Si pensa che l'insicurezza all'interno di una relazione possa
influenzare le aspettative e le interazioni inerenti altre relazioni.
Livelli di analisi
Esistono diversi livelli di analisi:
- Sistema famiglia delimitato dal mondo esterno tramite
confini propri di natura dinamica, il ciclo di vita, gli script
familiari che includono chi fa cosa, dove, quando e come.
- Sottosistemi interni al sistema famiglia che possiedono
una propria integrità definita dai confini che delimitano ciascuno di
essi, e le interazioni tra i sottosistemi sono regolate da ruoli e
pattern impliciti.
- Relazioni diadiche, possono persistere anche in assenza
di interazioni e coinvolgere aspetti soggettivi, come la memoria di
interazioni passate e le aspettative sulle interazioni future.
- Interazioni, sono direttamente osservabili e dipendono dal contesto e dal tempo.
Gli script possono far parte di ciascun livello (non solo del primo) e
potrebbero essere inferiti sia a partire da interazioni direttamente
osservate, sia sulla base di metodi rappresentazionali.
Pattern di attaccamento al momento del ricongiungimento
Per attaccamento si intende qualsiasi comportamento volto a ricercare,
ottenere e mantenere la vicinanza, o a comunicare con alcuni individui
privilegiati.
Questo comportamento si manifesta solo quando ce ne è la necessità,
ovvero in condizioni di stress, ed in generale, un attaccamento non
rimanda alla relazione madre-bambino nel suo complesso, ma solo ad un
suo possibile aspetto.
Le varie tipologie di attaccamento vengono valutate e classificate tramite la
strange situation, dove una figura di attaccamento lascia il bambino in una stanza mai vista prima, per poi farvi ritorno.
Sono stati individuati i seguenti tipi di attaccamento:
- Sicuro: al ritorno del genitore si ha uno stato di calma
quasi immediato, interazioni intime e ravvicinate con sguardi intensi ed
uno stato emozionale positivo.
- Evitante: comportamento del bambino interpretabile come
un tentativo di mantenere una certa distanza emozionale (evitamento sia
fisico che verbale) ed importare la relazione su un piano di neutralità.
- Ambivalente: c'è un'enfatizzazione della dipendenza, c'è
un comportamento infantilizzato dove si rivendica la vicinanza del
genitore, ma al tempo stesso si può riscontrare resistenza, rabbia e
risentimento.
- Controllante: il bambino adotta diversi stili per gestire e controllare la situazione (accudente, punitivo e generale).
- Disorganizzato: il bambino appare disorientato, non sa
bene cosa aspettarsi e possono verificarsi comportamenti incompleti, mal
direzionati e quasi stereotipati (confusione ed apprensione, stupore e
stato d'animo depresso).
I pattern di attaccamento insicuro potrebbero essere considerati
l'esito di interazioni con una figura di attaccamento che non dimostra
di possedere i requisiti di sensibilità e responsività, l'evitamento
invece potrebbe riflettere un tentativo di raggiungere l'indipendenza da
un genitore respingente, mentre l'ambivalente potrebbe riflettere la
ricerca di vicinanza ed il bisogno di dipendenza nei confronti però di
un genitore poco o per nulla prevedibile, infine, il controllante
potrebbe rappresentare un tentativo di diminuire l'incertezza che
connota la relazione con un genitore scarsamente disponibile sul piano
emotivo, per problemi personali, come stati depressivi o mancata
elaborazione di un lutto.
Conseguenze dell'insicurezza all'interno della famiglia
L'insicurezza nelle relazioni di attaccamento può influenzare le
interazioni instaurate all'interno di un altro genere di relazione.
A questo proposito vengono spiegati 4 punti, i primi 2 riferiti agli
effetti delle relazioni attuali, gli ultimi 2 a quelli delle passate:
- Conquistare una figura di attaccamento: quando i bisogni
di attaccamento non sono soddisfatti, questi potrebbe ricercare la
vicinanza di un membro specifico della famiglia, escludendo tutti gli
altri.
- Rivolgersi a una figura di attaccamento inadeguata: nei
casi non sia disponibile una figura di attaccamento o nei casi in cui
questa figura non si dimostri responsiva, l'individuo potrebbe tentare
di rivolgersi ad un altro membro della famiglia che tuttavia è
inadeguato per lo svolgimento di questo compito.
