venerdì 29 maggio 2015

Genitorialità e figli adolescenti (3/5): La prospettiva dei figli

La trasgressività è una caratteristica universale dell'adolescenza, un'età in cui il rapporto con le regole educative e sociali viene rivisto e, di solito, messo in discussione.
Tutto ciò contribuisce a favorire il processo di separazione dalle figure genitoriali e d'individuazione, diventando parte costitutiva del processo di crescita.
Esistono atteggiamenti trasgressivi fase specifici ed atteggiamenti che possono sfociare in atti delinquenziali veri e propri.
Se si psicologizza troppo il comportamento trasgressivo dell'adolescente, si corre però il rischio di non saper punire la gravità della trasgressione, deludendo le aspettative dello stesso adolescente che inconsciamente chiede di essere punito con una risposta ferma che lo rassicuri che se oltrepassa il limiti, c'è qualcuno pronto a fermarlo.

I valori dei ragazzi
I valori principali dei ragazzi di oggi appartengono a 4 aree: vita individuale, evasione, vita collettiva, impegno personale.
I ragazzi dichiarano di aver bisogno delle relazioni personali, sia all'interno della famiglia, sia al suo esterno, nella famiglia sociale, ovvero il gruppo degli amici, e ciò che cercano è la solidarietà, la lealtà.
Il gruppo e la relazione diventano quindi prioritari rispetto all'individuo, che rinnega ogni forma di individualismo, i giovani manifestano la costante voglia di comunicare, come testimoniano le numerose attività che svolgono su internet e con le nuove tecnologie.
I giovani di oggi sono cmq in crisi, sono invitati dalle difficoltà della società a non abbandonare la propria casa, ed il loro futuro non è chiaro, hanno un gruppo di appartenenza ma poca individualità.
Sembra che i ragazzi indichino come valori importanti, valori come la democrazia, la solidarietà, la libertà, che sono intesi come diritti personali da far valere e non come conquiste collettive.
I giovani si descrivono molto diversi tra loro, non trovano passioni comuni, ma esteriormente invece, si vedono tutti simili.

I ragazzi e le regole
All'occhio dei figli, i genitori agiscono in maniera unita e democratica nel far applicare le regole, e c'è una grossa differenza dagli anni 60, quando c'era la figura del capofamiglia che era il depositario assoluto delle norme, mentre la madre era la dispensatrice d'affetti.
Alcuni ragazzi sono soddisfatti del fatto che le norme vengono stabilite assieme con loro, mentre nelle famiglie dove i giovani vengono esclusi dalle decisioni, si creano dissapori.
Inoltre, quando il padre non c'è, è la madre che prende in mano le redini, e che spesso viene percepita come più severa ed autoritaria, e d'altra parte, il padre viene visto più empatico ed attento alle esigenze del figlio, ed in generale cmq, ci sono modalità relazionali più affettive di un tempo.

Quando i genitori rispettano le regole della società, sono coerenti con ciò che predicano, quando ciò non avviene però, i figli percepiscono questa cosa e valutano male il loro operato.
Un'altra cosa che può creare un conflitto interiore nei figli, è l'incoerenza di comportamento tra genitori, quando ad esempio la madre dice no, ed il padre dice si.

La tendenza dei giovani è quella di affermare che se una regola c'è, un motivo ci sarà, la regola per loro deve quindi avere una precisa funzione.
Per la maggior parte dei ragazzi la regola è indispensabile per mantenere l'equilibrio in casa ed evitare conflitti, ed alcuni ragazzi percepiscono la regola come sinonimo di valore, che consentirà loro un giorno di poter vivere nella società.
Alcuni addirittura pensano che se tutti i genitori imponessero regole rigide, la società andrebbe meglio, e che se ci fosse un mondo senza regole, ci sarebbe il caos.
Alcuni ragazzi percepiscono anche nella regola, una sorta di manifestazione d'affetto e di protezione da parte dei genitori.
Nonostante queste ammissioni, i ragazzi riconoscono anche che è difficile sottostare alle regole, e quindi ogni tanto si ribellano, e per ridurre queste ribellioni le regole vengono spesse concordate con la negoziazione, dove ad esempio se si rispetta una regola si può uscire di più o esser meno controllati dai genitori.
Per alcuni ragazzi le norme sono importanti da seguire perchè sono associate alla figura dei genitori, che vengono visti come un modello da seguire, e in questo caso essa viene difficilmente contestata, per rispetto nei confronti dei genitori, e alcuni pensano di ripagare i sacrifici fatti dai genitori, con il rispetto delle regole.

Se da una parte la regola può esser percepita come qualcosa di educativo e qualcosa che serve al quieto vivere della famiglia, dall'altra può esser percepita come una privazione ingiusta, e soprattutto quando si tratta di regole sulle uscite, i ragazzi si arrabbiano facilmente, o anche quando si sentono che viene impedita la loro espressione personale (limitando occasioni di divertimento).
Le regole dei genitori sono viste come ingiuste quando sono percepite come arbitrariamente imposte dall'alto, senza possibilità di contrattazione.
I giovani preadolescenti sentono la necessità di iniziare a scoprire il mondo con le proprie gambe, han bisogno di autonomia, e questo progressivo allontanamento dalla famiglia viene vissuto tramite la rottura con i genitori, che vengono percepiti come troppo opprimenti.
Tuttavia questo è un passaggio obbligatorio, stare con un gruppo di pari serve all'adolescente per avere una più chiara percezione di se.
Le norme di oggi non sono cmq inesistenti, solo che son meno restrittive e possono anche esser criticate aspramente dai giovani, a differenza di anni fa, quando non c'era possibilità di contestazione.

Le punizioni
I ragazzi riferiscono di non ricevere molte punizioni dai genitori, e soprattutto sono rare le punizioni pesanti, soprattutto quelle corporali, che sono praticamente estinte.
La mancanza di punizione però può essere un problema perchè i ragazzi possono tendere ad infrangere alcune norme, se nessuno controlla.
Le punizioni più in voga sono le diminuzioni delle uscite e la privazione degli oggetti di svago.
La punizione che sembra più ferire è quella dove viene sottratta la considerazione e la fiducia dei famigliari, è la punizione di tipo emotivo-sentimentale.

Le trasgressioni
Le tre trasgressioni più riprese da parte dei genitori (secondo i ragazzi) sono: la trasgressione degli orari di uscita e di rientro a casa, il comportamento che essi hanno a casa nei confronti dei genitori e dei fratelli (la disobbedienza, la mancanza di rispetto, le marachelle) e lo scarso rendimento scolastico.
Sembra che i ragazzi capiscano che ai genitori cmq non stiano molto a cuore i valori etici, dello stato, di Dio, gli ideali socialmente condivisi, ma che il vero conflitto si giochi sulla regola di appartenenza, sull'uso del tempo che gli adulti vorrebbero fosse più per loro che per gli amici esterni alla famiglia.
Sembra che i ragazzi riescano ad immedesimarsi in ciò che provano i genitori, che esistano regole di tipo pragmatico, rispettate per amore, dove il figlio riesce ad immedesimarsi nell'angoscia della madre che soffre quando egli ritarda il rientro a casa.

Si parla quindi di ragazzi sregolati nel senso che essi rispettano le regole non tanto in nome di importanti valori etici, ma principalmente al fine di mantenere la relazione con la famiglia.

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