dal colore bianco, il latte di papavero ha un'effetto anestetico e curativo per la maggior parte delle ferite.

Latte di papavero

Il normale utilizzo del latte di papavero è quello anestetico, soprattutto in caso di ferite gravi e mortali, per dare un po' di sollievo al malcapitato prima dell'irrimandabile trapasso.
Come la nostra morfina, agisce in fretta, alleviando quasi immediatamente il dolore.

Il latte di papavero quindi, è una vera e propria droga, con tanto di effetti collaterali, come: sonnolenza, stato confusionale, incoscienza, ed assuefazione.
Inoltre, l'elevato uso di questa medicina provoca dipendenza, quindi alla lunga può risultare anche deleteria per la salute.

Ma se allora il latte di papavero così come l'ho descritto non esiste in natura, come so della sua esistenza e dei suoi effetti?
Semplice, dalla famosa serie televisiva Il trono di spade!

mercoledì 1 marzo 2017

La città più piovosa del mondo

Oggi risponderò a questa semplice domanda: qual è la città più piovosa del mondo?
Di sicuro, una città dove piove sempre è da evitare come la peste per viverci, quindi avere un elenco delle 10 città più piovose del mondo non può che essere d'aiuto a chiunque voglia cambiare aria.


La città più piovosa del mondo


Stando a quanto dice internet, la città più piovosa in assoluto è Mawsynram in India, con ben 11,871 mm di pioggia l'anno.

La città più piovosa del mondo

Questa ridente cittadina di nome Mawsynram sembra infatti l'ideale per gli amanti dell'acqua, che arriverà in abbondanza direttamente sulle vostre teste, per molti giorni l'anno.
Di sicuro il prodotto più venduto in questo paese sarà l'ombrello, o addirittura l'impermeabile, un oggetto che bisognerà portare sempre con sé, se si deciderà di recarsi nella città dove piove di più al mondo.


Le 10 città più piovose del mondo


Per completezza, elenco la top ten delle città dove piove di più durante l'anno:
  1. Mawsynram (India) - 11,871 mm
  2. Cherrapunji (India) - 11,777 mm
  3. Tutunendo – (Colombia) - 11,770 mm
  4. Cropp River – (Nuova Zelanda) - 11,516 mm
  5. San Antonio de Ureca – (Guinea Equatoriale) - 10,450 mm
  6. Debundscha – (Cameroon) - 10,299 mm
  7. Big Bog (Hawaii) - 10,272 mm
  8. Mount Waialeale (Hawaii) - 9,763 mm
  9. Kukui (Hawaii) - 9,293 mm
  10. Emei Shan (Cina) - 8,169 mm

Come si può ben vedere dalla lista, anche in quel paradiso tropicale delle Hawaii piove molto, quindi attenzione a quale città si sceglie per una aspirante vacanza di sole e mare.

martedì 21 febbraio 2017

Panta rei - Occidentali’s karma

Se hai sentito almeno una volta la canzone che ha vinto Sanremo 2017, probabilmente avrai fatto caso a questa bizzarra parola: pantarei.
Allora, precisiamo subito che non si scrive pantarei, ma panta rei, ed il suo significato ha origini molto molto antiche.

Panta rei - Occidentali’s karma

Che cosa significa Panta Rei?

Pánta rêi è un termine greco (πάντα ῥεῖ) che significa letteralmente "tutto scorre".
Questo famoso aforisma è storicamente attribuito ad Eraclito, un filosofo greco antico vissuto tra il 535 a.C. ed il 475 a.C.
Stando alle varie spiegazioni storiche, panta rei in pratica vorrebbe dire, secondo Eraclito, che nella vita non si può vivere lo stesso identico momento due volte, perchè tutto muta e nulla è più uguale.
Il filosofo greco paragona la vita ad un fiume che scorre, nel quale non è mai più possibile entrare nello stesso punto in cui ci si era bagnati la prima volta.


Francesco Gabbani - Occidentali’s karma (testo canzone)

Concludo questo post riportando il testo completo di "Occidentali’s karma" di Francesco Gabbani, canzone vincitrice del festival di Sanremo 2017.

Essere o dover essere
Il dubbio amletico
Contemporaneo come l’uomo del neolitico.
Nella tua gabbia due per tre mettiti comodo.
Intellettuali nei caffè
Internettologi
Soci onorari al gruppo dei selfisti anonimi.
L’intelligenza è démodé
Risposte facili
Dilemmi inutili.
AAA cercasi (cerca sì)
Storie dal gran finale
Sperasi (spera sì)
Comunque vada panta rei
And singing in the rain.
Lezioni di Nirvana
C’è il Buddha in fila indiana
Per tutti un’ora d’aria, di gloria.
La folla grida un mantra
L’evoluzione inciampa
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.
Occidentali’s Karma
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.
Piovono gocce di Chanel
Su corpi asettici
Mettiti in salvo dall’odore dei tuoi simili.
Tutti tuttologi col web
Coca dei popoli
Oppio dei poveri.
AAA cercasi (cerca sì)
Umanità virtuale
Sex appeal (sex appeal)
Comunque vada panta rei
And singing in the rain.
Lezioni di Nirvana
C’è il Buddha in fila indiana
Per tutti un’ora d’aria, di gloria.
La folla grida un mantra
L’evoluzione inciampa
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.
Occidentali’s Karma
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.
Quando la vita si distrae cadono gli uomini.
Occidentali’s Karma
Occidentali’s Karma
La scimmia si rialza.
Namasté Alé
Lezioni di Nirvana
C’è il Buddha in fila indiana
Per tutti un’ora d’aria, di gloria.
La folla grida un mantra
L’evoluzione inciampa
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.
Occidentali’s Karma
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma
.


Video ufficiale di Occidentali’s karma (Francesco Gabbani)

E se il testo lyrics non bastasse, eccovi il video ufficiale del tormentone del momento:


lunedì 20 febbraio 2017

Sgorbions (figurine)

Oggi vorrei parlarvi di una cosa che ho ritrovato nell'armadio, una cosa che collezionavo quando ero un ragazzino, le figurine degli Sgorbions!