- Rispondere in modo inappropriato al comportamento di attaccamento:
si potrebbe ipotizzare che un genitore adotti degli script (appresi
dalla propria famiglia d'origine) che influenzano chi fa che cosa,
quando, dove e come, entro la famiglia attuale.
- Anticipazione delle perdite sulla base delle perdite subite in passato:
traumi irrisolti nel passato dei genitori potrebbero indurre questi
ultimi ad organizzare la vita familiare in modo tale da evitare dolorose
conseguenze di una ripetizione anticipata o a comportarsi in modo da
condurre ad una ripetizione del trauma stesso.
Presentazione della famiglia
Una famiglia composta da mamma, papà e da una piccola di 2 anni e 9 mesi di nome Ann
e di una di 7 mesi di nome Sue, va in terapia perchè la piccola Ann ha
disturbi d'umore, si sta attaccando troppo al padre rifiutando la madre
(la quale respingeva anche lei la figlia).
I matrimoni di entrambi i genitori di Ann erano finiti con un divorzio e
per questo motivo, per paura di far la stessa fine dei genitori, la
coppia non si era sposata, inoltre la madre di Ann aveva subito a 2 anni
un processo di parentificazione (accade quando ad un bambino
vengono assegnati dei ruoli di natura genitoriale per i quali il bambino
non ha né l'età né i requisiti).
Le sedute della terapia
Nella
prima seduta era emerso che Ann traeva conforto a dormire a
turno con ciascun genitore come se volesse controllare che fossero
sempre presenti insieme.
Venne fuori che la madre di Ann minacciava spesso di andarsene di casa,
anche se notando che questo comportamento aveva infastidito la piccola,
aveva ridotto il numero di volte in cui lo diceva.
Nella
seconda seduta, la sorellina si era ammalata ed aveva
attirato tutta l'attenzione dei genitori di Ann, che si era infastidita,
ed era emerso che la madre stava sempre con la piccola, relegando Ann
al padre, questo perchè il padre non si occupava molto della piccola.
Quando si fanno i primi tentativi per modificare una modalità
comportamentale ormai consolidata in famiglia, ci sono sforzi per
evitare il cambiamento, come nel caso di Ann che quando il padre voleva
occuparsi della piccola e lasciarla alla madre, si opponeva con forza.
Nella
terza seduta, venne fuori che la madre di Ann era stata
molto in collera con la propria madre, dalla quale si era sentita
respinta e rifiutata.
Sembra in generale che i genitori tendenzialmente ricordano le cure
elargite e i sacrifici fatti per i figli e raramente ammettono di aver
ricercato a loro volta sostegno ed aiuto dal bambino.
La nonna di Ann, mentre ricordava i sacrifici da lei sostenuti per la
famiglia, reagiva come se fosse una bambina, la bambina di sua figlia.
Nella
quarta seduta, qualche volta Ann rifiutava di nutrirsi,
costringendo la madre ad imboccarla e a trattarla come una bambina, e
spesso cmq Ann veniva trattata come se fosse più grande dell'età che
aveva.
Nelle
sedute successive, la nonna si rilevò una persona molto
forte seppur fragile ed Ann continuava ad essere trattata come se fosse
lei la mamma della sua stessa madre.
L'attenzione nella terapia fu focalizzata su madre/bambina/nonna, ma anche nella famiglia nel suo complesso e sul matrimonio.
Il padre era esasperato dalle pressioni della moglie che voleva
abbandonare il tetto genitoriale e voleva che fosse lui a farla andare
via di casa, ma quando lo fece lo accusò di averla separata dai
genitori, facendo dispiacere a sua madre e decidendo di tornare indietro
(relegava a suo marito il lato negativo di un'ambivalenza che era solo
sua).
In una successiva seduta ancora, furono mostrati frammenti di
videoregistrazioni delle precedenti sedute, in modo che si rendessero
conto quanto le cose andassero male in passato e come fossero migliorate
adesso.
Conseguenze dell'insicurezza
Sono state individuate 4 conseguenze dell'insicurezza in terapia:
- Diminuire il bisogno di coinvolgere l'altro e di essere coinvolti:
quando i bisogni del padre hanno trovato risposta, questo non ha più
avuto bisogno di coinvolgere Ann catturandone completamente
l'attenzione, ciò è avvenuto inizialmente grazie alla relazione
instaurata col terapeuta, poi a partire dalla migliorata relazione con
la moglie (cosa che ha fatto diminuire anche il bisogno di Ann di
catturare l'attenzione).
