domenica 9 ottobre 2016

Psicologia dell'adolescenza (2/19): Preadolescenza

La preadolescenza è quella fase di passaggio tra l'infanzia e l'adolescenza caratterizzata da un cambiamento accelerato fisico e psicologico.
E' importante non continuare a trattare come bambini i propri figli in questa fase, nè trattarli già come adolescenti, perchè non lo sono.
Gli studiosi distinguono la pubertà (il processo di trasformazioni fisiche che segnano l'uscita dall'infanzia) dalla preadolescenza (il periodo delle trasformazioni psicologiche, relazionali e sociali), due processi inscindibili che si intrecciano a vicenda.

Le trasformazioni fisiche della pubertà
La pubertà è un processo biologico con importanti effetti sociali ed emotivi sull'individuo, e si tratta non di un singolo processo di sviluppo, ma di uno sviluppo continuo, che si evolve in una serie di cambiamenti ormonali e fisici interconnessi, che sfociano nello sviluppo delle capacità di riproduzione e nell'aspetto adulto.
I cambiamenti puberali coprono 5-6 anni e comprendono:

  • cambiamenti nel sistema ormonale ed endocrino
  • accelerazione seguita da rallentamento ed arresto di crescita scheletrica
  • aumento e ridistribuzione del grasso corporeo e del tessuto muscolare
  • aumento di forza e resistenza
  • maturazione dei caratteri sessuali secondari e degli organi riproduttivi
La prima caratteristica sessuale che appare nella femmina è il seno (negli 8-13 anni), seguito dai primi peli pubici, dalla crescita dell'altezza e dalla prima mestruazione (menarca), e tutti i cambiamenti, sia per i maschi che per le femmine, avvengono tra gli 11 e i 14 anni.

Variazioni nell'inizio della pubertà
La crescita varia da individuo ad individuo, ma le ragazze di solito crescono 2 anni prima dei ragazzi (lo stesso vale per la maturazione sessuale).
L'inizio dei cambiamenti puberali è influenzata dalla tendenza secolare, un aumento di peso e statura e un'accelerazione del ritmo di sviluppo rispetto a quello dei secoli passati, dovuta al miglioramento dell'alimentazione e delle condizioni generali di vita.
Inoltre, gli stress sociali (in particolare quelli familiari) sono predittivi di un precoce inizio di pubertà.

Aspetti psicologici delle trasformazioni puberale
Gli eventi corporei più significativi della pubertà sono la prima eiaculazione nei maschi e nelle femmine la prima menarca.
I cambiamenti fisici della pubertà mettono in crisi il sé, il quale si era abituato all'equilibrio del periodo di latenza, ma allo stesso tempo, lo sviluppo fornisce nuovi strumenti per poter elaborare un nuovo concetto di sé (la capacità di adattamento e la possibilità di far fronte ai compiti evolutivi è favorita dall'acquisita capacità dei ragazzi di ragionare in modo astratto).
I cambiamenti fisici della pubertà possono essere drammatici ed imprevedibili, e ad esempio basta anticipare dei cambiamenti per esser presi in giro dal gruppo di pari.
I maschi apprezzano l'aumento di altezza e di peso, le femmine invece no, questo a causa della cultura di appartenenza, anche se ormai i mass media propongono modelli da seguire sempre più irrealisti ed inaccessibili.

I compiti della preadolescenza
I cambiamenti della preadolescenza sono: dal corpo infantile a quello adulto, dalla famiglia al gruppo di pari, dal pensiero concreto a quello astratto, dal conformismo alla ricerca di valori propri, dalla dipendenza all'indipendenza.
Coleman e Hendry individuano diversi compiti della preadolescenza:
  • ristrutturazione dell'identità corporea messa in crisi dai cambiamenti della pubertà
  • consolidamento e intensificazione delle condotte di genere
  • autonomizzazione dalla famiglia e apertura a nuove forme di socialità
  • nuove riflessioni su di sé e sulla realtà
  • consolidamento dell'atteggiamento di sperimentazione attiva (nuovi interessi ed orizzonti di vita)
Per le femmine le amicizie sono finalizzate principalmente alla scoperta di sé attraverso l'affettività, la vicinanza e la reciproca conoscenza, mentre per i maschi hanno una connotazione operativa concreta (fare insieme ed esplorare l'ambiente).
I preadolescenti vogliono libertà di esprimere le proprie idee e vogliono avere maggiori responsabilità nella gestione di sé e dei compiti sociali.
Tra gli 11-12 anni secondo Piaget i ragazzi raggiungono il pensiero formale nella manipolazione di oggetti concreti ed imparano a formulare ipotesi, anche se è ancora presente un certo grado di egocentrismo che fa immaginare le reazioni degli altri assimilandole alle proprie.
E' importante fornire ai preadolescenti la possibilità di pensare e fare scelte autonome, attraverso una modalità educativa permanente, che li coinvolge direttamente, assegnando loro vari compiti e mettendoli in grado di svolgerli.

Preadolescenza e psicoanalisi
Nella concezione psicoanalitica la preadolescenza porta una disorganizzazione dell'equilibrio tra le componenti pulsionali raggiunto durante la precedente fase di latenza, dove se in questa precedente fase non c'è stata sufficiente stabilizzazione delle funzioni dell'Io, le tensioni infantili riattivate dalla pubertà saranno affrontate con maggiore difficoltà.
La pubertà impone di acquisire maggiore autonomia, non interiorizzando il genitore, ma separandosi da esso, inoltre lo sviluppo dipende non più solo dagli stimoli provenienti dai genitori, ma anche dall'ambiente.
Nella preadolescenza le pulsioni parziali si riorganizzano, i desideri trovano un contenitore e un orientamento nella nuova identità sessuale, che impone una rivisitazione del complesso di Edipo.
I preadolescenti hanno la necessità di distinguere le fantasie dalla realtà, indagano e si interrogano, e solo un genitore che accetta di vedersi superare dal proprio figlio, può aiutarlo ad affrontare la vita districandosi dalle fantasie.

La preadolescenza come soglia
La preadolescenza può essere pensata come uno spazio transizionale necessario alla costruzione di un rapporto nuovo con se stesso, con la realtà e con gli altri, un luogo di passaggio attraversato da chi è ancora privo di una identità certa.
Questa soglia si dilata nello spazio fino a diventare un territorio dai confini incerti, terra di tutti e di nessuno, in cui tutti possono sostare, una zona neutra di passaggio da un territorio ad un altro, in cui si mercanteggia o si combatte la realtà.
In questo periodo vengono fatte molte domande sulla nascita, sull'apparato riproduttivo, sulla gravidanza, il preadolescente si appropria pian piano del mondo, partendo dalla consapevolezza della propria sessualità.
Il preadolescente esce dalla solitudine del narcisismo per riconoscere pian piano sé e gli altri diversi da sé, inoltre, per prepararsi alla vita il preadolescente necessita di imparare ad accettare i limiti imposti dalla realtà corporea e quindi a porre limiti alle proprie fantasie ed azioni, creandosi un proprio spazio interno (compito difficile che chiede il supporto dei genitori).
I ragazzi di questa età sono attratti da storie di morte e d'orrore perchè la loro mente è occupata da pensieri di nascita e di morte, in quanto si stanno confrontando con la perdita degli aspetti infantili e con la nascita di qualcosa di nuovo e ancora sconosciuto.

<< Lezione precedente - Prossima lezione >>


Torna all'elenco delle lezioni

 

Piaciuto l'articolo? Lascia un commento!

EmoticonEmoticon