mercoledì 12 settembre 2018

Il castello (The Last Castle)

Il castello è un film drammatico del 2001 diretto da Rod Lurie, con Robert Redford, James Gandolfini, Mark Ruffalo, Steve Burton, Delroy Lindo, Paul Calderón, George W. Scott, Brian Goodman, Frank Military.

Il castello (The Last Castle)

Trama

Eugene Irwin è un famoso generale dell'esercito degli Stati Uniti d'America che viene condannato dalla corte marziale a dieci anni di carcere, a causa di un ordine infranto che ha causato la morte di otto soldati.
Eugene viene dunque mandato in un carcere militare di massima sicurezza, nel quale dovrà scontare la sua pena.
A causa della sua notorietà, il generale Irwin verrà accolto dai suoi nuovi compagni in diversi modi, ma di sicuro senza passare inosservato.
Il carattere risoluto e dedito alla giustizia del generale Irwin però, lo porterà subito a scontrarsi con il direttore del carcere.


Recensione

Il castello (The Last Castle) è un film drammatico del 2001.
Essendo un appassionato di film sul carcere, non potevo perdermi anche questa pellicola.
Di sicuro questo è un film un po' diverso dal classico movie sulle prigioni, dato che comunque i carceri militari sono differenti da quelli dove sono presenti i delinquenti comuni.
Anche qui ci sono le cattive persone, per carità, ma entra in gioco anche la gerarchia ed i gradi, e diciamo che in linea di massima c'è un po' più di rispetto per gli anziani.
Essendo però pur sempre una prigione, non mancano i problemi, come quelli che avrà il protagonista di "il castello", che nello specifico stiamo parlando del bravissimo Robert Redford.

Link alla scheda del film su wikipedia

martedì 11 settembre 2018

L'hotel a 5 stelle di Bikaner (India)

In India, sulla strada tra Jaipur e Jaisalmer, c'è un'altra cittadina relativamente famosa del Rajasthan, Bikaner.
In realtà Bikaner non era neanche in programma, ma la distanza tra i luoghi cult del Rajasthan è tale da obbligare in alcuni casi a fare delle tappe intermedie.
Ad ogni modo questo luogo di passaggio si è rivelato un'ottima sorpresa, quantomeno è servito per poterci riprendere dalle fatiche ma soprattutto dallo stress del viaggio.
Il tutto è stato possibile grazie alla scelta di prenotare un hotel a 5 stelle, una cosa che in Italia non avrei mai fatto visti i prezzi folli, ma che nella povera India è stato invece possibile fare.

L'hotel a 5 stelle di Bikaner (India)


Da Jaipur a Bikaner in auto


Quello che forse non ho ancora scritto in questo diario di viaggio in India, è che a Nuova Delhi abbiamo preso la drastica decisione di rinunciare ad un viaggio fai da te fatto di treni e di aerei, e di affidarci ad un autista locale.
Questo perchè l'impatto con l'India è stato davvero traumatico (puzza, sporco, caos, maleducazione, ecc...) e quindi piuttosto che slerare a cercare di prenotare treni su app che non funzionano o peggio ancora di affidarci ad agenzie che spesso sono delle vere e proprie truffe, abbiamo deciso di correre un rischio solo e definitivo: affidarci ad un autista suggerito da una persona conosciuta su internet.

Normalmente non farei mai una cosa del genere, diffidente come sono, ma eravamo davvero in crisi e ce la siamo rischiata.
Beh, la scelta è stata azzeccata, dato che il nostro autista non solo non era un truffatore, ma anzi era una bravissima persona, seria ed affidabile.
Siamo dunque partiti con una comoda auto con aria condizionata e wifi ed abbiamo visto parte della sporca India da dietro un finestrino, relativamente protetti da smog, rumori e rischi d'investimento.
Certo, poi quando devi vedere le varie attrazioni devi scendere ed affrontare flotte di procacciatori di clienti, ma almeno ogni tanto abbiamo avuto diverse ore di pace e di quiete.

