sabato 30 gennaio 2016

Psicologia sociale (21/28): Il genere

Il sesso è la categoria biologica alla quale una persona appartiene, il genere è invece il ruolo sociale associato alle persone che rientrano nella categoria sessuale maschile o femminile.

Alcune ricerche hanno dimostrato che da quando le discriminazioni sessuali sono diventati reato nella maggior parte dei paesi civilizzati, esistono alcune discriminazioni legate alla cultura in cui si vive, alla società, che sono più difficili da smascherare perchè molto mascherate.
Alcune ricerche hanno dimostrato che alcuni ruoli sociali sono ancora difficilmente accessibili per le donne.

Secondo la prospettiva psicologica evoluzionista, i maschi si sono evoluti in un certo modo caratterialmente e socialmente perchè in passato andavano a caccia, dovevano essere forti, di carattere, le donne invece sono più dolci e pensano alla prole sempre per i ruoli che ricoprivano in antichità, anche il cucinare il cibo cacciato dall'uomo.
Le donne possono concepire pochi figli e entro una certa età, gli uomini invece possono procreare quanto vogliono e fino a tarda età, questo comporta che le donne sono più selettive nella scelta dell'uomo (uomo ricco o robusto) e che gli uomini competono tra di loro per le femmine.
Inoltre, i maschi sono più disponibili a rapporti occasionali e le donne sono più turbate dall'infedeltà sentimentale che da quella sessuale.
In alcune civiltà avvengono delle eccezioni su questi comportamenti, in alcuni casi non c'è la gelosia maschile che porta alla violenza, ma addirittura si usa scambiarsi le mogli.
Secondo John Archer la teoria evoluzionistica spiega le differenze sessuali, ma i processi di socializzazione nascono dalle diverse sfide adattive affrontate da donne e uomini nel corso dell'evoluzione.
I processi di socializzazione sono quindi il prodotto di esseri umani mossi da intenzioni e politicamente motivati, e non di un processo evolutivo neutrale.

L'influenza della cultura sul genere si ha tramite le esperienze diverse compiute da uomini e donne nel corso della loro esistenza.
Se si abbraccia questa convinzione, si accetta l'idea che è possibile modificare i comportamenti di genere nel giro di pochi anni agendo sui processi di socializzazione, e non nel giro di generazioni come sostiene la prospettiva evoluzionista.
Alcuni stereotipi fanno nascere aspettative che condizionano i soggetti, come nel caso dei bambini maschi più bravi in matematica per via delle aspettative delle loro madri.

Negli anni 70 una persona doveva essere mascolina o femminile, in base ad alcuni stereotipi di comportamento, e nacquero pure diversi test come il Bem Sex-Role Inventory.
Gli androgini sono quegli individui in cui c'è poca differenza nei punteggi di questi test nei tratti femminili e maschili.
Gli stereotipi vengono espressi fino alla nascita, da persone che fanno commenti sulla robustezza del neonato se maschio, o della dolcezza e bellezza della neonata se è femmina.
E' da notare che questi stereotipi vengono rafforzati da entrambi i sessi, e non solo dagli uomini.
In alcune società l'ambiguità non è permessa e va scelto un genere ben preciso, non si può stare nel mezzo.

Alcune ricerche hanno portato alla luce la disparità di sessi in alcune società, fornendo dati sul fatto che le donne lavorino più degli uomini, lavorando fuori e per la casa.
Le donne infatti devono occuparsi della pulizia della casa e della prole, e tutto questo lavoro porta allo stress di alcune di loro.
Oltre a questo stress da lavoro, alcune donne in carriera devono subire le critiche dei parenti che le vorrebbero più attente alla casa, mentre altre donne son criticate perchè fanno solo le casalinghe.