Se siete dei nativi digitali forse non li conoscete, ma gli sgorbions sono una nota serie di figurine, arrivate per la prima volta in italia negli anni 90, ma già presenti in America fin dal 1985.

Sgorbions (figurine)

Gli Sgorbions


La particolarità di queste figurine sta nello scimmiottare i nomi delle persone, cercando una rima divertente per tutti.
Oltre quindi a creare un nome ed un cognome divertenti e di facile risata, gli sgorbions completano il tutto con un'immagine illustrativa della persona che descrivono, un'immagine trash e demenziale.

Sgorbions: Alberto Sordo

Avere dunque il proprio nome negli sgorbions, non è sempre un motivo di vanto, ed anzi nelle scuole, quando giravano queste figurine, non era raro esser presi in giro venendo citati come uno sgorbions.

Inoltre, sotto ogni figurina, è scritta una descrizione specifica del nome preso di mira, una descrizione che non fa altro che rincarare la dose di umorismo della figurina illustrata.

In Italia gli sgorbions sono usciti sostanzialmente in 3 album di figurine:
  • Mitici Sgorbions
  • Holidays Sgorbions
  • Mega Sgorbions

Anche se in effetti però, l'album in mio possesso, che dovrebbe corrispondere alla prima edizione, si chiamava semplicemente "le bande degli sgorbions".
Avendolo collezionato tutto, eccomi qui a scrivervi un elenco completo di tutti i nomi delle figurine degli sgorbions in esso contenuti (in ordine di apparizione e divisi per categoria).

Sgorbions: Gli Schifus
Gastone Bubbone, Donata Avariata, Gennaro Puttamaro, Pinuccia Boccuccia, Walter Subwater, Sonia Insonnia, Renata Intasata, Matteo Cappereo, Lorenzo Fetenzo, Letizia Immondizia, Ninetto Rigetto, Gino Spazzalatrino, Marcello Sbudello, Salvatore Fetore, Anita Inviperita, Dante Mutante, Sabrina Gommina, Martino Burino, Starnu-Tino, Gustavo La Sbava, Rita Marcita, Rosario Malario.

Sgorbions: Gli Sbrindelli
Vivi Sezione, Pamela Candela, Mari-Comio, Simone Linguaccione, Decalco Maria, Dodo Colabrodo, Burat-Tina, Pierino Lavandino, Rocky Zero, Roberto Ventreaperto, Angelino Spazzolino, Mongol Piero, Arrigo Frigo, Din Don Dino, Pierobinetto, Loretta Marionetta, Extra Teresa, Mario Contrario, Vito Spedito, Carla Igienica, Salvatore Lavatore, Amato Fotocopiato, Jane Fionda, André Frappé, Eletta Sottiletta, Celeste Due Teste, Dolores Di Testa, Margherita Sfiorita, Clessandra, Beata Grattuggiata, Marcello Scervello, Battista Elettricista, Renata Cariata, Ramona Capocciona, Cupi-Dino, Golea-Dorino.

Sgorbions: I Trippon
Riccardo Superlardo, Ombretta Coniglietta, Raimonda Gioconda, Edmondo Rubicondo, Rita Fettuccina, Polly-Femo, Pierino Abbuffino, Ramona Abbuffona, Annona Pustolona, Anna Burgher, Nippon Trippon, Botolo Rotolo, Pepè Bignè, Nino Peperino, Spie-Dino, Tito Fritto.

Sgorbions: Gli Zombacci
Clemente Mortovivente, Cerno-Bill, Pietro Tombale, Rino Impiccatino, Anita Dimagrita, Ciro Vampiro, Aristide Cariatide, Mariarosa Rugosa, Dario Millenario, Franco-Stein, Vera Fattucchiera, Paolone Gobbone, Gennaro Corsaro, Pablo Diablo, Augusto Tuttogusto, Pino Spadino, Romeo Trofeo, Bice Ciccatrice, Vittorio Mortorio, Lilly Puntaspilli, Gino Lumino, Alberto Ricoperto.

Sgorbions: Gli Animalis
Vespa Teresa, Camil-Leonte, Marcello Porcello, Joe Falchetto, Lucilla Gorilla, Isacco Di Pulci, Mariella Ascella, Camilla Godzilla, Leo Stereo, Topo-Lino, Daniela Ragnatela, Pippo-Strello, Oreste Mangiabestie, Hugo Sapiens, Anita Troglodita.

Sgorbions: I Teppas
Arturo Superduro, Nicolas Cadenas, Gennaro Rocchettaro, Antonio Demonio, Giacinto Dipinto, Rambo Bambo, Gangste-Rino, Punker-Otto, Selvag-Gina, Claretta Carretta, Nicola Pistola, Alvaro Metallaro, Alberto Sordo, Ciccio Pasticcio, Battista Teppista.

Sgorbions: Gli Smidoll
John Stravolt, Fifì Pipì, Camillo Spillo, Ilaria Sanguinaria, Martino Grappino, Romeo Video, Strizza-Tino, Lino Semolino, Carolina Colatina, Ornella Stampella, Orazio Maldispazio, Lola Ghiacciola, Claretta Saetta, James Fond, Antonella Mortadella, Gastone Sgorbione, Isidoro Fluoro, Gianni Attaccapanni, Romano Toscano, Pasquale Natale, Marinella Bella, Body Billy, Doppio auGusto, Pina Palloncina, Renato Bocciato, Ago-Stino Filomeno, Lorenza Influenza, Tosta-Tina.

