Lev Semenovic Vygotskij è nato nel 1896 a Orsa in Russia, si
laureò in giurisprudenza a Mosca, tra i suoi più stretti collaboratori
in campo psicologico ci furono
Leont'ev e
Lurija, criticò
la teoria egocentrica di Piaget e si occupò dei difetti infantili, morì
di tubercolosi nel 1934, anno in cui fù pubblicato il suo capolavoro
pensiero e linguaggio.
La teoria di Vygotskij non fù molto apprezzata nei suoi anni (30), ma venne riscoperta negli anni 60 e poi negli anni 80.
La sua teoria è nata grazie ai contributi della linguistica,
dell'estetica, della psicologia, della pedagia, della psicopatologia e
della neuroscienza.
Il manifesto della scuola storico-culturale fù nel saggio
la coscienza come problema della psicologia del comportamento, esposto nella prima conferenza tenuta da Vygotskij nell'istituto di psicologia di Mosca.
La teoria storico-culturale nacque dalla critica allo studio dei soli
riflessi che trascurarava lo studio dei processi psichici superiori,
caratteristici degli uomini (quelli che li differenziano dagli animali),
e Vygotskij propose di studiare la coscienza tramite l'analisi delle
risposte verbali dei soggetti (interviste).
Secondo Vygotskij, la coscienza umana ha in più di quella animale: l'
esperienza storica, l'
esperienza sociale e l'
esperienza duplicata (apprendimento attivo del lavoro).
Vygotskij nelle sue ricerche confrontò la psicologia umana con quella
animale, la psicologia dell'adulto con quella del bambino, la psicologia
dei sani dai malati, la psicologia degli uomini primitivi con quella
dei civilizzati, e fù influenzato da
Darwin,
Buhler, Kofkka e
Kohler,
ipotizzando che il salto evolutivo avvenuto tra uomo e animale fosse
dovuto allo sviluppo dei processi psichici superiori dipendenti dal
contesto storico-sociale in cui cresce il bambino.
Vygotskij ammette l'esistenza degli elementi psichici basilari di tipo
stimolo-risposta, ma puntualizza che in quelli di tipo superiore in
mezzo c'è il
priem, lo stimolo-mezzo (che secondo lui questi
stimoli guidano quasi sempre il comportamento umano e sono sia di tipo
esterno che interno), inoltre sostiene che l'uomo crea nella sua
infanzia uno stimolo che usa per instaurare un nuovo rapporto
stimolo-risposta e consentire lo svolgimento del comportamento in una
direzione diversa.
Il linguaggio verbale stesso è uno stimolo-mezzo se lo si interpreta
come una forma di comunicazione, e la differenza tra l'uomo e l'animale,
è che il primo è evoluto grazie al fatto che è un essere sociale.
La
legge genetica generale culturale afferma che le funzioni psichiche sviluppate nelle relazioni sociali diventano poi interne all'individuo.
Vygotskij si interessò ai problemi della scuola, alla pedagogia, fino a
quando nel 1936 il comitato centrale del partito comunista approvò la
risoluzione con la quale si condannava la pedagogia di fare uso
indiscriminato di test di selezione di alunni e di non tener conto del
principio della lotta di classe, così le opere di Vygotskij furono
bandite per oltre 20 anni.
Vygotskij sostiene una visione dell'analisi basata sulla scomposizione di un insieme unitario di base in
unità componenti
(elementi che conservano le proprietà dell'insieme), inoltre, la parola
ha un aspetto esterno, il suono, ed uno interno, il significato, e il
linguaggio ha una funzione sociale esterna ed una di funzione mentale di
pensiero interna.
Il pensiero non nasce da un altro pensiero, ma dalla coscienza, e il
senso delle parole usate è conosciuto solo dal parlante, mentre il
significato è quello dato dal vocabolario.
Tra il 1924 e il 1936, le principali teorie della psicologia sovietica furono: la
reattologia di
Kornilov, la
teoria di
Blonskij, la
riflessologia di
Bechterev, la
teoria storico-culturale di
Vygotskij
e diverse teorie pedagogiche, inoltre tutti i famosi astronauti
sovietici dovevano studiare psicologia per poter affrontare i problemi
psicologici che potevano incontrare nello spazio.
Negli anni 80 invece, la psicologia sovietica si è concentrata prevalentemente sulla
teoria dell'attività.
Ci fù un importante ricerca condotta da
Lurija per verificare se
in individui appartenenti ad una cultura primitiva, i processi cognitivi
funzionassero diversamente dagli individui occidentali istruiti.
I risultati di questa ricerca dimostrarono la teoria storico-culturale,
ma furono criticati perchè affermavano l'inferiorità cognitiva di certe
popolazioni.