mercoledì 29 marzo 2017

Il passo del diavolo - Devil's Pass

Il passo del diavolo - Devil's Pass è un film d'orrore del 2013 diretto da Renny Harlin, con Holly Goss, Matt Stokoe, Luke Albright, Ryan Hawley, Gemma Atkinson, Nikolay Butenin, Nelly Nielsen, Valeriy Fedorovich, Aleksey Kink.

Il passo del diavolo - Devil's Pass
Trama

Nel 1959, tutte e nove le persone partecipanti ad una spedizione escursionistica in montagna, perdono la vita in quello che verrà poi chiamato "l'ncidente del passo Djatlov", in Russia.
Moltissimi anni dopo, nei giorni nostri, una spedizione di giovani americani decide di partire per i monti Urali, per indagare sull'accaduto e girare così un documentario di successo.
Qualcosa però andrà storto, e l'intero gruppo rimarrà bloccato sulla montagna, con un clima davvero rigido, e con degli strani segnali che sembrano proprio indicare che in quella zona ci sia un reale pericolo per la loro incolumità.

Recensione

Il passo del diavolo - Devil's Pass è un film horror del 2013, un film che trae ispirazione dal genere lanciato dalla strega di Blair, ovvero il genere "telecamera amatoriale in spalla".
Il problema di questo tipo di film, è che parte di solito sempre molto bene, per poi finire sul ridicolo.
Sono poche le pellicole che partono bene e si concludono decentemente, e purtroppo questo film non fa eccezione.
C'è un buon inizio, una storia che sale piano piano, interessante ed un po' inquietante, questo almeno per circa il 60% del film, poi tutto va peggiorando, fino al quasi penoso epilogo.
Il passo del diavolo - Devil's Pass prende spunto da una storia davvero interessante (l'incidente del passo Djatlov), ma poi rovina tutto con una spiegazione che non sta né in cielo né in terra... peccato, poteva essere un buon horror, invece è solo uno dei tanti.

Link alla scheda del film su wikipedia

martedì 28 marzo 2017

Creare profilo sviluppatore per pubblicare App Android

Se vuoi diventare uno sviluppatore di app per android (programmi e giochi per cellulare), quello che devi fare è registrarti a Google Play Developer Console.

Questo è un passo obbligatorio per poter pubblicare le tue app sul play store, in modo che siano disponibili per il mondo intero e non solo per i tuoi amici/contatti.
La procedura da seguire è molto semplice, anche se richiede il pagamento di una piccola quota associativa, diciamo così.

Vediamo nel dettaglio come fare per iniziare a muovere i primi passi nel mondo del business delle app, dato che grazie all'iscrizione a questo servizio, potrai iniziare a distribuire programmi per cellulari android, sia gratuiti che a pagamento (o gratuiti ma con la pubblicità che ti farà guadagnare qualche soldo extra).

Creare profilo sviluppatore per pubblicare App Android

Come creare profilo sviluppatore su Google Play Developer Console


Per poter incominciare a mettere online le proprie app android, occorre prima registrarsi a google play developer console, collegandosi al seguente indirizzo:
https://play.google.com/apps/publish/signup/

Segui i 5 passi

I passi da seguire sono solo 5:
  1. Accedi con il tuo account google: nulla di più facile se già possiedi un utente google
  2. Accetta contratto con sviluppatori: leggi con attenzione ed accetta le condizioni del servizio
  3. Paga la quota di registrazione: paga con carta di credito la piccola quota d'iscrizione, una tantum, ovvero solo una volta
    Paga con carta di credito

    Pagamento effettuato
  4. Inserisci i dati del tuo account: compila con attenzione i dati del tuo account sviluppatore.
    Dovrai inserire il tuo nome utente (che apparirà associato al titolo delle tue app), un tuo indirizzo email (non visibile al pubblico, ma per uso interno), il tuo sito internet (se ne hai uno), il tuo numero di cellulare (solo per uso interno), e fleggare eventuali preferenze per notifiche email da parte di google.
  5. Clicca sul bottone Completa registrazione

Completa registrazione

Dopo aver seguito questi semplici passaggi, sarai a tutti gli effetti uno sviluppatore android, e potrai iniziare a caricare le tue app.

I dati del tuo account sviluppatore tra l'altro, potrai modificarli anche in un secondo momento, quindi non saranno scritti nella roccia, nel caso tu cambiassi idea su come apparire online.
Google Play Developer Console è un servizio molto serio, che ti consente anche di pubblicare app rimanendo anonimo, tramite un nickname di tua fantasia, senza quindi pubblicare in alcun modo i tuoi dati personali.

La quota associativa potrebbe scoraggiarti, perchè se pur una cifra irrisoria, su internet dove tutto è gratis (o quasi), sembra quasi una forzatura.
Ma alla fine questo piccolo prezzo consente a google di fare una scrematura in modo da avere programmatori realmente motivati, aumentando così la qualità delle app online.

L'unica cosa a cui dovrai fare attenzione, sarà quella di rispettare sempre le linee guida di google, che sono più o meno le solite di tutti i servizi online: niente incitazione all'odio, razzismo, pedofilia, violazione del copyright, ecc...
Se farai il bravo dunque, dopo aver pagato la quota d'iscrizione, il tuo account da sviluppatore android sarà eterno, e potrai così pubblicare quante applicazioni vorrai.
Inoltre, considerando che potresti voler vendere le tue app, o metterci sopra la pubblicità, ti rifarai presto del piccolo investimento iniziale.

L'unica pecca che ho trovato in questa procedura di registrazione a Google Play Developer Console, è la mancanza di modalità di pagamento paypal (almeno ad oggi), che torna sempre molto utile nel caso non sia abbia sottomano la propria carta di credito.

Bene, è tutto... Buona fortuna!

Vedere intestazioni messaggio Outlook 365

Se sei un utilizzatore di email / posta elettronica di vecchia data, sicuramente questo concetto non ti suonerà nuovo: le intestazioni.

Le intestazioni (headers) di una email sono praticamente il messaggio originale, ovvero una sorta di file di testo completo di tutto il codice che sta dietro ad una mail, anche quello che normalmente non si vede a video.

Capiamo dunque come vedere le intestazioni delle email con outlook 365, in modo da poter leggere anche dei dati riservati come l'indirizzo ip, dati che possano tornare utili anche in caso di abusi e segnalazioni da fare alla polizia postale.


Come vedere le intestazioni di un messaggio di Outlook 365


Per poter scoprire l'intestazione di un'email in outlook365, ovvero il messaggio originale, seguire la seguente procedura:
  1. Aprire il programma outlook 365
  2. Aprire il messaggio desiderato tramite doppio click del mouse
  3. Cliccare su File
  4. Cliccare su Proprietà
  5. Leggere le Intestazioni internet

Si aprirà una nuova schermata con dentro le proprietà dell'email outlook appena aperta, in fondo alla quale troverai un box con dentro le intestazioni internet.

Vedere intestazioni messaggio Outlook 365

Copia ed incolla questo testo header email sul blocco notes per leggerlo meglio, e fanne quello che ti pare.

Come leggere le intestazioni di un'email outlook 365 online

Se poi usi il client di posta microsoft via web, la procedura per leggere le intestazioni del messaggio sono leggermente diverse, ma per fortuna più semplici:
  1. Accedi alla tua casella online: https://outlook.office.com
  2. Fai tasto destro sull'email desiderata
  3. Clicca su Visualizza dettagli messaggio
Si aprirà una nuova finestra del browser con tutte le intestazioni dell'email.

Dettagli messaggio outlook 365 web

Quindi, sia che tu usi un client web o un software installato sul tuo pc, ora sai come leggere gli header delle email in outlook 365... fanne buon uso!

Ridurre affaticamento occhi da display cellulare

Se possiedi un cellulare con su android, forse ti farà piacere sapere che c'è un modo per ridurre l'affaticamento degli occhi quando si guarda il display dello smartphone per un prolungato lasso di tempo.

