lunedì 17 settembre 2018

New Delhi, la città più inquinata del mondo (India)

Ed eccomi finalmente a scrivere l'ultimo post riguardante questo estenuante viaggio in India.
Diciamoci la verità, a sto giro le cose non sono andate esattamente come speravo, colpa anche mia che ho studiato e pianificato meno del solito i dettagli del viaggio, ma anche colpa di questo disordinato paese.
Come avrete capito dai post precedenti, l'India non mi è piaciuta molto come viaggio. Si, ci sono dei bei posti da vedere, è una cultura diversa dalla nostra, ma il casino e la maleducazione presenti in questo paese sono molto peggio di quelli che avevo già avuto modo di provare in tutti gli altri stati del sud-est asiatico che ho visitato.

Purtroppo ovviamente, anche New Delhi non rappresenta un'eccezione a questo quasi disastroso viaggio, ed anzi forse è il peggio del peggio, in quanto nel 2016 ha addirittura vinto il primato di città più inquinata del mondo.
Ciò nonostante, se si va in India non si può non fare una visitatina alla sua capitale.

New Delhi, la città più inquinata del mondo


Ricapitolando comunque, ecco come è stato il mio itinerario di viaggio in India:
  1. Nuova Delhi
  2. Agra
  3. Jaipur
  4. Bikaner
  5. Jaisalmer
  6. Jodhpur
  7. Nuova Delhi

A dire il vero il programma originale comprendeva anche Udaipur e Varanasi, ma dopo attenta riflessione mi sono visto costretto a scartarle.
Udaipur, detta la Venezia dell'India, non mi convinceva troppo dalle foto che ho trovato online, sicuramente sarà stato un altro titolo non meritato come le altre città del Rajasthan che ho visitato.
Saltare la visita a Varanasi invece mi è dispiaciuto abbastanza, ma per ragioni logistiche (era collegata male con il giro che volevo fare) ho dovuto rinunciarci. Inoltre ho poi saputo che a Varanasi i procacciatori di clienti sono davvero fastidiosi, che ovviamente era sporca e caotica... e insomma, i rituali sul Gange non valgono lo stress di essere importunati ogni 30 secondi.

Avendo dunque cambiato programma, ho potuto visitare Nuova Delhi per ben 3 giorni pieni, potendola ammirare per tutto il suo squallore.
In teoria avrei dovuto fare a Delhi i primi tre giorni e poi partire, ma la città mi ha talmente colpito in negativo, che ho chiamato un autista privato e sono letteralmente fuggito.
Di ritorno dal tour del Rajasthan poi, e avendo saltato Varanasi, mi son dovuto comunque beccare i 3 giorni nella capitale del caos, ma almeno ormai ero un po' più temprato.


Cosa vedere a New Delhi


Quando sono partito mi sono documentato molto su cosa vedere a Nuova Delhi, ed ho notato stranamente che nonostante di attrazioni ce ne siano parecchie, la gente non le dedica più di un giorno.
Il motivo è che, almeno d'estate, a Delhi fa un caldo umido allucinante, e girare per le strade è davvero faticoso.
Ovviamente non è solo questo il motivo per cui sconsiglio di visitare la capitale dell'India, un'altro motivo molto valido riguarda infatti il titolo del post, ovvero che New Delhi è stata la città più inquinata del mondo fino al 2016, ed oggi tutto lo smog non è che è miracolosamente sparito, ma semplicemente Delhi è stata superata nel suo triste primato da altre città (sempre dell'India).
Comunque, se sopravvivete allo smog, ai clacson incessanti 24 ore su 24, alla maleducazione dilagante, alla puzza, alla sporcizia... Nuova Delhi offre diverse cose interessanti da vedere.