La strada tra Jaipur e Bikaner, così come le successive vie del Rajasthan, offre davvero molte cose da vedere e fotografare, con un paesaggio abbastanza vario che consente di ammazzare il tempo (quasi 6 ore di macchina andando al massimo ad 80km/h).

road to bikaner
mucche in strada
donne facchino
cammello da traino


Cosa vedere a Bikaner


Bikaner sarà anche una tappa di passaggio, ma ha anche lei le sue belle attrazioni.
Prima di tutto c'è un ennesimo bel castello da poter vedere, il Junagarh Fort.
Anche in questo caso, stufi di castelli e per poter variare un po', abbiamo passato la mano e l'abbiamo visto solo da fuori.
Abbiamo compensato con il National Research Centre on Camel, una riserva di cammelli carina da visitare, anche per i bambini. Consapevoli che non è sicuramente all'altezza del forte, ma volevamo fare qualcosa di diverso, ed è stata sicuramente una buona esperienza.

Junagarh Fort
torre di bikaner
cammelli
National Research Centre on Camel
cammello

Giunti poi in città, prima di recarci nel nostro magnifico hotel, ci siamo fatti portare al Rampuria Haveli di Bikaner, nella old haveli (la città vecchia).
Trattasi di pittoreschi edifici in stile inglese/europeo, davvero ben fatti e stilosi, che dalle foto trovate su internet facevano immaginare che la zona circostante fosse pulita e tranquilla... nulla di più falso!
Si il palazzo è bello, ma tutto il resto è il solito schifo, cacche e carte per terra, puzza e tanti motorini e tuc tuc da evitare.
Di ritorno poi dal palazzo miraggio siamo passati per il Kote Gate, una porta centrale della città che è l'apoteosi del caos.
Traffico indescrivibile di persone e mezzi di trasporto, tanti clacson h24 e mal di testa assicurato... questa è Bikaner, questa è l'India.

Rampuria Haveli
casino nelle strade
mucca domestica
Kote Gate
montoni per le strade


L'hotel del Maharaja a Bikaner


Di cose da vedere a Bikaner ce ne erano altre, tra templi e laghi vicini, ma avendo capito l'antifona, ed avendo un hotel a 5 stelle che ci aspettava... cosa scegliere?
Quindi, viste le cose principali ci siamo fatti portare dall'autista al bellissimo hotel di lusso Narendra Bhawan, di proprietà niente poco di meno di un Maharaja.
Siamo stati accolti addirittura dalle trombe (ma avendolo letto prima su internet mi sono rovinato la sorpresa), abbiamo fatto il check-in, visto la stupenda stanza, e poi abbiamo iniziato a girare e fotografare il palazzo, davvero da 1000 e 1 notte!

ricco è bello
infinity pool
sale dell'hotel di bikaner

La cosa bella è che tutto questo è costato poco più di 50 euro per una notte, con una buonissima colazione inclusa... in Italia cosa ci prendevi? Forse uno scarso 2 stelle.
Tra l'altro nel prezzo era anche inclusa la palestra, la sauna, il bagno turno, ed una bellissima piscina in stile infinity.


Conclusioni


Bikaner è una città bruttina come quasi tutte le città che ho visto in India.
Non per ripetermi ma, sporco, caos, traffico, puzza, rumori, non cessano mai in questi posti, ma per fortuna il bel hotel scelto ci ha regalato qualche ora di relax e di pausa da una vacanza davvero stressante.

Qui di seguito qualche foto di Bikaner in formato video slideshow su youtube:
https://youtu.be/tHYTnyZ3SbA



Prossima tappa del viaggio, per altre 6 ore circa di macchina, la pittoresca Jaisalmer.

lunedì 10 settembre 2018

Jaipur, la città rosa (India)

Se c'è una cosa che ho imparato dal mio viaggio in India, è che qui gonfiano sempre le cose per attirare i turisti.
Se infatti si ha viaggiato un po' il mondo, quando ci si trova in posti che vengono definiti la città rosa come Jaipur, o la città blu, o la Venezia d'India... viene un po' da ridere, per non dire che ci si sente un po' fregati/presi in giro.

Si, a Jaipur ci sono tante case di color rosa, questo è vero, c'è una sorta di muraglia che sembra presagire ad un grande e caratteristico centro storico dove poter camminare su vie acciottolate circondate da dolci case rosa... nulla di più lontano dalla realtà purtroppo.
Dopo la delusione di Agra, ancora una volta ci troviamo davanti ad una città caotica, sporca e super trafficata, le cui case rosa non riescono ad affascinare perchè si è distratti dai continui beep beep dei tuc tuc.

