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giovedì 28 giugno 2018

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Variabile dinamica in PHP

C'era una volta l'eval php, con la quale ad esempio, poter generare delle variabili dinamiche, se così si possono chiamare.
Poniamo ad esempio di avere un form generato dinamicamente, con un numero imprecisato di campi. Capire quali campi sono stati passati alla pagina di destinazione è indispensabile per poter fare gli opportuni controlli su di essi.
Se quindi da una parte è possibile sapere a monte quante variabili vengono passate ad una pagina, dall'altra è poi possibile generare dinamicamente una variabile php, utilizzando un nome seguito da un numero o un valore contenuto in un'altra varibile.

Probabilmente è più facile fare un esempio pratico, piuttosto che cercare di spiegare a parole questo concetto :p


Come creare una variabile dinamica in PHP


Se si vuole generare una varibile composta da più elementi, uno fisso ed uno dinamico, magari andandola ad utilizzare all'interno di un loop, ecco la sintassi php da utilizzare.

$nuova_variabile=${'variabile_'.$numero};

Con la sintassi ${} infatti, è possibile fare quello che su altri linguaggi si faceva con l'eval, ovvero generare una varibile dinamicamente.

Vediamo due righe di codice d'esempio:

$variabile_1="Franco";
$variabile_2="Mario";
$variabile_3="Antonio";
$variabile_4="Giovanni";
$variabile_5="Ugo";
for($i=1; $i<=5; $i++)
{
$nuova_variabile=${'variabile_'.$i};
echo "$nuova_variabile<br />";
}

Il ciclo in questione dunque, mostrerà a video il contenuto di tutte le varibili generate con il nome dinamico, una parte del quale sarà sempre fissa, mentre l'altra sarà composta dal numero incrementato in automatico in un loop.

Come usare questa cosa nel concreto?
Beh, a parte esempi di array dinamici php, prendiamo il caso del form dinamico con dieci campi che si chiamano nello stesso modo, fatta eccezione per una parte finale del nome incrementata con un contatore.
Se si vuole poi lato server fare i controlli e salvare i dati nel database, un metodo molto utilizzato è quello di passare dalla form un campo hidden contenente il numero di variabili da controllare, e poi ciclare il tutto come nell'esempio di poco sopra, con l'unica differenza che la variabile generata sarà ottenuta con una _request.

Se poi si vogliono pescare i dati di una tabella sql che ha tantissime colonne, normalmente bisognerebbe scrivere un sacco di codice sia per comporre la query (a meno che non si voglia usare il terribile asterisco *), sia per assegnare alle variabili php il contenuto delle singole colonne.
Per risparmiare un bel po' di tempo, soprattutto se le pagine che fanno queste query sono molte, si potrebbe salvare in un'array la struttura della tabella, indicando come valore il nome di ciascun campo, così:
$campitabella=array("nome","cognome","indirizzo","fax","telefono");
Poi, quando si sfoglia la tabella nel classico ciclo while, al posto di scrivere tutte queste righe:
$nome=$row['nome']);
$cognome=$row['cognome']);
$indirizzo=$row['indirizzo']);
$fax=$row['fax']);
$telefono=$row['telefono']);

Potremmo scrivere semplicemente:

foreach ($campitabella as $k=>$v) ${$k}=$row[$k];

Comodo, no?

mercoledì 13 giugno 2018

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HTML: lista puntata senza puntini (css)

Uno dei più vecchi tag html è quello che consente di fare la cosiddetta lista puntata.
Il tag <ul> infatti, con al suo interno gli <li>, consente di generare un elenco indentato fatto di puntini, al seguito dei quali ci sono le classiche liste.

Lo so, peggio di così non potevo spiegarla, per cui ecco qui un esempio di lista puntata html:
  • Rosso
  • Verde
  • Giallo

Bene, ora che tutto è chiaro, vediamo di venire al tema principale di questo tutorial, ovvero le liste puntate senza puntini.
Mettiamo ad esempio di voler elencare una lista di nomi, senza però mettergli vicino né il puntino né il classico numero generato dal tag <ol>, come si può fare? E' presto detto!



Come fare una lista puntata senza puntini con i css


In html, per creare una lista puntata senza punti né simboli vari, in modo tale da avere solo un elenco di parole ben incolonnate, basta utilizzare l'attributo css list-style-type a cui si associa il valore none (nullo).

