Visualizzazione post con etichetta guide. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta guide. Mostra tutti i post

venerdì 26 aprile 2019

Leggi il post

PHP: come avere informazioni su una variabile

Le variabili in php sono un qualcosa di imprescindibile da qualsiasi sito o app, che si tratti di una banale pagina che ha come output semplice html o di un programma complesso, di sicuro si finirà per far gran uso delle variabili.

Ebbene, in alcuni casi, per esigenze di codice, potrebbe anche essere necessario avere informazioni sulle variabili che ci si trova tra le mani, magari perchè inizializzate o valorizzate da classi, oggetti o funzioni dinamiche che non sempre possono dare degli output chiari ed univoci.

Vediamo subito quindi come fare per ricavare le informazioni sulle variabili php, in modo da capirne il tipo ed il contenuto.


Come avere informazioni su una variabile in PHP


Se il vostro scopo è quello di scoprire che tipo di variabili avete tra le mani e quale è il loro contenuto, ecco che vi viene incontro la funzionalità php var_dump.

Il suo funzionamento è molto semplice, ecco un codice d'esempio:

<?php
$a="Ciao";
$b=2.7;
$c=true;
$d=array("Cane","Gatto");
var_dump($a, $b, $c, $d);
?>


Il risultato a video sarà niente poco di meno che:

string(4) "Ciao" float(2.7) bool(true) array(2) { [0]=> string(4) "Cane" [1]=> string(5) "Gatto" }

Ovvero, grazie alla potentissima funzione php var_dump, avremo ricavato per ogni variabile il tipo, la lunghezza ed i valori in essa contenuti.

Nell'esempio appena citato abbiamo una variabile di tipo string di 4 caratteri, un numero di tipo float, una variabile bolean segnata a true ed un array con dentro due valori.
Che altro si può desiderare da questa funzione?
Con un po' di parsing questa funzionalità var_dump può di sicuro regalare gran belle soddisfazioni allo sviluppatore php.

venerdì 15 marzo 2019

Come creare un sito PHP sicuro


Se si sviluppano siti internet utilizzando il php, uno degli aspetti che sicuramente bisogna prendere in considerazione è quello riguardante la sicurezza.
Molti siti web infatti, pur risultando gradevoli da vedere e comodi da utilizzare, potrebbero essere violabili da parte dei malintenzionati, i quali potrebbero addirittura entrare in possesso delle credenziali degli utenti del sito, o peggio ancora di quelle degli amministratori.

In questo tutorial, che aggiornerò man mano che scoprirò metodi più performanti per aumentare la sicurezza di un sito internet, andrò ad indicare tutte le best practice da applicare per poter avere siti php sicuri ed inviolabili... o quantomeno per aumentarne il grado di sicurezza, dato che si usa spesso dire che non esiste in natura niente che prima o poi non possa venir violato.

Iniziamo dunque con l'elenco delle attività da svolgere a livello di programmazione, ma anche di configurazione del php.ini o di apache / nginx, o di database mysql, per poter proteggere un sito web fatto in php ed aumentare il livello generale di sicurezza informatica.



1) Controllare le variabili prima di fare le query


Se il proprio sito internet deve poter dialogare con un database, che sia mysql, oracle, sql server, o qualsiasi altro db, occorre fare il parsing delle variabili che si passano nelle query.
La maggior parte dei siti internet infatti, utilizza query dinamiche, con una parte di condice sql scritto in maniera fissa, al quale vengono passate 1 o più variabili, magari ricevute da una form (metodo POST) o da una url (metodo GET).

Per prevenire quello che viene chiamato sql injection occorre dunque, prima di eseguire una query sul database, controllare le variabili che gli vengono passate.
Questo perchè se un malintenzionato modifica a mano una variabile inserendo un apice ('), questa variabile può generare un errore nella query, e da lì il malintenzionato può capire che è possibile scrivere e far eseguire (utilizzando la giusta sintassi) del codice sql, andando addirittura a leggere o peggio ancora a cancellare l'intero database.

Per proteggersi dall'sql injection quindi, bisogna controllare tutte le variabili che vengono passate ad una query.
Nel caso di numeri interi, basta convertirli con la funzione intval, altrimenti bisogna aggiungere uno slash agli apici presenti nella variabile, tramite la funzione php addslashes.

