lunedì 1 maggio 2017

Creare uno script dos bat su Windows 10

Per i nostalgici del MS-DOS, oggi spiegherò come creare un file eseguibile .bat, ovvero uno script che è in grado di far compiere più operazioni di vario tipo al vostro windows 10, tramite il semplice click del mouse.

Questo genere di file funzionano a riga di comando, e consentono di richiamare altri programmi, o di svolgere delle normali operazioni tramite i più basilari comandi dos.

Andando dunque a creare un file con estensione .bat, sarete in grado di far compiere alla vostra macchina più operazioni contemporaneamente, cosa che altrimenti magari dovreste fare entrando ogni volta dentro il promp dei comandi di windows, digitando di volta in volta il codice a mano.


Come creare uno script dos bat su Windows 10


Realizzare un semplice script bat è facilissimo, basta seguire le seguenti istruzioni:
  1. Cliccare con il tasto destro del mouse in un punto vuoto del desktop
  2. Nel menù a tendina che si aprirà, selezionare Nuovo -> Documento di testo
  3. Dare un nome al file .txt appena creato, poi entrarci dentro tramite doppio click del mouse
  4. Scrivere i comandi dos desiderati
  5. Salvare e chiudere il file
  6. Adesso, tasto destro sul nome del file, poi cliccare su Rinomina
  7. Cambiare l'estensione da .txt a .bat e dare la conferma se ve lo chiede. Se sul vostro pc non si vedono le estensioni, leggere questo post per capire come abilitarle
  8. Lanciare il file bat appena creato, tramite il doppio click del mouse, per fargli compiere le operazioni che avete scritto al suo interno

Facciamo un esempio pratico.
Provate a creare un file di testo chiamato prova.txt e scriveteci dentro i seguenti comandi
cd C:\Windows\System32
calc.exe

Salvate e rinominate il file in prova.bat.

Creare uno script dos bat su Windows 10

Adesso fate doppio click sul file appena creato, e vedrete partire da sola la calcolatrice di windows.

Questo genere di script di solito, chiamato anche file batch, può essere utile anche su windows 10, quando si ha da lanciare periodicamente una serie di comandi in sequenza. O ad esempio, sapete che ogni volta che dovete fare un lavoro, vi serve aprire 10 programmi tutti insieme, grazie a questo genere di script potrete lanciarli tutti in un colpo solo, con un semplice click del mouse, risparmiando ogni volta del tempo.

Boston - Caccia all'uomo

Boston - Caccia all'uomo è un film drammatico, storico, thriller del 2016 diretto da Peter Berg, con Mark Wahlberg, Kevin Bacon, Michelle Monaghan, John Goodman, J. K. Simmons, Vincent Curatola, Alex Wolff, Themo Melikidze, Michael Beach.

Boston - Caccia all'uomo

Trama

Boston, durante la consueta maratona annuale, due esplosioni rompono la serenità dell'evento, causando anche alcune vittime.
Gli attentatori, dopo aver depositato le bombe, riescono a far perdere le loro tracce.
Inizierà così una corsa contro il tempo per cercare di catturare i terroristi responsabili dell'attentato, prima che questi possano compiere qualche altra azione criminale.


Recensione

Boston - Caccia all'uomo è un film che parla degli attentati avvenuti alla maratona di Boston.
Tratto da una storia vera, questo film però risulta in realtà romanzato.
Non avevo seguito molto la storia ai tempi, ma la trama di questo film mi aveva subito insospettito, così ho scoperto che solo alcune cose citate sono accadute veramente (es. niente sparatorie con terroristi che lanciano bombe).
Nonostante la storia di Boston - Caccia all'uomo sia parzialmente inventata, questo resta comunque un buon film.
Un buon cast, una buona regia, ed una storia drammatica già di per sé, fanno di questo film un discreto blockbuster movie, molto in spirito americano.
Consigliato se vi piace il genere drammatico, anche un po' thriller, sconsigliato se vi aspettate una fedele trasposizione cinematografica dei fatti.

Link alla scheda del film su wikipedia

Condividere testo ed immagini (Mit App Inventor 2)

Ogni applicazione che si rispetti ha un bel tasto "condividi", che serve a condividere con i propri amici, testo, immagini, video, file, o altro.
Ovviamente tutto ciò è possibile anche tramite Mit App Inventor 2, senza dover scrivere una riga di codice.

Vediamo dunque come poter usare appinventor per alimentare anche noi il fantastico mondo dei social network (e non), tramite un componente molto semplice da utilizzare.


Come condividere testo ed immagini con Mit App Inventor 2


Per poter condividere qualcosa tramite app inventor 2, bisogna utilizzare un componente presente nella sezione Social, il cui nome è niente poco di meno che, Condivisione (Sharing).