Ecco un codice d'esempio:
<ul style="list-style-type: none;">
<li>Mario</li>
<li>Antonio</li>
<li>Giovanni</li>
</ul>

Ed ecco il risultato ottenuto:

    Mario
    Antonio
    Giovanni


Direi che non ho altro da aggiungere su questa storia (cit.).

PS Se hai guardato il codice sorgente di questa pagina avrai beccato che ho barato.
Ecco, lasciami spiegare :p
Il fatto che io abbia usato in realtà gli &nbsp; e non la lista puntata con lo stile css appena illustrato, è dovuto al funzionamento del cms blogger, che a quanto pare mi sega quell'attributo e non me lo lascia inserire nei post :)

mercoledì 6 giugno 2018

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Collegarsi a Sql Server con il PHP

Si, lo so, il database per eccellenza del php è il mysql, che tra l'altro è anche gratis come il linguaggio di programmazione per il web da cui più comunemente viene richiamato.
Ci sono però dei casi in cui bisogna lavorare su db diversi, magari a cui si appoggiano altri applicativi.
Se quindi l'esigenza è quella di collegarsi a sql server da php, ecco che sei capitato nel post giusto (cit.).

Per compiere questa operazione in realtà, esistono diversi metodi, più o meno semplici.
Si va dall'installazione di drivers sul server ospitante, all'aggiunta di specifiche estensioni del php, ecc...
Il metodo più rapido che ho trovato però, non richiede chissà quali passaggi a livello sistemistico, se non quelli di verificare che non ci siano blocchi tra i server che devono comunicare, e consiste nell'utilizzo di poche semplici righe di codice.


Come collegarsi a Sql Server con il PHP


Qui di seguito il codice necessario per poter effettuare la connessione a sql server da php, e come fare per poter effettuare le query, che in questo caso consistono in una semplice select:

<?
$server="nome-server";
$database="nome-database";
$user="username";
$password="password";
$conn=odbc_connect("Driver={SQL Server Native Client 10.0};Server=$server;Database=$database;",$user,$password) or die("Impossibile collegarsi a sql server");
$sql="SELECT campo FROM tabella";
$rs=odbc_exec($conn,$sql);
while(odbc_fetch_row($rs)) echo odbc_result($rs,1)."<br />";
odbc_close($conn);
?>

Come si può ben intuire da queste poche righe di codice php, la funzione chiave che serve per collegarsi a sqlserver è una generica odbc_connect.
Una volta effettuata la connessione poi, si esegue la query tramite il comando odbc_exec, che ovviamente potrebbe essere utilizzato anche per insert o update.
Si cicla il tutto con una bella while abbinata alla odbc_fetch_row, ed infine si chiude la connessione con una odbc_close.

Se poi vogliamo sapere quanti record abbiamo pescato con la nostra query, prima di decidere se sfogliarli o meno, basta utilizzare la seguente sintassi:
$numero-record=odbc_num_rows($rs);

Bene, direi che è tutto.
Con poche e semplici righe di codice php, che comprendono la stringa di connessione a sql server, ci siamo connessi al database microsoft ed abbiamo sfogliato il contenuto di una tabella.

PS ovviamente bisogna ricordarsi di utilizzare la sintassi sql di sql server, che è un po' differente da mysql... ma chettelodicoaffare (cit.).

lunedì 4 giugno 2018

Cambiare lingua in Thunkable / App Inventor 2

Questo banale tutorial serve solo per i più novizi, soprattutto per quelle persone che non hanno molta dimestichezza con l'inglese.
A già, ho dimenticato di specificare il soggetto di questa guida, anzi i soggetti: thunkable e app inventor 2.

Non starò certo a spiegare a cosa servono queste due piattaforme online, anche perchè se sei capitato qui, di sicuro già lo saprai.
Se però l'inglese per te è un ostacolo insormontabile, ho una buona notizia, queste due piattaforme sono tradotte praticamente interamente in italiano.

Se dunque vuoi sapere come usare app inventor in italiano, o thunkable, continua a leggere (cit.)