Le attrazioni principali sono: il Forte rosso (saltato per i soliti motivi), il Qutb Minar (carino ma nulla di eccezionale), la Porta dell'India, la Jama Masjid (la moschea più grande dell'India), il Chandni Chowk (il mercato del caos), la Tomba di Humayun (non vista), il Tempio del loto, il Akshardham (tempio stupendo), il Laxminarayan Temple, il Gurudwara Bangla Sahib, i Lodi Gardens (i primi giardini curati che ho visto in India).

aereoporto di delhi
Tempio del loto
Forte rosso
statua
divinità indiane
monaco moderno
cavi elettrici in india
Akshardham
palazzo degli xmen
Gurudwara Bangla Sahib
Lodi Gardens
Qutb Minar

Poi avendo girato diversi giorni con la metropolitana e a piedi (giusto per respirare il più possibile l'aria inquinata cittadina), ho visitato altri posti un po' meno noti.
In particolare ho apprezzato molto il pozzo Agrasen ki Baoli, dove i locali si ritrovano con gli amici (ero l'unico occidentale), ed i siti commemorativi di Mahatma Gandhi, ovvero il Raj Ghat (dove è stato cremato Gandhi) ed il Gandhi Smriti (museo ex casa, davvero emozionante).

Agrasen ki Baoli
Raj Ghat
Gandhi Smriti
commemorazione di gandhi


Conclusioni


Vedere posti curati come il museo di Gandhi ed altri templi sparsi qua e là per la città (per una mia svista mi sono perso quello con la statua gigante) fa molto riflettere e lascia perplessi, dato che fuori dai siti d'interesse è il caos e l'anarchia totale.
Avevo già visitato posti poveri e caotici come la Cina e le Filippine, quindi non è che sono uno schizzinoso che non si adatta, ma a tutto c'è un limite.
Si l'India è di sicuro un paese che non lascia indifferenti, o la odi o la ami, ed io l'ho odiata molto.
A partire dai forti odori, che sono un misto di merda di mucca e monnezza varia (scordatevi i dolci profumi d'incenso), alla maleducazione completa della gente (dalle persone per strada, agli ospiti degli hotel, nessuno si salva), al traffico incessante, alla sporcizia, a quelli che vogliono solo i soldi e si fingono amici, alle mille truffe.
Se uno non va preparato in India rischia davvero di farsi fregare o di farsi male, sconsiglio vivamente di andare ad anziani e a chi ha dei bambini.
Già solo per girare per le strade ci vogliono 1000 occhi per schivare motorini o non cadere in una buca.

Sinceramente non so se dire di sentirmi deluso da questo viaggio, perchè di posti carini ce ne sono e ne ho visti.
Però se vogliamo fare i pignoli, il mondo è pieno di bei posti, dove almeno la gente è un po' più civile, dei paesi più gradevoli da vedere e molto meno stressanti.
Qui in India forse te la vivi bene se prendi solo hotel a 5 stelle e ti fai sempre portare/scortare dal punto A al punto B, altrimenti sei in balia di un mondo che ti stordisce con i suoi odori e con i suoi rumori.
Si forse per un ventenne backpaper con zaino in spalla e tanto sudore va anche bene, ma se si vuole una vacanza pulita, alla larga dall'India :)

Comunque anche in questo caso non voglio generalizzare troppo, dato che ho visto solo alcune città di questo vasto paese.
E poi sicuramente anche in India esistono persone oneste ed educate, come l'autista che ci ha supportato per parte del nostro viaggio, e scommetto che cercando bene esisteranno anche città pulite e con dei marciapidi dove i pedoni possono camminare tranquillamente senza rischiare di essere investiti :p

Concludendo dunque, non penso che tornerò in India, quantomeno non prima di aver finito il giro del mondo, che sicuramente offre posti altrettanto caratteristici e diversi dall'occidente, senza però che siano paragonabili a dei gironi dell'inferno dantesco ;)

Qui di seguito le foto di New Delhi in formato youtube video:
https://youtu.be/lAieOH3efKg



PS Rivedendo Nuova Delhi su un video da dietro ad uno schermo, sembra addirittura un bel posto :D

domenica 16 settembre 2018

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Barzelletta sugli avvocati (matrimonio)

Una simpatica barzelletta sugli avvocati:

Il cliente si confida con il suo avvocato:
- Sono stati tre anni davvero meravigliosi e mi dispiace davvero molto di dover divorziare!
Il cliente, anche lui avvocato, continua così la confessione con il suo collega:
- Lo sa che mi sono innamorato di mia moglie fin dalla seconda volta che l'ho vista?
L'avvocato replica sorpreso:
- Ah, non la prima volta?
Ed il cliente:
- No, la prima volta non sapevo che fosse ricca!

sabato 15 settembre 2018

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Barzellette sul paradiso

Due barzellette sul paradiso:

Siamo in Paradiso.
San Pietro sente bussare alla porta ed apre:
"Lei chi è?"
"Sono un medico!"
"Ah, ok, i fornitori dall'altra porta, grazie."