I blocchi da utilizzare per poter condividere qualcosa da app inventor, sono 3:
  1. Esegui condivisione condividi file (Call sharing share file): condivide un file di qualsiasi formato (immagini, video, documenti, ecc...)
  2. Esegui condivisione condividi file con messaggio (Call sharing share file with message): condivide file con l'aggiunta di un messaggio di testo
  3. Esegui condivisione condividi messaggio (Call sharing share message): condivide un semplice messaggio di testo

Condividere testo ed immagini (Mit App Inventor 2)

Usando questi blocchi (blocks), si aprirà la classica finestra di condivisione di android (facebook, gmail, twitter, instagram, email, o qualsiasi altra app compatibile avete installato sul cellulare), e potrete scegliere con quale applicazione condividere i vostri contenuti appinventor 2.

Qualche altra cosa da sapere sullo share file app inventor:
  • La cartella/percorso in cui bisogna andare a pescare i file salvati da appinventor, è:
    file:///mnt/sdcard/
  • I file caricati a sistema sull'applicazione appinventor, possono essere trovati in:
    file:///mnt/sdcard/AppInventor/assets/
    o
    file:///mnt/sdcard/AppInventor/data/
    oppure
    /emulator/storage/0/AppInventor/data (o assets)

Per i file presenti a sistema quindi (quelli precaricati nella sezione media di app inventor 2), se si sta provando l'app dall'emulatore o dal companion, il percorso corretto dovrebbe essere file:///mnt/sdcard/AppInventor/assets/nomefile.estezione altrimenti il path corretto dovrebbe essere file:///android_asset/nomefile.estensione (verificate voi stessi cosa funziona sul vostro cellu).
Una volta verificato il path funzionante in produzione e quello in test, potrete gestire la cosa con qualche variabile globale, da settare ad esempio in fase di sviluppo per cambiare percorso, e poi da cambiare quando si va a generare l'apk.

Comunque alcuni componenti, tipo il selettore immagine, già sono configurati per fare in modo che se si clicca su condividi, il blocco selettore immagine selezione (selection), questo già da solo capisce dove andare a pescare l'immagine da "sharare".

Il progetto .aia che vi allego contiene un esempio di condivisione testo e file immagine (tramite selettore o immagine predefinita), in modo che possiate testare con mano come funziona il tasto condividi in app inventor 2.

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domenica 30 aprile 2017

Come interrompere un download su Firefox

Se usi mozilla firefox ed hai fatto partire diversi file da scaricare, magari per errore, forse vorrai sapere come fare per interrompere il download.

I motivi per voler fermare un download possono essere diversi: file troppo grande e lento da scaricare, file errato, banda satura, doppio download, ecc...

Vediamo dunque come compiere questa semplice operazione tramite il browser.


Come interrompere un download su Firefox


Per terminare immediatamente un download su firefox, occorre innanzitutto sapere come il browser di casa mozilla gestisce i file.

In teoria ci sono diversi metodi per compiere questa operazione, ma partiamo dal più rapido e semplice, l'icona con la barra d'avanzamento, in alto a destra, vicino alla barra di ricerca ed al tasto home.
Cliccare dunque sull'icona per far aprire un popup con tutti i file in scaricamento su firefox, poi premere sulla "x" vicino al nome del file di cui si vuole annullare il download.

Come interrompere un download su Firefox

L'altro metodo invece consiste nell'andare nella sezione di firefox dedicata ai file scaricati tramite browser.
Cliccare su Strumenti -> Download

(oppure pigiare CTRL+J)

Finirai così in una finestra apposita contenente tutti i file scaricati o in scaricamento, ed ancora una volta, potrai cliccare sulla "x" accanto ad un file in fare di scaricamento, per interrompere il download.

Annullare download firefox
Dove salva firefox i file scaricati?
Dipende da come lo hai impostato (magari ti chiede ogni volta dove vuoi salvare un file), ma in linea di massima, trovi i file scaricati con firefox nella cartella Downloads di windows (se è quello il tuo sistema operativo).

PS ovviamente, interrompere il download di un file, vuol dire anche perdere tutto ciò che è salvato fino a quel momento.
Alcuni siti comunque, consentono il resume del download, nel caso si clicchi per errore sul tasto annulla.

Monitorare vendite libro ebook Amazon Kindle

Hai caricato un libro da vendere su amazon e vuoi sapere come stanno andando le vendite?
Sei nel post giusto, ma solo se il tuo libro è un ebook o una versione cartacea da esso derivato, e se hai usato il sistema della kindle.
Questa guida infatti, non tratta le statistiche di vendita di Amazon Seller classico, il quale considera un libro da vendere come un semplice oggetto da spedire, ma si riferisce al sistema denominato kindle direct publishing.


