martedì 14 giugno 2016

Tecniche del colloquio (5/16): Primi anni di vita

Le esperienze precoci del bambino sono molto significative nell'influenzare il suo successivo sviluppo.
Nello stabilirsi la relazione con la figura di attaccamento, sono importanti i processi di sintonizzazione affettiva che svolgono un ruolo fondamentale per la maturazione dei circuiti cerebrali che mediano la capacità di autoregolazione del bambino.
Questi processi si basano sulla comunicazione non verbale ed implicano un temporaneo allineamento emotivo tra gli stati della mente del bambino e quelli del caregiver.
La maggior o minor sintonizzazione affettiva dipende dall'abilità dei genitori nel cogliere i messaggi non verbali del bambino e nell'interpretarli.


Aree di indagine


Si inizia con domande generali che riguardano le fasi dello sviluppo, domande che vogliono indagare:

  1. l'acquisizione delle principali tappe evolutive: alimentazione, sonno, sviluppo motorio, acquisizione del linguaggio, controllo sfinterico (enuresi ed encopresi).
  2. eventuali problemi medici: complicazione durante gravidanza/nascita/parto prematuro, malattie genetiche o metaboliche, deficit sensoriali, malattie tipo ansia con crisi respiratorie o epilettiche, ricoveri, necessità di cure mediche invasive o prolungate.
E' importante valutare i vari fattori di rischio nel periodo prenatale, perinatale e postnatale, includendo fattori biologici e temperamentali.

Sviluppo
Si inizia con domande generiche, per poi approfondire in maniera specifica alcune tematiche, a seconda delle risposte affermative o negative del paziente.
Il livello di accuratezza dell'indagine è cmq determinato dall'età del paziente e dal quadro psicopatologico.
Ad esempio, un disturbo alimentare in età adulta, richiederà cmq un'indagine sulla sua presenza anche nella primissima infanzia.
Bisogna indagare anche sulle modalità di accudimento, dove ad esempio, un genitore spaventato dal comportamento del proprio figlio non riuscirà a gestirlo bene, e ciò si ripercuoterà sulla relazione madre-bambino.
Anche lo stare troppo lontano da casa ed affidare il bambino ad un caregiver può essere un problema, perchè il genitore può poi trovare difficoltà nell'accudimento del figlio, il quale può addirittura legarsi più al caregiver.
Un genitore può risultare adeguato ad accudire un bambino piccolo e poi trovarsi spiazzato quando questi cresce, perchè ogni fase dello sviluppo necessità di diversi supporti del genitore, inoltre, un buon ambiente familiare può deteriorarsi a causa di una psicopatologia di un genitore o a causa della presenza di gravi stressors familiari, come la disoccupazione, il lutto o la separazione di uno dei genitori.


Potenziali aree di rischio


Durante i primi anni di vita, possono comparire alcuni problemi legati all'acquisizione delle principali tappe dello sviluppo, come:

  • ritardo nella parola
  • ritardo nel camminare
  • ritardo nel vestirsi da solo
  • problemi del sonno
  • problemi alimentari
  • difficoltà di inserimento al nido e all'asilo
Quando si fanno queste indagini è importante tener conto del range temporale della presentazione del disturbo.
Ad esempio, l'ansia da separazione è normale tra gli 8 mesi e i 2 anni, ma diventa patologica dopo i 4 anni di vita.

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