Tra due amici:
"Se Cristo suonasse oggi alla tua porta, tu lo riconosceresti?"
"Certo!"
"Ma come puoi esserne così sicuro?"
"Perchè il mio citofono è rotto da due anni!"

venerdì 14 settembre 2018

Jodhpur la finta città blu (India)

Ormai dovreste aver capito che in India i soprannomi dati alle varie città sono a dir poco esagerati.
Jodhpur, la seconda città del Rajasthan in ordine di grandezza, viene addirittura denominata la città blu.
Il motivo di questo nome sarebbe dovuto al particolare colore delle case, blu per l'appunto.
Uno quindi si immaginerebbe un qualcosa di incredibilmente carino e piacevole come l'incantevole Chefchaouen in Marocco, o come qualche villaggio della Grecia... ancora una volta, nulla di più lontano dalla verità purtroppo.
Si, a Jodphur ci sono diverse case pitturate di blu, ma tralasciando il solito casino nelle strade e la sporcizia che nelle foto ricordo viene abilmente nascosta, alcune case sono blu solo sul tetto, e l'effetto quasi carino di città color blu viene notato alla fine solo dall'alto.

Jodhpur la finta città blu (India)


Cosa vedere a Jodhpur 


Jodhpur è un'altra città caotica e sovraffollata dell'India, nulla di nuovo all'orizzonte sotto questo aspetto dunque.
Il motivo per spingersi così lontano nel Rajasthan però c'è, e si chiama Mehrangarh Fort.
Trattasi infatti del castello più bello del Rajasthan, un forte che tanto per cambiare domina dall'alto l'intera città.
A differenza di Jaisalmer però, qui la città è lasciata alla sua sorte, e dentro le mura praticamente si trova solo il castello vero e proprio.
Molto bello sia da dentro che da fuori, vale sicuramente una visita, se non altro perchè è un posto pulito e ben curato che, flotte di turisti permettendo, offre finalmente un qualcosa che ricorda una vera vacanza.
Ed è proprio da qui sopra che si può intravedere qualcosa della città blu, che seppur non colorattissima come ci si aspetterebbe da una "città blu", da lontano ed alla dovuta distanza sembra comunque carina.

Mehrangarh Fort
salendo nel forte
sala degli specchi
sala stupenda
cannone sulla città

Un'altra cosa che sarebbe bello visitare a Jodhpur è la Clock Market e tutta la zona del mercato circostante.
Ho usato non a caso il condizionale, dato che il fascino del mercato indiano viene quasi immediatamente fatto dimenticare dal traffico e dal casino infernale di motorini e tuc tuc da evitare.
Ma non possono chiudere al traffico almeno le zone di mercato? E' davvero un'esperienza invivibile così... se non lo provate non potete capirlo, dato che nessuna foto o video riesce davvero a trasmettere il disagio che si prova in certi posti dimenticati dall'educazione (diciamola così).

piazza del mercato
Clock Market
schiva la moto al mercato
schiva il tuc tuc

Vicino alla torre del mercato si può anche visitare il "Toorji Ka Jhalra Step Well" altro pozzo che viene bene solo in foto, ma che in realtà risulta poi piccolo e soprattutto sporco.
Un posto veramente valido è invece la Jaswant Thada, ben tenuta e curata, un'oasi di pace nel caos.
Vicino a quest'attrazione c'è poi la bellissima Statue of Rao Jodha, dalla quale si possono fare ottime foto della fortezza e del panorama circostante.
Infine, si può ammirare da lontano o da vicino il Umaid Bhawan Palace, che altri non è che l'ennesimo hotel extra lusso dell'ennesimo Maharaja.