Jaipur, la città rosa


Cosa vedere a Jaipur


La "città rosa" vanta diversi siti d'interesse turistico, più di qualsiasi altra città del Rajasthan.
Si va dal vicino forte Amber, che io non ho visto perchè stufo di forti e perchè ho sentito dire che era simile a quello di Nuova Delhi, al fatiscente palazzo Hawa Mahal.
Il Hawa Mahal è un palazzo molto particolare con tantissime finestre, anche se riuscire a fotografarlo risulta un'impresa se ci si passa in macchina, visto l'incredibile traffico della zona.

Hawa Mahal

Abbiamo poi il Palazzo di Jaipur, che vale la pena di visitare al suo interno in quanto carino e pieno di stanze ben adobbate, con la classica armeria e tanta tanta storia.
Ci sarebbe poi il Jantar Mantar, un complesso architetturale che fa da osservatorio astronomico, un luogo con un'architettura davvero singolare.
Il Jal Mahal merita sicuramente una visita in quanto si tratta di un palazzo sull'acqua davvero pittoresco... ma anche lì... peccato che poi l'acqua è putrida ed inquinata.

palazzo rosa
guardie antiche
Palazzo di Jaipur
Jal Mahal
acqua sporca

Completano la carrellata di cose da vedere a Jaipur un po' di templi indù sparsi qua e là per la città, il pittoresco tempio bianco Birla Mandir, davvero carino da visitare (appena fuori città) e forse la cosa che più ho apprezzato, il tempio delle scimmie (Monkey Temple - Galta Ji).
Avevo già visto qualcosa di simile in Thailandia (a Lopburi), dove tra l'altro lì i primati sono decisamente più aggressivi, quindi dì per sè questa attrazione non mi ha stupito più di tanto.
Tuttavia i templi al suo interno sono molto caratteristici, e sono presenti anche alcune piscine dove i locali fanno il bagno... vestiti :p
Di scimmie in prima battuta non ce n'erano molte, quindi ho proseguito la salita fino al tempio del sole (Surya Mandir), dal quale si vede un ottimo panorama della città (dopo una discreta camminata sotto il sole).
Al ritorno per fortuna ho beccato il momento in cui gli davano da mangiare, quindi sono arrivate tutte ed ho potuto fare tante belle foto.

tempio indiano
tempio delle scimmie
donne in piscina
ritrovo di scimmie
scimmie e monnezza
Birla Mandir


Conclusioni


Purtroppo anche Jaipur è stata una delusione.
Non tanto per i luoghi da vedere che sono anche carini, ma per la gente e per la città.
Troppo caos, troppo inquinamento, troppi clacson, troppo traffico, troppa sporcizia, troppa puzza... e purtroppo questa è stata una costante di tutto il mio viaggio in India...

Qui di seguito le foto di Jaipur in formato video youtube:
https://youtu.be/kiD_DoYOt7Q



Dopo Jaipur il nostro autista ci ha portato a Bikaner, una città non prevista dal mio tour, ma come scalo d'obbligo per poter riposare un po'.

domenica 9 settembre 2018

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Due amiche d'infanzia (barzelletta)

Una barzelletta un po' sconcia:

Due amiche d'infanzia si rivedono dopo molti anni.
Claudia, la prima, vedendo Laura arrivare in Ferrari, le domanda stupita come abbia fatto a fare soldi, ricordando che da piccola viveva nella più totale miseria.
E Laura: 

- E' molto semplice, ho avuto un'idea strepitosa. Nei campi di mio padre crescevano soltanto mandarini ed aranci, così ho deciso di far crescere delle piante di mandaranci, innestandole tra di loro. 
Laura continua il suo discorso compiaciuta di se stessa:
- Se vuoi un consiglio, fai come me, inventa qualcosa di innovativo, magari per gli uomini. Devi sapere che quando piace una cosa agli uomini, loro spendono tutto ciò che hanno per soddisfarsi.
Così, Claudia passa i successivi tre anni della sua esistenza a pensare alle parole della sua amica.
Dopo quattro anni, Laura scorge Claudia mentre è ferma al semaforo con la sua Lamborghini, intenta a dare una mancia di 500 euro ad un poveraccio.
Allora Laura si precipita ad abbracciare
tutta felice la sua amica, esclamando: 
- Brava, ce l'hai fatta anche tu! Cos'hai inventato? Sono davvero curiosa!
- E Claudia risponde: 

- Ho pensato molto alle tue parole ed ai gusti degli uomini. Vedi cara, nei campi di mio padre si coltivavano solo pompelmi e pini. Quindi ho seguito il tuo esempio ed è stato un successo!

sabato 8 settembre 2018

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Due barzellette sugli avari (genovesi)

Due simpatiche barzellette sugli avari genovesi:

Un genovese dice ad un altro:
- Scusa, mi presteresti 5 euro?
- Mi dispiace ma non le ho con me!
- E a casa?
- Tutti bene grazie!