Ecco un esempio di query sicura:

$sql="SELECT var FROM tabella WHERE var1=".intval($var1)." AND var2='".addslashes($var2)."'";



2) Controllare le variabili prima di stamparle a video


La seconda regola fondamentale da rispettare per evitare problemi con il proprio sito web, è quella di controllare le varabili prima di stamparle a video, soprattutto quelle che ci vengono fornite tramite browser.
Per evitare infatti di incappare nella vulnerabilità nota come Cross-Site Scripting (XSS), che consiste nella possibilità da parte di malintenzionati di far eseguire involontariamente all'utente del codice (tipicamente javascript), occorre parsare le variabili prima di stamparle a video.

In questo caso specifico, quello che vogliamo evitare è che venga eseguito dell'html in variabili che di fatto non contemplano l'html, quindi basta utilizzare la funzione htmlentities per rendere ineseguibile qualsiasi script a livello di browser.

Se poi la variabile in questione contempla l'html, magari possiamo decidere di far sparire solo qualche tag specifico, come lo <script>, con una semplice str_replace.

Ecco un'esempio pratico di queste due funzioni all'opera:

<?php
    $var1="<script>alert('ciao');</script>";
    $var1=htmlentities($var1);
    $var2="<script>alert('ciao 2');</script>";
    $var2=str_replace("<script>","",$var2);
    $var2=str_replace("</script>","",$var2);
    echo "$var1 $var2";
?>



3) Criptare le password salvate nel database


Sia per via della terribile GDPR, ma anche in generale in meri termini di sicurezza informatica, non bisogna mai salvare le password in chiaro nel database.
A livello di php quindi, prima di salvare su mysql una password, occorre convertirla con qualche apposito algoritmo.
Così facendo, un malintenzionato che entrerà in qualche modo in possesso delle credenziali del nostro database, non potrà in alcun modo conoscere le password d'accesso memorizzate nel db.

Se poi vogliamo complicare ulteriormente la vita agli hacker (o forse crackers è meglio), prima di generare la nostra password criptata, possiamo aggiungere un valore random alla parola segreta scelta dall'utente, in modo che nessuno possa mai risalire alla password, anche se in possesso di un database di password criptate con cui fare bruteforce.

Questo secondo metodo si chiama salt, mentre la funzione per criptare le password in php è la crypt.
La funzione crypt può essere utilizzata scegliendo vari algoritmi di criptazione, come ad esempio: DES, MD5, SHA-256 e SHA-512.

Ecco un semplice esempio di generazione di password criptata con il php:

<?php
    $password="pippo";
    $salt=rand(10000,99999);
    $password=crypt($password,$salt);
    echo $password;
?>



4) Cambiare la chiave di sessione dopo la login


Un errore comune e forse meno noto, quindi potenzialmente sfruttabile da qualche malintenzionato, è quello di non far rigenerare un nuovo valore di chiave di sessione dopo la login ad un sito php.
Questa problematica, nota come Session Fixation, può essere sfruttata dai malintenzionati che hanno accesso allo stesso pc della persona che si logga con la nostra applicazione, oppure da chi ha accesso alla rete ed è in grado di utilizzare la tecnica nota come Man-in-the-Middle.

Praticamente funziona così.
Quando si prova ad accedere ad un sito web verificando il valore di una sessione, il php genera in maniera random il cosiddetto PHPSESSID.
Purtroppo però, quando si effettua la login, questo valore di default non viene rigenerato, quindi se qualche malintenzionato riesce ad ottenere questo valore semplicemente aprendo (dal pc della vittima) l'applicazione senza loggarsi, quando poi questa si logga, il malintenzionato può usare questo session id per risultare loggato con le credenziali della vittima.

Per evitare questa (abbastanza remota) problematica, basta rigenerare il sessionid dopo ogni login, in modo tale che nessuno possa sapere il valore della nostra sessione.
Per fare ciò in php basta utilizzare la funzione session_regenerate_id.