Si perchè, ormai tutti passiamo molto tempo sul display del telefonino, che pur avendo dimensioni molto ridotte, è pur sempre un monitor che emette luce che affatica gli occhi.
Alla lunga, c'è chi dice che questo possa anche compromettere la vista, o quantomeno stancarla fino a causare disagio fisico.
Vediamo dunque come stancarsi di meno quando si legge qualcosa al cellulare, in modo da poter durare più a lungo attaccati a quella che ormai è la droga del futuro... o per meglio dire del presente.


Come ridurre l'affaticamento degli occhi quando si guarda il display del cellulare


Come dicevo poche righe più sopra, se possiedi un telefono con su il sistema operativo android di ultima generazione (es. android 7 nougat), sappi che la soluzione ai tuoi problemi di vista è proprio sotto ai tuoi occhi :p

Per poter ridurre il fastidio agli occhi dovuto all'uso prolungato del telefonino, segui le seguenti istruzioni:
  1. Clicca su Impostazioni
  2. Clicca su Schermo
  3. Attiva l'opzione "Filtro luce blu"

Ridurre affaticamento occhi display cellulare

Subito dopo aver cliccato su questa voce, vedrai il display del tuo telefonino diventare un po' più scuro, e cambiare un po' colore (anche se è difficile dire l'esatto colore che sembra assumere il monitor del cellu dopo il click).
Avrai così attivato il filtro luce blu, che riduce l'affaticamento degli occhi limitando la quantità di luce blu emessa dallo schermo.

Tu lo sapevi che era la luce blu a stancare di più gli occhi? Io no :)
Comunque sia, prova pure a tenere attiva questa opzione, e vedrai che durerai più ore attaccato al telefono.

Pur avendo fatto questa guida su come stancare di meno la vista quando si sta al telefono, voglio lasciarti con un messaggio in stile pubblicità progesso: non stare troppo al cellulare!
E' vero che ormai sul telefonino c'è tutto, ma la vita reale è la vita reale.
Sulla metropolitana ad esempio, ormai tutti hanno la testa chinata sui dispay dei vari telefonini e non si curano quasi più per niente del mondo che li circonda... non fare lo stesso loro errore, guardati intorno, e magari troverai accanto a te una bella ragazza che attende solo di fare la tua conoscenza :D
E se così non fosse, eccoti una guida su come cercarla tramite app... ops, ma questo vuol dire stare ancora di più sul cellulare e quindi affaticare la vista... ma allora è un circolo vizioso :p

Scherzi a parte, spero che questa guida sul filtro luce blu di android sia servita a qualcuno. Gli occhi sono importanti e bisogna prendersene cura, evitando di stancarli con troppe ore davanti (o dietro?) ad un display!

lunedì 27 marzo 2017

Gomorroide

Gomorroide è un commedia del 2017 diretto da Francesco De Fraia, Raffaele Ferrante, Domenico Manfredi, con  Francesco De Fraia, Raffaele Ferrante, Domenico Manfredi, Lavinia Biagi, Francesco Procopio, Gianni Ferre, Elisabetta Pellini, Francesco Paolantoni, Maurizio Casagrande.

Gomorroide

Trama

La serie televisiva Gomorroide sta spopolando in Italia.
Questa cosa però, sembra dare molto fastidio alla vera camorra, danneggiata dalla poco credibilità che la propria organizzazione subisce quando viene sbeffeggiata in televisione dalla situation comedy.
Per questo motivo, i grandi boss della malativa organizzata decidono di dare una lezione ai protagonisti della serie, i quali finiranno così sotto scorta.

Recensione

Gomorroide è una commedia demenziale made in italy, diretta ed interpretato da "I ditelo voi".
Questa pellicola sbeffeggia Gomorra (film e serie tv), e la malavita napoletana in generale.
L'idea sarebbe anche buona, ma il film è di livello davvero medio/basso.
Sia per come è girato, che per il livello dell'umorismo e delle battute in generale, in alcuni casi davvero pietose.
Ci sono film che fanno sorridere, altri che hanno alti e bassi, questo invece non sembra avere alcun punto forte, nessuna gag degna di nota e da ricordare.
A mio avviso quindi, Gomorroide è un buco nell'acqua, che mi lascia davvero perplesso... come avrà mai fatto un film del genere a venir prodotto?
Si salva magari solo il fatto che in Gomorroide, c'è qualche comparsata che gli appassionati della serie tv gomorra potrebbero apprezzare.

domenica 26 marzo 2017

Resettare ListView / VistaLista (MIT App Inventor 2)

La Listview o VistaLista (grezzamente tradotta in italiano), è un componente di MIT App Inventor 2 molto utile per mostrare a video dei risultati presenti dentro una lista (list).

Le listview possono essere popolate direttamente dalla schermata di progettazione, compilando la voce ElementiDaStringa (Elements from string), oppure tramite codice, nella sezione blocchi.

Quello che però voglio spiegarvi in questo breve tutorial, è come resettare una listview / vistalista, cosa non banale come si potrebbe pensare, dato che questo componente è assai limitato al momento.


Come Resettare ListView / VistaLista in MIT App Inventor 2


Prima di azzerare la listview, vediamo prima come popolarla.
Facciamolo dal visualizzatore, come nella foto qui sotto mostrata.

ListView / VistaLista in MIT App Inventor 2

Oppure popoliamo la vistalista app inventor tramite codice, usando il comando Imposta listview ElementiDaStringa (set listview elementsfromstring), che andrà a prendere i valori separati da virgola contenuti in una variabile.
Oppure ancora, si può anche popolare la listview prendendo direttamente i valori salvati in una lista, tramite il comando Imposta listview elementi (set listview elements).

Adesso che abbiamo popolato la nostra vistalista, vediamo come resettare una listview in app inventor 2.
Con resettare intendo deselezionare tutti gli elementi della listview, in modo che non ci sia alcun elemento sottolineato.
Sembra assurdo, ma non c'è un vero e proprio comando per fare ciò, quindi ecco lo stratagemma che ho trovato io:

Imposta listview elementi a listview elementi (set listview elements to listview elements)

Resettare ListView / VistaLista (MIT App Inventor 2)

Tramite questo comando la listview verrà di fatto ricaricata, e ci sarà quindi un impercettibile reset, che avrà come risultato finale il vedere la nostra lista senza più alcun elemento selezionato.

In questo link trovate il progetto .aia da importare per testare il funzionamento delle vistelista.

PS Tra gli altri limiti dell'elemento list view / vista lista, c'è il fatto che non è possibile ordinare una listviews app inventor.
Sembra assurdo ma al momento è così.

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Psicopatologia (23/25): Il concetto di contenimento

La capacità della madre di contenere o meno il figlio può fornire indicazioni che riguardano gli atteggiamenti e le reazioni del figlio.
Dalla valutazione della capacità di contenimento materna, gli operatori traggono indizi significativi rispetto alle difficoltà o facilitazioni alle quali andranno incontro nella relazione con quel particolare paziente.

Funzioni del genitore e funzioni genitoriali dell'operatore
La genitorialità psichica consiste nello sviluppo individuale e di coppia, che consente di accedere ad una genitorialità non solo fisiologica ma anche psicologica.
Questo lavoro implica processi di regressione atti a favorire una profonda identificazione con i bisogni del bambino e lo sviluppo di qualità e funzioni necessarie a provvedere a tali bisogni.
E' importante che la madre possieda un bagaglio di buone esperienze interne maturate con la propria madre e con altre figure significative, ma anche la capacità osservare, riflettere ed apprendere dai propri errori.
L'operatore può instaurare una buona relazione con il bambino solo se assume come punto di partenza la non ovvietà di questa relazione madre-bambino e ne fa dunque oggetto d'indagine.

La funzione di contenimento nella relazione madre-bambino
L'origine del concetto contenimento risale alla Klein mentre il termine è stato introdotto da Bion.
Secondo Bion, la madre svolge nei confronti del bambino una funzione che è fondamentale per la sua sopravvivenza fisica e psichica, e per la sua crescita fisica e sviluppo mentale.
Quando il bambino piange e la madre risponde calmandolo (parlandogli, cullandolo, nutrendolo, ecc...), accoglie dentro di sé il malessere del piccolo, facendolo proprio ma non venendone sommersa, elaborandolo in modo da poter rispondere in maniera specifica al piccolo.