Come monitorare le vendite di libro ebook su Amazon Kindle Direct Publishing


Dopo aver messo online il tuo primo libro ebook su kindle direct publishing (anche cartaceo), ti sorgerà spontanea la curiosità di sapere come stanno andando le vendite.

Amazon infatti (ho scoperto), di default non ti avvisa con una email o altro, se il tuo libro ha venduto una nuova copia, quindi vediamo subito come fare.

Collegati al sito di kindle direct publishing, lo stesso usato per la messa online:
https://kdp.amazon.com/

Dopo aver effettuato l'acceso con la tua user e password, clicca in alto sulla scritta Report.

Monitorare vendite libro ebook Amazon Kindle

Finirai in una schermata dove avrai accesso alle seguenti sezioni:
  • Dashboard delle vendite: Visualizza le transazioni delle vendite per il mese attuale e quelli precedenti
  • Vendite per il mese in corso: Visualizza il numero di unità vendute per il mese in corso e quello precedente
  • Royalty per le sei settimane precedenti: Visualizza le royalty per le ultime sei settimane
  • Royalty per i mesi precedenti: Visualizza le royalty per gli ultimi 12 mesi. Questi report vengono generati approssimativamente il giorno 15 di ogni mese
  • Promozioni: Visualizza i risultati delle tue promozioni di Kindle Countdown Deals
  • Pagamenti: Visualizza i pagamenti ricevuti tramite le vendite di libri
  • Campagne pubblicitarie: Visualizza le prestazioni della tua campagna pubblicitaria e lo storico della fatturazione
  • Prenotazioni: Visualizza le unità prenotate per i libri che hai presentato come prenotazioni. Queste unità verranno visualizzate nella tua libreria dopo la pubblicazione del libro

Di tutte queste voci, quelle che possono servirti allo scopo in modo immediato, sono due: Dashboard delle vendite e Pagamenti.

Andare dunque su Dashboard delle vendite ed utilizzare i filtri di ricerca per visualizzare a video tutte le vendite ottenute dall'inizio della messa online del libro, o in un determinato lasso di tempo.
Ricordarsi sempre di cliccare sul bottone Report di aggiornamento, per poter applicare eventuali filtri impostati.

Libri venduti

Se poi alcune delle seguenti vendite sono già state pagate, nel grafico saranno riportate in rosso.

Cliccando poi su Pagamenti, si potrà vedere l'elenco dei report contenenti i soldi effettivamente incassati grazie ad amazon kindle publishing.
Si potrà vedere un elenco esportabile in excel, ed anche filtrare in base al periodo di vendita, il mercato, e lo stato del pagamento.
Lo stato che significa che i soldi saranno stati versati è ovviamente quello chiamato Pagato.

Bene, ora sai dove andare per vedere come vanno le vendite del tuo libro.
Io non lo sapevo, e dopo aver messo online il mio ebook, non ero più entrato nel sistema, pensando che in caso di vendita sarei stato avvisato via email (o addirittura tramite sms :p). Così poi, tipo dopo un mese, sconsolato, sono entrato e sono rimasto piacevolmente sorpreso :)
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Strumenti di valutazione della personalità (8/13): Blacky Pictures

Il test di Blacky è una tecnica proiettiva che fa parte del gruppo dei reattivi narrativi o di contenuto, cioè richiede al soggetto di raccontare delle storie a fronte di stimoli raffiguranti situazioni strutturate.
Le tavole sono costituite da disegni in bianco e nero che rappresentano dei personaggi (una famiglia di cani) in diverse situazioni, introdotte dell'esaminatore tramite una consegna esplicita.
Le vignette sono state pensate come una diretta traduzione dei costrutti classici dello sviluppo psicosessuale e rappresentano ciascuna una fase ritenuta critica all'interno della teoria di riferimento e lo scopo iniziale del test consisteva nel mettere in luce le tematiche significative della personalità.
L'uso del test con gli adulti è importante per l'analisi dello sviluppo delle relazioni oggettuali, in particolare per lo studio dei modelli precoci derivati dalle esperienze d'accudimento.

Evoluzione storica
Il test è stato ideato da G. Blum nel 1949.
Nel 1956 pubblicò Blacky Defense Preference Inquiry, che prevedeva un'inchiesta basata su domande finalizzate a ricercare specifici meccanismi di difesa.
Nel 1962 a seguito di una ricerca, Blum individuò 30 fattori statisticamente significativi e rilevanti sul piano psicologico, fattori distinti in espressivi e difensivi.
Negli anni successivi il numero di ricerche si ridusse molto ed il test sparì dall'annuario di Buros.