Come cambiare lingua in Thunkable / App Inventor 2


La procedura per impostare la lingua in thunkable o MIT appinventor 2 è la stessa, quindi con un post faccio in pratica due guide.
E che post tra l'altro, dato che praticamente si tratta di fare un click :p

Comunque, per cambiare la lingua di thunkable o app inventor 2, basta cliccare in alto destra sul nome della lingua in uso.
Idealmente, se non hai mai cambiato la lingua, dovrai cliccare sulla voce English, e selezionare l'italiano.

Cambiare lingua in Thunkable / App Inventor 2

Con un semplice click del mouse dunque, avrai impostato thunkable in italiano (o app inventor), ed ora tutti i blocchi ed i comandi, saranno nella tua lingua.
Al massimo dovrai rientrare nell'app che stavi usando prima del cambio lingua.

Ovviamente però, online ci sono molti più tutorial in inglese che in italiano, quindi il mio consiglio è quello di imparare ad utilizzare thunkable ed appinventor in inglese, dato che è la lingua ufficiale del mondo... se così si può dire :p

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mercoledì 30 maggio 2018

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MYSQL: ordinare risultati per valori campo

Una delle cose che sicuramente si impara subito quando si utilizzano i database relazionali come mysql, è come ordinare i risultati come meglio ci aggrada.
Che sia in ordine crescente o decrescente, per un campo piuttosto che due o tre, l'ordinamento dei dati presenti nelle tabelle è un requisito fondamentale per ogni app o sito che pesca i dati da un database.

Quello che però di solito non si fa, o meglio, che capita meno di dover fare, è di ordinare i risultati per valori.
In mysql infatti, è anche possibile ordinare i campi di una tabella, per uno specifico campo, ma non solo, anche per i valori contenuti in esso.
Mi spiego meglio.
Pensiamo ad esempio di avere una tabella con dentro un campo con lo stato dei record, il classico attivo, disattivo, archiviato, in lavorazione, ecc...
Se vogliamo ordinare i record presenti nella nostra tabella mysql, in ordine di stato, specificando però noi quale (ad esempio in lavorazione, attivo, disattivo), c'è una sintassi specifica che ci consente di fare ciò, vediamo subito quale.


Come ordinare i risultati di una tabella MySql per i valori contenuti in un campo


La sintassi che consente l'ordinamente dei record per valore in mysql, è la seguente:

SELECT campo FROM tabella ORDER BY find_in_set(campo,'valore1,valore2,valore3')

Tutto qui.
Grazie all'istruzione sql find_in_set, è infatti possibile ordinare per uno specifico campo, indicando i valori d'ordinamento.
Nell'esempio sopra indicato, il campo si chiama banalmente campo, ed i valori d'ordinamento sono valore1, valore2, valore3.
Ovviamente è possibile indicare quanti valori si vuole, ed accodare anche altri campi ordinati in maniera classica, con la sintassi che tutti conoscono.

Questa funzionalità di mysql è davvero potente, ma ovviamente non bisogna abusarne troppo.
Mettendo infatti troppi ordinamenti incrociati, si rischia di ritardare l'apparizione dei risultati della ricerca.
Eventualmente valutare l'ottimizzazione del db tramite gli indici.

giovedì 24 maggio 2018

Eliminare cronologia di ricerca google

Se utilizzi google come motore di ricerca, come il resto del mondo, di sicuro avrai notato che le tue ricerche vengono salvate e riproposte sotto forma di suggerimento.
Questa funzionalità è sicuramente una comodità, in quanto consente di ritrovare rapidamente cose cercate di cui non ricordavamo magari le parole esatte, ma ci possono anche essere casi in cui la cronolgoia di ricerca di google può risultare un filino viola privacy.

Mettiamo ad esempio che hai cercato dal tuo computer delle cose un po' imbarazzanti su internet, di certo non vuoi che quando sei con gli amici e digiti nel box di ricerca di google l'iniziale di un'altra parola, ti venga fuori la parola imbarazzante che avevi cercato solo perchè questa inizia con la stessa lettera, no?

Ebbene, per ridurre la possibilità di fare delle figuracce, o comunque, per preservare un po' di più la nostra privacy, vediamo come rimuovere la cronologia delle ricerche fatte su google, in modo tale che le parole cercate non escano più come suggerimenti di ricerca.