Ecco un esempio pratico di come rigenerare una sessione php:

<?php
    session_start();
    echo session_id();
    session_regenerate_id();
    echo "<br>".session_id();
?>



5) Abilitare l'https


Ormai è una cosa che si da per scontata la connessione sicura su un sito web.
Quello che bisogna fare per attivare l'https su un sito è innanzitutto acquistare un certificato ssl da installare sul server, oppure cercarne uno gratuito online.
Una volta entrati in possesso del certificato, bisogna copiare i file necessari sul server e configurare apache (o nginx, o iis) in modo tale che il sito in prima battuta faccia in automatico la redirect dall'http all'https.
Ecco un esempio di configurazione del file httpd-vhosts.conf:

<VirtualHost *:80>
    ServerName sito.it
    ServerAlias sito.it
    Redirect / https://sito.it/
    <Directory  "C:\wamp64\www\sito">
        Options -Indexes +FollowSymLinks +MultiViews
        AllowOverride All
        Require all granted
    </Directory>
</VirtualHost>

Adesso bisogna andare a modificare il file httpd-ssl.conf (tipicamente nel percorso conf/extra), ad esempio in questo modo:

<VirtualHost *:443>
    ServerName sito.it
    ServerAlias sito.it
    SSLEngine On
    SSLCertificateFile C:\percorso\certificato.crt
    SSLCertificateKeyFile C:\percorso\chiave-certificato.key
    DocumentRoot C:\wamp64\www\sito

    <Directory  "C:\wamp64\www\sito">
        Options -Indexes +FollowSymLinks +MultiViews
        AllowOverride All
        Require all granted
    </Directory>
</VirtualHost>


Abilitando l'https tra l'altro, si evita che il browser dica all'utente che il sito non è sicuro, messaggio non propriamente incoraggiante.


6) Proteggere i cookie e le sessioni


Per evitare / ridurre il rischio che qualche aggressore possa intercettare e manipolare cookie e sessioni, è bene abilitare due attributi del php, l'attributo Secure e l'attributo HttpOnly.
Il primo attributo implica che il cookie può essere trasmesso solo tramite un canale di comunicazione sicuro (es. l'https, che quindi va preventivamente abilitato sul sito), riducendo così il rischio che sia intercettato da parte di un malintenzionato in grado di monitorare il traffico di rete.
Il secondo attributo invece, impedisce al codice client-side, tipo il javascript, di accedere al contenuto del cookie, impedendo così che un eventuale codice malevolo possa rubare dati sensibili, riducendo così il rischio di furto della sessione tramite Cross-Site Scripting (XSS).

Entrambi questi attributi possono essere abilitati direttamente dal php.ini, andando a proteggere le sessioni ed in particolare il cookie legato al PHPSESSID, semplicemente settando queste righe:

session.cookie_secure = 1
session.cookie_httponly = 1

Se invece si vuole assegnare questi attributi anche ai cookie generici, basta farlo direttamente quando si crea il cookie con il php, con questa sintassi:

setcookie("nome-cookie","valore",strtotime("+1 year"),"","",true,true);

Gli attributi Secure e HttpOnly sono rispettivamente, il penultimo e l'ultimo valore settato nel cookie, che in questo caso sono semplicemente indicati a true.
Grazie a questa accortezza si riduce il rischio di session hijacking.


7) Utilizzare password sicure


Dando per scontato che lato amministrativo si utilizzino solo password complesse, bisognerebbe anche muoversi per sensibilizzare l'utente finale sull'importanza di avere delle password d'accesso robuste.
Questo potete farlo lato codice, obbligando gli utenti a scegliere password sicure, che rispettano i seguenti requisiti:
  1. Lunghezza di almeno 8 caratteri
  2. La password deve contenere sia numeri che lettere
  3. La password deve contenere almeno un carattere speciale
  4. La password deve avere almeno una maiuscola

Se tutti gli utenti utilizzassero questi criteri quando impostano la loro password personale, i malintenzionati di turno farebbero molta più fatica a rubare le credenziali alla gente, anche con il terribile bruteforce.

Volendo poi esagerare, lato codice si potrebbe far scadere la password d'accesso ogni 3/6 mesi, obbligando l'utente a cambiarla all'accesso.
Se poi avete rispettato la best practice di non salvare le password in chiaro nel database, ed avete usato un buon algoritmo di criptazione più il salt, allora potete stare ancora più tranquilli.


