domenica 2 luglio 2017

Psicodinamica dello sviluppo (3/11): Relazioni di attaccamento all'interno di un sistema familiare

Si pensa che l'insicurezza all'interno di una relazione possa influenzare le aspettative e le interazioni inerenti altre relazioni.

Livelli di analisi
Esistono diversi livelli di analisi:

  1. Sistema famiglia delimitato dal mondo esterno tramite confini propri di natura dinamica, il ciclo di vita, gli script familiari che includono chi fa cosa, dove, quando e come.
  2. Sottosistemi interni al sistema famiglia che possiedono una propria integrità definita dai confini che delimitano ciascuno di essi, e le interazioni tra i sottosistemi sono regolate da ruoli e pattern impliciti.
  3. Relazioni diadiche, possono persistere anche in assenza di interazioni e coinvolgere aspetti soggettivi, come la memoria di interazioni passate e le aspettative sulle interazioni future.
  4. Interazioni, sono direttamente osservabili e dipendono dal contesto e dal tempo. 

Gli script possono far parte di ciascun livello (non solo del primo) e potrebbero essere inferiti sia a partire da interazioni direttamente osservate, sia sulla base di metodi rappresentazionali.

Pattern di attaccamento al momento del ricongiungimento
Per attaccamento si intende qualsiasi comportamento volto a ricercare, ottenere e mantenere la vicinanza, o a comunicare con alcuni individui privilegiati.
Questo comportamento si manifesta solo quando ce ne è la necessità, ovvero in condizioni di stress, ed in generale, un attaccamento non rimanda alla relazione madre-bambino nel suo complesso, ma solo ad un suo possibile aspetto.
Le varie tipologie di attaccamento vengono valutate e classificate tramite la strange situation, dove una figura di attaccamento lascia il bambino in una stanza mai vista prima, per poi farvi ritorno.
Sono stati individuati i seguenti tipi di attaccamento:
  • Sicuro: al ritorno del genitore si ha uno stato di calma quasi immediato, interazioni intime e ravvicinate con sguardi intensi ed uno stato emozionale positivo.
  • Evitante: comportamento del bambino interpretabile come un tentativo di mantenere una certa distanza emozionale (evitamento sia fisico che verbale) ed importare la relazione su un piano di neutralità.
  • Ambivalente: c'è un'enfatizzazione della dipendenza, c'è un comportamento infantilizzato dove si rivendica la vicinanza del genitore, ma al tempo stesso si può riscontrare resistenza, rabbia e risentimento.
  • Controllante: il bambino adotta diversi stili per gestire e controllare la situazione (accudente, punitivo e generale).
  • Disorganizzato: il bambino appare disorientato, non sa bene cosa aspettarsi e possono verificarsi comportamenti incompleti, mal direzionati e quasi stereotipati (confusione ed apprensione, stupore e stato d'animo depresso). 

I pattern di attaccamento insicuro potrebbero essere considerati l'esito di interazioni con una figura di attaccamento che non dimostra di possedere i requisiti di sensibilità e responsività, l'evitamento invece potrebbe riflettere un tentativo di raggiungere l'indipendenza da un genitore respingente, mentre l'ambivalente potrebbe riflettere la ricerca di vicinanza ed il bisogno di dipendenza nei confronti però di un genitore poco o per nulla prevedibile, infine, il controllante potrebbe rappresentare un tentativo di diminuire l'incertezza che connota la relazione con un genitore scarsamente disponibile sul piano emotivo, per problemi personali, come stati depressivi o mancata elaborazione di un lutto.

Conseguenze dell'insicurezza all'interno della famiglia
L'insicurezza nelle relazioni di attaccamento può influenzare le interazioni instaurate all'interno di un altro genere di relazione.
A questo proposito vengono spiegati 4 punti, i primi 2 riferiti agli effetti delle relazioni attuali, gli ultimi 2 a quelli delle passate:
  1. Conquistare una figura di attaccamento: quando i bisogni di attaccamento non sono soddisfatti, questi potrebbe ricercare la vicinanza di un membro specifico della famiglia, escludendo tutti gli altri.
  2. Rivolgersi a una figura di attaccamento inadeguata: nei casi non sia disponibile una figura di attaccamento o nei casi in cui questa figura non si dimostri responsiva, l'individuo potrebbe tentare di rivolgersi ad un altro membro della famiglia che tuttavia è inadeguato per lo svolgimento di questo compito.
  3. Rispondere in modo inappropriato al comportamento di attaccamento: si potrebbe ipotizzare che un genitore adotti degli script (appresi dalla propria famiglia d'origine) che influenzano chi fa che cosa, quando, dove e come, entro la famiglia attuale.
  4. Anticipazione delle perdite sulla base delle perdite subite in passato: traumi irrisolti nel passato dei genitori potrebbero indurre questi ultimi ad organizzare la vita familiare in modo tale da evitare dolorose conseguenze di una ripetizione anticipata o a comportarsi in modo da condurre ad una ripetizione del trauma stesso. 