Eliminare cronologia di ricerca google

Come eliminare la cronologia di ricerca di Google


Per poter cancellare la cronologia di google, basta collegarsi nel seguente link:

https://myactivity.google.com/myactivity

In questa pagina web chiamata "le mie attività", sarà possibile, tra le altre cose, anche rimuovere la cronologia web.
Basta infatti cliccare sui 3 puntini in alto a destra della pagina e poi sulla voce Elimina attività per.

Elimina attività per

Adesso, nella sezione Elimina per data, selezionare Sempre, poi nella sezione Tutti i prodotti, selezionare Ricerca e cliccare su Elimina.

cronologia di ricerca

Dopo aver dato la conferma, la cronologia di ricerca di google sarà stata eliminata dal tuo pc, e da tutti i dispositivi in cui il tuo utente è collegato.
Se farai questi passaggi una volta ogni tanto, diciamo che toglierai dal web le tue tracce, e magari ridurrai anche il numero di pubblicità mirata che ti arriva da google, o più che altro, influenzerai meno le ricerche del motore di ricerca che impara dalle tue scelte.

Se poi vuoi cancellare solo uno specifico risultato di ricerca, puoi, o cliccare su rimuovi vicino al suo nome quando questi ti appare come suggerimento, oppure cercarlo nelle tue attività e rimuoverlo da lì.

giovedì 17 maggio 2018

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Inserire dati da Sql Server a Mysql

Qualche tempo fa avevo scritto un post su come collegarsi da sql server a mysql, tramite la potentissima funzionalità chiamata open query.
Oggi invece vediamo come applicare quanto appreso in passato, per poter inserire dati da sql server a mysql, in maniera rapida ed indolore.

Ammettiamo ad esempio di avere una tabella su mysql che vogliamo popolare con dei dati presi su una tabella presente su sql server, ecco che quindi, oltre ad essere su database diversi, i dati delle rispettive tabelle sono anche su server diversi.
Nessun problema comunque, vediamo subito come fare.


Come inserire dati da Sql Server a Mysql


Innanzitutto, per poter fare query da un server ad un altro, bisogna prima linkare i due server, in questo caso in maniera monodirezionale, da sql server a mysql.
Tutta la sintassi e le operazioni da compiere per poter fare questo collegamento (linked server) l'ho già spiegata in questo post.

Vediamo invece la sintassi da utilizzare per inserire dati da un server ad un altro, in questo caso sql server che va a scrivere su mysql:

INSERT INTO OPENQUERY([NOME-SERVER-COLLEGATO], 'SELECT campo1,campo2 FROM nome-database.nome-tabella-destinazione') SELECT campo1,campo2 FROM tabella-origine WHERE eventuali-condizioni

Tutto molto semplice no?
Si tratta solo di usare una insert into select di sql server, una sintassi che già dovreste conoscere se smanettate da un po' con questo database.

I dati verranno dunque presi da sqlserver ed inseriti direttamente sul mysql presente su l'altro server.
Ovviamente, le tabelle d'origine e di destinazione, o meglio i campi che avete scelto di popolare, devono essere compatibili come formato, e perchè no, anche come charset impostato di default.

martedì 8 maggio 2018

Aggiungere musica e voce su video Movie Maker

Ormai ci sono molti programmi avanzati di video editing, lo so.
Ma se non si vuole smanettare con opzioni intricate, oppure spendere soldi per software costosi, la soluzione migliore e più semplice per chi ha windows rimane ancora movie maker.
Nel seguente tutorial infatti, voglio approfondire ulteriormente l'utilizzo di questo software freeware, insegnandoti come aggiungere musica e voce su un video che stai creando.

Inserire dell'audio in un filmato è relativamente semplice, che si tratti di una voce o di una canzone, ma un limite apparente di questo programma sembra invece essere quello del multitracking audio.
Smanettando un po' con questo software però, ho scoperto come inserire una seconda traccia audio su windows movie maker, ed ora ti spiegherò come fare.