Uso clinico


La somministrazione classica del test prevede 3 diversi momenti:
  1. fase spontanea: il soggetto è chiamato a fornire una storia rispetto alle 11 vignette con titolo diverso per ogni tavola
  2. fase di inchiesta strutturata: vengono fatte domande a scelta multipla
  3. fase di scelta tra tavole positive e negative: si chiede al soggetto di dividere le tavole che ha trovato gradevoli da quelle meno piacevoli, invitandolo ad individuare la tavola migliore e la peggiore (esplicitando i motivi della scelta)
Ciascuna vignetta illustra uno specifico stadio dello sviluppo psicosessuale o un tipo di relazione oggettuale nell'ambito dello sviluppo.
L'interpretazione dei racconti ha un'impronta dinamica, prendendo in considerazione molto i contenuti latenti e facendo attenzione all'intensità emotiva, ai meccanismi di difesa dell'Io, ai blocchi, all'evasività, al simbolismo, all'artificiosità, ai lapsus significativi (approccio psicoanalitico).
Per ogni vignetta vanno quindi rilevati gli indicatori di patologia sia forti che deboli e la parte in cui vanno messe in ordine le vignette serve a rivelare materiale non immediatamente accessibile alla coscienza e a rilevare discrepanze con i racconti spontanei.
Tramite l'utilizzo clinico ci si è resi conto che l'inchiesta strutturata è troppo rigida e quindi col passare del tempo sono state sostituite le domande a scelta multipla con domande aperte legate alla verbalizzazione spontanea del paziente.
L'analisi delle risposte con nuovi modelli più evoluti della psicoanalisi classica ha permesso di rilevare:
  • la qualità della relazione primaria
  • gli stati primitivi del sé
  • la qualità della rabbia e la sua gestione ai fini evolutivi
  • le caratteristiche delle identificazioni primitive
  • l'analisi del clima emotivo primitivo
  • la qualità della colpa
  • la qualità del super-io
  • l'ideale dell'Io
In questo modo diventa possibile esaminare l'entità e la qualità del danno evolutivo, facilitando l'identificazione patogenetica del disturbo attuale del paziente.

La somministrazione modificata ed il cambiamento del modello
Nel 1997, Barbarotto Moso modifica la somministrazione del test eliminando la fase di inchiesta strutturata e proponendo al paziente domande aperte formulate caso per caso.
Si fa scegliere al paziente le tavole simpatiche ed antipatiche, chiedendo la motivazione di tale divisione e chiedendo di dividerle anche mettendosi nei panni di Blacky (il protagonista delle storie).

Lettura del test secondo altri modelli
Secondo le teorie delle relazioni oggettuali, gli stimoli offerti dal test si prestano a fornire indicazioni sul percorso interno dall'autismo alla separazione-individuazione e su tutta la fase dello sviluppo del sé che precede l'edipo.
Nosengo e Xella propongono un'analisi basata sulle funzioni del pensiero, secondo cui il test porta alla luce tematiche importanti per quanto riguarda i bisogni e i sentimenti inibiti od inconsci del soggetto, attraverso il contenuto delle produzioni del soggetto e non in base a come queste vengono raccontate.
Se le funzioni del pensiero sono disturbate, il racconto potrà subire delle distorsioni, quindi analizzando le verbalizzazioni atipiche si può avere un'idea della perdita della distanza dal materiale-stimolo, di una difficoltà di simbolizzazione o della presenza di un pensiero bizzarro.
Secondo questi autori si può indagare sulle dimensioni che costituiscono l'identità: il sé, l'oggetto e la qualità dell'attaccamento, la qualità dell'angoscia, la presenza di difese arcaiche.

Tentativo di fondamento empirico
Per rendere valido lo strumento alcune ricerche stanno cercando di costruire griglie di lettura che rendano le risposte dei soggetti confrontabili sia sul piano formale che contenutistico.
La creazione di una griglia capace di conciliare l'approccio quantitativo con quello qualitativo richiede anche una parziale modifica della procedura di somministrazione.
Per rendere ateorico questo test è stato costruito un nuovo protocollo composto soprattutto da domande aperte, alle quali si aggiungono domande a scelta multipla solo se la risposta spontanea del paziente è poco chiara.
Le fasi della somministrazione modificata sono le seguenti:
  1. fase spontanea: si chiede al paziente di raccontare una storia a partire dalla vignetta
  2. inchiesta aperta: alcune domande aperte dopo ciascuna tavola
  3. inchiesta con domande a scelta multipla: si vuole indagare su quali siano gli stati d'animo che il paziente attribuisce ai personaggi attraverso domande aperte e di proporre poi delle alternative a scelta multipla (anche più di una risposta) da una lista di aggettivi
  4. preferenze per le vignette: si chiede di suddividere le vignette in vignette piaciute e non piaciute 