Presentazione della famiglia


Una famiglia composta da mamma, papà e da una piccola di 2 anni e 9 mesi di nome Ann e di una di 7 mesi di nome Sue, va in terapia perchè la piccola Ann ha disturbi d'umore, si sta attaccando troppo al padre rifiutando la madre (la quale respingeva anche lei la figlia).
I matrimoni di entrambi i genitori di Ann erano finiti con un divorzio e per questo motivo, per paura di far la stessa fine dei genitori, la coppia non si era sposata, inoltre la madre di Ann aveva subito a 2 anni un processo di parentificazione (accade quando ad un bambino vengono assegnati dei ruoli di natura genitoriale per i quali il bambino non ha né l'età né i requisiti).


Le sedute della terapia
Nella prima seduta era emerso che Ann traeva conforto a dormire a turno con ciascun genitore come se volesse controllare che fossero sempre presenti insieme.
Venne fuori che la madre di Ann minacciava spesso di andarsene di casa, anche se notando che questo comportamento aveva infastidito la piccola, aveva ridotto il numero di volte in cui lo diceva.
Nella seconda seduta, la sorellina si era ammalata ed aveva attirato tutta l'attenzione dei genitori di Ann, che si era infastidita, ed era emerso che la madre stava sempre con la piccola, relegando Ann al padre, questo perchè il padre non si occupava molto della piccola.
Quando si fanno i primi tentativi per modificare una modalità comportamentale ormai consolidata in famiglia, ci sono sforzi per evitare il cambiamento, come nel caso di Ann che quando il padre voleva occuparsi della piccola e lasciarla alla madre, si opponeva con forza.
Nella terza seduta, venne fuori che la madre di Ann era stata molto in collera con la propria madre, dalla quale si era sentita respinta e rifiutata.
Sembra in generale che i genitori tendenzialmente ricordano le cure elargite e i sacrifici fatti per i figli e raramente ammettono di aver ricercato a loro volta sostegno ed aiuto dal bambino.
La nonna di Ann, mentre ricordava i sacrifici da lei sostenuti per la famiglia, reagiva come se fosse una bambina, la bambina di sua figlia.
Nella quarta seduta, qualche volta Ann rifiutava di nutrirsi, costringendo la madre ad imboccarla e a trattarla come una bambina, e spesso cmq Ann veniva trattata come se fosse più grande dell'età che aveva.
Nelle sedute successive, la nonna si rilevò una persona molto forte seppur fragile ed Ann continuava ad essere trattata come se fosse lei la mamma della sua stessa madre.
L'attenzione nella terapia fu focalizzata su madre/bambina/nonna, ma anche nella famiglia nel suo complesso e sul matrimonio.
Il padre era esasperato dalle pressioni della moglie che voleva abbandonare il tetto genitoriale e voleva che fosse lui a farla andare via di casa, ma quando lo fece lo accusò di averla separata dai genitori, facendo dispiacere a sua madre e decidendo di tornare indietro (relegava a suo marito il lato negativo di un'ambivalenza che era solo sua).
In una successiva seduta ancora, furono mostrati frammenti di videoregistrazioni delle precedenti sedute, in modo che si rendessero conto quanto le cose andassero male in passato e come fossero migliorate adesso.