Come aggiungere musica e voce su un video con Movie Maker


Per poter usufruire di due tracce audio al posto di una sola, basta procedere nel seguente modo:
  1. Aprire windows movie maker ed aggiungere il video o la foto a cui si vuole mettere l'audio
  2. Cliccare su Add music per inserire la prima traccia audio, idealmente la musica
  3. Adesso, cliccare sulla freccia in basso vicino alla voce Record narration e poi cliccare su Add sound

Aggiungere musica e voce su video Movie Maker

Il resto è tutto come al solito.
Basta infatti selezionare l'audio contentente il testo, o anche volendo un'altra canzone, e posizionarla dove ci pare nel video.
La voce potrà infatti sovrapporsi perfettamente alla musica, oppure partire prima o dopo.
Con il doppio click su ciascuna delle tracce audio inoltre, sarà possibile modificare le impostazioni sonore più tipiche, come il volume dell'intera traccia, il fade in, il fade out, etc...

Grazie a questo stratagemma dunque, potrai creare un video con musica e voce, per youtube o per qualsiasi altro utilizzo.
Aggiungere una doppia traccia audio su movie maker è molto semplice... se si sa come fare.
Io infatti non avevo trovato da nessuna parte come aggiungere due tracce audio ad un video, poi ho scoperto questo metodo, che in teoria potrebbe anche consentire di fare dei veri e propri mixaggi da deejay nei video, facendo partire l'audio della traccia secondaria poco prima della fine della traccia principale.
Ovviamente per usare movie maker come programma di mixaggio audio e non solo video, bisogna quantomeno mettere a tempo le due tracce musicali, e diciamo che questo non è proprio il software ideale per farlo, e che forse si fa prima a creare una traccia audio mixata da un'altro software, e poi importarla su moviemaker.

Comunque, per creare video con voce e musica, movie maker è più che sufficiente!
Se poi vuoi mettere due canzoni una sopra l'altra, nessuno ti vieta di farlo, ma chissà che cacofonico risultato otterrai :)

PS una volta finito il mixaggio, per salvare il video con il doppio audio, basta fare File -> Salva movie, e selezionare il formato desiderato.

giovedì 3 maggio 2018

Come riconoscere chi ti chiama

Sono finiti i tempi in cui ricevevi delle chiamate sul cellulare da dei numeri sconosciuti, che poi non sapevi se richiamare o pure no.
Non sto parlando di numeri nascosti, ma di numeri di telefono non in rubrica, che a primo acchito non ci dicono niente, e che quindi non sappiamo a chi appartengano.

Su android infatti, da un po' di tempo, c'è una nuova bellissima funzionalità che consente di riconoscere chi ci chiama, facendo apparire nome e cognome al posto del numero di telefono, anche se chi ci ha telefonato non è tra i nostri contratti.
Vediamo subito di capire come funziona questa interessantissima funzionalità per cellulare.


Come riconoscere chi ti chiama


Se vuoi ridurre al minimo la possibilità di ricevere chiamate da numeri che non conosci, o per meglio dire, per visionare l'intestatario di un determinato numero chiamante, basta procedere nel seguente modo:
  1. Andare nelle Impostazioni di android
  2. Entrare nella schermata Funzioni avanzate
  3. Cliccare semplicemente su "Identifica numeri non salvati"
  4. Spuntare la voce Attivata

Come riconoscere chi ti chiama

identifica numeri non salvati

Da questo momento in avanti, quando riceverai telefonate da numeri non in rubrica, se questi saranno disponibili sul db della rete, vedrai il nome di chi ti chiama.

La domanda ora sorge spontanea, ma come funziona questo servizio? Dove Android prende i nomi che mostra a video quando qualcuno ti chiama?
Esisterà sicuramente qualche db online tipo pagine bianche/gialle, ma la funzionalità che più aiuta ad alimentare questo servizio è l'opzione "condividi nome e numero".
Ecco, io ad esempio non lo attiverò mai perchè ci tengo alla mia privacy, ma se tu vuoi far sapere a tutti quelli che chiami (a patto che questi abbiano l'opzione di identificazione attivata) chi sei anche se è la prima volta che li chiami... bene, non ti resta che spuntare questa voce ed il gioco è fatto.

