mercoledì 2 dicembre 2015

Psicologia sociale (3/28): Ecologia psicologica

L'èquipe della Child Welfare Research fece un'analisi sulle ragioni per le quali alcuni individui avevano alcune abitudini alimentari.
Vennero analizzati 5 gruppi di persone di diversi ceti sociali e due gruppi di minoranze di cecoslovacchi e afroamericani.

Per fare una buona analisi questa deve essere compiuta dal punto di vista della ecologia psicologica, ovvero analizzando i dati non psicologici per scoprire il significato di questi dati nella determinazioni di condizioni limite della vita dell'individuo o del gruppo.

Lo studio non può basarsi solo su tendenze storiche, perchè la previsione del futuro è un'affermazione probabilistica che può dipendere da molti fattori e non è detto che la situazione rimanga stazionaria o che muti in una direzione nota.
Quindi la lunga durata delle abitudini non implica che questa sia rigida.
Nessuna quantità di materiale descrittivo circa le abitudini alimentari dei soggetti, attuali o passate, può suggerire il metodo più efficace di persuasione.

L'ingegneria sociale è quell'intervento intenzionale e pianificato sulla realtà per cambiarla.

Le abitudini alimentari di un gruppo sono il risultato dell'azione di molteplici forze che agiscono in diverse direzioni e che mantengono la situazione costante per un determinato periodo.


Teoria dei canali


L'assunto di base è che il cibo giunge sulla tavola attraverso vari canali e che una volta a tavola, la maggior parte di esso viene consumato.
Lo psicologo deve quindi capire quali sono questi canali (negozio, consegne a domicilio, orto, ecc...) e poi deve individuare il numero di tappe che il cibo fa prima di arrivare a tavola.
Bisogna anche capire quali sono i canali alternativi che si attivano al blocco di quelli principali e soprattutto capire chi è il guardiano dei canali, ovvero colui che fa arrivare il cibo in tavola.
Un guardiano ad esempio può essere la madre di famiglia o la domestica, e bisogna quindi studiarne la psicologia, capire da chi sono influenzati, quali sono le esigenze, perchè ciascun canale presenta un certo grado di resistenza al movimento e certe forze tendono ad impedire il passaggio del cibo (ad esempio il costo).


La psicologia del guardiano


Lo studio della psicologia del guardiano è fatto su 2 fattori:
  1. La struttura cognitiva: che comprende i termini entro i quali le persone pensano ai cibi:
    Ciò che è considerato cibo e cosa no: ad esempio in base al ceto sociale o l'etnia alcuni cibi possono risultare cibi inadeguati mentre altri no ("cibo per noi").
    Cibi per il marito e per i figli: la massaia o la moglie (il guardiano) è influenzata dalle esigenze della famiglia, ed ogni singolo componente ha la sua preferenza (ad esempio il cibo tipico per il marito è la bistecca).
    Tipi di pasto: la cena, il pranzo, la colazione, hanno diverse tipologie di cibo, e bisogna anche tener conto dell'utilizzo o meno degli avanzi nei pasti successivi.
    Il significato della situazione alimentare: dove viene analizzato il fatto che mangiare in compagnia rappresenta più una situazione sociale che un mezzo di sopravvivenza.
  2. La motivazione: è di 3 tipi:
    Valori legati alle scelte alimentari che possono cambiare a seconda delle situazioni (pace, guerra) o dei luoghi (ristorante, casa).
    Altri elementi importanti sono: costo, salute, gusto e status sociale.
    Questi elementi si combinano tra loro come forze che spingono in varie direzioni e con forze diverse a seconda della combinazione di elementi.
    Ad esempio il costo è più una resistenza per i poveri che non per i ricchi, la salute è una cosa importante per tutti, ma alcuni scendono a compromessi per via del costo.
    Bisogna quindi conoscere tutti questi elementi per poter capire come operare per modificare le abitudini alimentari.
    Bisogni alimentari: il consumo dello stesso tipo di cibo porta ad una diminuzione della sua attrattiva, e questo varia da cibo a cibo.
    In linea di massima, se si hanno a disposizioni pochi cibi, il gusto tende a passare in secondo piano a scapito della salute.
    Ostacoli da superare: sono quegli ostacoli (ad esempio difficoltà di trasporto) che influenzano le scelte del guardiano che a seconda delle situazioni fanno scegliere un cibo piuttosto che un altro. 
Il conflitto si ha quando ci sono diverse forze che spingono simultaneamente a favore o contro l'acquisto del prodotto.
Dalle ricerche effettuate è risultato che sono le famiglie a reddito basso ad avere più conflitto e a dover fare delle scelte difficili.


Il mutamento delle abitudini alimentari


Il cibo va sostituito con cibo che abbia lo stesso valore nutrizionale e in generale: tanto più è basso il livello di soddisfazione di un bisogno, tanto più è ampio è il raggio di atti di consumo finalizzati alla soddisfazione del medesimo bisogno.

Esistono diverse cause di mutamento:
  1. Disponibilità
  2. I canali alimentari: ad esempio in tempo di guerra si può passare dall'orticoltura alla conservazione.
  3. Mutamento psicologico: dove si fa cambiare il concetto di "cibo per noi".
  4. Mutamento dell'importanza attribuita ai vari schemi di riferimento: esiste un mutamento dell'importanza relativa, dove si può ad esempio sottolineare l'importanza di una corretta alimentazione per la propria salute, e un mutamento del contenuto degli schemi di riferimento, dove alcuni cibi per occasioni speciali possono diventare di routine in caso di necessità.
  5. Mutamento del senso di appartenenza a gruppi alimentari: dove ad esempio mense scolastiche o aziendali hanno certe preferenze specifiche.
Ogni canale ha quindi dei punti di controllo sui quali è possibile agire per effettuare il mutamento.
Questi punti di controllo sono sorvegliati dai guardiani e si dovrà quindi individuarli e capire come influenzarli.


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