L'introiezione della funzione di contenimento da parte dei piccolo
Secondo Bion, la madre riesce a svolgere questa funzione se si trova in una condizione psichica specifica (rverie), uno stato mentale di calma recettività e di apertura alle comunicazioni del bambino, che le consente di accoglierle e dargli un significato.
L'esperienza di continua evacuazione nella madre delle proprie ansie per il bambino, gli consente col tempo di introiettare, assimilare, far propria la stessa funzione contenente della madre, ed il bambino che non riesce ad acquisire questa capacità interna, rischia di andare a pezzi, di cadere in preda al panico, alla rabbia, alla gelosia.
Il bambino può dunque scaricare subito nell'atto impulsivo tali brutti sentimenti, o somatizzarli o difendersene rigidamente, attraverso la negazione, l'isolamento affettivo o altri meccanismi di difesa.
In generale, la presenza di un adulto attento, comprensivo e sensibile può evitare l'instaurarsi di processi disfunzionali ed aiutare il bambino a riconoscere, condividere e alleviare la sua ansia.

Fallimenti nella capacità di contenimento
Situazioni ripetute di indisponibilità o incapacità nello svolgere la funzione di contenitore da parte del genitore, possono far restituire il malessere al bambino, non solo non modificato, ma addirittura peggiorato, spogliato di senso e di speranza (la speranza inconsciamente accompagna ogni tentativo di questo tipo di comunicazione del bambino).
Alcune madri sono impermeabili, sono dei muri di gomma ed il bambino, nel disperato tentativo di farsi notare, può alzare il tiro, intensificando la frequenza e l'intensità delle sue espressioni di disagio.
Le cause dell'indisponibilità delle madri possono essere molteplici:
  • la madre è presa ed occupata mentalmente da altre preoccupazioni
  • la madre può offrire contenimento al piccolo solo se lei stessa ne ha beneficiato da sua madre (per questo la deprivazione affettiva può essere ciclica generazionale)
  • la madre deve identificarsi nel piccolo ma standone alla dovuta distanza, in modo da non farsi travolgere troppo da certi brutti sentimenti
  • il bambino può presentare bisogni e richieste particolari difficilmente soddisfabili
Bisogna cmq ricordare che la non risposta della madre può essere multifattoriale, i vari fattori possono intrecciarsi, e quindi non è giusto puntare subito il dito su di lei e darle tutta la colpa.

La funzione di contenimento nella relazione terapeutica
Il concetto di contenimento viene anche usato nella situazione analitica, dove il terapeuta  trasforma le sensazioni e i sentimenti informi, confusi, disturbati del paziente in emozioni che hanno un senso e un nome.
A differenza che con la madre, lo scambio con il terapeuta avviene solo a livello simbolico (no abbracci, ecc...) ed il tramite principale di cui dispone il terapeuta per veicolare la sua comprensione dello stato del paziente, è il linguaggio.
Il terapeuta assorbe dunque i sentimenti del paziente e glieli restituisce interpretati, in modo da alleviare il malessere del paziente.

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sabato 25 marzo 2017

Andare a capo testo etichetta / label (MIT App Inventor 2)

Potrà sembrare una banalità, ma anche sapere come andare a capo in un'etichetta / label in Mit App Inventor 2, non è una cosa poi così scontata.

Quando aggiungi un'etichetta in app inventor infatti, hai la possibilità di popolarla sia dalla schermata di progettazione (designer), sia dai blocchi (blocks).
Ma se si vuole scrivere del testo su più righe, come si fa?
Te lo spiego subito!


Come andare a capo in una etichetta / label con MIT App Inventor 2


Banalmente, per poter andare acapo in una label di app inventor, basta usare la seguente sintassi:

\n

Tutto qui, semplice no?
Meglio che però ti spieghi meglio una cosa.
Questa sintassi di wrap text app inventor 2, equivale al codice per andare a capo, e va usata senza alcuno spazio tra le righe/parole della tua etichetta.

Quindi, se devi mettere su 2 righe una frase/testo, dovrai popolare la tua etichetta app inventor 2, scrivendo così:
Riga1\nRiga2
Senza lasciare alcuno spazio prima e dopo il \n, altrimenti ad esempio, la seconda riga partirà con uno spazio sulla sinistra.

Andare a capo testo etichetta / label (MIT App Inventor 2)

Tra l'altro, questa sintassi funziona anche per andare a capo con il testo dei bottoni di app inventor, quindi suppongo sia valida anche per altri elementi che contemplano il text.

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Psicopatologia (22/25): Lo sviluppo della personalità

La vita intra-uterina e l'esperienza della nascita


La capacità di essere genitore si fonda sugli aspetti più adulti della personalità, la quale durante i 9 mesi della gravidanza può crescere notevolmente, in modo da permettere all'adulto di diventare genitore.
Questa spinta evolutiva in avanti è però possibile solo se è stato elaborato il lutto per la fase precedente di vita, ed il periodo della preparazione a diventare genitore comporta spesso l'elaborazione di intensi sentimenti di ambivalenza, che nasce perchè anche se il bambino è molto desiderato, averlo significa fare delle rinunce.
La coppia deve fare spazio ad una terza persona e ciò richiede la rinuncia ad una vita in cui entrambi i genitori potevano pensare solo a se stessi.
Secondo Brazelton e Cramer, la gravidanza nella donna riflette la sua intera vita precedente al concepimento, le sue esperienze con la propria madre ed il padre, le sue successive esperienze con il triangolo edipico, le forze che l'hanno fatta separare dai genitori, tutto ciò influenza il suo adattamento in questo nuovo ruolo.
Si divide la gravidanza in 3 trimestri: nel primo si ha la reazione della coppia alla notizia e nella madre non si hanno ancora mutamenti fisici, nel secondo è caratterizzato dai primi movimenti del feto e dal suo riconoscimento come un essere con una vita propria, nel terzo i genitori concepiscono il feto come un individuo che fa parte delle loro fantasie.

Il primo trimestre
La prima reazione alla notizia è spesso di estremo piacere, tuttavia la reazione differisce da genitore a genitore e circostanze interne ed esterne si combinano e influenzano in maniera specifica l'esperienza della gravidanza, quasi sempre circondata da sentimenti ambivalenti.
Secondo Brazelton e Cramer, la possibilità di diventare genitori catapulta gli adulti nel periodo della propria infanzia, facendogli rivivere sia i sentimenti belli che quelli brutti, facendo quindi rivivere i conflitti di quel periodo.
I futuri genitori vivono sia sentimenti di rivalsa verso i genitori, pensando di fare meglio, sia sentimenti di riconoscimento per il difficile lavoro svolto.
Alcuni bambini che nascono dopo un aborto o cmq dopo la morte di un altro bambino vengono definiti bambini sostitutivi quando i genitori non hanno superato il lutto precedente, e ciò può portare ad aspettative eccessive verso il nuovo figlio.
Invece se un genitore ha un complesso edipico non risolto, possono nascere espressioni tipo figlio di mamma, dato che il modo in cui ciascun genitore ha risolto i problemi edipici può avere un impatto sull'intero sistema familiare e può anche influenzare lo sviluppo della personalità del bambino.
Secondo Klauber, proprio nel momento in cui i genitori dovrebbero sentirsi più adulti, spesso invece si sentono più bambini , pieni di incertezze e dubbi sulle proprie capacità.

Il secondo trimestre
Il neonato diventa più reale agli occhi degli adulti, che iniziano a fantasticare sul suo sesso e a pensare ai nomi e alla personalità che potrà avere.
Se i genitori hanno una particolare propensione verso un sesso, la bambina (ad esempio) quando nasce può tendere a comportarsi come un maschietto e a disprezzare la femminilità, quindi lo sviluppo della personalità dipende dall'interrelazione tra la natura e la personalità del feto e quelle dei suoi genitori.
Nel secondo trimestre ha dunque inizio un processo di modellamento o accomodamento.
Secondo gli studi della Keller, i genitori che conoscono il sesso del proprio figlio grazie alla tecnologia, impiegano molto più tempo per riconoscere l'individualità dei propri figli, dato che la conoscenza anticipata di questa informazione può ostacolare il lavoro di attaccamento successivo, inoltre si ha difficoltà a legarsi ad un bambino prematuro quando il lavoro svolto dalle fantasie non è stato ancora completato.
La presenza di un feto dentro la madre può far sorgere invidia nel padre che può portarlo alla voglia di dominare la donna in altri contesti (familiare, politico, religioso).
Se invece si ha un parto prematuro ed un bambino con problemi, i genitori devono superare il lutto di non aver avuto un bimbo perfetto.