8) Abilitare i controlli con il CAPTCHA


Inserire la richiesta del CAPTCHA dopo enne volte che si sbaglia ad inserire la password è un qualcosa di ormai obbligatorio per combattere tentativi di forzatura della sicurezza tramite bruteforce.
Ci sono diversi siti che offrono il servizio di sicurezza CAPTCHA, il più famoso è sicuramente quello fornito da google, il famigerato recaptcha (https://www.google.com/recaptcha/).

Questo sistema può essere installato/configurato in modo che sia più o meno invasivo.
C'è infatti la versione che richiede solo la classica spunta alla voce "non sono un robot", oppure quella in cui ci viene chiesto di cliccare sulle strisce pedonali.
La modalità in cui viene chiesto di compiere delle azioni può essere più o meno invasiva a seconda dei casi, il mio consiglio è quello di posizionarsi in una via di mezzo, senza disturbare troppo l'utente finale con click eccessivi.

Il controllo tramite codice CAPTCHA tra l'altro, può essere inserito anche nelle form d'iscrizione, o in tutte quelle pagine in cui viene chiesto di compiere un'azione all'utente.
Se ad esempio si imbastisce un controllo che, dopo enne richieste nel giro di poco tempo da parte dello stesso indirizzo ip, richiede la verifica CAPTCHA, questo può aiutare a verificare se ci si trova davanti ad un attacco bot, e può ad esempio servire a mettere al riparo il nostro database da un inserimento massivo di dati indesiderati, o anche a non essere sommersi da email di spam provenienti dai nostri stessi form di contatto.


Il tema della sicurezza informatica, aka cyber security è sicuramente molto importante per chiunque sviluppi appicazioni web, che si utilizzi il php o anche qualsiasi altro linguaggio di sviluppo.
Occorre dunque non mostrare mai il fianco al cyber crime, anche perchè la GDPR ormai impone di rispettare alcuni requisiti minimi di sicurezza, altrimenti si rischia pure di non essere a norma di legge.

giovedì 7 marzo 2019

Ottenere i nomi dei file di una cartella (Windows)

Era da un po' di tempo che non facevo una guida per il computer, quindi eccomi qui oggi a farne una per windows 10.
Questo tutorial in realtà funziona anche sui windows meno recenti, dato che andremo ad operare con il potentissimo prompt dei comandi.

Nello specifico, l'esigenza è quella di poter esportare i nomi dei file contenuti in una cartella, in modo tale da averli tutti scritti in un file di testo (un txt per intenderci).
Tutto ciò può tornare utile in diverse occasioni, a me ad esempio è servito per avere l'elenco delle foto contenute in una determinata cartella di windows, e poi grazie a questo elenco scritto di nomi di file, ho potuto ricercarli e copiarli tutti in un'altra directory.
Avevo infatti un album di foto da rifare in alta definizione, quindi sapendo il nome dei file e dove prendere la loro versione HD, ho potuto agire velocemente grazie al tutorial che sto per andare ad illustrarvi.


Come ottenere i nomi dei file presenti in una cartella su Windows 10


Per poter ricavare l'elenco dei file e cartelle presenti in una determinata directory, e salvare questa lista in un semplice file di testo txt, bisogna agire nel seguente modo:

  1. Aprire il prompt di windows
  2. Entrare dentro la cartella dove sono contenuti i file da estrarre (con il comando cd nomecartella)
  3. Lanciare il comando: dir > lista.txt

Tutto qui.

Ottenere i nomi dei file di una cartella (Windows)

Con questa semplice sintassi infatti, avremo creato un file di testo chiamato lista.txt, contenente tutti i file (e le eventuali cartelle) presenti nella directory in cui abbiamo lanciato il comando dos dir.

Adesso con questo file di testo contenente l'elenco dei file della nostra cartella, potremo farci un po' quel che ci pare, anche elaborarlo per avere una lista più pulita ed operativa per altre batch dos automatiche.

Se per caso questa procedura non fosse abbastanza chiara, ecco qui il link al video tutorial su youtube su come esportare l'elenco dei file presenti in una cartella windows (10 e non):
https://youtu.be/RrWpYKtZ9Fo

martedì 15 gennaio 2019

Come mettere foto animate su Youtube

So cosa starete per dire dopo aver letto il titolo di questo post: ma che cavolo stai dicendo Willy? Da che mondo e mondo su youtube si caricano i video!
Ebbene si, è vero, ma da un po' di tempo a questa parte sul tubo è possibile caricare anche un altro tipo di contenuto.
E' infatti ora possibile mettere foto su youtube, che siano gif animate o semplici immagini, il tutto come se fosse un qualsiasi altro social.