Toorji Ka Jhalra Step Well
Jaswant Thada
Jaswant Thada Jodhpur
Statue of Rao Jodha
Umaid Bhawan Palace da lontano
Umaid Bhawan Palace da vicino


Conclusioni


Jodhpur come attrazioni non è niente male, ma come città è brutta come tutte le altre, ben al di sotto dei canoni a cui siamo abituati noi occidentali.
Questa è stata l'ultima tappa fatta in Rajasthan, infatti abbiamo deciso di saltare Udaipur per mancanza di tempo (scelta azzeccata, dato che sarebbe stata sicuramente l'ennesima città sporca e caotica con qualche attrazione carina) e di ritornare filati filati a New Delhi.

Vi lascio qualche foto di Jodhpur in formato youtube video:
https://youtu.be/0Q9xCtnRFeY

giovedì 13 settembre 2018

Jaisalmer, la città d'oro dell'India

Come al solito gli indiani esagerano nel dare i nomi ai loro luoghi, con il solo ovvio scopo di attirare più turisti possibili.
A prescindere però che Jaisalmer possa considerarsi davvero una città d'oro, è indubbio che questa remota cittadina quasi ai confini con il Pakistan abbia un fascino davvero notevole.

Jaisalmer, la città d'oro dell'India


Jaisalmer, la città d'oro dell'India


Il nome città d'oro è dovuto al colore delle case, fatte di un terriccio (o mattoni) marrone chiaro... bè forse chiamarla la città d'orata è un po' eccessivo, ma il risultato visivo è davvero ottimo.
La cosa bella però di questa città, è che finalmente per la prima volta da quando sono in India, ho trovato un posto chiuso (o quasi) al traffico.
Ebbene sì, il centro storico della città è risultato piacevole da visitare, avendo finalmente potuto camminare senza dover schivare tuc tuc, macchine e motorini... anzi a dire il vero questi ultimi ogni tanto li si incontrava, così come le mucche, immancabili quanto insaziabili, pronte a rovistare dappertutto in cerca di cibo.

Per questo motivo nomino Jaisalmer la città più bella dell'India, o quantomeno quella che mi è piaciuta di più tra quelle che ho visto.
Direi che ne è valsa la pena fare quasi 6 ore di macchina da Bikaner per poter visitare questo gioiellino ai confini con il deserto, mi ha proprio (quasi) rivalutato la vacanza.

mucca golosa
mucca curiosa


Cosa vedere a Jaisalmer


Jaisalmer, almeno la sua parte storica, è relativamente piccola e per vederla tutta un giorno basta ed avanza.
Di sicuro è da non perdere il famoso Jaisalmer Fort, ovvero il castello della città le cui mura rinchiudono l'intera abitacolo cittadino.
Il forte è da ammirare da fuori e da lontano in quanto è rialzato rispetto alla città nuova, ma bisogna sicuramente attraversare (gratuitamente) le sue mura per poter camminare tranquilli tranquilli nel centro storico.
Se poi si vuole esagerare si può anche fare la visita all'interno del castello... cosa che per una volta ero intenzionato a fare, ma sfortunatamente ho beccato una specie di anniversario e l'ho trovato chiuso.
Pazienza, già visitare la città vecchia con le sue strette vie dal colore particolare, e qualcuno dei vari templi disseminati al suo interno, basta ed avanza per soddisfare il turista medio, che può addirittura fare un po' di sano shopping.
Tra l'altro se si gira bene il forte e si cammina intorno alle sue mura, ci sono diversi view point (punti panoramici) davvero notevoli, che offrono la visuale di tutta la città nuova e del territorio circostante. Da uno di questi è anche possibile ammirare un bellissimo tramonto.

il jaisalmer fort
mucche in india
palazzo d'oro...
tipici vicoli
mura cittadine
disegni sacri
tempio indiano
punto panoramico
mura di notte

Se poi si vuole passeggiare un po' fuori dalla città vecchia, all'esterno delle mura insomma, si può raggiungere il singolare palazzo Nathmal Ki Haveli ed il Patwon Ki Haveli.
Se invece si cerca un posto da selfie, basta arrivare al Gadisar Lake, dal quale è possibile fare bellissime foto, sia dalle sue sponde, che facendosi portare in barca su una delle costruzioni in mezzo all'acqua.

Gadisar Lake
lago di jaisalmer

Altro da fare e da non perdere a Jaisalmer sarebbero le escursioni nel deserto (in cammello e/o in jeep), cosa che però io non ho fatto perchè ho letto che in questa zona non ci sono dune degne di nota, ma trattasi di un deserto secco e non troppo sabbioso, nulla a che vedere con quello del Marocco per intenderci.