Il terzo trimestre
I genitori iniziano a modificare le loro abitudini per adattarsi all'arrivo imminente del bambino.
Molti genitori trattano il fato come se fosse già un membro della famiglia, fantasticando, parlando con lui, toccando i suoi contorni e immaginando come sarà e cosa farà.
Esistono diversi corsi prenatali da fare in questo periodo per potersi preparare al meglio al nuovo ruolo.

I padri
Il padre può avvertire il sentimento di essere in secondo piano, avvertendo la coppia madre-bambino come troppo unita, sentimenti che derivano da sue precedenti esperienze infantili.
Alcuni uomini fuggono da questi sentimenti ambivalenti rifugiandosi nel lavoro, negli amici, nell'alcool, in relazioni extra-coniugali, altri diventano impotenti e si ritirano, altri vogliono attirare l'attenzione.
E' stato dimostrato che i futuri padri provano più nausee, sintomi di vomito, disturbi gastrointestinali e mal di denti di uomini che non stanno per diventare padri.
Secondo Brazelton e Cramer, l'uomo che ha un legame profondo con il proprio padre è protetto dalla paura di diventare troppo simile a sua madre.
Cmq la presenza del padre ed il suo sostegno amorevole aiutano la donna a sviluppare il ruolo materno e nei casi in cui c'è maggior coinvolgimento paterno ci sono meno complicazioni durante il parto, inoltre, un padre che è capace di tollerare l'esclusione dall'intimità della relazione madre-bambino fornisce un importante modello sia per la madre che per il bambino.

Il feto
A partire dal terzo mese il feto può udire i suoni che vengono dal mondo esterno.
I neonati riescono a riconoscere e preferire la voce della mamma che avevano sentito quando erano ancora in pancia, così come la musica e i racconti.
Valman e Pearson hanno dimostrato che se la madre è molto stressata, il movimento del feto può aumentare fino a 10 volte.
A partire dal secondo trimestre di gravidanza il feto ha attivi tutti i sensi, può anche spostarsi per cercare posizioni più confortevoli o reagire a fonti di luce, e verso il sesto mese i feti fanno anche dei sogni.
Alessandra Piontelli fece un'interessante studio sulla vita intra-uterina usando l'ecografia e studiando i bambini prima e dopo la nascita, scoprendo che questi fanno molti movimenti complessi quando sono dentro la madre.
La Piontelli ebbe in cura un bambino di 18 mesi di nome Jacob, che sembrava alla ricerca di qualcosa che non poteva trovare ed inoltre muoveva gli oggetti come se volesse rianimarli.
La Piontelli scoprì che il piccolo era un gemello e che suo fratello era morto nella pancia della madre, rimanendo immobile accanto a lui per diverso tempo, e ciò dimostra che le esperienze intra-uterine influenzano la successiva vita del bambino.

La nascita e le possibili complicazioni
La nascita è un momento drammatico per tutte le persone coinvolte.
Qualche volta le cose vanno male, ed è stato dimostrato che tenere in braccio per un po' il bambino morto aiuta la madre a superare il processo di lutto, dato che solo una perdita che è stata vissuta può essere elaborata.
Quando un bambino è prematuro (neonato fetale) può essere un errore trattarlo come un normale bambino, perchè può non essere pronto a fronteggiare tutti gli input che gli si forniscono e può avere dei sovraccarichi con effetti indesiderati.
Le neo-mamme spesso sono depresse dopo il parto perchè rievocano ricordi infantili, esperienze avute nei confronti dei propri genitori, e questa depressione può essere incrementata  da un padre assente.


La prima infanzia: diventare una persona nella famiglia


Dal momento del suo primo respiro il bambino si confronta con il mondo.
Ogni bambino è unico nel suo modo di reagire all'ambiente e quello che un bambino fa, influenza chi lo deve curare.


I bisogni fondamentali del neonato
Esistono alcuni bisogni fondamentali dell'infanzia, che devono essere soddisfatti in maniera adeguata perchè il neonato possa sopravvivere.
I 3 principali bisogni del bambino sono:
  • Nutrimento: il bambino ha bisogno anche di affetto e amore durante i pasti
  • Contenimento: i bambini hanno spesso bisogno di essere tenuti in braccio (soprattutto durante la poppata) per essere rassicurati e cmq non vanno mai lasciati soli per troppo tempo.
    C'è in questo rapporto una struttura che contiene ed un punto focale che organizza (cosa ricercata poi in tutta la vita, con la ricerca di programmi ed orari, di una cerchia di amici, di un lavoro che ci impegni, ecc...), e secondo Winnicott esiste la preoccupazione materna primaria (un neonato ha bisogno di essere pensato per tutto il tempo), ed in generale, quando un bambino ha poche settimane, solo attraverso l'esperienza di essere pensato egli acquisisce poi la capacità di pensare.
  • Pulizia: i bambini piccoli hanno forti emozioni primitive che li stravolgono dall'interno e quindi hanno bisogno di un adulto che li comprenda e li aiuti, e per comunicare il disagio lo strumento principale di quel periodo è il pianto.
Nel primo anno di vita il neonato inizia a strutturarsi una personalità separata e solo con l'esperienza di essere in stretto contatto con la mente di un adulto affidabile il bambino può iniziare ad avere una propria mente.
Il primo passo verso il pensiero indipendente inizia quando il neonato percepisce che qualcosa non è fisicamente presente (Bion, concetto di oggetto assente), bisogna poi tollerare il fatto di essere soli e così nasce il pensiero simbolico.
Il neonato usa la scissione per dividere il buono dal cattivo, e se ha troppe esperienze negative (trascuratezza, maltrattamento, eccessiva sensibilità congenita) diviene a rischio emotivo.
Un caso di problemi dovuti alla non responsività della madre è quello della piccola Joanne, una bambina di 3 mesi portata in terapia perchè piangeva sempre dopo che la madre l'aveva lasciata da sola in ospedale (per diarrea), la piccola migliorò quando la madre riuscì a contenere le sue ansie e a rispondere ai suoi bisogni (e ci riuscì perchè la terapia riuscì a scaricarla da alcune sue angosce che aveva a causa di sensi di colpa sulla morte della propria madre).

Lo sviluppo del pensiero
Un bambino di 3 mesi sa riconoscere le persone e risponde con sorrisi, e ciò dimostra che il piccolo possiede già ricordo e pensiero.
Tuttavia, i neonati non imparano a pensare adeguatamente se non vengono aiutati, se non hanno stimoli e feedback.

Le implicazioni emotive dello sviluppo fisico
La comparsa dei denti è un indizio che la primissima infanzia come fase di maggiore dipendenza, sta per giungere al termine.
Da un lato la funzione a mordere e masticare è funzionale allo sviluppo, dall'altro i denti sono indubbiamente collegati con impulsi aggressivi e mordere il seno è la prima opportunità che il bambino ha di infliggere un dolore fisico.

La relazione tra la mente ed il mondo esterno
Il mondo interno del bambino diventa sempre di più un luogo reale, è il mondo del pensiero, dei sentimenti, dell'immaginazione e dei sogni.
Spesso però i bambini piccoli sono sopraffatti dalle proprie esperienze interne.

Separazione e perdita
Il bambino ha bisogno di fare esperienza di essere solo, di riuscire a gestire i propri sentimenti, le proprie angosce fin dall'inizio, a piccole dosi gestibili.
Bisogna stare vicini ai bambini quando sono infelici, così che interiorizzino un oggetto buono che sarà sempre con loro anche quando l'adulto non sarà fisicamente presente, in modo da sopportare meglio la separazione.
L'angoscia da separazione si ha nella seconda metà del primo anno e può essere cmq accompagnata dal piacere dell'esplorazione e dell'indipendenza, e tutto ciò porta al momento culminante dello svezzamento, alla fine del primo anno, dove si dice addio alla vita del neonato che succhia.

