domenica 4 giugno 2017

Psicologia della personalità (5/10): Stabilità, continuità e cambiamento della personalità

Esistono diversi tipi di stabilità:

  • La stabilità assoluta si riferisce al mantenimento di una certa quantità di un attributo nel corso del tempo.
  • La stabilità relativa si riferisce al mantenimento da parte di un individuo della medesima posizione in relazione a quella di altri.
  • La stabilità strutturale si riferisce alla persistenza di medesime configurazioni di correlazioni tra variabili in una popolazione.
  • La stabilità ipsativa si riferisce alla persistenza di medesime configurazioni di correlazioni tra variabili nei singoli individui. 

La continuità si riferisce alla corrispondenza tra tendenze psicologiche osservate in diversi periodi della vita.
Esistono 2 approcci allo studio della continuità:
  • approccio alla variabile: l'esame delle relazioni tra una tendenza individuale al tempo 1 e la medesima, o un'altra concettualmente legata, al tempo 2
  • Esame delle relazioni tra gruppi di caratteristiche individuali con particolari esiti di vita successivi 


Temperamento


Il temperamento si riferisce agli aspetti formali del comportamento: reattività, attività, resistenza, rapidità, ecc...

Pavlov
ha avviato un'indagine sistematica sulle relazioni tra funzionamento del sistema nervoso e comportamento.
Pavlov ha individuato tre caratteristiche del sistema nervoso: forza, equilibrio, mobilità.

La Teoria Regolativa del temperamento di Strelau afferma che il temperamento corrisponde a un insieme di caratteristiche stabili, determinate da meccanismi neurologici ed endocrini che sono presenti fin dalla nascita e sono soggetti a lenti cambiamenti.
Questo autore propone un'integrazione tra la teoria pavloviana e le teorizzazioni più recenti sul concetto di livello ottimale di attivazione (Hebb e Gray).
Le differenze individuali del temperamento sono identificabili: nel livello di energia del comportamento (attività e reattività) e nelle caratteristiche temporali delle reazioni (come velocità, mobilità, durata, ritmicità).
Strelau studia il temperamento in età adulta anche grazie all'uso di questionari (STI-Strelau Temperament Inventory).

Buss e Plomin hanno indagato le basi ereditarie del temperamento, nell'ambito di studi longitudinali (condotti soprattutto su coppie di gemelli) ed hanno affermato che il temperamento è un insieme di tratti della personalità relativamente stabili, ereditati e manifesti fin dall'infanzia.
Secondo questi autori: l'emozionalità: tendenza a entrare facilmente in agitazione e sperimentare emozioni stressanti, l'attività riflette i livelli di stimolazione ottimali dell'individuo e si manifesta nella forza e velocità dei movimenti, la socievolezza concerne le tendenze affiliative, come la preferenza a stare con gli altri e a ricercare gratificazioni sociali.
Questi tratti sembrano essere le dimensioni più ereditarie della personalità, come confermato da vari studi longitudinali con il metodo gemellare, inoltre le evidenze empiriche suggeriscono che gli effetti genetici sono poligenici e probabilistici.

Secondo Thomas e Chess, il temperamento concerne lo stile (il come) del comportamento e svolge un'attività di mediazione nel rapporto dell'individuo con l'ambiente.
Le dimensioni dell temperamento sono: livello di attività, ritmicità, avvicinamento-allontanamento di fronte a nuovi stimoli, adattabilità, soglia di responsività agli stimoli lievi, intensità, umore positivo o negativo, grado di durata dell'attenzione, distraibilità.
Inoltre si distinguono in diversi tipi di bambini: facili, difficili, lenti.
Inoltre la bontà di adattamento consiste nella consonanza tra le caratteristiche temperamentali del bambino e le aspettative, le richieste e le opportunità provenienti dall'ambiente.

Secondo Kagan, il temperamento consiste in un numero potenzialmente ampio di caratteristiche contesto-specifiche, possedute da sottogruppi distinti della popolazione.
Secondo questo studioso, le caratteristiche temperamentali sono soggette a cambiamento sulla base dell'esperienza, ed il profilo temperamentale si mantiene nel corso del tempo, ma si esprime in modi diversi nelle diverse età.


Intelligenza


L'intelligenza è l'applicazione di abilità cognitive e conoscenze volte ad apprendere, risolvere problemi e raggiungere scopi, si traduce in operazioni molteplici, rispecchia varie componenti ed è funzionale all'adattamento.
Alfred Binet e Thedore Simon hanno introdotto il concetto di età mentale, mentre Lewis Terman ha introdotto la nozione di Quoziente Intellettivo: Q.I.=(età mentale/età cronologica)*100
Secondo Charles Spearman, le varie espressioni dell'intelligenza risultano dal concorso di un fattore G e di una varietà di fattori specifici ai diversi compiti.

Thurstone
ha individuato 7 abilità mentali primarie:
  1. comprensione verbale
  2. abilità numerica
  3. memoria
  4. velocità percettiva
  5. visualizzazione spaziale
  6. fluidità verbale
  7. ragionamento induttivo 

Cattell distingue in:
  • Intelligenza fluida: abilità, indipendente dall'apprendimento e dalla cultura, di individuare soluzioni complesse e nuovi modi di pensare
  • Intelligenza cristallizzata: abilità, conoscenze, modi di pensare acquisiti
Secondo Hunt, gli individui si differenziano sulla base di come: si rappresentano mentalmente i problemi, manipolano le rappresentazioni mentali, eseguono i vari passaggi di elaborazione dell'informazione.
Secondo Sternberg, l'intelligenza non è una qualità statica che risiede nella mente di ognuno, ma è una capacità adattiva, con cui si trasformano e si risolvono i problemi della vita quotidiana.
Sternberg parla di: metacomponenti (stabiliscono quali problemi affrontare e monitorizzano le strategie da impiegare), componenti esecutive (classificano, confrontano, combinano e sorreggono l'azione), componenti acquisitive (provvedono all'apprendimento delle conoscenze per la soluzione dei problemi).

Distinguiamo inoltre in 3 tipi di intelligenze:
  • Analitica: implicata nel ragionamento astratto e nella valutazione delle idee
  • Pratico-contestuale: implicata nella soluzione dei problemi quotidiani
  • Creativo-sintetica: implicata nello sviluppo di soluzioni nuove e creative 

Gardner individua 7 tipi di intelligenza:
  • logico-matematica
  • linguistica
  • musicale
  • spaziale
  • corporea
  • Inter-personale
  • Intra-personale 

L'intelligenza sociale secondo Cantor e Kihlstrom corrisponde alla competenza con cui le persone affrontano i problemi della vita quotidiana, e si riflette nella capacità di interagire efficacemente con gli altri, adattando il comportamento alle circostanze.
L'intelligenza emotiva secondo Mayer e Salovey corrisponde alla capacità di comprendere le emozioni e i sentimenti propri e altrui, di discriminare tra essi e di usare tali informazioni per guidare il pensiero e le azioni.
Goleman ha individuato 7 aspetti del comportamento emotivamente intelligente: autocoscienza, automotivazione, persistenza di fronte alle avversità, controllo degli impulsi, regolazione dell'umore, empatia e ottimismo.

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