giovedì 26 gennaio 2017

Pablo Escobar

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Pablo Escobar, all'anagrafe Pablo Emilio Escobar Gaviria, è stato un criminale colombiano specializzato nello spaccio della cocaina.
All'apice del suo impero, Pablo Escobar è arrivato ad essere uno degli uomini più ricchi del mondo, posizionandosi al settimo posto della classifica di Forbes, ed ancora oggi detiene il primato come il più ricco criminale del mondo.

Pablo Escobar

Pablo Escobar


Pablo Escobar è nato a Rionegro, in Colombia, il 1º dicembre 1949.
Di ceto medio, secondo di sette fratelli, figlio di un allevatore (Abel de Jesús Escobar Echeverri) e di un'insegnante elementare (Hermilda Gaviria).

Escobar iniziò la sua carriera criminale come molti altri, frequentando cattive compagnie per le strade di Medellín, per poi cominciare a rubare e poi rivendere merce ai contrabbandieri, diventando poi lui stesso un contrabbandiere.

La svolta di Pablo Escobar, da semplice contrabbandiere a trafficante di cocaina avvenne nel 1975, quando iniziò a trafficare droga con suo cugino Gustavo Gaviria.
Il "successo" dell'attività di Escobar è dovuto soprattutto alla sua spietatezza negli affari, come quando fece assassinare (o assassinò lui stesso, secondo le testimonianze) uno spacciatore di droga di nome Fabio Restrepo, prendendo poi possesso dei suoi uomini.

Il metodo più utilizzato da Escobar e dai suoi uomini, era quello di fare al malcapitato di turno la seguente domanda: plata o plomo? (argento o piombo?).
Pablo Escobar infatti, dava a quasi tutti una scelta, farsi corrompere o morire.
Un metodo semplice quanto efficace, che assicurava una certa ricchezza a chi collaborava, e la morte a chi non lo faceva.

Già da semplice contrabbandiere Escobar era solito corrompere i poliziotti che lo fermavano, ma all'apice del suo successo si dice che arrivò a corrompere non solo semplici agenti, ma anche alte cariche della polizia, dell'esercito, ed addirittura politici.
Grazie alla corruzione infatti, Escobar poté portare avanti i suoi affari indisturbato, creando il famoso cartello di Medellin, ed arrivando a spacciare cocaina anche fuori dalla Colombia, negli Stati Uniti, in Messico, in Venezuela, nella Repubblica Dominicana, a Porto Rico, e addirittura in Spagna.

Ovviamente il cartello di Medellín non fu il solo ad operare in quegli anni in Colombia, c'era anche il cartello di Cali, con il quale Escobar era in aperto conflitto, in una guerra che portò molte vittime da entrambe le parti.


1985: Attacco alla Corte Suprema Colombiana

Il 5 novembre 1985 a Bogotá, avvenne un feroce attacco terroristico alla corte suprema colombiana.
L'attacco fu portato dal gruppo terroristico chiamato M-19, i quali presero in ostaggio ben 350 giudici, un attacco che alla fine portò alla morte di più di 100 persone, tra i quali anche molti giudici.
Si ipotizza che l'M-19 fosse in combutta con Pablo Escobar, il quale potrebbe averli finanziati nella loro azione, con il solo scopo di bloccare la discussione della corte suprema sull'estradizione dei narcotrafficanti.
Il tragico epilogo di questo attacco comunque, sembra essere dovuto al fatto che non si scelse di negoziare con i terroristi, e quando intervenne l'esercito, lo fece addirittura con i carri armati:
https://www.youtube.com/watch?v=EUgevjm9wWE



Il segreto del successo di Pablo Escobar

Si ipotizza che all'apice del suo successo, Pablo Escobar controllasse un impero della droga talmente vasto da poter produrre l'80% della cocaina nel mondo, e che circa il 30% delle armi illegali in circolazione fossero opera sua.