Sono finiti i tempi in cui si facevano gli scherzi telefoni eh? Ora individuare chi ti chiama è ancora più facile.
E' vero che è ancora possibile disattivare la visualizzazione del numero di telefono quando si chiama qualcuno (come spiegato in questo post), ma con queste nuove funzionalità diciamo che si sta andando esattamente nella direzione opposta, al grido del motto "condividiamo tutto" :)

martedì 1 maggio 2018

Come è cambiata la tua città nel corso del tempo

Oggi risponderò ad un quesito molto particolare: come è cambiata la tua città negli ultimi anni?
Sia che tu abiti a Napoli, a Milano, a Roma, o in un piccolo paese, di sicuro nel corso degli anni saranno stati costruiti nuovi edifici, abbattuti alberi, costruite strade, ecc...

Se quindi sei curioso di sapere come è stato modificato un luogo nel tempo, sappi che online esiste uno strumento gratuito che può soddisfare questa tua curiosità.
Vediamo subito come fare per scoprire quanto la terra è mutata negli ultimi tempi, che sia un posto vicino a casa che conosci bene, o anche un luogo remoto presente dall'altra parte del mondo.


Come scoprire come è cambiata la tua città nel corso del tempo


Come accennavo poco sopra, esiste online un sito web che ti consente di avere un timelapse sui luoghi, ovvero, dato un certo range di tempo, è possibile osservare come certi posti sono cambiati.
L'uomo si sa, ama costruire ed evolvere le proprie città, aggiungendo strade, palazzi e comodità varie, non sempre nel rispetto della natura.

Per scoprire quanto è cambiata la tua città negli ultimi anni, collegati al seguente indirizzo:

https://earthengine.google.com/timelapse/

Ebbene sì, trattasi di un'evoluzione di google earth (earth engine), lo strumento di google che consente di vedere il nostro pianeta dal satellite.
Questo sito però, a differenza della versione orginale, consente di selezionare un luogo e poi di visionare come questo è mutato dal 1984 al 2016, ovvero più o meno ad oggi.

Come è cambiata la tua città nel corso del tempo

Tramite l'apposita barra puoi anche decidere di fermare il tempo ad un determinato anno, e zoommare per vedere meglio i dettagli del luogo da te selezionato.
L'operazione è abbastanza onerosa in termini di prestazioni, quindi a seconda della potenza del tuo pc, potrebbe essere più o meno veloce o andare a scatti.

Ovviamente, ci saranno città o luoghi cambiati poco, altri invece completamente mutati, come nel caso di Dubai, di cui ho fatto un piccolo video esplicativo:
https://youtu.be/Mmr9qTwcl44



Bene, è tutto.
Adesso sta solo alla tua curiosità e fantasia, e potrai anche scoprire luoghi resi letteralmente irriconoscibili dal tempo... o per meglio dire, dall'uomo ;)

lunedì 23 aprile 2018

Ottenere feed rss profilo Instagram

Se hai un profilo instagram e ad esempio vuoi far apparire i tuoi ultimi post sul tuo sito internet, allora quello che ti serve è sapere quale è l'indirizzo web per i feed rss di instagram.
Gli rss sono infatti un elenco di link e dati presi da un determinato sito internet, in questo caso da instagram online.

La procedura che ti sto per andare a spiegare è valida sia per avere i feed del proprio canale instagram, sia per qualsiasi altro profilo.
L'unica condizione che ovviamente va soddisfatta affinchè un feed sia accessibile, è che il profilo deve essere pubblico, ovvero non privato.

Vediamo subito come fare.


Come ottenere feed rss profilo Instagram


Per poter ricavare l'url dei feed di instagram, in modo tale da poterne fare ciò che si vuole, basta andare a modificare questo indirizzo:

https://web.stagram.com/rss/n/oggieunaltropost

L'unico parametro che ovviamente devi cambiare, per poter ottere il feed rss del tuo canale instagram o di quello di un tuo amico, è l'ultimo, ovvero quello in cui io ho piazzato l'id del mio canale ;)
Dovrai infatti inserire l'username del canale di cui vuoi avere le notizie in tempo reale.

Se avrai fatto tutto correttamente, a video nel browser vedrai l'elenco degli ultimi post.