Rileggendo tutti questi nomi, noto con piacere che alcuni li ricordo tuttora, e ciò mi fa ripensare, con un filo di nostalgia, alle tante ore passate a collezionare e scambiare le figurine degli sgorbions a scuola.
Direi che ci sono quasi affezionato a questo album... tuttavia, se qualcuno mi facesse una buona offerta in stile ebay, magari potrei anche decidere di vendere il mio album originale degli Sgorbions... chissà :D

giovedì 16 febbraio 2017

La prima metropolitana del mondo

Oggi proverò a rispondere a questo originale quesito: quale è stata la prima metropolitana del mondo?
Chissà di che anno parliamo, e soprattutto di quale paese.
Le metropolitane ormai sono presenti in moltissime città, ma chissà qual'è stata la prima in assoluto a dotarsi di questo comodo e veloce mezzo di trasporto.


La prima metropolitana del mondo


La prima metro mai esistita è stata inaugurata a Londra il 10 gennaio 1863.
Il suo nome, che resiste tutt'oggi è Underground (o The tube).

Il padre della prima metropolitana del mondo sembra essere stato proprio il sindaco di Londra di quegli anni, Charles Pearson.
Pare che la motivazione per la costruzione della prima metro sia stata proprio l'intenso traffico di superficie che affliggeva Londra in quegli anni.

Oggi la metropolitana di Londra, la più antica del mondo, conta ben 460 km di linee (in continua espansione), ed è una delle più estese reti di metrò al mondo.

La prima metropolitana del mondo
London Subway
Scalemobili Londra

Tuttavia c'è però da dire, che fino al 1890 la metro di Londra era comunque a vapore, e comprendeva solo tratti in superficie.
Solo successivamente, con l'arrivo dell'elettricità, è stato possibile creare i primi treni che viaggiavano in gallerie sotteranee (subway), come le metropolitane a cui tutti siamo ormai abituati.

PS Per vedere qualche altra foto della metropolitana di Londra leggere questo post.

mercoledì 15 febbraio 2017

Archivio mondiale barzellette online

Ti piacerebbe avere un sito internet con tutte le barzellette, freddure ed aforismi del mondo?
Ebbene, ho una buona notizia per te, questo sito esiste!

Al di là dei più famosi siti online, forse ce n'è uno che non conoscevi, un sito web che contiene un archivio di barzellette davvero vasto e sempre aggiornato.
Un sito internet genuino, gratuito e privo di pubblicità.

Sto parlando del sito web del famosissimo Dottor Zap, un personaggio ben noto per chi frequenta i vari gruppi umoristici presenti su internet.
Il DR Zap infatti, da tempo immemore colleziona barzellette sul suo sito, il cui indirizzo è:

http://www.drzap.it

Archivio mondiale barzellette online

Anno dopo anno, barzelletta dopo barzelletta, il drzap ha creato un vero e proprio archivio mondiale online di barzellette in italiano, dalle più famose sui carabinieri alle più raffinate e nuove, di cui probabilmente non sospetti neanche dell'esistenza.

Non farti fermare dalla grafica un po' datata del sito, quel che conta sono i contenuti.
Il sito del dottor zap infatti, è organizzato in raccolte che facilitano la lettura e la ricerca delle battute.
Tra le varie sezioni, sempre in aggiornamento, troviamo:
  • RACCOLTA  per AUTORI
  • FILM: citazioni e frasi famose
  • VIGNETTE umoristiche
  • Il Dizionario del DrZap
  • Il Vaccabolario

Su questo sito troverai le migliori barzellette del momento, ma anche delle pietre miliari dell'umorismo.
Se non ridi sul sito del Dottor Zap, sta sicuro che non riderai da nessun'altra parte, perchè qui ce n'è davvero per tutti i gusti, per cui la risata è assicurata.

lunedì 6 febbraio 2017

La Montagnetta di San Siro (Milano)

La Montagnetta di San Siro di Milano, il cui nome ufficiale è Monte Stella, è una collina artificiale presente nel cuore di Milano, in zona QT8.

La Montagnetta di San Siro (Milano)

La Montagnetta di San Siro di Milano


Alta 50 metri e comprendente un parco vasto 370.000 metri quadri, questa collina ha un'origine storia e molto significativa per la città di Milano.
Il monte stella infatti nasce dall'accumulo di detriti e macerie provocati dai bombardamenti subiti da Milano durante la seconda guerra mondiale, più altro materiale aggiunto in seguito.

Salita montagnetta

La montagnetta di sansiro è stata inaugurata negli anni 50, ed il suo padre è l'architetto Piero Bottoni.

Da allora in questa collina, chiamata dai milanesi montagnetta, molte persone visitano il suo parco e salgono sulla sua cima, dalla quale si può ammirare un bel panorama dello skyline di Milano e delle zone periferiche circostanti, più ovviamente le montagne delle Alpi (se la visibilità è buona, non come quando ho fatto io le foto :p).

Panorama dalla montagnetta
San Siro in lontananza
Skyline Milano

La montagnetta di San Siro attira ogni anno molti turisti, data la facilità e la poca difficoltà nella sua "scalata" ed il bel panorama che si apprezza sulla sua cima.
Inoltre anche il parco circostante è decisamente un bel vedere, con una fauna che comprende diverse tipologie di albero, come ad esempio: l'acero, il bagolaro, l'olmo, il pino, la quercia, il carpino, il faggio, il platano, il cedro, la betulla, il pioppo, l'ippocastano, il tiglio, l'abete.

Flora Monte Stella
Sirena Monte Stella
Alpini Monte Stella

Inoltre, ai piedi del monte stella, c'è il giardino dei giusti, un'altra cosa assolutamente da vedere a Milano.

Un'altra particolarità della montagnetta di San Siro, è che d'inverno, se nevica, si riempi di giovani con le slitte, ed in alcuni casi anche di snowboard e sci di fondo, in quanto è l'unico posto dove si può (quasi) sciare a Milano.

Giardino dei Giusti (Milano)

Lo sapevi che anche a Milano c'è il giardino dei giusti?
Come che cos'è il giardino dei giusti?
Sicuramente avrai già sentito questo termine, magari legato alla Shoah. Infatti, il primo di questi luoghi è nato proprio a Gerusalemme nel 1962, in memoria di tutti i buoni della seconda guerra mondiale.