In realtà questa funzionalità / possibilità è già da un po' che esiste, però un tempo questa preziosa opzione era preclusa ai soli creator che avevano almeno 10000 iscritti.
Da un po' di tempo a questa parte però, anche ai comuni normali è comparso il tab community nel proprio canale, un tab a dir poco indispensabile per poter caricare foto su youtube.

Ma bando alle ciance, vediamo subito come fare.


Come mettere foto animate su Youtube


Per poter caricare immagini / foto, animate o non, su youtube, basta seguire questi semplici ed elementari passaggi, validi sia da yt app, che da yt per computer:

  1. Loggarsi su youtube
  2. Accedere al proprio canale
  3. Cercare e cliccare sulla tab community
  4. Cliccare sul box di scrittura che comparirà a video
  5. Cliccare sull'icona che rappresenta le immagini (simbolo universale)
  6. Cercare l'immagine da caricare nel proprio dispositivo, o anche solo trascinarla se si utilizza un pc
  7. Scrivere un eventuale messaggio ai propri followers
  8. Cliccare sul tasto Pubblica

Come mettere foto animate su Youtube

Tutto qui.
L'immagine postata sarà ora disponibile a tutti i propri fans, ma potrebbe anche apparire nella home di youtube di anche altre persone, come suggerimento di visione diciamo.

Attenzione però.
Se da una parte questa funzionalità apre le porte a nuove forme di intrattenimento, anche più veloci e semplici della creazione di un video, dall'altra parte bisogna stare molto attenti a non caricare immagini protette da copyright.
Non vorremo mica farci chiudere il canale dopo che ci siamo sbattuti tanto per non caricare video con musica di altri o video di altri, no?

A grandi poteri corrispondono grandi responsabilità (cit.).

Ad ogni modo, qui di seguito la video spiegazione su come mettere le foto su youtube per chi ha android:
https://www.youtube.com/watch?v=C2ZaX1D5Yg8

martedì 25 dicembre 2018

Come nascondere un video su youtube

Se usi il tubo per pubblicare filmati, a volte potrebbe anche capitarti di voler non rendere disponibili i tuoi video a tutto il mondo, ma magari solo a te stesso o a qualche amico di fiducia.
Premesso che comunque youtube non è vimeo e che quindi la gestione della privacy e dei permessi di visualizzazione è un po' meno potente, comunque col tubo è possibile mostrare o nascondere i propri filmati a piacimento.

Vediamo subito le opzioni a nostra disposizione per nascondere video yoututbe al mondo intero, o solo ai nostri non amici.


Come nascondere un video su youtube


Per far sparire un video da youtube, a parte eliminarlo, come spiegato in questo post, è possibile cambiarne lo stato.
Per fare ciò basta:
  1. Loggarsi a youtube
  2. Entrare nel video desiderato
  3. Cliccare sul bottone Modifica
  4. Nella sezione di destra troverai la tendina degli stati, che sono: Pubblico, Non in elenco, Privato.
  5. Scegliere lo stato desiderato e poi cliccare su Salva modifiche

Come nascondere un video su youtube

Ecco fatto.

Ora però vediamo di capire nel dettaglio quali stati usare in base alle proprie necessità.
Lo stato Pubblico non ha neanche bisogno di spiegazioni, in quanto è lo stato in cui mettere un video per far sì che questo venga visualizzato da tutti online.

Lo stato non in elenco è lo stato youtube da utilizzare per condividere un video solo con i propri amici.
Tramite questo stato infatti, il video yt sarà accessibile solo per chi ne conosce l'indirizzo web.
Ora ovviamente il limite di sicurezza che salta all'occhio, è che se qualcuno spoilera il link in giro, il video di fatto non è più privato per pochi eletti.

Infine lo stato privato è quello che garantisce il 100% della privacy e riservatezza di un video.
Questo stato si usa infatti per rendere un video privato, ovvero visibile solo da sé stessi.

