sabato 14 maggio 2016

Storia della psicologia (11/14): La prospettiva comportamentistica

Strutturalismo
Alla fine dell'800 lo strutturalismo americano ebbe come suo caposcuola Edward B. Tichener, allievo di Wundt, paragonò la psicologia alla biologia moderna, dove la psicologia strutturale corrispondeva alla morfologia e la psicologia funzionale alla fisiologia.
La psicologia strutturale si poneva il compito di studiare la mente umana attraverso la scomposizione dei suoi elementi (sensazioni, immagini, sentimenti) e la descrizione delle leggi che governano la loro combinazione.
Studiava quindi  le esperienze concrete attuali nelle componenti più semplici, scoprendo come questi elementi si combinano e quali leggi regolano queste combinazioni, e come mettere in connessione le loro condizioni fisiologiche corporee.
Il metodo usato da Titchener fù quello dell'introspezione, e la sua psicologia era quella del contenuto, a differenza della psicologia dell'atto del funzionalismo.

Edward Bradford Titchener
Nato a Chichester in Inghilterra nel 1867, studiò filosofia ad Oxford e nel 1890 si recò a Lipsia da Wundt, poi nel 1892 si trasferì negli USA alla Cornell University a Ithaca, dove morì nel 1927.
Titchener era un tipo eccentrico e non aderì mai alla american Psychological Association, ma formò un gruppo proprio chiamato "gli sperimentalisti".

Funzionalismo
Il suo massimo esponente fù William James, secondo il quale la mente era caratterizzata dall'adempimento di scopi futuri e dalla scelta di mezzi per il loro conseguimento, e considerava il pensiero come una corrente, una corrente di coscienza che scorre, non divisibile in elementi distinti.
Proponeva inoltre un parallelismo tra gli stati della coscienza e gli stati cerebrali, e rifiutava le concezioni metafisiche dei processi psichici perchè secondo lui la psicologia doveva essere una scienza di fatti e di dati empirici, usando una metodologia di tipo fenomenologico.
Secondo James il Sè empirico era costituito dal Sè materiale, il Sè sociale, il Sè spirituale.
Il manifestò del funzionalismo uscì nel 1907 firmato da James R. Angell di Chicago, il quale rifiutava l'idea di una mente astratta staccata dal contesto ambientale, e di una psicologia che non seguisse il filone di Darwin.
I temi di ricerca principali del funzionalismo erano: l'apprendimento, la motivazione, le differenze individuali, la psicologia evolutiva, la psicologia animale.
Il successore di Angell a Chicago fù Carr che scrisse psychology: a study of mental activity, considerato il manuale di psicologia funzionalista, e a Chicago insegnò anche Mead col suo comportamentismo sociale.
Il primo americano ad ottenere il dottorato con Wundt a Lipsia fù Cattell, il quale studiò la questione delle differenze individuali nei tempi di reazione e sviluppò i primi test mentali, e tra i suoi allievi ci furono Thorndike e Woodworth.
Thorndike affrontò il problema dell'apprendimento attraverso esperimenti su animali, con un processo di apprendimento per prove ed errori, apprendimento regolate dalla legge dell'esercizio e la legge dell'effetto.
Thorndike fù inoltre il primo a formulare la teoria connessionistica dell'apprendimento secondo la quale apprendere è connettere, e la mente è un sistema di connessioni tra situazion-stimolo e risposte.
Woodworth invece introdusse la ricerca sulla motivazione.

William James
Nato a New York nel 1842 da famiglia ricca, nel 1872 iniziò a studiare ad Harvard, prima fisiologia e poi psicologia, si dedicò poi anche alla filosofia, morì nel 1910.
James fù considerato lo psicologo più importante della nuova psicologia americana.

Il comportamentismo
Angell e Watson ritenevano inutile studiare ciò che non era osservabile, ed indicarono il comportamentismo come nuova categoria di psicologia che studia le risposte osservabili, bocciando il metodo dell'introspezione a favore dell'osservazione diretta.
Il manifesto del comportamentismo psychology as the behaviorist views it fù pubblicato da Watson nel 1913.
Il comportamentista studia il comportamento animale perchè non trova nessuna divisione tra l'animale e l'uomo.
La prima monografia sistematica del comportamentismo uscì nel 1914, "Behavior: as introduction to comparative psychology" ad opera di Watson.
Il condizionamento di Pavlov aveva reazioni di tipo neurovegetativo (la saliva), mentre nella procedura di Bechterev le reazioni erano motorie (riflessi), e Watson si ispirò a questi studi per concepire il suo concetto di riflesso condizionato nello studio dell'appredimento.