Ottenere feed rss profilo Instagram

Oppure guardando l'html, potrai vedere come è fatto un feed rss instagram, che sarà una cosa del genere:
<rss xmlns:admin="http://webns.net/mvcb/" xmlns:atom="http://www.w3.org/2005/Atom" xmlns:dc="http://purl.org/dc/elements/1.1/" xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" xmlns:rdf="http://www.w3.org/1999/02/22-rdf-syntax-ns#" xmlns:sy="http://purl.org/rss/1.0/modules/syndication/" version="2.0"><channel><title>Oggi è un altro post(@oggieunaltropost) - Instagram photos and videos | WEBSTAGRAM</title><link>https://web.stagram.com/rss/n/oggieunaltropost</link><description>WEBSTAGRAM&#39;s RSS Feed - WEBSTAGRAM is the best Instagram Web Viewer</description>...

Bene, è tutto.
Spero che questo breve tutorial ti possa tornare utile.
A me non lo è stato in realtà, dato che volevo ottenere tutte le foto e video presenti su un canale, per fare un conteggio totale dei like instagram... cosa che poi ho scoperto essere possibile solo smanettando un po' con le api instagram... ma questo è un altro post (cit.)

venerdì 20 aprile 2018

Come eliminare una pagina vuota in Word

L'altro giorno mi sono trovato a dover affrontare un problema singolare, stupido quanto antipatico.
Praticamente, il mio documento microsoft word aveva una pagina di troppo che non riuscivo a fare sparire in alcun modo.
Eccomi dunque qui a scrivere come fare per rimuovere pagine vuote in word, in modo tale da risparmiare spazi e carta.

Prendiamo ad esempio il caso in cui uno voglia inviare un curriculum ad una azienda, di certo non è una bella figura mandare un documento che finisce con una pagina completamente vuota, no?


Come eliminare una pagina vuota in Word


Se vi trovate nelle condizioni in cui un documento word termina con una pagina vuota, una pagina che apparentemente non contiene niente al suo interno, ma che di fatto vi appare come una pagina con contenuto, allora avete un bel problema da risolvere.
Le cause di questa pagina di troppo possono essere diverse, così come le possibili soluzioni, vediamo dunque come poter fare per eliminare pagine vuote di word.


Caso 1: qualche a capo di troppo


E' il caso in cui avete mandato a capo il testo qualche volta di troppo, premendo invio (enter) nella tastiera.
In questo caso quindi, la prima cosa da fare per rendersene conto, è quella di abilitare la visualizzazione dei paragrafi.
Per fare ciò basta andare nella sezione Home e cliccare sulla P di paragrafo (se così si può chiamare quello strano simbolo).

Come eliminare una pagina vuota in Word

Appariranno nel documento word tutti i paragrafi ed i caratteri normalmente nascosti e per far sparire la pagina di troppo, basterà cliccare, o il tasto backspace a fine pagina fino alla sparizione della stessa, o selezionare i paragrafi vuoti e cliccare sul tasto canc.

Così facendo, in teoria, la pagina vuota word dovrebbe sparire, in quanto ora realmente priva di contenuti.
Se questo metodo non dovesse funzionare, allora proviamo a vedere un'altra possibile causa e soluzione.


Caso 2: interruzione di pagina


Un'altra possibile causa dell'effetto collaterale di avere una pagina vuota di word potrebbe essere che è stato usato il comando "interruzione di pagina".
Questo potentissimo comando infatti, serve per interrompere una pagina word in qualsiasi momento, anche se non piena di contenuti, per poter dividere dunque il testo su quante pagine si desidera.

Vediamo dunque come rimediare al problema di un'eventuale interruzione di pagina non volontaria.
Ancora una volta, la soluzione ottimale è quella di posizionarsi alla fine del documento e tenere cliccato il tasto backspace fino a quando la pagina di troppo non sparisce.

Anche in questo caso comunque, per facilitarsi la vita basta abilitare la visualizzazione dei paragrafi e dei caratteri nascosti.

interruzione di pagina

Questa casistica comprende anche la funzione inserimento pagina vuota, che di fatto viene vista poi come un'interruzione di pagina.
Se anche questo metodo non dovesse funzionare, vediamo come provare a risolvere con il terzo metodo.


Caso 3: problema di margini


La terza causa di una pagina word vuota di troppo riguarda dei margini troppo larghi.
Questo metodo va provato solo nel caso falliscano i primi due, in quanto si tratta di una risoluzione un po' più estrema, che di fatto cambia il layout del documento.