 Un genovese porge un qualcosa al facchino che gli ha portato le sue pesanti valigie, dicendogli:
- Si prenda un caffè.
Ed il facchino stupito risponde:
- Ma come, questa è una bustina di zucchero!
- Ah beh, se lo preferisce amaro me la riprendo!

venerdì 7 settembre 2018

Agra, tra Taj Mahal e povertà (India)

Se non consideriamo il primo giorno a New Delhi, dalla quale siamo fuggiti quasi schifati, si può dire che Agra, nell'Uttar Pradesh è stata la nostra prima tappa di un estenuante quanto pittoresco viaggio in India.

Tralasciando le considerazioni generali sull'India, che farò nel post di Delhi, il titolo del post fa subito capire che Agra è una città molto povera.
Certo, una marea di turisti da tutto il mondo viene in questa città per vedere una delle sette meraviglie del mondo, il Taj Mahal, ma a parte questo la città offre davvero poco, ed inoltre si è praticamente sommersi dalla miseria e dalla sporcizia che dilaga ovunque.

Ma andiamo per ordine, e mettiamo come apripista una foto bella, giusto per non essere troppo pessimisti.

Agra, tra Taj Mahal e povertà


Cosa vedere ad Agra


Come dicevo poco sopra, la gente si reca in questa piccola cittadina dell'India per un solo motivo, un luogo talmente famoso che già da solo si può dire che vale il viaggio in India, il Taj Mahal.
Fatto costruire dal classico imperatore sperperone per commemorare la morte della moglie, il Taj Mahal è divenuto in breve tempo un luogo di culto e di pellegrinaggio prima, per poi diventare un'attrazione famosa in tutto il mondo.
Ma il karma ha poi restituito a questo imperatore il fatto di aver speso questi soldi al posto di aiutare la popolazione, dato che poi il figlio lo ha destituito e fatto imprigionare nel forte rosso, tra l'altro un'altra delle attrazioni più famose di Agra.

Taj Mahal
il complesso del Taj Mahal
fiume di Agra
donne dai vestiti colorati
Taj Mahal da dietro

Tolte queste due attrazioni, e tra l'altro il forte rosso non l'ho neanche visto perchè dicono tutti che è quasi uguale a quello di Nuova Delhi, che cosa rimane da fare ad Agra?
Certo, potrei citarvi qualche mausoleo o tomba da vedere, ma non lo farò perchè già in India ne vedrete tanti e di più belli.

Farò un'eccezione solo per il Fatehpur Sikri Fort, un altro forte di colore rosso un po' diroccato, nella strada tra Agra e Jaipur.
Ma anche qui, bellezza nella media, ma un caldo infernale, in più se ti riposavi all'ombra sentivi l'odore di pipì perchè certi incivili usavano i portici del castello come il loro wc personale...
Carina però la moschea al suo interno.

Fatehpur Sikri Fort
dentro il Fatehpur Sikri Fort
moschea del Fatehpur Sikri Fort
tombe nella moschea

 

Agra una città piena di poveri


Ed eccoci al punto dolente di un viaggio ad Agra: i poveri.
Si la povertà fa parte della vita, ed anche qui da noi ne abbiamo molti, ma ciò che si vede in India raggiunge dei livelli quasi inimmaginabili.
Tutto ciò si traduce in: sporcizia nelle strade, puzza, inciviltà, maleducazione, scocciatori, traffico e disordine.
Già solo per entrare nel Taj Mahal o peggio ancora nella zona di Fatehpur, si viene presi d'assalto da decine di procacciatori di clienti insistenti come mosche sulla cacca, persone maleducate che stressano il turista fino allo sfinimento.