Lo svezzamento
Ci sono eventi psicologici molto importanti che avvengono in questo periodo (fine primo anno), il bambino inizia ad avere l'idea di essere una persona separata, e c'è il rischio di sentirsi soli ed esclusi.
Per potersi sviluppare completamente, tutti devono provare queste spiacevoli sensazioni, e in questo periodo i bambini appaiono sia depressi, che felici per la possibilità di esplorare il mondo e lo svezzamento è spesso uno stimolo per lo sviluppo.
Alcuni piccoli possono avere difficoltà e non tollerare lo svezzamento, e solo se la madre saprà tollerare la rabbia del piccolo, questo potrà staccarsi dal suo seno (esempio di Catherine).


Il bambino da 1 a 4 anni e il mondo più ampio


Lo sviluppo è un processo continuo, in cui ogni stadio dipende dal precedente e ne è influenzato.
La Klein afferma che durante le prime settimane di vita i piccoli si difendono dalla paura di annientamento e disintegrazione tramite la scissione delle esperienza buone dalle cattive (seno buono, seno cattivo), e man mano che lo sviluppo procede il neonato inizia a percepire la madre come un oggetto unico ed intero e a questo punto iniziano le paure di perdita e d'abbandono (posizione depressiva).
Secondo Erikson l'impulso a mordere del neonato deriva da una sensazione di disagio fisico nella bocca, ma in questa fase della vita il neonato è anche consapevole che i morsi provocano dolore e rabbia nella madre, quindi il bambino attacca la madre volontariamente quando si sente pieno di frustrazione e sofferenza.


Pietre miliari
Intorno alla fine del primo anno di vita, gli sviluppi fisici avvengono ad una velocità incredibile.
Le 2 pietre miliari che hanno un impatto fondamentale sullo sviluppo psichico sono:
  • Camminare: in questo stadio i bambini sono euforici per le nuove conquiste (scoperte durante gli spostamenti), la madre deve invece elaborare il lutto per non avere più l'esclusiva sul proprio figlio.
    Alcuni bambini si allontanano dalla mamma esplorano e poi tornano subito da lei, altri invece non ritornano ed è la madre che deve corrergli dietro, e secondo la Furman è necessaria flessibilità nel comportamento della madre
  • Parlare: alla fine del primo anno il bambino diventa maggiormente capace di indicare i propri bisogni e desideri attraverso le parole, ed anche le parole che dice la mamma sono importanti, perchè abituano il piccolo al suono delle parole e lo fanno sentire partecipe e protetto (parole di spiegazione)
In questo periodo i bambini diventano molto curiosi di esplorare, e secondo la Klein l'esplorazione è equiparata alla fantasia inconscia di penetrare nel corpo della madre, percepito dal bambino come fonte di ogni bontà.
Se i genitori comunicano al bambino che non son contenti della sua esplorazione e della separazione, il bambino incorporerà il sentimento che il successo ed il raggiungimento dei propri obiettivi sono atti pericolosi che devono essere tenuti a freno.

Conflitti edipici
La Klein pensava che i conflitti edipici fossero presenti fin dalle prime settimane di vita e ciò è stato confermato dalle osservazioni di molte madri.
Un bambino di 2 anni di nome Jack era stato mandato in terapia perchè era aggressivo nei confronti degli altri bambini, perchè non ascoltava e non faceva quello che gli si diceva.
La madre era stata lasciata quando era incinta, ed in terapia il bambino faceva in modo che il terapeuta non si mettesse in mezzo tra lui e la madre, perchè aveva paura di esser lasciato fuori e dimenticato, ma col tempo si interessò ai giocattoli e si distaccò di più dalla madre, inoltre la sua voglia di entrare in un armadio rivelava la sua fantasia di entrare dentro la madre per vedere se c'erano altri bambini (aveva anche dimostrato gelosia perchè la madre suonava la chitarra, che vedeva come terzo elemento che gli faceva venire rabbia da separazione).

I fratelli
Avere dei fratelli aiuta a preparare il piccolo al gruppo di pari con cui giocherà, in modo che anche andare all'asilo risulterà un evento meno traumatico.
E' stato inoltre dimostrato che il primo figlio impara più rapidamente a camminare e a parlare, perchè all'inizio i genitori si occupano solo di lui.
Sentimenti come gelosia, rivalità ed aggressività sono sentimenti naturali e fanno parte della vita di una famiglia così come sentimenti come amore e preoccupazione.

Controllo sfinterico
Prima dei 2 anni di solito il bambino non acquisisce un pieno controllo sfinterico.
Quando il bambino si sente affamato o arrabbiato, i suoi prodotti corporei diventano armi di distruzione diretti verso il seno cattivo che lo depriva, ed intorno ai 2 anni i prodotti corporei sono percepiti come un suo possesso, che egli vuole trattenere o rinunciare quando vuole.
Il bambino sente di poter controllare la madre, può farle piacere depositando le feci nel vasino o se arrabbiato può usarle contro di lei, inoltre sporcarsi con le feci può anche essere un modo per ottenere l'attenzione della madre.

Il gioco
La Klein considerava il gioco dei bambini come l'equivalente delle libere associazioni negli adulti, seguire il gioco consente di avere un insight sulle fantasie inconsce del bambino e sulle sue ansie.
La funzione principale del gioco non è la comunicazione, ma l'espressione dei sentimenti e delle esperienze interne del bambino, ed il gioco è importante per il suo sviluppo come il mangiare ed il dormire.
Dal secondo anno di vita, i bambini attraverso il gioco conoscono il mondo esplorando, e la capacità di giocare liberamente dipende dalla capacità di simbolizzazione.
Una delle principali funzioni del gioco è quella di aiutare il bambino a venire a patti con le complicate emozioni della vita (amore, odio, aggressività, ansia), perchè imparare a padroneggiare sentimenti intensi e conflittuali è una cosa molto importante (ad esempio, lanciare i giocattoli e poi riprenderli, serve ad elaborare le ansie di separazione, di perdita e di abbandono, e secondo Winnicott, l'ansia è una costante nel gioco dei bambini).

I gruppi di bambini
Il bambino ha bisogno di costruire relazioni con gli altri ed in parte dovrà farlo da solo (il bambino che non è figlio unico è avvantaggiato in questo compito).
L'avere un proprio spazio da al bambino un senso di orgoglio e di conquista per la propria crescita.
I gruppi di gioco sono in genere ambienti flessibili e facilitanti, che vengono incontro al desiderio delle madri di rimanere con i loro bambini, in modo che i bisogni individuali possano essere soddisfatti, tuttavia la madre man mano che il piccolo cresce rimane sempre più esclusa e prova ansia, e per questo si arrabbia quando riceve risposte vaghe sul come ha trascorso la giornata il piccolo.
I bambini a contatto con gli altri imparano qualcosa di più su se stessi e sulle proprie risorse, e si preparano a relazioni più complesse, come quelle che arriveranno con la scuola.


Il periodo della latenza


Il periodo della latenza segue le lotte della prima infanzia e precede le lotte della pubertà e dell'adolescenza, e coincide con l'ingresso nella scuola del bambino.

Superare la prima infanzia
Questa transizione è importante e segna il graduale passaggio dall'intenso dramma familiare dell'infanzia verso il più lungo stadio della vita scolastica.
Al momento della transizione alcuni residui della vita infantile rimangono intrecciati nella personalità, inoltre, la qualità della lotta dello stadio precedente costituisce il nucleo centrale della capacità del bambino di cambiare, adattarsi, espandersi, ovvero di imparare e di crescere nel nuovo ambiente.

