sabato 29 ottobre 2016

Psicologia dell'adolescenza (7/19): Apprendimento e scuola

L'apprendimento in adolescenza è molto importante perchè consente di acquisire le competenze necessarie alla realizzazione dei compiti evolutivi e al raggiungimento della condizione adulta.
L'esercizio odierno del ruolo sociale di studente è caratterizzato da sentimenti come la noia, l'apatia e l'indifferenza, tuttavia è stato dimostrato che a parità d'età, gli adolescenti di oggi hanno un più elevato livello cognitivo dei loro coetanei di 30 anni fa, così come anche il QI è aumentato e sembra aumentare di generazione in generazione.

Ragionamento astratto
In adolescenza si acquisiscono nuove capacità di ragionamento che consentono di risolvere problemi a partire dalla formulazione di ipotesi.
Intorno agli 11-12 anni, si sviluppa la capacità di trascendere la realtà concreta e di accedere alla possibilità di effettuare ipotesi astratte e di ragionare sul possibile (periodo delle operazioni formali di Piaget).
Nello stadio delle operazioni concrete invece, il bambino acquisisce progressivamente le nozioni di classe, relazione, misura e quantità, ma è in grado di eseguire operazioni mentali solo in quanto correlate ad azioni ed oggetti concreti.
L'acquisizione delle nuove capacità non è solo legato alla maturazione neurologica, ma anche alle condizioni ambientali, al rapporto con gli adulti, ed è un percorso non lineare che può avere anche momenti di stallo, cmq, lo sviluppo del pensiero formale è altamente correlato con l'istruzione, l'apprendimento e l'esperienza culturale, inoltre, solo il 35% degli adolescenti e degli adulti raggiunge lo stadio di pensiero formale e si pensa che questa capacità si sviluppi anche dopo l'adolescenza e che alcuni non raggiungano mai lo stadio di pensiero logico astratto.

Capacità riflessive e metacognizione
In adolescenza si sviluppa l'idea di sé che costituisce il fondamento del senso d'identità.
La consapevolezza del proprio funzionamento cognitivo è una competenza metacognitiva, e la metacognizione può essere suddivisa in 2 domini:

  • conoscenza metacognitiva: rappresentata dalle idee che il soggetto ha sviluppato sul funzionamento mentale, che hanno un carattere generale ed omogeneo (norme generali)
  • processi metacognitivi di controllo: sono i procedimenti cognitivi che sovraintendono ad ogni momento del funzionamento cognitivo e che rimandano ad uno stato di conoscenza metacognitiva
Nella soluzione dei problemi questi 2 domini si intersecano.
Gli adolescenti ottengono risultati migliori dei bambini nell'esecuzione delle prove in cui è implicata la memoria di lavoro e recuperano con maggiore velocità le informazioni dalla memoria a lungo termine, e l'incremento di queste capacità è correlato sia allo sviluppo neurologico, sia a nuove strategie di elaborazione ed organizzazione mnemonica, più sofisticate di quelle dei bambini.

Autoefficacia ed apprendimento
Secondo la teoria sociale cognitiva di Albert Bandura, le determinanti personali interne, nella forma di eventi cognitivi, biologici ed affettivi, operano congiuntamente alla condotta e all'ambiente, come fattori interagenti che si influenzano vicendevolmente.
Le determinanti personali operano secondo meccanismi di agency che consentono di esercitare un'influenza personale sul corso degli avvenimenti e tra questi meccanismi il più importante è l'autoefficacia percettiva, che riguarda le convinzioni relative alla propria capacità di essere all'altezza delle situazioni in cui si è coinvolti.
Secondo Bandura, la percezione della propria efficacia influenza il comportamento non solo direttamente ma anche tramite l'impatto che ha su altre determinanti come: livelli d'aspirazione, aspettative sugli esiti di una condotta, anticipazioni dei fattori agevolanti od ostacolanti del comportamento.
Uno dei compiti della scuola deve essere quello di sviluppare negli studenti risorse intellettive, certezze su di sé e abilità autoregolatorie che consentono di sviluppare adeguate capacità di coping (pensieri, azioni e risposte che l'individuo mette in atto davanti a situazioni problematiche e minacciose) e che poi dovranno essere sviluppate autonomamente durante tutta la vita.
Quindi l'idea di sé come soggetto agente influenza in modo determinante il rapporto con l'apprendimento e la scuola.
Nella prospettiva sociocognitiva, lo sviluppo di competenze cognitive richiede un indispensabile coinvolgimento dei soggetti.
Secondo Bandura l'autoefficacia fornisce un importante contributo allo sviluppo delle competenze cognitive che favoriscono il successo scolastico in 3 modi:
  1. le convinzioni degli studenti sulla propria efficacia
  2. le convinzioni degli insegnanti sulla propria efficacia nel motivare e promuovere l'apprendimento
  3. il senso di efficacia collettivo del corpo insegnante circa la capacità delle loro scuole di far compiere significativi progressi scolastici 

Scuola e formazione dell'adolescente
La scuola ha un'importanza centrale nel determinare le caratteristiche degli adolescenti, in quanto è un luogo dove gli adolescenti condividono un'esperienza di formazione in gruppi omogenei per età.
Per i ragazzi di oggi la scuola costituisce un contesto di socializzazione e di arricchimento della personalità e non solo un ambito di acquisizione di conoscenze, competenze e preparazione professionale, quindi le aspettative degli studenti nei confronti della scuola riguardano soprattutto la qualità delle relazioni personali con docenti e compagni.
La scuola di oggi non è più fredda come una volta, ora le emozioni sono le protagoniste delle giornate degli studenti, positive e negative (affetti, amicizie, amori, liti, bullismo, esibizionismo, ecc...), ed inoltre si chiede oggi ai professori di rivolgersi non solo alle menti degli studenti, ma anche ai loro cuori, stando attenti ai loro sentimenti e desideri.

