martedì 29 gennaio 2019

House of Cards - Gli intrighi del potere

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Era davvero tanto che non parlavo di serie tv, come se non le guardassi più, quando in realtà in tutti questi mesi sono state una costante nelle mie serate e nei miei viaggi.
La serie di cui vi parlerò oggi parla dei grandi poteri, di intrighi e di complotti, di alleanze e di tradimenti.
Detta così sembra quasi il Trono di spade, invece sto parlando una serie televisiva ambienta in America nei giorni nostri, sto parlando della famosissima "House of Cards - Gli intrighi del potere".
Nata sulla piattaforma di streaming Netflix, House of Cards è sicuramente una delle serie più viste ed apprezzate di tutti i tempi, almeno fino alla quinta stagione... ma andiamo per ordine.

House of Cards - Gli intrighi del potere

Trama di House of Cards - Gli intrighi del potere


Frank Underwood è un giovane ed ambizioso deputato del partito repubblicano d'America che inizia la sua scalata nella casa bianca.
Determinato e disposto a tutto pur di raggiungere il suo scopo, ovvero quello di diventare il presidente degli Stati Uniti d'America, Frank Underwood si macchierà di ogni sorta di malefatta, dalla menzogna al complotto, ma farà anche di molto peggio.
Al fianco di Frank abbiamo la sua bellissima moglie Claire Underwood, una donna decisa e determinata, con anche lei delle forti ambizioni.
A facilitare poi l'ascesa del deputato Underwood ci sono figure come Doug Stamper, un braccio destro che è disposto a fare tutto per il suo capo.
Non mancheranno poi ovviamente anche gli avversari politici e soprattutto alcuni reporter che cercheranno di mettere alla luce il lato oscuro di Frank Underwood.


Recensione di "House of Cards - Gli intrighi del potere"


House of cards è una serie tv andata in onda dal 2013 al 2018, per un totale di 6 stagioni e 73 episodi di 50 minuti circa ciascuno.
Lanciata da Netflix, si può dire che House of cards ne sia stata il cavallo di battaglia, in quanto è stata una delle prime serie, se non la prima, di grande successo su questa piattaforma.

La bellezza di questa serie dai ritmi spesso lenti ma dai risvolti imprevedibili, è che ci mostra da vicino quello che molti sospettano accada, o sia accaduto, in posti come la casa bianca.
Intrighi di ogni genere, manipolazioni di massa, raggiri, e chi più ne ha più ne metta.

Ma di tutte queste cose ce n'è una in particolare che ha decretato il successo di questa serie, anzi, non una cosa, una persona: Frank Underwood.
Frank Underwood è un presidente davvero contorto e con un grande carisma, i cui raggiri vanno ben oltre l'immaginazione dello spettatore medio, il quale si troverà spesso a guardare delle sequenze di avvenimenti senza capirne il fine ultimo, se non a giochi fatti.
House of Cards è proprio così infatti, una serie interminabile di giochi di potere, dove le persone sono numeri e pedine sacrificabili, anche se si parla di migliaia e migliaia di vite umane.

Non aspettatevi comunque scene d'azione, guerre e sparatorie in questa serie, ancor meno le tristi ed attuali sequenze che riguardano il terrorismo.
Tutti gli argomenti trattati in House of Cards infatti, per quanto attuali e reali, non mostrano quasi mai scene di violenza esplicità, questo perchè sono solo il risultato delle mosse sulla scacchiera di chi sta al potere, che poi è quello che chi ha creato questa serie vuole farci vedere.


No Frank Underwood No House of Cards


Fatte queste premesse sull'importanza di un protagonista del calibro di Frank Underwood, pare ovvio che senza di lui la serie non ha ragione di esistere.
Purtroppo però, prima dell'inizio della sesta stagione della serie, l'attore che interpretava Frank Underwood, ovvero Kevin Spacey, è stato colpito da uno scandalo sessuale ed è stato licenziato.

Ora su questo tema ci tengo molto a dire la mia.
Io posso capire tutto, che alcuni crimini siano imperdonabili, anche se commessi 30 anni prima, ma bisogna distinguere la persona dal personaggio.
Ci fa molto comodo che attori del calibro di Kevin Spacey interpretino una moltitudine di personaggi in maniera magistrale, fingendo e recitando, poi però se la persona ha compito un qualcosa di brutto, andiamo anche a punire il personaggio che interpreta.
Non è un controsenso tutto ciò?

Quello che ha fatto Netflix a mio avviso è imperdonabile ed ingiusto.
Kevin Spacey è forse in prigione? E' stato condannato? O se anche lo fosse stato, dovrebbe essergli impedito di recitare solo se di fatto non potesse farlo perchè in carcere o agli arresti domiciliari.
Che senso ha cancellarlo dalla faccia della televisione? Paura di perdere la faccia?
Allora si perde tutto il senso della recitazione, in cui uno può interpretare un mostro in un film ed essere un santo nella vita reale... o viceversa!

Senza nulla togliere alla bravissima attrice che interpreta Claire Underwood, ovvero Robin Wright, non c'è proprio paragone tra i due.
Seppur bravissima, il suo ruolo è semplicemente perfetto come spalla o spina nel fianco di Frank Underwood, come co-protagonista.
Guardare House of Cards senza Frank Underwood è un po' come bere un the al limone senza il limone, non ha senso.

Non a caso gli ascolti sono vertiginosamente calati nella sesta ed ultima stagione di House of Cards... e cara grazia che qualcuno l'ha guardata! Forse con le mei stesse motivazioni, solo per sapere come andava a finire e per non lasciare la serie a metà.
I veri fans della serie, di cui aimè a questo punto non faccio parte, si sono rifiutati di guardare una stagione dove il protagonista viene fatto brutalmente sparire, dove le spiegazioni sulla sua scomparsa non convincono, e dove la sua sostituta, per quanto brava, risulti ormai fuoriluogo.
La sesta stagione di House of Cards è stata una grande delusione per tutti i fans, perchè anche se ben realizzata, si vede proprio che si arrampica sugli specchi; con nemici inconsistenti, sembra costruire la sua storia sul niente.
Peccato, un'altra serietv rovinata sul finale.

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