Pensare alla fase della latenza
La fase della latenza è vista come un tempo di rimozione, di ordine e compostezza, in cui si formano gli ideali morali.
Questo periodo che appare nel quinto o sesto anno di vita, rappresenta il declino della sessualità infantile e l'arrivo della morale (fine del complesso di edipo).
Secondo Freud, non è che l'eccitamento sessuale manchi, ma semplicemente viene usato per altri scopi, dato che si creano barriere contro la sessualità.
In questa fase, un bambino che ha un buon attaccamento può allontanarsi da casa per periodi più lunghi e tollerare la separazione, inoltre il figlio ha bisogno del padre per potersi staccare dal rapporto possessivo della madre.
In questo periodo il Super-Io diventa una forza dominante, il bambino cessa di cercare di soddisfare i suoi desideri edipici, che sono stati proibiti ed internalizza tali proibizioni.
Anche il fatto che un bambino non mostra alcuna preoccupazione da separazione, può essere causa di preoccupazione.
A scuola, il ruolo dell'insegnante è quello di aiutare i bambini a diventare membri del gruppo, ad ambientarsi, questo prima ancora di pensare all'educazione.

Una transizione negoziata
Lisa Miller descrive la situazione di una bambina di nome Emily, che riesce a negoziare il cambiamento verso la latenza con il pieno appoggio della famiglia, partendo da una situazione iniziale in cui voleva prendere il posto del fratellino cancellandone l'esistenza.
Questa bambina riesce man mano a tollerarlo, prendendosi cura di lui, identificandosi con i genitori (proiettando le proprie parti di neonata nel fratello, fase che prima o poi cmq dovrà essere superata).
In generale cmq, nel rispondere alle richieste dei figli, i genitori devono necessariamente adottare cambiamenti nel loro ruolo genitoriale.

La fase di latenza come un ponte
In questa fase calano i conflitti sessuali, che vengono sostituiti dai conflitti su come acquisire abilità, processi di apprendimento e sviluppo di nuovi rapporti.
Una transizione verso la latenza riuscita ha a che fare con l'equilibrio tra la necessità di scindere temporaneamente parti di sé per poter crescere, e la necessità che tale scissione non sia eccessiva.
I bambini in questa età hanno fame di informazioni, c'è una fame di fatti (elenco di Re e Regine), c'è la tendenza a collezionare e a fare scambi.
Meltzer osserva che il bambino in questa fase è particolarmente soddisfatto quando può dare un nome alle cose ed imparare a memoria (etichettare e ricercare), va alla ricerca di una abilità sempre maggiore.
La Freud suggerisce l'importanza di trasferire la libido dei genitori alla comunità, perchè il bambino possa pienamente integrarsi alla vita di gruppo, inoltre in questa fase spesso c'è il disprezzo per l'altro sesso e ci si riunisce solo tra compari dello stesso sesso per giocare.
La sublimazione, vista come l'aspetto cruciale della formazione simbolica e dello sviluppo psicologico è considerata qualcosa di molto diverso da una forma di rinuncia difensiva o da una deprivazione degli impulsi, la sublimazione è quindi maggiormente finalizzata a preservare la buona esperienza dello sforzo cooperativo e creativo della coppia creativa (Hering).
Lo psicoterapeuta può subire per mesi il silenzio difensivo del piccolo in questo periodo di vita, silenzio che però deve usare per carpire indizi su cosa si nasconde sotto la superficie.
Una potente scissione e rimozione possono essere considerati fattori facilitanti, dove ad esempio ci si cimenta nello studio riuscendo ad ignorare il resto (in questo caso si tratta non di una scissione difensiva, ma evolutiva).

Giocare e lavorare
La Klein ha notato la diffidenza e la riservatezza dei bambini in latenza, inoltre ha osservato che tramite i giochi con l'acqua, i bambini si allontanano dai desideri orali ed anali di ingoiare, bagnare e sporcare, ed assumono forme più razionalizzate come cucinare e pulire.
I bambini sembrano coprire i ricordi della vita infantile primitiva, ed ora hanno bisogno di certezze, regole e strutture.
La Freud ha rilevato che i materiali prima usati in maniera distruttiva, vengono usati per creare, progettare, costruire, condividere, c'è adattamento alla vita sociale, si passa dall'abilità di giocare a quella di lavorare e dalla gratificazione immediata alla capacità di aspettare e portare avanti un progetto.
Winnicott afferma che la sanità mentale è essenziale nella fase di latenza, ed un bambino che in questa fase non sa gestirla sta male, quindi la latenza è un traguardo piuttosto che un intervallo tra due fasi di crescita più importanti.

Dove sorgono le difficoltà
Possono esserci lotte per il possesso del genitore del sesso opposto che impediscono di integrarsi con il gruppo di pari, e ciò può essere frequente nelle famiglie con un solo genitore (es. mancanza della figura paterna che blocca le intrusioni del figlio nella madre e che lo aiuta a progredire).

La latenza nel ciclo della vita
Gli stati mentali della latenza non vengono mai superati del tutto e possono essere richiamati in periodi di forte stress.
Meltzer sostiene che gli stati mentali appropriati per una fase dello sviluppo, potrebbero richiedere adattamenti inappropriati e complicati se continuassero ad essere una modalità dominante nella fase successiva.
Meltzer parla di conservatorismo è il risultato della regressione allo stato di latenza per poter far fronte alla responsabilità ed all'impegno depressivo di elaborare il complesso edipico e di accettare di affidarsi alla identificazione introiettiva con un oggetto combinato (si ha così invidia verso i giovani per aver rifiutato la propria rivolta sessuale a favore dei valori).

Passaggio verso la pubertà e l'adolescenza
Esiste in tutti una spinta a rimanere negli stati mentali della latenza.
Secondo la Copley l'età della latenza è un rifugio dal conflitto, ed in alcuni casi certi giovani si identificano talmente tanto con gli aspetti autoritari dei loro oggetti interni, da rimanere bloccati nella latenza, convinti che la crescita possa rappresentare una regressione verso espressioni esagerate della sessualità infantile.


Gioia e dolore nella pubertà e nella prima adolescenza


Negli ultimi 2 anni della scuola elementare e nei primi 2 della scuola media alcuni bambini appaiono sessualmente maturi, altri appaiono molto più piccoli.
Spesso questi giovani provano la sensazione di non poter controllare il destino fisico del proprio corpo e ciò può causare profonda angoscia, frustrazione, rabbia e disagio, ma è proprio nell'età della pubertà che i giovani adolescenti raggiungono la maturità sessuale.


L'età della pubertà
Nelle femmine la pubertà coincide con il primo ciclo mestruale che segue la prima ovulazione, nei maschi invece non esiste un momento così preciso.
In questo periodo il corpo sembra essere fuori controllo, c'è una spinta verso il diventare grandi e spesso una per rimanere piccoli e tornare nello stadio della tranquilla latenza, c'è un conflitto nel volersi staccare dai genitori per raggiungere l'indipendenza ed il bisogno di essere accudito.
Questioni adolescenziali non risolte spesso permangono in età adulta.
In questo periodo c'è forte crescita intellettiva e creativa, c'è realismo e avvengono molte scoperte, il ragazzo matura e acquisisce anche la capacità del pensiero astratto.
L'identificazione con il gruppo di pari e non con la famiglia può suscitare grossi sentimenti di onnipotenza, dato che il mondo degli adulti appare a portata di mano, ma possono anche esserci sentimenti di impotenza, inutilità ed umiliazione per la propria debolezza.
Spesso i genitori vengono vissuti come guastafeste che non vogliono che il figlio cresca, in questo periodo c'è forte alternanza tra gioia ed angoscia, inoltre bisogna tenere presente le differenze culturali (nella nostra società multiculturale), perchè spesso ciò che è normale per una cultura non lo è per un'altra, e viceversa, e gli unici processi di sviluppo che sembrano universali sono il complesso di edipo e la teoria dell'attaccamento.

Commento storico
La percezione dell'adolescenza come fase di sviluppo ben distinta è relativamente recente, lo stesso Freud ha scritto poco sulla pubertà e l'adolescenza, ed è difficile trovare nella grande letteratura del passato un interesse per i problemi dell'adolescenza.
Oggi invece l'adolescenza è un fenomeno sociale, grazie anche alla tv, il cinema, la radio che hanno aiutato ad evidenziare il problema e hanno stimolato gli adolescenti a percepire più chiaramente la loro identità di gruppo.
Nella società occidentale sembra accettato che gli anni dell'adolescenza siano anni dolorosi ma formativi e che l'impulso principale sia dato dai cambiamenti fisici della pubertà.