Con il termine giardino dei giusti infatti, si intende un luogo commemorativo dove vengono ricordate tutte quelle persone che hanno fatto del bene, sacrificando magari anche la propria vita, pur di aiutare i bisognosi.

Giardino dei Giusti (Milano)

Il Giardino dei Giusti di Milano

Come in tante altre parti del mondo ormai, anche a Milano è stato inagurato un giardino dei giusti.
Ma dove si trova il giardino dei giusti?
Ovviamente in Viale dei Giusti :), vicino alla montagnetta di San Siro (parco Monte Stella).

Viale dei Giusti Milano

Il giardino dei giusti è stato inaugurato a Milano il 24 gennaio 2003, con la seguente dicitura:
"GIARDINO DEI GIUSTI DI TUTTO IL MONDO: C'è un albero per ogni uomo che ha scelto il bene".
Ed infatti in questo parco c'è un albero ed un cippo con il nome di ogni persona che ha fatto del bene.
Non solo chi ha salvato persone da stermini di massa e genocidi, ma anche chi si è adoperato per il bene e la pace nel mondo.

Cippi
Nelson Mandela
Giusti milanesi

Tra i vari nomi commemorati nel parco, c'è anche Nelson Mandela, nobel per la pace.

Se quindi vivi a Milano e non sai cosa fare la domenica, sappi che c'è anche questa suggestiva attrazione gratuita da visitare.
Camminare per il giardino dei giusti e leggere i cippi commemorativi sotto ogni albero, è un'esperienza molto suggestiva, che fa riflettare su come al mondo chiunque, se lo vuole, può fare la differenza tra il bene ed il male.

Errori da blogger: cosa non fare quando si apre un blog

Su internet è pieno di articoli che dicono cosa bisogna fare per avere un blog di successo, quindi perchè non fare un elenco di cose da evitare per un blogger?

Sia che tu sia un esperto che scrive da anni su internet, o un principiante fresco fresco di wordpress o blogspot, o qualsiasi piattaforma tu usi, questi consigli utili su cosa non fare potrebbero tornarti utili.
Quindi se vuoi, perdi 5 minuti del tuo tempo e prova a leggere questo post su cosa evitare di fare o scrivere sul tuo blog.

Errori da blogger: cosa non fare quando si apre un blog


Errori da blogger: cosa non fare quando si apre un blog

Ecco un elenco di cose da non fare quando si apre un blog, o comunque, quando si scrive su un sito internet.
Seguendo questi consigli, o per meglio dire, non comportandosi così, non dico che aumenterai le tue visite, ma quantomeno ridurrai la possibilità di perdere utenti.

1) Trascurare i commenti

Non rispondere ai commenti, trascurare gli utenti, è sempre una pessima idea.
Pessimissima invece è l'idea di non abilitarli proprio i commenti sul tuo blog.
Non tutti, ma alcuni visitatori necessitano di chiarimenti, o vogliono dire la loro, quindi lasciali postare liberamente, e soprattutto cerca di essere molto presente sul tuo blog.

2) Postare poco

Vedi sopra (cit.)
Anche ammesso che i tuoi visitatori arrivino tutti da google, se poi trovano il deserto dei tartari e l'ultimo post datato a 3 anni fa, difficilmente metteranno il tuo sito tra i preferiti.
Quindi datti da fare e sforna sempre nuovi post, scegliendo liberamente la tua frequenza di postaggio e cercando di mantenerla costante.

3) Cambiare completamente argomenti

Si lo so, è bello variare e parlare di cose nuove, io stesso lo faccio.
Nessuno te lo vieta, anche se tutti consigliano di trattare argomenti singoli o di nicchia.
Quello che però devi cercare di evitare, è di cambiare completamente argomeno, parlando di tutt'altro e dimenticandoti del passato, perchè chi era affezionato al tuo ex genere di post, potrebbe smettere di seguirti.
Se invece aggiungi una nuova sezione al tuo sito, magari non piacerà a tutti, ma non ti priverai del tuo vecchio pubblico.

4) Scrivere troppo per google

Si lo so, la tentazione di scrivere apposta per google è forte.
Lo stesso motore di ricerca sconsiglia di scrivere per lui e di trascurare ciò che veramente vuole l'utente.
Di cosa sto parlando? Della maggior parte dei siti (magari anche il mio in certi articoli), dove si finisce in una pagina piena di fuffa riempi spazio, quando poi le cose che ci interessano sono solo due righe.
Se da una parte l'informazione secca e rapida non rende in termini di seo, dall'altra bisogna cercare di trovare il giusto compromesso tra quello che vuole l'utente e quello che serve a google.

5) Mettere troppa pubblicità

Altro punto spinoso, i banner pubblicitari.
Non si campa di aria lo so, ed è bello venir pagati per postare, ma non bisogna esagerare con la pubblicità come fanno certi siti.
A parte che adsense ed altri circuiti potrebbero bannarti se vedono che metti 200 banner in una pagina, o che appiccichi i banner in maniera ingannevole per rubare click al visitatore. Potresti comunque perdere utenti, infastiditi dalla scomodità del tuo sito.

6) Copiare dagli altri

Spesso la tentazione di sbirciare dagli altri è forte, ed a volte capita di scrivere cose che gli altri hanno già detto, quel che è certo è che copiare dagli altri è un grave errore.
In primis perchè google penalizza i contenuti duplicati, poi perchè se ti beccano rischi anche grane con il tuo sito.
In più, che figura ci fai se un utente che ti stima se ne accorge?

7) Trascurare la grafica

Sono finiti i tempi in cui per avere un sito dovevi essere un webmaster esperto di html e di grafica e css, ormai chiunque può avere un sito web gratis ed anche esteticamente carino, senza scrivere una riga di codice.
Quello che però non è cambiato, è l'importanza dell'estetica.
Se hai un sito ricco di bei contenuti, ma con una grafica da anni 90, stai pur certo che perderai diversi utenti.
Cerca di esser sempre aggiornato sulla moda del momento e scegliti un buon template da personalizzare.
E' vero che ormai molti siti internet si assomigliano tutti, ma non puoi neanche rimanere all'età della pietra. Trova il giusto compromesso tra elementi comuni ed un tuo tocco grafico originale.
Inoltre, sempre in tema di grafica, non sottovalutare la scelta delle immagini di copertina per i tuoi articoli, spesso sono quelle che attirano più click rispetto ai contenuti trattati... è brutto, ma è così.

