domenica 1 maggio 2016

Storia della psicologia (8/14): Wundt e Brentano

Dopo la fondazione del primo laboratorio di psicologia a Lipsia nel 1879 ci fù una netta divisione tra la psicologia sperimentale di Wundt con la sua opera "fondamenti di psicologia fisiologica", abbracciava il metodo sperimentale per render la psicologia una scienza, e la psicologia empirica di Brentano con la sua opera "psicologia dal punto di vista empirico", rifiutava la psicologia razionale, ritenendo che la psicologia dovesse basarsi solo su dati empirici.

Il metodo sperimentale
Secondo Wundt, il metodo sperimentale e l'osservazione sono i due metodi fondamentali della psicologia.
Il metodo sperimentale è basato sull'intervento dell'osservatore che manipola e controlla i processi psichici in esame, mentre l'osservazione è adatta per lo studio dei prodotti dello spirito, che non possono essere manipolati.
I prodotti dello spirito rientrano nella psicologia sociale, mentre gli altri (es. sensazione, percezione) nella psicologia individuale.
Wundt concepì l'introspezione sperimentale per superare il limite di quella classica e poter seguire il corso del percepire senza l'influenza dei fattori soggettivi.
Wundt analizzava solo sensazioni e percezioni perchè erano replicabili, lasciando fuori dai suoi studi il pensiero, le emozioni e la volontà, e in quel periodo nacquero diversi laboratori importanti, oltre a quello di Lipsia, in Italia ne fù fondato uno a Roma da Giuseppe Sergi, e poi uno a Firenze, a Torino, Padova e alla università Cattolica di Milano.
Un paradigma molto importante fù quello del tempo di reazione, dove si distinse tra tempo di reazione semplice e composto, e grazie a metodi come quello della sottrazione e la cronometria mentale di Donders, si riuscirono a determinare i tempi necessari per le varie operazioni psichiche.
Un altro centro importante fù quello in Germania a Gottinga dove insegnò Muller, il quale si occupò dello studio della memoria.
La prima classica trattazione sistematica sul laboratorio di psicologia e di sperimentazione in psicologia fù l'opera di Titchener "experimental psychology" (1901-5), invece l'uso delle analisi statistiche si diffuse dopo il 1988 con l'articolo "co-relations and their measurement" dell'inglese Galton.

Wilhelm Wundt
Wilhelm Wundt è nato a Neckarau nel 1832, si laureò in medicina, fù assistente di Helmholtz e studiò con Muller, divenne professore di filosofia e morì a Lipsia nel 1920.
La produzione di Wundt fù vastissima (oltre 50000 pagine), tra le sue opere ricordiamo "sistema di filosofia", "psicologia dei popoli" e "vissuto e conosciuto" (autobiografia).

Il metodo fenomenologico
Questo metodo fa riferimento al mondo come appare nella coscienza personale, nell'immediato, e cerca di descrivere questo mondo al di là dei pregiudizi delle scienze naturali.
Il metodo fenomenologico aveva quindi una prospettiva più generale di studio sui processi psichici, in cui si privilegiava l'esperienza psichica individuale, la realtà esterna era dunque studiabile con metodi scientifici naturali, mentre quella interna era studiabile con le scienze dello spirito, non riducibile a leggi generali e non divisibile in fenomeni distinti.
Il metodo fenomenologico permette di conseguire risultati significativi nello studio dei fenomeni percettivi, e si avvierà un programma di fenomenologia sperimentale, basato sulla manipolazione delle proprietà dello stimolo e sull'analisi degli effetti percettivi sul esperiti dal soggetto.

Franz Brentano
Franz Brentano nasce a Marienberg nel 1838 e studiò filosofia a Berlino, ex-prete, morì a Zurigo nel 1917.
Gli allievi più famosi di Brentano furono, Stumpf, Husserl, Von Ehrenfels, Meinong, Marty, e perfino Freud seguì le sue lezioni.

La struttura dei processi psichici
Wundt distingueva la psicologia delle scienze naturali, dove c'era l'astrazione del fattore soggettivo, dalla scienza psicologica, che si occupava dell'esperienza immediata.
L'esperienza immediata è un complesso di fatti psichici che attraverso l'indagine psicologica possono essere scomposti in elementi psichici (della sensazione e del sentimento), e questa esperienza ha un versante oggettivo (il contenuto dell'esperienza) ed uno soggettivo (il soggetto che esperisce).
Le formazioni psichiche sono di 2 tipi: rappresentazione di sensazioni e rappresentazione di sentimenti, e questi 2 tipi si connettono tra di loro dando origine alla vita psichica.
Questa teoria di Wundt è stata chiamata elementismo (o atomismo) perchè ha ridotto la vita psichica in composti di elementi separati, analizzabili e manipolabili singolarmente.
La sintesi creatice è il concetto che afferma che nelle formazioni psichiche si creano nuove proprietà, diverse dalla somma delle proprietà dei singoli elementi componenti.

Ricapitolando: per Wundt la psicologia è la scienza che studia i processi psichici che si manifestano nell'esperienza immediata sotto forma di contenuti, per Brentano la psicologia è la scienza dei processi mentali in quanto tali, più che sul contenuto dell'esperienza (attenzione al soggetto esperente).
Per Brentano, i fenomeni come la luce, il calore, il suono, non sono cose che esistono veramente, sono segni di qualcosa di reale, che attraverso l'impressione produce la rappresentazione (Brentano era molto influenzato dagli scritti filosofici di Aristotele e Tommaso D'acquino).

Il primo congresso internazionale di psicologia fisiologica si tennè a Parigi nel 1889, il secondo a Londra nel 1892 sulla psicologia sperimentale.

Psicologia in Italia
Nel 1905 furono istituite le prime cattedre universitarie di psicologia, ma durante il fascismo la psicologia fù ridimensionata (anche dalla chiesa) e riprese di vigore solo nel dopoguerra, e il bum si ebbe negli anni 60.
Nel 1989 è stata approvata ufficialmente la legge sull'albo professionale degli psicologi, ed un punto di riferimento per la psicologia italiana fù l'opera di Agostino Gemelli, che aprì anche nel 1921 un laboratorio di psicologia all'università cattolica (mediando con fascisti e cattolici che ce l'avevano con la psicoanalisi) e con l'istituzione nel 1939 della commissione CNR per le applicazioni della psicologia.
Dagli anni 70 i ricercatori italiani crescono a livello internazionale ed inizia ad affermarsi il cognitivismo.

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