Secondo Edwin Guthirie (1886-1959) l'apprendimento è una modificazione del comportamento prodotta dall'associazione o contiguità tra uno stimolo ed una risposta.

Secondo Skinner la risposta è emessa indipendentemente dalla presenza dello stimolo, e se questa risposta è rinforzata positivamente, essa sarà emessa di nuovo (condizionamento operante), a differenza del condizionamento classico dove si necessita di uno stimolo.
Skinner introdusse nuovi strumenti di ricerca come la skinner's box (la gabbia), il labirinto, per sostenere che l'ambiente agisce da rinforzo, permettendo l'apprendimento di nuove forme di comportamento.
Skinner considerava le relazioni tra variabili indipendenti e dipendenti, ed usava metodi di osservazioni casuali, osservazione diretta controllata, osservazione clinica, osservazioni estensive, studi di laboratorio sul comportamento umano.
Skinner era interessato non solo allo studio del comportamento, ma soprattutto al condizionamento e si occupò ad esempio dell'istruzione programmata in campo educativo.
Skinner affermava che la psicologia è una scienza solo se aderisce ai principi delle scienze naturali.

Burrhus F. Skinner
Burrhus F. Skinner nacque in Pennsykvania nel 1904, si diplomò in letteratura inglese ed ottenne il dottorato ad Harvard, nel 1948 scrisse il romanzo utopistico Walden Two (un romanzo utopistico sul condizionamento americano), morì nel 1990.
Tra le sue opere più importanti: the behavior of organisms (1938), science and human behavior (1953), verbal behavior (1957).

Secondo Clark Hull c'era la concezione di pulsione che provocava l'emissione della risposta, ed il concetto di forza dell'abitudine.
Hull fù il primo ad applicare il metodo ipotetico deduttivo.
Clark L. Hull nacque a New York nel 1884, si diplomò in filosofia, appassionato di matematica elaborò metodi statistici per raccogliere i dati, nel 1929 si trasferì nell'università di Yale dove approfondì i suoi studi sui riflessi condizionati e l'ipnosi, morì nel 1952.

Tolman e Honzik elaborarono il concetto di apprendimento latente, dove l'assenza di prestazione non significa l'assenza di apprendimento, il quale può manifestarsi al momento opportuno (esempio del labirinto dei topi).
Tolman fornì diverse classificazioni delle variabili intervenienti, come le variabili di necessità, cognitive, sistemi di bisogno, spazio di comportamento, matrice credenze-valori (aspettative).
Edward C, Tolman nacque a Newton nel Massachusetts nel 1886, studiò elettrochimica e poi psicologia ad Harvard, conobbe Koffka e i principi della Gestalt, morì nel 1959.
Tolman riconobbe il debito delle sue ricerche ai suoi maestri di Harvard, alla tradizione europea, alla Gestalt e in particolare a Kurt Lewin.

Il comportamentismo fù la psicologia dominante negli Stati Uniti, fino alla fine degli anni 50, ed ebbe successo soprattutto per la convizione che si potesse condizionare il comportamento umano tramite le loro tecniche di apprendimento, cosa non accettata da tutti come etica.
Negli anni 20, una parte comportamentismo accettò anche il concetto di coscienza come influenza sul comportamento, in particolar modo il comportamentismo di Tolman, che a differenza della concezione molecolare di Watson (unità semplici, stimoli, risposte), dipendeva da associazioni tra stimoli e complessi di risposte, da unità molari o gestaltiche, non un semplice stimolo-risposta.
Inoltre Tolman a differenza di Watson, da importanza al concetto di scopo, e insieme ad Hull e a Skinner, incluse nei suoi studi il concetto di variabile intermedia.
Hull sostenne l'importanza di un approccio molare, mentre Skinner creò il concetto di sistema nervoso concettuale (per indicare le teorie neurofisiologiche che non studiano direttamente i processi nervosi implicati nel comportamento, ma li deducevano in base al comportamento).
La posizione dei comportamentisti sul sistema nervoso è quello che il cervello è una scatola nera, indispensabile per il funzionamento ma non studiabile nello specifico.
Il comportamentismo ha cmq avuto una diffusione limitata al di fuori degli Stati Uniti.

John B. Watson 
John B. Watson
Nato nella Carolina del Sud nel 1878, ottennè il dottorato alla University di Chicago nel 1903, durante la prima guerra mondiale ebbe alcuni compiti impegnativi da parte delle forze USA, col passare del tempo si allontanò dalle ricerca psicologica per lavorare nel campo della pubblicità, morì nel 1958.

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