Scuola, compiti e conflitti evolutivi
La scuola può essere usata sia per acquisire nozioni che per apprendere su di sé, e quindi svolge un ruolo fondamentale nella ricerca dell'identità adulta da parte dell'adolescente.
I continui fallimenti scolastici sono pericolosi perchè possono confermare l'immagine fallimentare del sé e minacciare l'equilibrio narcisistico, e l'adolescente nella scuola può traslocare angosce e conflitti evolutivi, paure relative a relazioni familiari, percorsi di socializzazione ed aspettative di riconoscimento.
I maschi spesso trovano difficoltà nella mentalizzazione del corpo scolastico, che viene mentalizzato parzialmente o rimane altro rispetto al sé mentale complessivo, ed il corpo scolastico può dunque assumere aspetti persecutori, dove possono nascere sistemi difensivi tipo gli insuccessi scolastici fatti di proposito nel tentativo di raggiungere lo stato di morte scolastica.
La scuola può dunque diventare per alcuni adolescenti, un'esperienza frustrante, mortificante e traumatica, ed in alcuni casi queste forme di malessere possono organizzarsi in una forma patologica detta fobia della scuola, dove si ha crisi ed angosce crescenti in prossimità o all'interno dell'edificio scolastico.

Maschi e femmine
Diversi studi dimostrano la maggiore scolarizzazione ed il migliore rendimento delle femmine a scuola.
Ad esempio la percentuale di maschi che hanno ripetuto un anno scolastico è del 36.1%, mentre nelle femmine è del 22.1%.
Inoltre, gli adolescenti maschi rispondono in modo meno adeguato alle richieste provenienti dai docenti, terminando gli studi con maggior fatica e dimostrando livelli di conflitto più elevati con la scuola e l'autorità.
A sostengo di questi dati, sembra che il numero delle insegnanti donna sia in aumento.

Interventi a sostegno della motivazione e della crisi scolastica
Nel contesto scolastico possono essere attuate delle iniziative per promuovere la motivazione allo studio e sostenere il successo formativo.
Si crea un gruppo di classe dove è chiaro fin da subito che è importante il ruolo sociale dello studente ed il raggiungimento degli obiettivi previsti, si instituisce un tutor, che si impegna nei colloqui individuali e deve essere una figura riconosciuta, in modo che possa promuovere buone relazioni tra studenti e professori e dare sostegno al singolo.
Importante è anche il consiglio di classe, che si costituisce come un gruppo di lavoro capace di elaborare modelli culturali, gestionali e funzionali tali da consentire il processo di rispecchiamento da parte del gruppo classe.
Secondo Lancini, per favorire l'investimento nel ruolo dello studente da parte dell'adolescente bisogna seguire alcune indicazioni:
  1. promuovere l'assunzione di un ruolo più attivo nella realtà quotidiana scolastica
  2. consentire lo sviluppo e l'utilizzo di modalità espressive e creative da parte dello studente adolescente piuttosto che di modalità ripetitive e standardizzate
  3. sostenere una maggiore possibilità di fare, muoversi, decidere ed essere originali a scuola
  4. fare scaturire il sapere e le competenze a partire dalla produzione da parte degli studenti di materiale
  5. agganciare i contenuti della materia di insegnamento alla realtà quotidiana degli adolescenti
Una valutazione negativa come la bocciatura, espressa senza segnali chiari di una relazione interpersonale (es. leggendola sui cartelloni nel corridoio), può essere non accettata e anzi essere percepita come espressione di una violenza istituzionale nei riguardi della persona.

Consultazione psicologica a scuola
Le attività più frequenti nelle scuole di adolescenti riguardano la prevenzione e la promozione del benessere all'interno del gruppo classe, tramite interventi nei gruppi classe in situazioni di crisi e nei rispettivi consigli di classe, tramite interventi di ascolto e consultazione individuale dell'adolescente, tramite interventi di counseling indiretto con insegnanti e genitori, tramite la formazione agli insegnanti, ai tutor e ai genitori.
Secondo Lancini, la consultazione psicopedagogica su base teorica psicoanalitica è un intervento breve focalizzato sui compiti e sui conflitti di sviluppo fase specifici, orientato a sostenere il percorso evolutivo dello studente adolescente.
Questo modello prevede 2 fasi successive ma interdipendenti:
  1. ascolto e bilancio della crescita: si ascolta lo studente, si fa il bilancio evolutivo attuale
  2. restituzione del bilancio e sostegno socioeducativo: si restituisce quanto è emerso dal bilancio condiviso, si sostiene l'adolescente nell'elaborazione dello scacco evolutivo e nella realizzazione del processo di crescita
L'intervento dello psicologo vuole sostenere l'adolescente nel prendere decisioni, vuole far richiamare sulla scena educativa funzioni genitoriali importanti e migliorare la situazione relazionale in classe con l'insegnante.
L'obiettivo è quello di sostenere le competenze individuali ed avvicinare le risorse relazionali a disposizione dello studente adolescente, per favorire la realizzazione dei compiti evolutivi.

<< Lezione precedente - Prossima lezione >>


Torna all'elenco delle lezioni

 

Piaciuto l'articolo? Lascia un commento!

EmoticonEmoticon