Oltre alla famosa strategia plato o plomo, il metodo forse più efficace di Escobar era quello di farsi amare dalla gente.
Ospedali, chiese, campi da calcio, scuole, opere pubbliche, e tanto altro fece costruire e finanziò Pablo Escobar, il quale amava farsi vedere tra la gente comune, proclamandosi amico del popolo.

Escobar infatti, anche se non di umilissimi origini, amava spacciarsi per un povero che aveva avuto successo dal niente.
Quindi diceva di avere a cuore la sorte dei più poveri, e di voler aiutare i più bisognosi.
E di fatto lo fece, costruendo molte opere pubbliche e riuscendo quindi a farsi amare dalla gente comune.

Questa era ovviamente solo una faccia, in quanto chiunque si trovasse in contrasto con Escobar, o anche solo gli fosse d'intralcio, veniva fatto fuori senza alcuna esitazione.

Pablo Escobar era dunque un uomo molto furbo, non sono un bravissimo uomo d'affari.
Sapeva farsi amare dal popolo e temere dai suoi nemici.
Tra le varie opere che realizzò, anche per se stesso, ci fu ad esempio Hacienda Napoles, un parco giochi a tema dove Escobar importò (illegalmente ovviamente) animali esotici da tutto il mondo.

Escobar si era costruito un vero e proprio personaggio, venendo addirittura chiamato da qualcuno il robin hood colombiano, perchè dava soldi ai poveri.
Pablo girò anche alcuni video promozionali che lo mostravano come una persona vincente, sportiva, allegra, pieno di amici. Tutti video che dava in pasto alla stampa (in alcuni casi corrotta o semplicemente minacciata) per contribuire a costruire il suo personaggio pubblico.
https://www.youtube.com/watch?v=wuEtyTJ0vX8


Alla fine Pablo Escobar arrivò anche a proporre di sanare l'intero debito pubblico della Colombia (circa 10 milioni di dollari), pagando tutto di tasca sua, e riscuotendo ovviamente un enorme successo tra la popolazione.
Ovviamente El Patron chiedeva al governo colombiano qualcosa in cambio, ovvero l'annullamento del trattato di estradizione per i narcotrafficanti come lui.


Pablo Escobar e la politica

Escobar provò anche la strada politica, sia per continuare ad accrescere il suo personaggio pubblico, cercando magari di regolarizzare la sua posizione come semplice uomo d'affari, sia per cercare di non venir estradato.
Pablo Escobar entrò a far parte del Partito Liberale Colombiano e nel 1983 si candidò alla camera, venendo anche eletto deputato.
La sua carriera politica però, nonostante fosse amato dal popolo, non durò molto.
Escobar fu screditato dai suoi oppositori, che riuscirono a dimostrare che era un criminale, venendo in possesso di una sua vecchia foto segnaletica fatta durante un arresto molti anni prima.


Il motivo della caduta di Pablo Escobar

Più alta è la salita e più grande è la caduta (cit.)
Pablo Escobar all'apice del successo aveva flotte di aerei, navi, macchine di lusso, vasti terreni, ville, e tutto quanto altro si potesse desiderare (possedeva addirittura la macchina in cui morirono Bonnie e Clyde).
Si calcola che il cartello di Medellin fosse arrivato anche a guadagnare 30 miliardi di dollari l'anno.
Tutto questo però, era destinato a finire.

Il principale problema per il futuro della carriera criminale di Escobar, era che più saliva in alto e più nemici si faceva.
Da una parte si coccolava la gente povera con buone azioni, dall'altra reprimeva con violenza ogni oppositore, a prescindere che fosse un narcotrafficante rivale, un poliziotto, un politico, o chiunque altro.

Così ad esempio morì il ministro Rodrigo Lara Bonilla, ucciso nella sua auto per mano dei sicari della droga (30 aprile 1984).
Fatto che convinse il presidente della Colombia, Belisario Betancur, a firmare il trattato d'estradizione per Carlos Lehder ed altri boss del cartello.