Poi due cose sono terribili in India: i clacson delle macchine/moto/ tuc tuc e gli odori, o per meglio dire la puzza (che non è sempre merda, ma anche peggio).
I clacson vengono usati dai mezzi di trasporto per dire ai veicoli più lenti di spostarsi, il risultato è un beep beep incessante 24 ore su 24... da spararsi!
Poi ci sono gli odori dell'India, uno si immagina incenso profumi spirituali e da yoga, invece la puzza di cacca è una costante ad Agra e nelle altre città, una puzza che si mescola a quella della fogna e di altre schifezze... odori che fanno passare qualsiasi appetito.

Tornano poi alla miseria dilagante, certe vie anche centrali sono al limite del ghetto e non ci si sente per niente sicuri a passeggiare o a fare foto.

macchine abbandonate in strada
galline non in fuga

Concludendo, vale la pena di andare ad Agra solo per vedere il Taj Mahal, che tra l'altro mi è parso poco più bello del Duomo di Milano, ma una volta fatto quello bisogna barricarsi in albergo, sperando di trovarne uno buono e pulito... cosa per niente facile e scontata in India!

Qui di seguito le foto di Agra trasformate in un video slideshow per youtube (che tra l'altro, riguardandone la selezione finale, fanno sembrare pure bello il posto e di certo non rendono l'idea dello stress e del disagio che si può provare a visitare certi posti):
https://youtu.be/IaD5UtSj69o



Dopo Agra la seconda meta del viaggio in India è stata Jaipur... un altro luogo da incubo :)

giovedì 6 settembre 2018

Brno, la città degli artisti da strada

Non lontano da Bratislava e da Vienna, c'è una città della Repubblica Ceca di nome Brno, che non sarà magari famosa come Praga, ma che ha lo stesso il suo perchè.
Brno è infatti una cittadina molto carina, l'ideale per una gita in giornata adatta a tutti, che si tratti di viaggiatori singoli, gruppi di amici, o famiglie.

Con i suoi quasi 400.000 abitanti e con un centro storico chiuso al traffico che è davvero un piccolo gioiellino, Brno è il principale centro della Moravia ed il capoluogo della regione della Moravia Meridionale.
Sul perchè ho scritto nel titolo di questo post che Brno è la città degli artisti da strada, lo spiegherò più sotto.

Brno, la città degli artisti da strada


Come arrivare a Brno


Io sono arrivato a Brno direttamente da Bratislava, con una comoda gita in giornata.
Le alternative per poter raggiungere questa cittadina da un altro stato sono diverse, si va dai bus tipo Flixbus, ai treni come RegioJet. Io ho scelto questa seconda opzione e devo dire che sono rimasto molto soddisfatto. Per soli 5 euro a biglietto ho avuto un treno pulito con wifi, aria condizionata ed addirittura acqua gratis.
In poco più di un'ora di viaggio arrivi da Bratislava a Brno, poi dalla stazione è possibile raggiungere a piedi in pochi minuti il centro storico, ed iniziare così la visita della città.

treni a brno
bei grattacieli


Cosa vedere a Brno


Brno è una cittadina relativamente piccola e tutto ciò che è di interesse turistico è praticamente raggruppato tutto nel centro storico della città.
Va subito detto che tale centro è chiuso al traffico e che quindi è davvero piacevole e rilassante camminare per le vie pieni di negozi, di gente allegra e di artisti da strada.
Come scrivevo poco sopra infatti, Brno è una città che pullula di cantanti, musici, deejay, giocolieri, tutti che si esibiscono allegramente per le strade della città.

cantanti sul muro
musici
deejay at work
gemelle cantanti

Tornando invece alle cose da vedere, anche Brno come Bratislava ha un suo bel castello cittadino, la Fortezza dello Spielberg. Poi altri luoghi da non perdere sono la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, il Municipio Vecchio e la cripta dei cappuccini.

piazza principale
palazzo con statua alla finestra
nella cripta dei cappuccini
chiesa
Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo
statua
little mozart
centro città
ombrelli volanti
statua facchino

Ad ogni modo Brno va girata a piedi. Tutto verrà naturale ed i luoghi più belli della città si mostreranno a voi come per magia.
Passeggiare per questa città quando c'è il sole ed il bel tempo è davvero un qualcosa di piacevole, si respira un'atmosfera di festa che si protrae fino alla sera, grazie a locali e luoghi di ritrovo vari.

Non ero mai stato in Repubblica Ceca, ma se tutte le città sono belle come Brno, di sicuro vale la pena tornarci.

Qui di seguito il link alle foto video slideshow su yt:
https://youtu.be/YPVW2xphwIg