Bene, con gli stati dei video youtube direi che è tutto.
Non escludo che in futuro il tubo aggiunga qualche nuovo stato o funzionalità per gestire maggiormente la privacy dei video.

giovedì 20 dicembre 2018

Leggi il post

Come sapere se una variabile è un array (PHP)

Sempre a proposito di array php, argomento ormai un po' troppo abusato su questa sezione guide del mio sito, oggi spiegherò un'ulteriore funzionalità, tanto semplice quanto a volte importante.

Mettiamo ad esempio che per esigenze di vario tipo non si sa esattamente se una variabile è un array, ad esemio in quei casi in cui non si è certi dell'esito di un popolamento dinamico, ecco che avere una funzione php che ci dice esattamente questa cosa può sicuramente essere una cosa utile e gradita.
Vediamo dunque di scoprire come fare questa semplice verifica.


Come sapere se una variabile è un array (PHP)


Tra le tante funzionalità php per gestire gli array non poteva certo mancarne una che semplicemente ci dice se una variabile è un array.
Senza altri giri di parole, ecco la stringa necessaria per scoprire quanto appena accennato:

is_array($variabile);

Tutto qui.
La funzione php is_array infatti, passandogli una variabile di qualsiasi tipo, si limita a restituire true o false a seconda se ci si trovi davanti ad un array oppure no.

Ecco un esempio pratico:

<?php
$var1=array(1,2,3);
if(is_array($var1)) echo "var1 è un array<br>\n";
else echo "var1 NON è un array<br>\n";
$var2="pippo";
if(is_array($var2)) echo "var2 è un array<br>\n";
else echo "var2 NON è un array<br>\n";
?>


Nell'esempio (banale) qui sopra citato, grazie alla funzione is_array abbiamo scoperto che var1 è un array, mentre var2 non lo è.
Al momento non mi viene in mente nessun esempio più intelligente per dimostrare l'importanza di questa funzione, ma credetemi sulla parola, un giorno sicuramente potrà tornarvi utile :)

Buon coding.

giovedì 13 dicembre 2018

Come testare il php online

Facendo diversi tutorial sul php, spesso mi sono trovato a dover creare delle pagine php solo per testare quanto stavo per pubblicare sul sito, giusto per essere sicuro di non scrivere castronerie o commettere qualche errore di svista (cit.).

L'altro giorno però, ho avuto un'illuminazione.
Mi sono chiesto: ma non esisterà un sito per testare il php online?
E dopo una breve ricerca su google, con somma gioia ho scoperto che fortunatamente il sito in questione esisteva eccome.
Ed eccomi qui a fare un nuovo breve tutorial su come provare il php online.


Come testare il php online


Mettiamo caso di trovarci fuori casa e di non aver sottomano il nostro wamp o lamp di fiducia.
Mettiamo caso di non avere alcuno spazio online che supporta il php, o mettiamo caso di non aver neanche voglia di installare webserver come apache, nginx, il php e fare configurazioni varie.
Ecco che in questi casi ci viene in aiuto una sandbox online che consente di lanciare le php functions più famose (non tutte ovviamente per motivi di sicurezza).
Ecco il sito di cui sto parlando:

http://sandbox.onlinephpfunctions.com

Questo php editor online, anche se non è propriamente corretto chiamarlo così, consente di eseguire intere righe di codice, script interi, risultando quindi molto utile per testare online quanto si sta facendo, in maniera rapida ed immediata.

Il funzionamento di questo sito è molto semplice.
Basta scrivere nell'apposito box il codice php che si vuole eseguire, scegliere la versione del php desiderata, ed il formato d'output.
Infine basta cliccare sul bottone Execute code, per ammirare a video il risultato ottenuto.

Come testare il php online

Se poi si vuole salvare il codice scritto, per poi implementarlo in produzione sui propri server, basta cliccare sul bottone Save or Share your code.

Ovviamente questo utilissimo sito può essere tranquillamente utilizzato per testare semplici script o righe di codice php, ma non è certo pensabile utilizzarlo per sviluppare in toto una web application.
Però sicuramente, ad esempio, si può utilizzare questo sito per verificare al volo se una certa funzione è compatibile con diverse versioni del php, e scoprire ad esempio da che versione in poi una funzionalità php è disponibile.

Ed anche per oggi è tutto, buon divertimento con il php online :)