8) Sottovalutare i social

Siamo nell'era dei social network, questo è innegabile.
Quello che devi fare è quindi sceglierti uno o due canali, ed alimentarli pubblicizzando lì il tuo sito web.
Ormai non avere una pagina su facebook fa molto strano, e se il tuo sito inizierà a diventare famoso, sta pur certo che i tuoi fans inizieranno a cercarti anche lì. Quindi perchè non farcisi già trovare?

9) Cambiare continuamente persona

Questo è un errore che faccio spessissimo anche io, a volte addirittura all'interno dello stesso post.
Dare del tu, del lei, del voi, è difficile scegliere, ma occorre capire il proprio target e regolarsi di conseguenza.
Scrivi per i giovani? Dai del tu sempre e vedi che non sbagli mai.
Scrivi argomenti seri e temi spinosi, potrebbe andare bene il voi.
Se un utente è abituato a sentirsi dare del tu, magari potrebbe sentirsi meno affine se improvvisamente gli dai del lei.

10) Poca usabilità ed accessibilità

Vecchio tema da pre web 2.0, ma sempre attuale, un errore grave per un blog è quello di essere poco usabile e poco accessibile.
Non parlo solo dell'accessibilità per i disabili, ma soprattutto per quella da smartphone, tablet e mobile in generale.
Ormai è impensabile non avere un sito web che si veda bene dal telefonino.
In quanto ad usabilità poi, non commettere l'errore di fare un sito dove quando entri in una pagina non ne esci più, ma usa le briciole di pane ed altri strumenti per invogliare l'utente a spostarsi da una pagina all'altra del tuo sito.

11) Sottovalutare l'italiano

L'italiano è una lingua difficile si sa.
Congiuntivi ed altre trappole mortali sono sempre in agguato per chiunque non sia laureato in lettere, tuttavia bisogna cercare di sforzarsi di scrivere in maniera corretta e chiara.
Primo perchè se l'utente fa fatica a capirti è facile che non torni, poi perchè ci fai la figura dell'ignorante, ed infine perchè l'algoritmo di google potrebbe penalizzarti.
Fa anche attenzione alla punteggiatura, ed anche alla spaziatura, in modo da andare a capo quando serve, lasciando uno o più spazi per dar respiro a chi legge, senza creare monoliti che nessuno leggerà mai.
Quindi non avere fretta di sfornare post su post, ma cerca di scrivere in maniera sempre chiara e corretta... lo so che non è facile, io spesso commetto errori di battitura, o peggio :p

12) Creare un sito lento

E' bello avere immagini giganti che girano in home page, o dei filmati accattivanti che partono da soli, ma se questi contenuti multimediali contribuiscono a rendere l'apertura del tuo sito un'attesa straziante, allora forse è venuto il momento di lasciar perdere gli effetti speciali e di concentrarsi più sui contenuti.
Il mio consiglio è quello di ottimizzare sempre le immagini che carichi online, e di evitare di usarne troppe, perchè se l'utente dovesse valutare che il tuo sito è troppo lento, allora potrebbe anche decidere di non tornarci più.
Ovviamente anche a google non piacciono i siti pesanti e lenti, quindi potresti anche venir penalizzato sul nascere, ed il tuo sito potrebbe risultare meno ricercabile online.

13) Sottovalutare i motori di ricerca

Questa cosa stavo per non scriverla perchè la davo per scontata: google e i motori di ricerca.
A che serve fare un bel sito se poi non è indicizzato bene su google e la gente non sa che esisti?
Si i social sono importanti, ma google è il mondo, quindi magari controlla se ci appari e se non ci sei invia il tuo sito a google.
Poi iscriviti a strumenti per webmaster ed invia la sitemap del tuo sito.

14) Ignorare le statistiche

Si, anche fregarsene delle statistiche può essere una scelta sbagliata se si vuole avere un sito internet di successo.
Se non ce l'hai ancora quindi, metti google analytics sul tuo sito ed inizia a monitorare gli accessi.
E' importante sapere quanta gente arriva al tuo sito, da dove, il tasso di crescita in termini di visite, ed anche quali sono gli articoli più cliccati.
Scoprendo infatti quali sono i post di maggior successo sul tuo sito, potrai capire cosa piace di più alla gente, ma anche quale articolo è stato scritto meglio anche secondo google.
Se non tieni d'occhio le statistiche, magari stai scrivendo cose che non si fila nessuno e neanche lo sai :)


E' tutto.
Questi erano alcuni errori tipici del blogger medio, magari non è il tuo caso, o magari ti ho dato qualche dritta su cosa non fare, chissà.
Quel che è certo è che con l'impegno e la costanza tutto si migliora, ed ovviamente... sbagliando si impara!

sabato 4 febbraio 2017

Downshifting: l'arte di vivere con poco

Avete mai sentito parlare del Downshifting?
Io no, almeno fino ad oggi, quindi eccomi qui subito a fare un post a riguardo, dato che si tratta di un argomento decisamente interessante.

Downshifting: l'arte di vivere con poco


Downshifting: l'arte di vivere con poco


Partiamo subito con una definizione.
Il downshifting, tradotto in italiano come la semplicità volontaria, è la scelta da parte di alcuni lavoratori, di giungere ad una libera volontaria e consapevole, di autoriduzione del salario, in cambio però di un minore impegno in termini di ore di lavoro, così da poter godere di maggior tempo libero.

In buona sostanza, chi pratica il downshifting, lavora meno, guadagna di meno, ma ha anche più tempo libero per poter vivere la propria vita.
Il concetto di downshifting viene dunque accostato alla realtà lavorativa, dato che in un modo o nell'altro, per campare almeno un po' bisogna lavorare.