Conclusioni


Se dovessi stilare una classifica delle città più belle del Rajasthan, direi proprio che Jaisalmer si meriterebbe il primo posto.
Forse come numero di attrazioni non è quella che ne ha di più, ma di sicuro è un luogo davvero incantevole e pittoresco, e soprattutto a Jaisalmer è possibile trovare quella quiete che in India sembra un vero e proprio miraggio.

Qui di seguito un po' di foto di Jaisalmer in formato youtube video:
https://youtu.be/xqt5vBB9y-E



La successiva ed ultima tappa del viaggio in Rajasthan è Jodhpur.

mercoledì 12 settembre 2018

Il castello (The Last Castle)

Il castello è un film drammatico del 2001 diretto da Rod Lurie, con Robert Redford, James Gandolfini, Mark Ruffalo, Steve Burton, Delroy Lindo, Paul Calderón, George W. Scott, Brian Goodman, Frank Military.

Il castello (The Last Castle)

Trama

Eugene Irwin è un famoso generale dell'esercito degli Stati Uniti d'America che viene condannato dalla corte marziale a dieci anni di carcere, a causa di un ordine infranto che ha causato la morte di otto soldati.
Eugene viene dunque mandato in un carcere militare di massima sicurezza, nel quale dovrà scontare la sua pena.
A causa della sua notorietà, il generale Irwin verrà accolto dai suoi nuovi compagni in diversi modi, ma di sicuro senza passare inosservato.
Il carattere risoluto e dedito alla giustizia del generale Irwin però, lo porterà subito a scontrarsi con il direttore del carcere.


Recensione

Il castello (The Last Castle) è un film drammatico del 2001.
Essendo un appassionato di film sul carcere, non potevo perdermi anche questa pellicola.
Di sicuro questo è un film un po' diverso dal classico movie sulle prigioni, dato che comunque i carceri militari sono differenti da quelli dove sono presenti i delinquenti comuni.
Anche qui ci sono le cattive persone, per carità, ma entra in gioco anche la gerarchia ed i gradi, e diciamo che in linea di massima c'è un po' più di rispetto per gli anziani.
Essendo però pur sempre una prigione, non mancano i problemi, come quelli che avrà il protagonista di "il castello", che nello specifico stiamo parlando del bravissimo Robert Redford.

Link alla scheda del film su wikipedia

martedì 11 settembre 2018

L'hotel a 5 stelle di Bikaner (India)

In India, sulla strada tra Jaipur e Jaisalmer, c'è un'altra cittadina relativamente famosa del Rajasthan, Bikaner.
In realtà Bikaner non era neanche in programma, ma la distanza tra i luoghi cult del Rajasthan è tale da obbligare in alcuni casi a fare delle tappe intermedie.
Ad ogni modo questo luogo di passaggio si è rivelato un'ottima sorpresa, quantomeno è servito per poterci riprendere dalle fatiche ma soprattutto dallo stress del viaggio.
Il tutto è stato possibile grazie alla scelta di prenotare un hotel a 5 stelle, una cosa che in Italia non avrei mai fatto visti i prezzi folli, ma che nella povera India è stato invece possibile fare.

L'hotel a 5 stelle di Bikaner (India)


Da Jaipur a Bikaner in auto


Quello che forse non ho ancora scritto in questo diario di viaggio in India, è che a Nuova Delhi abbiamo preso la drastica decisione di rinunciare ad un viaggio fai da te fatto di treni e di aerei, e di affidarci ad un autista locale.
Questo perchè l'impatto con l'India è stato davvero traumatico (puzza, sporco, caos, maleducazione, ecc...) e quindi piuttosto che slerare a cercare di prenotare treni su app che non funzionano o peggio ancora di affidarci ad agenzie che spesso sono delle vere e proprie truffe, abbiamo deciso di correre un rischio solo e definitivo: affidarci ad un autista suggerito da una persona conosciuta su internet.

