domenica 3 gennaio 2016

Psicologia sociale (14/28): Ricerca per l'intervento sui problemi delle minoranze

Nel lavoro, la mancanza di standard oggettivi di valutazione dei successi può privare i lavoratori dell'adeguata soddisfazione e non far avvenire l'apprendimento.

L'ingegneria sociale è una ricerca d'azione comparata sulle condizioni e gli effetti delle varie forme di azione sociale che tende a promuovere l'azione sociale stessa.

La ricerca sociale di base dovrà comprendere: problemi matematici e concettuali di analisi teorica, includere l'intera gamma delle inchiste descrittive riguardanti i corpi sociali di tutte le dimensioni e comprendere esperimenti di laboratorio e sul campo riguardanti i cambiamenti sociali.

Per cercare di migliorare le relazioni tra i gruppi, occorrerà: studiare gli atteggiamenti e gli stereotipi verso il proprio e gli altri gruppi, studiare i problemi dello sviluppo degli atteggiamenti e della condotta nell'infanzia e nell'adolescenza, studiare le questioni relative alle azioni e al cambiamento della struttura legale di una comunità, studiare i problemi di status e di casta, di discriminazione economica e di leadership politica.

Per poter progredire, la psicologia, la sociologia e l'antropologia devono collaborare tra di loro.

La ricerca sociale interessa 2 tipi di problemi:

  1. lo studio delle leggi generali della vita di gruppo
  2. la diagnosi di situazioni specifiche
Secondo Lewin la tecnica dei sondaggi di opinione non è molto valida come l'intervista intensiva usata da Likert, la quale consente di penetrare nelle motivazioni reali delle opinioni espresse.
La semplice diagnosi (sondaggio) non è quindi esauriente e deve essere completata da studi sperimentali.

Quando si prepara una ricerca, si tiene sempre conto degli strumenti che si hanno a disposizione, si parte da una idea iniziale, si elabora un piano globale e si fissa la prima azione da fare, e quasi spesso l'idea originaria ne risulta modificata.
Quando il campo è molto vasto ed articolato si procede con ulteriori inchieste.
Dopo aver fatto la prima azione si fa un esame, un analisi che assolve a 4 funzioni:
  1. dà una valutazione dell'azione stabilendo se son state corrisposte le aspettative
  2. fornisce la possibilità agli ideatori del piano di apprendere, ovvero di accumulare nuove intuizioni generali
  3. fornisce le basi per il passo successivo
  4. consente di poter modificare il piano globale, se necessario
Successivamente ci sono altre 3 fasi: pianificazione, esecuzione e ricognizione o inchiesta valutativa dei risultati del secondo momento, che prepara la base per il terzo e se necessario modifica il piano globale, così andando avanti per tutte le fasi necessarie.

Alcune ricerche han dimostrato che le ideologie e gli stereotipi non devono essere considerati come tratti di un carattere individuale, ma devono essere riportati alle loro radici più profonde nei modelli culturali complessivi del gruppo, e la loro stabilità e la loro modificabilità dipende da quanto accade nei gruppi.

I cambiamenti sociali devono superare il problema della loro persistenza.

Per il progredire della ricerca bisognerà sempre addestrare gli scienziati, e si dovranno superare le barriere imposte da chi non crede nella psicologia sociale, tra i quali son presenti anche gli amanti della fisica, i politici, i direttori e tutte quelle persone che hanno paura che la psicologia sociale possa minare il loro potere, il loro comando.

Maggioranze e minoranze
Per migliorare le relazioni tra i gruppi è necessario studiare tutti i gruppi che interagiscono tra di loro, infatti, i problemi della minoranza, sono i problemi della maggioranza.
Uno degli ostacoli per il miglioramento è la mancanza di autostima dei soggetti dei gruppi di minoranza, la loro tendenza alla sottomissione, il loro senso di colpa e l'emotività eccessiva.
Chi è in lotta con se stesso non potrà mai convivere con gli altri gruppi.
Per poter migliorare la situazione non è sufficiente alzare l'autostima personale, ma occorrerà alzare quella percepita in quanto membri del proprio gruppo.
Lo sviluppo delle relazioni tra i gruppi è pieno di insidie, ed uno dei mezzi più idonei per migliorare queste relazioni è proprio l'accrescimento dei gruppi di minoranza.

Indicazione per continuare
Nel dopoguerra la psicologia sociale ha avuto diversi benefici:
  1. l'integrazione delle scienze sociali
  2. il passaggio dalla descrizione degli organismi sociali ai problemi dinamici del cambiamento della vita di gruppo
  3. Lo sviluppo di nuovi strumenti e tecniche di ricerca sociale
Per andare avanti è necessario liberarsi dei pregiudizi scientifici tipici di una certa fase dello sviluppo.
La teoria comparativa della scienza può essere usata per avere una prospettiva adeguata per determinare gli stadi successivi della ricerca, dato che gli stadi di sviluppo nelle scienze con le loro differenze e somiglianze possono fornire utili parametri ed indicazioni.

E' anche importante l'esistenza del problema, perchè solo se verrà considerato esistente, un problema potrà divenire oggetto di ricerca.
In tal caso le proprietà del problema diventeranno i fatti mentre i termini con i quali si riferisce ad esso saranno i concetti.

Per molto tempo la psicologia fu' tenuta fuori dall'ambito della scienza perchè le emozioni venivano dichiarate come qualcosa di non tangibile e quindi non misurabile, e chi usciva da questo senso comune veniva considerato una persona eccentrica ed in alcuni caso isolato.
Invece bisogna poter misurare tutto, come l'atmosfera di gruppo, che deve essere qualcosa di reale e misurabile.

Gli eventi sociali dipendono dal campo sociale nel suo complesso piuttosto che da alcune questioni precise.
Questa è la base del metodo topologico, molto utilizzato in fisica e che si sta affermando sempre di più in psicologia.
E' anche necessario introdurre variabili intermedie, per aiutare a collegare diversi fenomeni osservabili.
Lo scienziato quindi, vede i dati osservabili come sintomi, come indicazioni superficiali di fatti situati in profondità.
Lo scienziato sociale deve quindi prendere in considerazione le variabili intermedie, intese come fatti dinamici o sintomi, come importanti punti di riferimento.

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