Lettura dei protocolli attraverso una griglia standardizzata
Le aree rilevate trasversalmente nel protocollo sono:
  1. riconoscimento della situazione presentata
  2. stato emotivo di Blacky (emozioni infrequenti, intensità, capacità del paziente di riconoscere ed esprimere gli stati affettivi)
  3. qualità dell'azione in atto e tendenza all'azione futura (capacità progettuale, vissuti emotivi)
  4. caratteristiche della relazione d'accudimento e delle figure di riferimento (grado di coinvolgimento coi caregiver, caratteristiche delle figure genitoriali e il loro modo di rispondere alle richieste del paziente)
  5. qualità della minaccia percepita (grado di definitezza della minaccia, livello di pericolosità) 


Conclusioni


Attualmente si sta lavorando allo studio di clusters di variabili trasversali alle tavole, capaci di raggruppare indicatori multipli che fanno riferimento ad un costrutto comune.
Il Blacky fa emergere 2 aree fondamentali di informazioni: la sfera emotiva e la qualità delle rappresentazioni delle relazioni.
La costruzione di una griglia di lettura standardizzata è finalizzata a raccogliere dati empirici su cui basare la lettura clinica dei protocolli, al fine di ridurre le interpretazioni arbitrarie e gli errori diagnostici.


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sabato 29 aprile 2017

Tasto per chiudere applicazione (Mit App Inventor 2)

Di questa funzionalità in realtà ne avevo già parlato in un altro articolo, ma visto che stranamente questo tipo di opzione di Mit App Inventor 2 è posizionata in una posizione un po' difficile da trovare, meglio fare un mini tutorial che poi può esser più facilmente trovato ogni volta che non ci si ricorda più dov'è il blocco che consente di chiudere un'applicazione.

Creare un tasto chiudi applicazione può servire in tutti quei casi in cui si voglia dare la possibilità all'utente, di uscire dalla nostra app, magari compiendo anche qualche altra operazione in background, tipo salvare dei dati nel db.


Come aggiungere un tasto per chiudere applicazione in Mit App Inventor 2


Per poter aggiungere il classico bottone chiudi app in appinventor 2, andiamo subito nella sezione Blocchi (blocks).

Il blocco che ci serve si trova, stranamente, nella sezione Controllo (Control), e si chiama esattamente: Chiudi applicazione (Close application).
Ora non ci resterà altro che aggiungere ad esempio, un bottone, e poi legare l'azione onclick (al click) a questo blocco, per far chiudere la nostra app con un tocco del dito.

Tasto per chiudere applicazione (Mit App Inventor 2)

L'unico limite di questo comando app inventor, è che può essere eseguito solo con un'applicazione installata, e non in fase di sviluppo.
Se proverete infatti a chiudere il vostro programma/gioco tramite close application, appinventor2 vi riporterà un avviso a video sull'impossibilità di compiere quest'azione.

Sempre nella sezione strutture di controllo, troviamo anche il comando Chiudi schermo (Close screen), che può tornare utile nella gestione delle applicazioni multischermo.

Bene, onclick close app: done (per dirla all'inglese :p).

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Strumenti di valutazione della personalità (7/13): Test di Rorschach

Questo test è stato creato nel 1921 da Hermann Rorschach e a differenza di altri test proiettivi, non si basa su una teoria specifica della personalità, ma è nato come strumento di indagine della relazione tra percezione e personalità.
La prematura scomparsa dell'autore del test ha influito sull'evoluzione dello strumento perchè ha lasciato incompleti i criteri di somministrazione, di siglatura e di interpretazione, ed in passato clinici diversi leggevano ed interpretavano diversamente i risultati di questo test a seconda della loro diversa formazione.
J.E. Exner propose allora di integrare gli aspetti più rilevanti dei principali sistemi in uso negli Stati Uniti con lo scopo di uniformare il linguaggio Rorschach.
Exner ha creato così un filtro preliminare relativo ad ogni affermazione, rappresentato dalla giustificazione empirica ed in base ai risultati delle ricerche è stata definita una serie di indici validati.
La prima versione del sistema comprensivo è stata pubblicata nel 1974 e da allora il Rorschach è diventato uno strumento che rispetta le caratteristiche di validità e fedeltà.


Aspetti psicometrici


Il sistema comprensivo di Exner si basa su una somministrazione standardizzata, una siglatura oggettiva ed affidabile ed un database normativo.
Per giudicare la validità di un test ci si avvale dunque a 4 parametri:

  1. l'accordo reciproco tra i siglatori del test
  2. i dati normativi
  3. le stime di attendibilità del test
  4. la validità dei punteggi
Tutti e 4 questi parametri sono garantiti nel sistema comprensivo di Exner.