Conseguenze dell'insicurezza
Sono state individuate 4 conseguenze dell'insicurezza in terapia:
  1. Diminuire il bisogno di coinvolgere l'altro e di essere coinvolti: quando i bisogni del padre hanno trovato risposta, questo non ha più avuto bisogno di coinvolgere Ann catturandone completamente l'attenzione, ciò è avvenuto inizialmente grazie alla relazione instaurata col terapeuta, poi a partire dalla migliorata relazione con la moglie (cosa che ha fatto diminuire anche il bisogno di Ann di catturare l'attenzione).
  2. Rivolgersi ad una adeguata figura di attaccamento: all'inizio della terapia nessuno di loro si sentiva sicuro e fu il terapeuta a fornire una prima e temporanea base sicura.
  3. Incoraggiare risposte adeguate al comportamento di attaccamento: Ann non doveva più apparire come un agente di disturbo, né costituire una minaccia per la madre, il turbamento doveva venir ricondotto alla fonte originaria, la nonna materna e non alla figlia.
    Inoltre la diminuzione delle minacce di abbandono della moglie ha consentito al marito di rispondere più adeguatamente all'ansia della moglie.
  4. Indagare sull'attualizzazione delle perdite passate: tramite l'analisi dell'albero genealogico, si discute anche dei timori sui divorzi, e del fatto che la nonna materna si aspettava che il genero se ne andasse, così da poter rimanere con la propria figlia. 


Pattern di comportamento nella prospettiva del bambino con problemi


L'intervento che coinvolge un bambino costituisce un elemento di stress che conduce a delle interazioni particolari con ciascun genitore, e quindi può essere in parte considerato analogo alla strange situation.
L'esaminare i pattern di comportamento all'interno di questo contesto ha delle implicazioni che riguardano le origini e il mantenimento di tali pattern all'interno del sistema familiare.


Interpretazioni nel quadro della seduta di terapia familiare
Nella prima sequenza, Ann strilla e fa i capricci perchè il padre si occupa della sorellina, e la madre invece di abbracciare Ann è lei a chiedere un abbraccio (sostenuta dal padre), ma la bambina si lamenta e la madre si protrae.
Nella seconda sequenza, Ann raggiunge il padre e chiede di essere presa in braccio, questi però invita la bambina ad abbracciare la madre, ma questi si rifiuta di farlo e la madre sembra sconsolata ed in cerca di aiuto.
Nella terza sequenza, la madre si fa da parte, il padre tiene Ann che diventa irrequieta quando il padre permette il contatto visivo di lei con la madre.

Applicazioni della struttura alle interazioni considerate
L'intervento del terapeuta è riuscito a mettere in luce le ripercussioni dovute all'insicurezza del legame d'attaccamento.
In generale, quando Ann è turbata, la madre non sembra in grado di occuparsi di lei, così il padre finisce per occuparsi di entrambe le figlie.
Ann sembra usare un pattern controllante per la madre ed un pattern ambivalente per il padre.
L'insicurezza può essere determinata da esperienze vissute all'interno della famiglia di origine di ciascuno dei genitori e può essere reinterata nelle interazioni attuali interne alla famiglia.
I pattern comportamentali della bambina sono:
  • Origini all'interno della relazione madre-padre: anticipazione della perdita sulla base delle perdite del passato, madre e padre non sono in grado di rappresentare una base sicura l'uno per l'altro.
  • Ann e madre, controllante: rivolgersi ad una figura di attaccamento inadeguata alla ricerca di conforto, la madre cerca conforto in Ann, mettendola in condizione di poter esercitare il controllo.
  • Rispondere in modo inadeguato all'angoscia: la madre fraintende l'ansia di Ann e si fa da parte.
  • Ann e padre, ambivalenza: conquistare una figura di attaccamento, Ann cattura il padre escludendo attivamente la madre e la sorellina. 

L'insicurezza nelle relazioni di attaccamento può quindi promuovere le interazioni che coinvolgono: la cattura di una figura di attaccamento, il rivolgersi ad una figura di attaccamento inadeguata, il rispondere in modo inappropriato al comportamento di attaccamento, e/o anticipare la perdita sulla base delle perdite passate.
La terapia ha mirato a ridurre il bisogno di catturare la figura di attaccamento, ed il terapeuta ha agito in modo da fornire una base sicura per ogni membro della famiglia, esplorando ed indagando anche le possibili riedizioni di perdite del passato.
L'obiettivo della terapia è stato quello di fare in modo che i genitori potessero diventare l'uno per l'altro e per i propri figli, una base sicura.

<< Lezione precedente - Prossima lezione >>


Torna all'elenco delle lezioni

 

Piaciuto l'articolo? Lascia un commento!

EmoticonEmoticon