sabato 26 dicembre 2015

Psicologia sociale (11/28): Realtà, irrealtà, futuro

Solo quando una persona smette di sperare, smette anche di svilupparsi attivamente.
La speranza implica l'esistenza di un'analogia tra il livello di aspettativa di un individuo e il livello di realtà dei suoi desideri.

La prospettiva temporale cambia con l'avanzare dell'età, da bambino infatti si vive nel presente, avendo poca percezione del passato e poche aspettative per il futuro.
Quando si cresce invece, le aspettative per il futuro influenzano azioni e comportamento.
Lo spazio di vita è diviso in un livello di realtà e diversi livelli di irrealtà, come la fantasia ed i sogni.

Fin dall'infanzia i fini che un individuo si propone sono influenzati dal gruppo in cui si trova, e dalla tendenza di elevare il proprio livello di aspirazione al limite estremo delle proprie capacità.
E' la nostra stessa società a tendere all'innalzamento del livello di aspirazione ai massimi livelli, e solo il principio di realtà dell'individuo limita i fallimenti e le ambizioni troppo elevate, quindi il livello di aspirazione verrà mantenuto sempre appena sopra alla posizione attuale, in modo da risultare sempre accessibile e non creare troppi conflitti.
Il morale alto si crea concependo fini ambiziosi ma fattibili e pianificando ciò che è necessario per raggiungerli.
L'ambizione di una persona è regolata anche dal gruppo di appartenenza e dai gruppi poco sotto il suo e poca sopra.

Gli ideali e le ambizioni di un individuo dipendono dal gruppo a cui appartiene e dai fini e dalle aspettative di esso.

Un esperimento per verificare le aspettative ed il rendimento fu fatto su due gruppi di operai, dove il primo aveva un compito troppo arduo da svolgere e nessun punto di riferimento (nessun operaio anziano che aveva superato la prova), il secondo aveva delle medie settimanali da raggiungere e punti di riferimento, e ovviamente nel complesso doveva arrivare allo stesso livello di produzione prefissato anche per il primo.
I risultati furono che il primo gruppo si scoraggiò troppo e fallì mediamente la prova, il secondo raggiunse le varie tappe e ottenne una buona media finale.

Anche i leader sono importanti per il conseguimento di uno scopo.
L'accettazione degli obiettivi di gruppo autocratico da parte di un membro significa la rinuncia delle propria volontà in favore di un potere superiore.
Il leader autocratico ha in pugno il futuro dei membri del gruppo e li rende suoi dipendenti, tanto che può muoverli a suo piacimento.
Nel gruppo democratico i membri sono più autonomi e hanno delle aspettative per il futuro.
Il gruppo del laissez faire invece, è quello con il morale di lavoro più basso, dove c'è apatia, questo perchè un morale alto non è subordinato alla facilità degli scopi da raggiungere, ma alla presenza determinante di un futuro psicologico con ostacoli e fini ambiziosi.

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