Normalmente non farei mai una cosa del genere, diffidente come sono, ma eravamo davvero in crisi e ce la siamo rischiata.
Beh, la scelta è stata azzeccata, dato che il nostro autista non solo non era un truffatore, ma anzi era una bravissima persona, seria ed affidabile.
Siamo dunque partiti con una comoda auto con aria condizionata e wifi ed abbiamo visto parte della sporca India da dietro un finestrino, relativamente protetti da smog, rumori e rischi d'investimento.
Certo, poi quando devi vedere le varie attrazioni devi scendere ed affrontare flotte di procacciatori di clienti, ma almeno ogni tanto abbiamo avuto diverse ore di pace e di quiete.

La strada tra Jaipur e Bikaner, così come le successive vie del Rajasthan, offre davvero molte cose da vedere e fotografare, con un paesaggio abbastanza vario che consente di ammazzare il tempo (quasi 6 ore di macchina andando al massimo ad 80km/h).

road to bikaner
mucche in strada
donne facchino
cammello da traino


Cosa vedere a Bikaner


Bikaner sarà anche una tappa di passaggio, ma ha anche lei le sue belle attrazioni.
Prima di tutto c'è un ennesimo bel castello da poter vedere, il Junagarh Fort.
Anche in questo caso, stufi di castelli e per poter variare un po', abbiamo passato la mano e l'abbiamo visto solo da fuori.
Abbiamo compensato con il National Research Centre on Camel, una riserva di cammelli carina da visitare, anche per i bambini. Consapevoli che non è sicuramente all'altezza del forte, ma volevamo fare qualcosa di diverso, ed è stata sicuramente una buona esperienza.

Junagarh Fort
torre di bikaner
cammelli
National Research Centre on Camel
cammello

Giunti poi in città, prima di recarci nel nostro magnifico hotel, ci siamo fatti portare al Rampuria Haveli di Bikaner, nella old haveli (la città vecchia).
Trattasi di pittoreschi edifici in stile inglese/europeo, davvero ben fatti e stilosi, che dalle foto trovate su internet facevano immaginare che la zona circostante fosse pulita e tranquilla... nulla di più falso!
Si il palazzo è bello, ma tutto il resto è il solito schifo, cacche e carte per terra, puzza e tanti motorini e tuc tuc da evitare.
Di ritorno poi dal palazzo miraggio siamo passati per il Kote Gate, una porta centrale della città che è l'apoteosi del caos.
Traffico indescrivibile di persone e mezzi di trasporto, tanti clacson h24 e mal di testa assicurato... questa è Bikaner, questa è l'India.

Rampuria Haveli
casino nelle strade
mucca domestica
Kote Gate
montoni per le strade


L'hotel del Maharaja a Bikaner


Di cose da vedere a Bikaner ce ne erano altre, tra templi e laghi vicini, ma avendo capito l'antifona, ed avendo un hotel a 5 stelle che ci aspettava... cosa scegliere?
Quindi, viste le cose principali ci siamo fatti portare dall'autista al bellissimo hotel di lusso Narendra Bhawan, di proprietà niente poco di meno di un Maharaja.
Siamo stati accolti addirittura dalle trombe (ma avendolo letto prima su internet mi sono rovinato la sorpresa), abbiamo fatto il check-in, visto la stupenda stanza, e poi abbiamo iniziato a girare e fotografare il palazzo, davvero da 1000 e 1 notte!

ricco è bello
infinity pool
sale dell'hotel di bikaner

La cosa bella è che tutto questo è costato poco più di 50 euro per una notte, con una buonissima colazione inclusa... in Italia cosa ci prendevi? Forse uno scarso 2 stelle.
Tra l'altro nel prezzo era anche inclusa la palestra, la sauna, il bagno turno, ed una bellissima piscina in stile infinity.


Conclusioni


Bikaner è una città bruttina come quasi tutte le città che ho visto in India.
Non per ripetermi ma, sporco, caos, traffico, puzza, rumori, non cessano mai in questi posti, ma per fortuna il bel hotel scelto ci ha regalato qualche ora di relax e di pausa da una vacanza davvero stressante.

Qui di seguito qualche foto di Bikaner in formato video slideshow su youtube:
https://youtu.be/tHYTnyZ3SbA



Prossima tappa del viaggio, per altre 6 ore circa di macchina, la pittoresca Jaisalmer.