Altre parole chiavi da accostare a questo concetto sono dunque,  lifestyle (stile di vita) e simple living (vivere in semplicità), dato che per praticare correttamente il downshifting occorre avere uno stile di vita semplice.
Il downshifting si contrappone dunque al modo di pensare consumistico che contraddistingue la società moderna, dove si spingono le persone a comprare e possedere oggetti su oggetti, non sempre veramente utili e necessari.

Un famoso esponente dello stile di pensiero del down shifting è Mahatma Gandhi, il quale conduceva una vita semplice ed esemplare, ma soprattutto autosufficiente.
Se quindi anche Gandhi, che non era certo uno stupido, promuoveva una vita semplice, perchè non trovare anche noi un compromesso tra una vita troppo povera ed una fatta di soli vizi?
Poter vivere con poco, risparmiando ma concedendosi i giusti vizi, potrebbe allungarci di fatto la vita.

Come può il risparmio allungarci la vita?
Semplice, spendendo solo il necessario per vivere e per svagarsi, usando la testa e non avendo fretta di possedere oggetti, si può arrivare a fine mese con più soldi da parte.
Questo vuol dire che è possibile praticare il downshifting, riducendo le ore di lavoro e dedicando il tempo guadagnato a noi stessi.

Se ci pensate bene, è bello fare carriera nel mondo lavorativo, guadagnare tanti soldi, comprare case, macchine costose, nuovi cellulari, ecc... ma tirando le somme, quanto tempo poi di fatto ci rimane da vivere? Il lavoro è davvero tutto?
Molti lavorano per tutta una vita, poi arrivano alla pensione e magari sono troppo acciaccati per godersela... allora non è meglio provare a praticare il downshifting e vivere appieno la propria vita finchè si è giovani?

Tra l'altro, in un mondo dove molti si professano religiosi, fa un po' strano vedere come quanto ci si discosti dalle idee di vita semplice che professano il cristianesimo ed il buddismo (ad esempio), di come ormai questo stile di vita non venga più neanche preso in considerazione dalla maggior parte della gente.
In un mondo dove ormai conta più apparire che essere, forse fare un passo indietro non sarebbe una cattiva idea.

venerdì 27 gennaio 2017

Perchè la luna si vede a metà?

Ebbene si, è venuto il momento di rispondere anche a questa bizzarra domanda: Perchè la luna si vede a metà?
Perchè vediamo solo uno spicchio di luna? Perchè appare solo un quarto di luna? Dove finisce la parte di luna che non vediamo? Chi la nasconde?
Scopriamo subito qualche cosa in più sulla Luna, il satellite dalla terra.

Perchè la luna si vede a metà

Cosa sono le fasi lunari


Per poter capire come mai la luna ogni tanto si vede a metà, occorre chiarire il concetto di fase lunare.
Le fasi lunari rappresentano il diverso aspetto che la luna assume se osservata dalla terra, a causa del suo moto.

Si perchè, non è solo la terra che gira intorno al sole, ma è anche la luna che gira intorno alla terra.
Più precisamente: La luna gira contemporaneamente attorno al suo asse e attorno alla terra, su un'orbita ellittica.
Il giro su se stessa viene chiamato rotazione, mentre il giro attorno alla terra viene chiamato rivoluzione.
La durata dell'intera rotazione, detta giorno lunare, è uguale alla durata del moto di rivoluzione, detto lunazione, e corrisponde a 29,53 giorni terrestri, periodo detto mese sinodico.

Le fasi lunari dunque, si ripetono ogni mese sinodico, dal quale tra l'altro deriva il nostro calendario gregoriano.

In soldoni comunque, le fasi lunari sono dovute al moto di rivoluzione della luna, e quindi al suo ciclico cambiamento di posizione rispetto alla terra ed al sole.

Si ma perchè la luna si vede a metà?
Semplice, vediamo metà luna, o un quarto, ecc... perchè metà della luna è illuminata dal sole, mentre l'altra metà è in ombra (proprio come la terra), quindi le fasi lunari che vediamo, intese come porzioni di luna che è possibile osservare, sono il risultato dell'angolo che la luna forma con il sole.

Se non è chiaro così, non so più come spiegarvelo, ecco una foto :p

Fasi lunari

Le posizioni della luna sono:
  1. Luna nuova
  2. Luna crescente
  3. Primo quarto
  4. Gibbosa crescente
  5. Luna piena
  6. Gibbosa calante
  7. Ultimo quarto
  8. Luna calante

E perchè la luna brilla?
Semplice, perchè riflette la luce del sole :)

giovedì 26 gennaio 2017

Pablo Escobar

Pablo Escobar, all'anagrafe Pablo Emilio Escobar Gaviria, è stato un criminale colombiano specializzato nello spaccio della cocaina.
All'apice del suo impero, Pablo Escobar è arrivato ad essere uno degli uomini più ricchi del mondo, posizionandosi al settimo posto della classifica di Forbes, ed ancora oggi detiene il primato come il più ricco criminale del mondo.

Pablo Escobar

Pablo Escobar


Pablo Escobar è nato a Rionegro, in Colombia, il 1º dicembre 1949.
Di ceto medio, secondo di sette fratelli, figlio di un allevatore (Abel de Jesús Escobar Echeverri) e di un'insegnante elementare (Hermilda Gaviria).

Escobar iniziò la sua carriera criminale come molti altri, frequentando cattive compagnie per le strade di Medellín, per poi cominciare a rubare e poi rivendere merce ai contrabbandieri, diventando poi lui stesso un contrabbandiere.

La svolta di Pablo Escobar, da semplice contrabbandiere a trafficante di cocaina avvenne nel 1975, quando iniziò a trafficare droga con suo cugino Gustavo Gaviria.
Il "successo" dell'attività di Escobar è dovuto soprattutto alla sua spietatezza negli affari, come quando fece assassinare (o assassinò lui stesso, secondo le testimonianze) uno spacciatore di droga di nome Fabio Restrepo, prendendo poi possesso dei suoi uomini.