Altre ricerche han dimostrato che gruppi di bambini tendono a dividersi per sesso, e che nel gruppo delle femmine c'è meno aggressività e più cura per i sentimenti degli altri.
Inoltre sembra che i bambini maschi prendano più spazi delle femmine, e che queste solo con l'aiuto degli adulti riescono ad avere eguali diritti, e che se i gruppi sono misti, le femmine han poca influenza sugli altri membri del gruppo.
Gli stereotipi di comportamento sembra che siano appresi già in tenera età, verso i 3/4 anni, e i bambini si comportano quindi di conseguenza.
Inoltre pare che le femmine siano meno conservatrici dei maschi e che i figli di donne non conservatrici (che probabilmente lavorano fuori casa) saranno a loro volta meno tradizionalisti.

Con la meta-analisi sono state condotte diverse rassegne sulle differenze di genere.
Alcune femministe fanno ricerche per sostenere che non ci sia diversità tra uomini e donne, altre affermano che invece ci sono delle differenze, e che ad esempio le donne sono più sensibili ed adatte a trattare certi temi (gli uomini seguono le leggi troppo fedelmente, le donne guardano il lato umano).

Ci sono 2 tipi di aspetti negli stereotipi di genere: l'aspetto di differenzazione e l'aspetto di legittimazione.
Il primo serve a differenziare in base ai ruoli da compiere, e il secondo a legittimare questa divisione.
Se ad esempio quando si andava a caccia la divisione dei ruoli era fatta in un certo modo, ora questa divisione ha meno senso.
Gli stereotipi tendono a fornire linee guida sul comportamento degli individui in determinate società e spesso vengono accettati incosapevolmente, e alcuni utilizzano gli stereotipi come mezzo di controllo.
Si ha una falsa coscienza di genere quando si percepiscono in maniera erronea le caratteristiche e gli interessi del proprio genere.
Un altro esempio di stereotipi di genere si ha quando si pensa a delle popolazioni ostili e pericolose pensando solo ai maschi, perchè si considerano le donne prive di potere.

In alcune società gli stereotipi sono talmente radicati che le stesse donne mantengono le ingiustizie verso altre loro compagne (ad esempio quando alcune donne adultere vengono attaccate anche da altre donne).

Il faccismo è la tendenza delle fotografie nella pubblicità a concentrarsi sul volto quando il soggetto è un uomo, e a concentrarsi sul corpo quando il soggetto è una donna.
Questo perchè la fotografia di un viso è visto come risalto dell'intelligenza, mentre quella del corpo è il risalto della materialità.
Alcune ricerche han dimostrato che il fenomeno del faccismo è vecchio di secoli.
Altri esempi sono quando si hanno pubblicità dove è più facile trovare l'uomo nel ruolo del dottore e la donna nel ruolo dell'infermiera, e non viceversa.

Altre indagini han dimostrato che le donne che avanzano di carriera scientifica sono poche, nonostante ci siano diverse donne che ottengono ottimi risultati negli studi.
In alcuni casi questo è dovuto dal fatto che i test delle donne richiedono punteggi più alti per essere superati, in altri perchè le donne devono occuparsi anche della famiglia.
Un altro fenome è quello dell'individualismo di chi appartiene ad un gruppo minoritario, che non appena raggiunge i suoi scopi, smette di lottare per i diritti del suo gruppo e si concentra solo sulla propria carriera.
Si dice anche che a causa di questa disparità di genere negli scienziati si sono fatte anche diverse ricerche errate, con anche risultati di prodotti nocivi per donne.
In alcuni ambiti scientifici le informazioni alle donne da parte degli uomini vengono passate con difficoltà e a volte queste non vengono nemmeno avvertiti di convegni o altri eventi importanti.

Quindi, perchè ci sia sempre più parità di genere, occorre che oltre alle riforme ai vertici, che vietano la discriminazione, ci sia più consapevolezza di alcune discriminazioni mascherate, occorre anche che la spinta al cambiamento e al miglioramento delle cose avvenga anche da parte del gruppo discriminatore.

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