Diversa concettualizzazione della proiezione e del processo di risposta


Exner ha verificato che il processo di risposta in un test proiettivo comporta una complessa dinamica decisionale che attiva le stesse modalità percettive e cognitive dei compiti di problem solving.
La risposta al test sarebbe quindi prima di tutto un'operazione percettivo-cognitiva di selezione e di scarto delle potenziali risposte.
La macchia va quindi considerata come un elemento con un proprio grado di strutturazione e di determinazione, rappresentato da quelle parti definite critical bits (unità critiche), cui il soggetto reagisce, organizzando le proprie risposte.
I critical bits sono quelle parti di una macchia che elicitano in modo considerevole determinate risposte e in cui si rilevano percetti specifici, quindi le macchie non sono stimoli completamente non strutturati.
La risposta è dunque prima un processo percettivo e poi associativo, quindi le risposte al test diventano una misura della capacità di strutturazione cognitiva che implica processi d'attenzione, percezione ed analisi logica.
Le risposte considerate come proiezioni sono quelle risposte provocate da fattori che sono altro rispetto alle proprietà dello stimolo, come:

  • risposte siglate come risposte di movimento, che danno indizi rispetto a come le persone si vedono e vedono gli altri e alla qualità delle loro relazioni
  • risposte che si basano su distorsioni percettive  (siglate come F-)
  • risposte che presentano abbellimenti e le cui risposte vanno oltre le proprietà dello stimolo
Exner distingue il materiale proiettivo da quello non proiettivo, e sostiene che le proiezioni avvengono solo in 2 momenti specifici:
  1. nelle prime fasi del processo di risposta, quando il soggetto scannerizza lo stimolo e c'è una distorsione della forma della macchia
  2. nelle ultime fasi, quando il soggetto seleziona la risposta da dare ed abbellisce e personalizza i percetti 

Processo di risposta
Se si riescono a distinguere gli aspetti proiettivi da quelli non proiettivi, il protocollo diventa più attendibile e più facile.
Le risposte date a questo test sono influenzate in parte dalle caratteristiche dello stimolo (card pull) ed in parte da predisposizioni individuali che sono alla base di associazioni personali (per Exner le proiezioni riguardano quest'ultimo aspetto).
Le caratteristiche delle card pull corrispondono con l'aspettativa di una risposta comune, mentre le risposte proiettive sono devianti rispetto a quelle attese, e secondo Exner esistono 2 categorie che includono le caratteristiche del card pull:
  1. overt card pull: caratteristiche della macchia a cui quasi tutti i soggetti rispondono direttamente quando selezionano le risposte (es. forma, colore)
  2. covert card pull: caratteristiche nominate raramente per motivi di desiderabilità sociale (es. risposte sessuali)
Il sistema comprensivo è un approccio di tipo descrittivo, mentre l'approccio psicoanalitico (che afferma che la risposta a questo test ha 2 aspetti di contenuto: manifesto e latente) è di tipo esplicativo.
Il sistema psicoanalitico quindi interpreta i dati e legge la personalità in termini teoretici e metapsicologici, mentre il sistema comprensivo analizza empiricamente i dati osservabili, ed entrambi questi approcci non possono prescindere l'uno dall'altro.
Il sistema comprensivo non si basa su una specifica teoria della personalità, ma sull'assunto che per comprendere le persone sia indispensabile rilevare eventi e comportamenti osservabili.
Il Rorschach si usa quindi per la comprensione del funzionamento psicologico di ogni persona.


Materiale e presentazione dello strumento


Il sistema comprensivo non è solo un sistema di siglatura, ma implica anche la codificazione della somministrazione del test e della registrazione delle risposte.
La fase di somministrazione inizia nel momento in cui si presenta il test al paziente e finisce al termine dell'inchiesta, ed in questa fase è importante l'alleanza diagnostica in quanto è necessaria una collaborazione attiva, quindi la presentazione del test, le domande da fare e gli incoraggiamenti da dare sono codificati.
Una volta somministrate tutte e 10 le tavole del test il clinico deve capire insieme al paziente come mai questi ha dato una certa risposta (fase detta inchiesta).
Le componenti di base per siglare una risposta sono 3: la localizzazione (dove è stato visto l'oggetto), le determinanti (cosa lo fa sembrare così), il contenuto (che cosa è l'oggetto).
Le regole da seguire sono 2: bisogna sempre cercare di ottenere almeno 2 risposte alla prima tavola, e la seconda è che non si accettano rifiuti.



Sommario strutturale


I dati raccolti vengono trasformati in una serie di indici riportati nel sommario strutturale, il quale è composto da 3 parti principali:
  1. parte superiore: in cui vengono riassunti alcuni dati della siglatura
  2. parte inferiore: dove sono presenti 7 cluster principali (controllo e gestione dello stress, processing, mediazione, ideazione, affetti, percezione di sé, percezione interpersonale) che rappresentano specifiche dimensioni della personalità
  3. una riga finale: in cui sono riportati i principali indici psicopatologici
La parte più utile all'interpretazione è quella che contiene i clusters, che rappresentano insiemi di variabili raggruppate per somiglianze strutturali, che supportano le ipotesi generate dal clinico su specifiche funzioni di personalità, inoltre consentono di effettuare delle ipotesi diagnostiche differenziali.