Il metodo più utilizzato da Escobar e dai suoi uomini, era quello di fare al malcapitato di turno la seguente domanda: plata o plomo? (argento o piombo?).
Pablo Escobar infatti, dava a quasi tutti una scelta, farsi corrompere o morire.
Un metodo semplice quanto efficace, che assicurava una certa ricchezza a chi collaborava, e la morte a chi non lo faceva.

Già da semplice contrabbandiere Escobar era solito corrompere i poliziotti che lo fermavano, ma all'apice del suo successo si dice che arrivò a corrompere non solo semplici agenti, ma anche alte cariche della polizia, dell'esercito, ed addirittura politici.
Grazie alla corruzione infatti, Escobar poté portare avanti i suoi affari indisturbato, creando il famoso cartello di Medellin, ed arrivando a spacciare cocaina anche fuori dalla Colombia, negli Stati Uniti, in Messico, in Venezuela, nella Repubblica Dominicana, a Porto Rico, e addirittura in Spagna.

Ovviamente il cartello di Medellín non fu il solo ad operare in quegli anni in Colombia, c'era anche il cartello di Cali, con il quale Escobar era in aperto conflitto, in una guerra che portò molte vittime da entrambe le parti.


1985: Attacco alla Corte Suprema Colombiana

Il 5 novembre 1985 a Bogotá, avvenne un feroce attacco terroristico alla corte suprema colombiana.
L'attacco fu portato dal gruppo terroristico chiamato M-19, i quali presero in ostaggio ben 350 giudici, un attacco che alla fine portò alla morte di più di 100 persone, tra i quali anche molti giudici.
Si ipotizza che l'M-19 fosse in combutta con Pablo Escobar, il quale potrebbe averli finanziati nella loro azione, con il solo scopo di bloccare la discussione della corte suprema sull'estradizione dei narcotrafficanti.
Il tragico epilogo di questo attacco comunque, sembra essere dovuto al fatto che non si scelse di negoziare con i terroristi, e quando intervenne l'esercito, lo fece addirittura con i carri armati:
https://www.youtube.com/watch?v=EUgevjm9wWE



Il segreto del successo di Pablo Escobar

Si ipotizza che all'apice del suo successo, Pablo Escobar controllasse un impero della droga talmente vasto da poter produrre l'80% della cocaina nel mondo, e che circa il 30% delle armi illegali in circolazione fossero opera sua.

Oltre alla famosa strategia plato o plomo, il metodo forse più efficace di Escobar era quello di farsi amare dalla gente.
Ospedali, chiese, campi da calcio, scuole, opere pubbliche, e tanto altro fece costruire e finanziò Pablo Escobar, il quale amava farsi vedere tra la gente comune, proclamandosi amico del popolo.

Escobar infatti, anche se non di umilissimi origini, amava spacciarsi per un povero che aveva avuto successo dal niente.
Quindi diceva di avere a cuore la sorte dei più poveri, e di voler aiutare i più bisognosi.
E di fatto lo fece, costruendo molte opere pubbliche e riuscendo quindi a farsi amare dalla gente comune.

Questa era ovviamente solo una faccia, in quanto chiunque si trovasse in contrasto con Escobar, o anche solo gli fosse d'intralcio, veniva fatto fuori senza alcuna esitazione.

Pablo Escobar era dunque un uomo molto furbo, non sono un bravissimo uomo d'affari.
Sapeva farsi amare dal popolo e temere dai suoi nemici.
Tra le varie opere che realizzò, anche per se stesso, ci fu ad esempio Hacienda Napoles, un parco giochi a tema dove Escobar importò (illegalmente ovviamente) animali esotici da tutto il mondo.

Escobar si era costruito un vero e proprio personaggio, venendo addirittura chiamato da qualcuno il robin hood colombiano, perchè dava soldi ai poveri.
Pablo girò anche alcuni video promozionali che lo mostravano come una persona vincente, sportiva, allegra, pieno di amici. Tutti video che dava in pasto alla stampa (in alcuni casi corrotta o semplicemente minacciata) per contribuire a costruire il suo personaggio pubblico.
https://www.youtube.com/watch?v=wuEtyTJ0vX8


Alla fine Pablo Escobar arrivò anche a proporre di sanare l'intero debito pubblico della Colombia (circa 10 milioni di dollari), pagando tutto di tasca sua, e riscuotendo ovviamente un enorme successo tra la popolazione.
Ovviamente El Patron chiedeva al governo colombiano qualcosa in cambio, ovvero l'annullamento del trattato di estradizione per i narcotrafficanti come lui.


Pablo Escobar e la politica

Escobar provò anche la strada politica, sia per continuare ad accrescere il suo personaggio pubblico, cercando magari di regolarizzare la sua posizione come semplice uomo d'affari, sia per cercare di non venir estradato.
Pablo Escobar entrò a far parte del Partito Liberale Colombiano e nel 1983 si candidò alla camera, venendo anche eletto deputato.
La sua carriera politica però, nonostante fosse amato dal popolo, non durò molto.
Escobar fu screditato dai suoi oppositori, che riuscirono a dimostrare che era un criminale, venendo in possesso di una sua vecchia foto segnaletica fatta durante un arresto molti anni prima.


Il motivo della caduta di Pablo Escobar

Più alta è la salita e più grande è la caduta (cit.)
Pablo Escobar all'apice del successo aveva flotte di aerei, navi, macchine di lusso, vasti terreni, ville, e tutto quanto altro si potesse desiderare (possedeva addirittura la macchina in cui morirono Bonnie e Clyde).
Si calcola che il cartello di Medellin fosse arrivato anche a guadagnare 30 miliardi di dollari l'anno.
Tutto questo però, era destinato a finire.