Transizioni fisiche e sessuali
Nelle ragazze, quando i cambiamenti ormonali si stabilizzano, queste acquistano il corpo di donna (altezza, seni, peli e capacità di generare figli).
Se questi cambiamenti avvengono velocemente, possono disorientare profondamente una ragazzina di 11 anni, che può preoccuparsi per i commenti degli amici sul suo corpo, per il fatto di avere apprezzamenti dall'altro sesso, e perchè c'è spesso la sensazione di avere un corpo non perfetto.
Si ha la brutta sensazione di non poter controllare queste metamorfosi e l'unico mezzo di semi controllo sembra essere la dieta, inoltre anche le mestruazioni possono creare disagi, soprattutto perchè le prime possono arrivare in qualsiasi momento e ciò può essere imbarazzante.
Iniziano le prime fantasie romantiche, le cotte verso i cantanti e per i compagni di scuola più grandi.
Nei ragazzi le differenze fisiche in questo periodo diventano molto evidenti, c'è anche un rapido cambio di voce, crescono i primi peli sul viso (con il dubbio del radersi o non radersi), spunta la preoccupazione per la potenza sessuale e la grandezza del pene e la masturbazione può essere un'attività piena di sensi di colpa e segreta per molti ragazzi, ma costituisce anche uno sfogo importante per le fantasie e le frustrazioni sessuali.
Come nelle ragazze, anche nei ragazzi può esserci un'ansia enorme rispetto all'identità sessuale e alle fantasie e attività omosessuali.
In questa età c'è un aumento dei sentimenti e comportamenti aggressivi e sessuali, forse a causa dell'aumento della forza fisica.
C'è la tendenza ad agire prima di pensare, il sesso può essere usato come espressione dell'aggressività e viceversa, e da quando l'aggressività è diventata un comportamento accettabile per le donne, il numero di questi atti è in continuo aumento tra le femmine.
L'aggressività ed il comportamento promiscuo sessuale sono bilanciati dalle storie d'amore d'adolescenza, dove l'innamoramento e la tenerezza aiutano a controllare il proprio comportamento per non far soffrire l'altra persona.

Il complesso di edipo oggi
Freud individuò questo desiderio solo parzialmente conscio nei bambini e nelle bambine (col nome di complesso di elettra), e questo complesso è stato in parte confermato dai racconti di bambini dai 2 ai 5 anni che raccontano di voler sposare la madre e liberarsi del padre.
Ciò che rende edipico un triangolo è che la natura del rapporto tra 2 membri è di tipo sessuale, e Freud sosteneva che come le questioni edipiche venissero risolte in infanzia, era importante per la futura sanità mentale e l'identità sessuale.
E' quindi spesso molto importante avere entrambi i genitori, dove il padre permette al maschio di identificarsi in lui e di far rimandare il soddisfacimento sessuale a dopo, per poter entrare nel periodo della latenza.
Tuttavia però, nella pubertà, il precedente equilibrio raggiunto nel triangolo edipico viene disturbato dai primi segni fisici della crescita sessuale del figlio.

Il rafforzamento dei limiti sessuali durante la pubertà
Freud dopo alcuni studi, giunse alla conclusione che gli abusi e le seduzioni sessuali dell'infanzia, erano in realtà fantasie sui rapporti incestuosi e non erano avvenute veramente.
Egli studiò le antiche tribù, notando che avevano forti tabù sul sesso, dove chi trasgrediva veniva punito severamente, ed affermò che con lo sviluppo delle grandi società, le leggi sull'evitamento sessuale divennero inconsce, rimanendo cmq sempre attive, infatti, alcuni atteggiamenti sessuali che provocano piacere, possono cmq suscitare vergogna.
Nella nostra società, la sessualità non sembra più un tabù, e con tutte le pubblicità stravaganti che esistono, mandiamo messaggi confusi ai giovani in pubertà.
Oggi riconosciamo che ci possono essere abusi in famiglia e questo può distorcere i normali compiti della pubertà, ed un bambino abusato avrà un attaccamento di tipo ambivalente, e quando arriverà alla pubertà proverà vergogna e rabbia.
Davanti a questi intollerabili conflitti interni, alcuni bambini scappano di casa, altri si prostituiscono, altri si drogano, altri si suicidano.

Attaccamento, separazione e perdita nella pubertà
Anche durante gli anni della scuola elementare, i bambini devono sentire che possono avere i genitori vicini quando ne hanno bisogno, e reagiscono con grande dolore se ne sono separati per troppo tempo.
Bowlby ha spiegato alcune teorie sull'attaccamento, tra neonato e madre, dove se i neonati (o i bambini) non sono stati curati e proiettati dai propri genitori, diventano estremamente vulnerabili ed incapaci di badare a se stessi.
L'attaccamento è fondamentale in tutta la vita, e fornisce un supporto in caso di dolore o problemi (amici, famiglia, partner, ecc...), e la capacità di creare questi legami rappresenta una delle caratteristiche dei rapporti personali validi e della salute mentale degli adulti.
Deve esserci una grande forza (che arriva con la maturità sessuale) per permettere al bambino di sopportare la separazione dai genitori durante la pubertà, e questa forza è rappresentata dal bisogno di riprodursi.

La fine della storia d'amore dell'infanzia
Vecchi rancori d'infanzia possono essere rievocati in adolescenza, dove il bambino ora divenuto magari più alto e forte del padre, prova un sentimento di rivalsa per le precedenti presunte umiliazioni subite, ed a volte sembra che i giovani facciano apposta a litigare coi genitori per sopportare meglio la separazione.
Il fatto che i giovani si sentano sicuri ad abbandonare la casa per esplorare il mondo, è dovuto al fatto che sono sicuri che quando torneranno i genitori saranno li ad aspettarli, quindi si sentono protetti nel caso qualcosa andasse storto.
I genitori devono imparare a dare più spazio ai propri figli e non essere gelosi della loro sessualità, come questi lo sono stati nei loro confronti (nel complesso di edipo).

Separazioni, divorzi e nuovi matrimoni
Quando i genitori litigano sempre, il figlio può incorporare un'immagine di una coppia parentale molto negativa che si odia.
Secondo Ogden, se il genitore separato ha nella sua mente la consapevolezza di una relazione uomo-donna che sia sessualmente creativa, ma anche attenta ai figli, allora questo modello interiore verrà trasmesso dal genitore al figlio.
Può anche accadere che lo spazio vacante nel triangolo edipico possa essere riempito da una figura non sessuale (ad esempio un parente, un amico, un terapeuta).
Quando 2 genitori si separano, il triangolo edipico crolla ed il piccolo forma 2 relazioni diverse con i 2 genitori e questo può avere ripercussioni dolorose su di lui, può risultare intollerabile dover accettare 2 famiglie diverse, si può avere il desiderio di tenere uniti i genitori.
Se la separazione avviene prima o durante la pubertà, ciò può comportare un non superamento della fase edipica e probabili problemi per il futuro del piccolo, infatti, in caso di perdita del rivale sessuale o di un nuovo rivale, il piccolo può avere grossi problemi a separarsi dal genitore amato.


Il passaggio dalla tarda adolescenza alla prima età adulta: la vita da studente


All'università, le modalità di selezione e la natura della fase di accoglienza possono influire sull'esperienza complessiva dello studente, ed il modo in cui si creano nuovi legami ha delle implicazioni su tutto il percorso dello studente.
La gestione dell'attaccamento e della perdita sono al centro dell'esperienza di apprendimento, ed il modo in cui l'individuo riesce a gestirle influisce sulla qualità della sua esperienza emotiva e accademica.
Capita però che uno studente arrivi all'università senza possedere risorse emotive per stabilire un contatto e quindi viene colto dal panico, ed alcuni studenti abbandonano gli studi.
Alcune ricerche rilevano che le borse di studi sono sempre di meno e che ci sono casi di studenti che fanno debiti per studiare, che finiscono anche per rubare o per prostituirsi.
La povertà degli studenti è quindi un problema grave, tanto che alcuni di loro si ritirano per l'eccessivo stress, inoltre, il grado di insicurezza del personale e degli studenti in molte istituzioni universitarie ha portato alla mancanza di contenimento che ha influito negativamente sulla qualità dell'esperienza di studio, e si è riscontrato negli ultimi anni un discreto aumento di depressione, ansia e stress disfunzionale negli studenti.


