domenica 11 settembre 2016

Psicologia dinamica (12/13): Problemi di tecnica

La trascrizione dei sogni: Karl Abraham


Secondo Freud è superfluo far scrivere i propri sogni su carta ai pazienti appena svegliati, e questa opinione viene condivisa anche da Abraham, che afferma che l'analista deve far uso solo dell'interpretazione dei sogni che gli racconta il paziente.
Quando si vuole trascrivere un sogno su penna, la tendenza a salvare il sogno dall'oblio è contrastata dalla tendenza opposta, dalla rimozione, come nel caso di pazienti che non scrivono il reale contenuto del sogno su carta, oppure lo scrivono con una calligrafia illeggibile.
Invece il dettato del paziente all'analista avviene senza problemi e tutte queste resistenze dimostrano che non ci si può opporre al volere dell'inconscio.


Sogni degli ignari: Sandor Ferenczi


C'è molta difficoltà nell'interpretare un paziente in cura psicoanalitica, perchè questi sa che l'analista può interpretare i sogni e quindi oppone delle resistenze.
Chi invece non conosce la psicoanalisi, magari racconta tranquillamente ai conoscenti i propri sogni, ignaro del fatto che sta rivelando (se c'è un ascoltatore esperto) fantasie, desideri, segreti inconsci, a volte molto intimi e delicati.



Attacchi ai legami: Wilfred R. Bion


Secondo Bion, la relazione che il paziente ha con l'oggetto parziale non è solo con la struttura anatomica, ma con la funzione, non con il seno, ma con il nutrire, l'allevare, l'amare, l'odiare.
L'oggetto che viene attaccato, il seno della madre (ad esempio), ma è anche la sua sanità mentale, la sua capacità di pensare, e durante la seduta, l'interpretazione che lega l'esperienza senza nome del paziente con un'espressione verbale.
L'interpretazione ridotta a frammenti è eliminata tramite l'uso dell'identificazione proiettiva.
Bion nelle sue analisi, si serve del disaccordo espresso dal paziente, per costruire un'interpretazione diversa, che il paziente può usare per avere un insight.


Il caso di Robert: Herbert Rosenfeld


Rosenfeld fa attenzione alla storia del paziente e a come questa possa aver influenzato lo sviluppo della vita mentale del paziente.
Rosenfeld pone l'attenzione nel conflitto del paziente durante il transfert, dove c'è il desiderio di continuare l'analisi in contrapposizione con l'onnipotente disprezzo verso quel lavoro.
Rosenfeld usa anche l'interpretazione dei sogni come metodo, e sottolinea, come anche tanti altri analisti sostengono, che avviene un importante sviluppo nell'analisi quando il paziente è direttamente aggressivo verso l'analista, invece che esprimere la sua rabbia verso i sogni o altre forme non dirette, quindi quando i collegamenti tra diversi aspetti del paziente si ristabiliscono, preannunciando una migliore integrazione della personalità.
Il caso di Robert, un paziente con una resistenza cronica all'analisi, ed il suo buon esisto, conferma le affermazioni di Rosenfeld.

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