- Rivolgersi ad una adeguata figura di attaccamento: all'inizio della terapia nessuno di loro si sentiva sicuro e fu il terapeuta a fornire una prima e temporanea base sicura.
- Incoraggiare risposte adeguate al comportamento di attaccamento:
Ann non doveva più apparire come un agente di disturbo, né costituire
una minaccia per la madre, il turbamento doveva venir ricondotto alla
fonte originaria, la nonna materna e non alla figlia.
Inoltre la diminuzione delle minacce di abbandono della moglie ha
consentito al marito di rispondere più adeguatamente all'ansia della
moglie.
- Indagare sull'attualizzazione delle perdite passate:
tramite l'analisi dell'albero genealogico, si discute anche dei timori
sui divorzi, e del fatto che la nonna materna si aspettava che il genero
se ne andasse, così da poter rimanere con la propria figlia.
Pattern di comportamento nella prospettiva del bambino con problemi
L'intervento che coinvolge un bambino costituisce un elemento di stress
che conduce a delle interazioni particolari con ciascun genitore, e
quindi può essere in parte considerato analogo alla strange situation.
L'esaminare i pattern di comportamento all'interno di questo contesto ha
delle implicazioni che riguardano le origini e il mantenimento di tali
pattern all'interno del sistema familiare.
Interpretazioni nel quadro della seduta di terapia familiare
Nella
prima sequenza, Ann strilla e fa i capricci perchè il padre
si occupa della sorellina, e la madre invece di abbracciare Ann è lei a
chiedere un abbraccio (sostenuta dal padre), ma la bambina si lamenta e
la madre si protrae.
Nella
seconda sequenza, Ann raggiunge il padre e chiede di essere
presa in braccio, questi però invita la bambina ad abbracciare la
madre, ma questi si rifiuta di farlo e la madre sembra sconsolata ed in
cerca di aiuto.
Nella
terza sequenza, la madre si fa da parte, il padre tiene Ann
che diventa irrequieta quando il padre permette il contatto visivo di
lei con la madre.
Applicazioni della struttura alle interazioni considerate
L'intervento del terapeuta è riuscito a mettere in luce le ripercussioni dovute all'insicurezza del legame d'attaccamento.
In generale, quando Ann è turbata, la madre non sembra in grado di
occuparsi di lei, così il padre finisce per occuparsi di entrambe le
figlie.
Ann sembra usare un pattern
controllante per la madre ed un pattern
ambivalente per il padre.
L'insicurezza può essere determinata da esperienze vissute all'interno
della famiglia di origine di ciascuno dei genitori e può essere
reinterata nelle interazioni attuali interne alla famiglia.
I
pattern comportamentali della bambina sono:
- Origini all'interno della relazione madre-padre: anticipazione
della perdita sulla base delle perdite del passato, madre e padre non
sono in grado di rappresentare una base sicura l'uno per l'altro.
- Ann e madre, controllante: rivolgersi ad una figura di
attaccamento inadeguata alla ricerca di conforto, la madre cerca
conforto in Ann, mettendola in condizione di poter esercitare il
controllo.
- Rispondere in modo inadeguato all'angoscia: la madre fraintende l'ansia di Ann e si fa da parte.
- Ann e padre, ambivalenza: conquistare una figura di
attaccamento, Ann cattura il padre escludendo attivamente la madre e la
sorellina.
L'insicurezza nelle relazioni di attaccamento può quindi promuovere
le interazioni che coinvolgono: la cattura di una figura di
attaccamento, il rivolgersi ad una figura di attaccamento inadeguata, il
rispondere in modo inappropriato al comportamento di attaccamento, e/o
anticipare la perdita sulla base delle perdite passate.
La terapia ha mirato a ridurre il bisogno di catturare la figura di
attaccamento, ed il terapeuta ha agito in modo da fornire una base
sicura per ogni membro della famiglia, esplorando ed indagando anche le
possibili riedizioni di perdite del passato.
L'obiettivo della terapia è stato quello di fare in modo che i genitori
potessero diventare l'uno per l'altro e per i propri figli, una base
sicura.