L'esperienza da studente
Andare all'università comporta anche speranze ardenti e paure inquietanti, e per riuscire ad avere successo occorre diventare genitori di se stessi e allo stesso tempo mantenere il contatto con le figure adulte esterne che possono fornire aiuto.
Ci vuole molta capacità di adattamento per riuscire nel compito dello studente, inoltre gli adulti devono essere sensibili alle richieste dei ragazzi e se necessario devono assorbire l'angoscia, il risentimento e la loro aggressività.
Molti studenti che chiedono aiuto, lo fanno perchè hanno dei rapporti non risolti che ostacolano la loro crescita adulta e la loro capacità di studenti, e a volte gli adolescenti hanno crolli emotivi, che in casi estremi possono portare al suicidio per togliersi questo gravoso compito di dosso.
I compiti centrali della tarda adolescenza sono:
  1. la separazione dai genitori e la costruzione di una identità più autonoma
  2. la creazione di una identità sessuale adulta e la capacità di gestire i conflitti tra amore e odio in una relazione intima con un coetaneo
  3. lo sviluppo della capacità di lavorare e l'inizio del senso d'orientamento verso il lavoro e la carriera
Gli insegnanti spesso evocano un transfert di tipo parentale con gli studenti, inoltre il gruppo di pari è importante per gli studenti, è un luogo dove sviluppare le proprie idee, i propri valori e le proprie relazioni, anche se a volte può diventare una pericolosa cultura di banda dove si sviluppano valori antisociali e contrari all'autorità.
Negli studenti possono presentarsi inoltre sintomi fobici, come attacchi di panico, agorafobia e claustrofobia.
E' inoltre dannoso il comportamento troppo aggressivo dell'insegnante e del genitore, perchè può far sentire stupido il giovane, e la poca autostima che ne deriva può portare il giovane a diventare un bullo per far sentire a sua volta stupidi gli altri (sentirsi stupidi è sentire l'annientamento del sé).

Alcuni possibili problemi
Joan una studentessa di musica di 21 anni chiese aiuto perchè depressa, inoltre aveva avuto un esaurimento nervoso ed aveva tentato il suicidio.
Aveva pensato di lasciare l'università nonostante fosse una musicista dotata ed era inquieta perchè gli adulti (insegnanti e padri) si innamoravano di lei.
Indagando con la terapia si scoprì che il padre si era separato quando lei era piccola e la madre si era ammalata (facendo sentire in colpa la ragazza per averla lasciata per l'università), si scoprì poi che il padre aveva fatto innamorare la figlia e l'aveva lasciata in pieno complesso edipico e per questo lei cercava uomini più grandi (coi quali sembrava crudele come il padre abbandonatore).
Grazie alla terapia la giovane riuscì a sentirsi al sicuro e a risolvere i vari problemi (fidanzati coetanei, studi, meno sensi di colpa), e ciò dimostra che se si inizia la terapia prima che la depressione diventi cronica, c'è la possibilità di ottenere buoni risultati.
Maria, una giovane di 18 anni studiava per diventare infermiera pediatrica, i suoi genitori avevano divorziato quando lei era piccola, la madre si era ammalata di depressione dopo la sua nascita e lei aveva tentato il suicidio.
Maria dal primo giorno di università iniziò un rapporto di amore e odio con un'insegnante, alla quale poi si affeziono troppo per compensare le mancanze del passato, la quale però le suggerì di andare in terapia per guarire, ma lei non lo fece e fu bocciata.
La capacità di imparare con lo studio comporta l'introduzione di qualcosa ad un livello profondo: tale capacità nasce dalle prime esperienze di ingestione del nutrimento, a livello sia fisico che emotivo, ed a queste è collegata (ci sono tanti termini linguistici che confermano queste ipotesi, come: "cibo per la mente", "assimilazione di conoscenze", ecc...).
John, uno studente di 18 anni con genitori separati era sempre stressato ed incapace di concentrarsi, aveva un blocco dell'apprendimento, saltava spesso le sedute di counseling, era terrorizzato dai test per paura di sbagliare, e alla fine si scoprì che questi suoi problemi derivavano dal fatto che essendo il fratello maggiore era stato investito di una maturità prematura per accudire i fratelli, aveva preso il posto del padre e non gli era stata data la possibilità di essere immaturo.
Gli esami e le valutazioni possono evocare forti emozioni (spesso primitive) negli studenti, e sembra inoltre che il livello d'ansia aumenti nell'istruzione avanzata, per esempio nei dottorati.
Hassan era a metà del suo dottorato quando chiese aiuto perchè non riusciva più a studiare, e si scoprì che aveva avuto il blocco come resistenza verso la realizzazione del sogno degli esigenti genitori che da piccolo non gli avevano dato affetto perchè troppo presi nel loro pensiero di successo.
Hassan riuscì lo stesso a finire il dottorato, ma i suoi problemi non sparirono, non riusciva a lavorare, perchè cmq doveva estirparli alla radice.
Davar ha esaminato gli effetti dei cambiamenti bruschi ed improvvisi sugli individui.
Quando ci sono questi cambiamenti, se non c'è né un buon contenitore interno (sviluppato da una buona infanzia) né un contenitore esterno (genitori, parenti, amici, aiuto sociale), può svilupparsi qualche patologia nell'individuo.
Con il ridursi dei contenitori sociali, si riduce lo spazio della proiezione e del contenimento ed aumenta la pressione sull'individuo per il contenimento di angosce e conflitti, quindi più il contenitore è assente e più è probabile che fuoriesca angoscia.

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venerdì 24 marzo 2017

Come usare le Procedure (MIT App Inventor 2)

MIT App Inventor 2 possiede, come ogni ambiente di sviluppo che si rispetti, la possibilità di creare procedure.

Ma che cos'è una procedura?
Una procedura è una sorta di funzione/raggruppatore di blocchi di istruzioni, che può essere lanciata da qualsiasi altro blocco, per poter eseguire un elenco di istruzioni codificato.
Quando si usano le procedure?
Sostanzialmente quando ci sono dei blocchi di codice che si vuole riciclare/riutilizzare, in modo da risparmiare righe di codice (o di blocchi, in questo caso).

Vediamo dunque come creare una procedura in app inventor 2, con e senza parametri, e come fare per richiamarla con un semplice click.


Come usare le Procedure in MIT App Inventor 2


Per creare una procedura andiamo in blocchi (blocks) e poi clicchiamo su Procedure (procedures).
Adesso possiamo trascinare il blocco Crea procedura esegui (to procedure do), dare un nome alla nostra procedura, ed aggiungere un'azione al suo interno, tipo popolare un'etichetta (label).

Per chiamare una procedura dobbiamo sempre riaprire il menù procedure e trascinare il blocco Esegui nomeprocedura (call nomeprocedura) nel punto in cui vogliamo che essa venga eseguita, ad esempio al click di un bottone.

Avremo così creato ed eseguito una procedura su app inventor 2.

Se poi vogliamo passare dei parametri alla procedura, ci basta cliccare sull'ingranaggio della procedura in questione, e trascinare al suo interno uno o più Parametri (inputs).
Poi ovviamente, quando si andrà ad aggiungere una chiamata alla procedura in questione, bisognerà passargli anche tutti i parametri precedentemente definiti.

Come usare le Procedure in MIT App Inventor 2

Se poi vogliamo utilizzare una procedura che restituisce dei risultati, trasciniamo il blocco Crea procedura risultato (to procedure result).
Questo tipo di blocco che ci consente di creare funzioni app inventor 2 che restituiscono un risultato, vanno utilizzate con il blocco Esegui con risultato (do results) presente nella categoria di blocchi Controllo (control).

Per maggiore chiarezza sull'utilizzo delle procedure in app inventor, vi lascio il link per scaricare il progetto .aia.

Imparare ad utilizzare al meglio le procedure in app inventor 2 è molto importante, dato che queste ci consentono di creare (ad esempio) delle vere e proprie funzioni da lanciare e rilanciare quante volte si vuole, facendoci risparmiare tempo e fatica.

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