Interpretazione


I dati da interpretare sono un'insieme affidabile di punteggi e di indici empiricamente fondati.
Per favorire il ragionamento clinico e per semplificare la lettura del sommario strutturale Exner ha proposto una lettura guidata delle variabili del sommario secondo alcune indicazioni principali: l'identificazione della chiave d'ingresso (key entry) con la conseguente routine interpretativa che fornisce l'ordine con cui analizzare i diversi cluster.
Ad ogni singolo indice appartenente ai vari raggruppamenti è poi attribuito un significato specifico, facendo riferimento ai dati normativi proposti nei manuali.
La chiave d'ingresso è una variabile che rappresenta un punto d'inizio del ragionamento interpretativo.
Exner ha proposto 2 principali liste di Chiavi d'ingresso: la prima è composta da 11 chiavi (variabili primarie e secondarie) disposte gerarchicamente in base alla gravità della patologia, la seconda lista presenta variabili che identificano alcune peculiarità strutturali all'interno di un funzionamento non patologico (variabili terziarie).
Il primo cluster fornisce un maggior numero di ipotesi interpretative, mentre gli altri 6 clusters propongono meno informazioni, quindi la prima sezione è quella che contiene i dati più rilevanti sulla personalità del soggetto.
Le 11 chiavi possono essere raggruppate in 3 categorie che rientrano nelle disfunzioni della personalità, la prima è associata alla presenza di psicopatologia: disturbi del pensiero (indice del disturbo del pensiero: PTI), disturbi depressivi con importante componente interpersonale (indice di depressione: DEPI, indice di deficit da coping: CDI) e disturbi dell'umore (indice di depressione DEPI).
La seconda categoria non è riferita ad un pattern di sintomi precisi ma rileva la presenza di una crisi acuta.
Le successive chiavi d'ingresso identificano invece stili di personalità persistenti.



Ambiti applicativi


I contesti in cui questo test è usabile sono:
  • la diagnosi clinica
  • la pianificazione e la valutazione degli esiti di un trattamento
  • l'identificazione di punti di forza e di debolezza
  • qualsiasi altra situazione in cui è opportuno valutare le caratteristiche della personalità (es. nell'ambito della psicologia forense, nella selezione del personale) 

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venerdì 28 aprile 2017

Posizione GPS (Mit App Inventor 2)

Sapere dove ci si trova non è mai stato così facile, grazie a Mit App Inventor 2.
Sto parlando ovviamente della funzione posizione / gps, ovvero della possibilità di individuare tramite applicazione, alcuni parametri come latitudine, logitudine, altezza e velocità.

Vediamo dunque come fare usare la funzione localizzazione del proprio cellulare, tramite appinventor 2.


Individuare Posizione GPS con Mit App Inventor 2


Il componente che consente di creare applicazioni per android in grado di utilizzare il gps del telefono, si chiama Sensore Posizione (Location Sensor) e si può trovare nella sezione Sensori (sensors).

Dopo aver trascinato questo componente invisibile nel visualizzatore (viewer) di app inventor, andare come al solito nella sezione blocchi (blocks), per iniziare subito ad utilizzare le funzionalità di questo componente.

C'è un blocco in particolare che fa quasi tutto ciò che serve, il suo nome è: Per sempre quando sensoreposizione posizione cambiata (when locationsensor location changed).
Questo blocco funziona in modo da individuare il cambio della posizione del proprio cellulare (cercando la vostra posizione in un intervallo di tempo modificabile), catturando 4 variabili in tempo reale: latitudine, logitudine, altezza e velocità.

Posizione GPS (Mit App Inventor 2)

Ovviamente, per poter utilizzare questo componente, bisogna aver attivato il gps.
Inoltre, appena farete partire la vostra applicazione, che quindi chiamerà la funzionalità del gps, dovrete attendere qualche secondo per essere individuati.

Allego il solito progetto .aia d'esempio, nel quale ho usato una web view che passa a google maps la longitudine e la latitudine, consentendo quindi all'applicazione di visualizzare una mappa aperta esattamente nella posizione in cui vi trovate (in buona sostanza ho emulato l'app di google maps).

Questo componente di app inventor 2 può sicuramente tornare utile per creare un tipo di applicazione in grado di usare la posizione del telefono, per uso ludico o professionale.
Potrete ad esempio condividere la vostra esatta posizione con i vostri amici, salvare i dati del gps per tracciare una sorta di percorso, e tante altre belle cose.