Il principale problema per il futuro della carriera criminale di Escobar, era che più saliva in alto e più nemici si faceva.
Da una parte si coccolava la gente povera con buone azioni, dall'altra reprimeva con violenza ogni oppositore, a prescindere che fosse un narcotrafficante rivale, un poliziotto, un politico, o chiunque altro.

Così ad esempio morì il ministro Rodrigo Lara Bonilla, ucciso nella sua auto per mano dei sicari della droga (30 aprile 1984).
Fatto che convinse il presidente della Colombia, Belisario Betancur, a firmare il trattato d'estradizione per Carlos Lehder ed altri boss del cartello.

Un altro omicidio ordinato da Pablo Escobar fu quello del politico Luis Carlos Galán.
Galán era un forte oppositore dei cartelli della droga, nonché candidato come presidente della Colombia, e fu assassinato proprio durante un comizio, davanti agli occhi di tutti (18 agosto 1989).

Tra i tanti crimini di Pablo Escobar, c'è anche l'ipotesi che fosse coinvolto nell'attentato al volo Avianca 203 (27 novembre 1989), nel quale persero la vita 110 persone.
Sembra che i piani di Escobar fossero quelli di uccidere un altro candidato alle presidenziali, César Gaviria, che per sua fortuna poi non prese quell'aereo.
Questa azione comportò per Escobar, oltre a far aprire gli occhi a molte persone comuni sulla sua reale natura, anche una reale azione da parte degli stati uniti contro il cartello della droga colombiana.
In questo attentato infatti, morirono anche due americani, e questa fu la goccia che fece traboccare il vaso, e che portò il presidente Bush a far partire azioni concrete per la cattura di Escobar.

Per cercare di salvarsi e per far calmare le acque, Escobar nel 1991 si consegnò alle autorità colombiane, ma lo fece a modo suo.
Pablo Escobar fece infatti costruire una prigione fortezza dotata di tutti i comfort, il cui nome era La Catedral, una prigione dalla quale poter proseguire indisturbato i propri traffici.
Escobar però, tirò troppo la corda, e quando fece uccidere dei suoi ex collaboratori che erano andati a fargli visita, attirò troppo l'attenzione su di sè e fu costretto a scappare dalla sua prigione personale, diventando ufficialmente uno dei latitanti  più ricercati del mondo.


La morte di Pablo Escobar

Con l'opinione pubblica ormai contro, il governo colombiano non più tollerante, la DEA americana ben motivata, ed il cartello di Cali ed altri narcos contro, Pablo Escobar era ormai solo.

Ad aggravare la cosa ci fu anche la nascita dei Los Pepes (Perseguidos por Pablo Escobar), un gruppo armato formato dai perseguitati da parte di Escobar, ovvero tutte quelle persone a cui Escobar aveva fatto qualche grave torto (ucciso qualche familiare, minacciato di morte, ecc...), un gruppo che iniziò ad uccidere i migliori uomini di Escobar (che già aveva perso suo cugino Gustavo Gaviria).

Pablo Escobar, solo e braccato, con pochi uomini ormai fedeli, scampò a diversi tentativi di cattura, come quello che avvenne quando andò a farsi curare da un dottore.
Non potendo vedere la sua famiglia, a cui era molto legato, in particolare sua madre Hermilda de los Dolores Gaviria Berrío e l'amata moglie Maria Victoria Henao, Pablo commise un errore che gli risultò fatale.

Il 2 dicembre 1993, Pablo Escobar chiamò i suoi cari e fu intercettato dalle forze colombiane con la tecnica della triangolazione, fornita loro dagli americani.
Escobar fu dunque scovato, ma cercò di scappare sui tetti, dove fu raggiunto e ferito a morte da 3 proiettili, che lo colpirono ad una gamba, nella schiena e dietro ad un orecchio.

La morte di Pablo Escobar (Dipinto di Fernando Botero)

Questa fu la fine di Pablo Escobar, soprannominato anche "El Patron", "Re della Cocaina", "El Capo".
Con la morte di Escobar, il cartello di Medellin piano piano si sciolse, e venne poi sostituito da quello di Cali, ed il traffico di droga continuò brutale come prima, cambiando di fatto solo di nome.

La moglie di Escobar, Maria detta Tata, e due figli, Juan P. Escobar e Manuela Escobar, dopo la morte del padre andarono a vivere in Argentina.
Qui presero il cognome di Marroquin, vivendo in anonimato fino al 1999, quando ripresero il loro vero nome.

mercoledì 18 gennaio 2017

Differenza tra intranet ed extranet

Si sente spesso parlare di intranet, ogni tanto anche di extranet, ma qual è la differenza tra una intranet ed una extranet?
Le principali differenze tra una rete intranet ed una extranet, sono qui spiegate in questo post.

Differenza tra intranet ed extranet

Differenza tra intranet ed extranet


Per poter comprendere meglio le differenze tra una intranet ed una extranet, partiamo subito con le rispettive definizioni.

Che cos'è una intranet
Con il termine intranet, in informatica e telecomunicazioni, si intende una rete aziendale privata, che utilizza il protocollo TCP/IP, ma che può anche estendersi con collegamenti WAN (Wide area network - rete di computer).
La parola intranet viene più comunemente usata, o quantomeno è più conosciuta, come sinonimo di sito web interno aziendale.
Una intranet è infatti una sorta di sito interno, non accessibile da fuori dall'azienda, nel quale vengono caricati file, inserite news, creati forum... e tutto quello che si vuole che sia accessibile solo ai propri dipendenti, sempre all'interno della rete aziendale.

Che cos'è una extranet
L'extranet è una estensione di una LAN (Local Area Network - rete in area locale) che consente anche a persone non all'interno della rete, di accedere a informazioni e servizi, e di consultare e/o inserire dati.
Ovviamente, questi dati, essendo in teoria privati e riservati a pochi, sono solitamente protetti da password.

Se avete dunque capito la differenza tra extranet ed intranet, se il vostro sito aziendale interno, quello con i documenti riservati ai dipendenti, potete raggiungerlo da qualsiasi dispositivo mobile solo mettendo una password... quello è una intranet o una extranet?