Un altro omicidio ordinato da Pablo Escobar fu quello del politico Luis Carlos Galán.
Galán era un forte oppositore dei cartelli della droga, nonché candidato come presidente della Colombia, e fu assassinato proprio durante un comizio, davanti agli occhi di tutti (18 agosto 1989).

Tra i tanti crimini di Pablo Escobar, c'è anche l'ipotesi che fosse coinvolto nell'attentato al volo Avianca 203 (27 novembre 1989), nel quale persero la vita 110 persone.
Sembra che i piani di Escobar fossero quelli di uccidere un altro candidato alle presidenziali, César Gaviria, che per sua fortuna poi non prese quell'aereo.
Questa azione comportò per Escobar, oltre a far aprire gli occhi a molte persone comuni sulla sua reale natura, anche una reale azione da parte degli stati uniti contro il cartello della droga colombiana.
In questo attentato infatti, morirono anche due americani, e questa fu la goccia che fece traboccare il vaso, e che portò il presidente Bush a far partire azioni concrete per la cattura di Escobar.

Per cercare di salvarsi e per far calmare le acque, Escobar nel 1991 si consegnò alle autorità colombiane, ma lo fece a modo suo.
Pablo Escobar fece infatti costruire una prigione fortezza dotata di tutti i comfort, il cui nome era La Catedral, una prigione dalla quale poter proseguire indisturbato i propri traffici.
Escobar però, tirò troppo la corda, e quando fece uccidere dei suoi ex collaboratori che erano andati a fargli visita, attirò troppo l'attenzione su di sè e fu costretto a scappare dalla sua prigione personale, diventando ufficialmente uno dei latitanti  più ricercati del mondo.


La morte di Pablo Escobar

Con l'opinione pubblica ormai contro, il governo colombiano non più tollerante, la DEA americana ben motivata, ed il cartello di Cali ed altri narcos contro, Pablo Escobar era ormai solo.

Ad aggravare la cosa ci fu anche la nascita dei Los Pepes (Perseguidos por Pablo Escobar), un gruppo armato formato dai perseguitati da parte di Escobar, ovvero tutte quelle persone a cui Escobar aveva fatto qualche grave torto (ucciso qualche familiare, minacciato di morte, ecc...), un gruppo che iniziò ad uccidere i migliori uomini di Escobar (che già aveva perso suo cugino Gustavo Gaviria).

Pablo Escobar, solo e braccato, con pochi uomini ormai fedeli, scampò a diversi tentativi di cattura, come quello che avvenne quando andò a farsi curare da un dottore.
Non potendo vedere la sua famiglia, a cui era molto legato, in particolare sua madre Hermilda de los Dolores Gaviria Berrío e l'amata moglie Maria Victoria Henao, Pablo commise un errore che gli risultò fatale.

Il 2 dicembre 1993, Pablo Escobar chiamò i suoi cari e fu intercettato dalle forze colombiane con la tecnica della triangolazione, fornita loro dagli americani.
Escobar fu dunque scovato, ma cercò di scappare sui tetti, dove fu raggiunto e ferito a morte da 3 proiettili, che lo colpirono ad una gamba, nella schiena e dietro ad un orecchio.

La morte di Pablo Escobar (Dipinto di Fernando Botero)

Questa fu la fine di Pablo Escobar, soprannominato anche "El Patron", "Re della Cocaina", "El Capo".
Con la morte di Escobar, il cartello di Medellin piano piano si sciolse, e venne poi sostituito da quello di Cali, ed il traffico di droga continuò brutale come prima, cambiando di fatto solo di nome.

La moglie di Escobar, Maria detta Tata, e due figli, Juan P. Escobar e Manuela Escobar, dopo la morte del padre andarono a vivere in Argentina.
Qui presero il cognome di Marroquin, vivendo in anonimato fino al 1999, quando ripresero il loro vero nome.

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