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Come mai la Corea del Nord ha la bomba atomica

In questi giorni si sente molto parlare di crisi internazionale e di pericolo di una guerra nucleare tra la Corea del nord, l'America, ed altri stati.
Quindi una domanda sorge spontanea: ma come mai un paese discretamente povero come la Korea del nord ha la bomba atomica?

Di sicuro, se scoppiasse un conflitto di tipo nucleare, pur non essendo coinvolti in prima persona, le conseguenze per noi ed il resto del mondo sarebbero disastrose.
Pensiamo alle radiazioni, causa di gravi malattie ed inquinamento che dura per anni ed anni.
Quando è successo l'ultimo disastro nucleare di Fukushima, le radiazioni (scorie nucleari e quant'altro) sono state poi diffuse in mezzo mondo, tramite aria o acqua.

Sperando quindi che non scoppi una guerra atomica, vediamo di capire come ha fatto la Corea del Nord ad avere le capacità di fabbricare ordigni di tipo nucleare.

Come mai la Corea del Nord ha la bomba atomica


Come mai la Corea del Nord ha la bomba atomica


Come spesso capita in questi casi, il risultato finale in un lavoro complesso è frutto dell'unione di più menti e di più stati.
Non si può accusare ufficialmente un singolo elemento per il fatto che ora la Corea del Nord abbia dei missili nucleari, ma possiamo cercare di capire insieme come tutto ciò sia stato possibile.

Il tutto è cominciato negli anni settanta, quando la Corea del Nord, grazie alla collaborazione con l'allora URSS, realizzò il suo primo reattore nucleare nel Yongbyon Nuclear Scientific Research Center.
Questo però era un programma di nuclearizzazione ad uso civile, per produrre energia utile, quindi nulla di allarmante per il mondo.

Nel 1980 però, la Corea iniziò un programma militare nucleare, che fu poi in teoria fermato nel 1985 con il TNP (Trattato di non proliferazione nucleare).
Successivamente poi, nel 1991, la Corea del Nord si accordò con quella del Sud, per vietare lo sviluppo di armi nucleari nella penisola coreana.
Nel 1992 fu poi la volta dell'accordo con l'AIEA (Agenzia internazionale per l'energia atomica), con il quale la Corea del Nord sottoponeva a periodici controlli i loro stabilimenti nucleari.
Tuttavia però, nel 1993, questi controlli non furono concessi, e questo causò una crisi internazionale, che poi fu risolta nel 1994, quando gli USA, in cambio di combustibile, riuscirono a farsi promettere dalla Corea del Nord, l'interruzione del loro programma nucleare.

Tuttavia, stando almeno a quanto sostenne la CIA nel 2002, la "Corea del Nord" continuò in segreto il suo programma nucleare tramite la collaborazione con il Pakistan, che già possedeva la bomba atomica (grazie all'aiuto della Cina).
In questo caso si parlò per la prima volta anche di missili balistici, e quindi della creazione di armi per lo sterminio di massa.
Questa notizia fece cessare l'accordo America / Corea del Nord, la quale poi nel 2003 si ritirò anche dal TNP.

Fu l'inizio di una lunga escalation di allarmi globali, minacce di attacchi e sanzioni, e di guerre nucleari.

Nel 2006 la Corea del Nord eseguì il suo primo test nucleare, che fu di tipo sotterraneo.
Stando all'intelligence, la bomba provocò un'esplosione di appena 1 chilotone, insomma un mezzo fiasco se paragonata ai risultati ottenuti dagli altri stati.
Questo test però provocò la reazione dell'ONU, che sanzionò economicamente la Corea.

Nel 2009 ci fu poi il secondo test nucleare, questa volta con risultati un po' migliori ma ancora deludenti (massimo 8 chilotoni, ma il dato non è certo), e nel 2012 si arrivò ad ipotizzare che la Corea possedesse almeno 10 testate nucleari.
Infine nel 2013 ci fu il terzo test... il resto è storia (cit.)

Adesso che sappiamo come fa la Corea del Nord ad avere la bomba atomica, e chi la ha aiutata a costruirla e perchè, c'è da chiedersi come andrà a finire questa storia di continue sanzioni e minacce globali.

Quello che però posso dire, è che, in base a quanto ho letto online, sembra che la Corea del Nord non sia ancora in grado di lanciare un attacco missilissico intercontinentale.
Gli attuali missili a disposizione della Corea infatti, dovrebbero poter raggiungere al massimo l'Alaska. Inoltre, i sistemi di difesa americani attuali, dovrebbero poter riuscire ad intercettare i missili atomici prima che colpiscano il loro bersaglio.
Tuttavia però, se la Corea continuerà a portare avanti il suo programma missilistico, entro 5 o 10 anni potrebbe essere in grado di colpire anche il resto del mondo... chi vivrà vedrà!