Per provare dunque a risolvere questo problema cliccare sulla tab Layout e poi su Margini.
Qui potrete selezionare dei modelli di default, oppure cliccare su margini personalizzati ed inserire a mano i giusti spazi.

problema di margini

Provate dunque a regolare i margini del documento word fino a quando non vedete che la pagina vuota non scompare.
Nel mio caso era proprio un problema di margini, e solo agendo su quelli sono riuscito a far sparire la pagina di troppo... non prima ovviamente di essermi scervellato a cercare di capire se ci fossero degli spazi vuoti nella pagina che proprio non ne voleva sapere di sparire.

PS Questa guida è valida per tutti i più recenti m$ word, compresi gli office 365, ma anche per le versioni precedenti al 2018.

giovedì 19 aprile 2018

Creare loader html css al caricamento della pagina

Se il tuo sito internet non è molto prestante, o anche se lo è, può essere una buona idea quella di aggiungere il classico loader, ovvero una sorta di animazione che indica all'utente che la pagina web è in caricamento.
Grazie a questo strumento inoltre, potrai impedire che una persona che ha già cliccato sul classico tasto Invia di un form, non clicchi nuovamente perchè stufo dell'attesa, evitando così l'inserimento di record doppi.

Vediamo dunque come creare un loader html css che parta con una azione specifica dell'utente, che sia il submit di un form o anche il click su un link html.


Come creare un loader html css al caricamento della pagina


Tutto quello di cui abbiamo bisogno per generare il classico loader è in teoria solo un po' di codice html e css.
Tuttavia, nell'esempio che sto per spiegare, la chiamata al loader verrà fatta tramite javascript, e non quindi definita a livello generale come classe nei fogli di stile per tutti i link.

Partiamo dall'animazione css da includere in una pagina html, ecco i fogli di stile che si possono utilizzare per avere l'animazione di un cerchio roteante:

<style>
.guscioloader
{
    font-size: 1.6em;
    color: #1E6FA4;
    font-weight: bold;
    display:none;
    position:   fixed;
    z-index:    1000;
    top:        0;
    left:       0;
    height:     100%;
    width:      100%;
    background: #CCCCCC;
    filter: alpha(opacity=80);
    -moz-opacity: 0.8;
    -khtml-opacity: 0.8;
    opacity: 0.8;
    text-align:center;
    align-items:center;
    justify-content:center;
}
.loader
{
    border: 16px solid #f3f3f3;
    border-top: 16px solid #3498db;
    border-radius: 50%;
    width: 150px;
    height: 150px;
    animation: spin 2s linear infinite;
}
@keyframes spin
{
    0% { transform: rotate(0deg); }
    100% { transform: rotate(360deg); }
}
</style>


Abbiamo un guscio div chiamato guscioloader, che conterrà il nostro loading, come una sorta di layer sfondo colorato semi trasparente che ricopre tutta la pagina con lo scopo di bloccare l'intera pagina web.
Poi abbiamo il loader, che conterrà di fatto l'elemento grafico animato con i keyframes, che in questo caso è una sorta di sfera con bordo azzurro che ruota.

Venendo invece al javascript da utilizzare, c'è la funzione che serve per chiamare il nostro div di caricamento in corso:

<script language="JavaScript">
function loader()
{
    document.getElementById("guscioloader").style.display="flex";
}
</script>


Che in html va richiamato semplicemente così:

<a href="" onclick="loader();">carica la pagina</a>

Oppure nel caso di un form:

<form method="pos\" action="" onsubmit="return loader();">

Quando un utente cliccherà su quel link dunque, apparirà il nostro div loader, che scomparirà non appena la pagina chiamata verrà caricata.

Creare loader html css al caricamento della pagina

Ecco il codice completo di quanto appena illustrato:

<html>
<head>
<title>Loader html</title>
<style>
.guscioloader
{
    font-size: 1.6em;
    color: #1E6FA4;
    font-weight: bold;
    display:none;
    position:   fixed;
    z-index:    1000;
    top:        0;
    left:       0;
    height:     100%;
    width:      100%;
    background: #CCCCCC;
    filter: alpha(opacity=80);
    -moz-opacity: 0.8;
    -khtml-opacity: 0.8;
    opacity: 0.8;
    text-align:center;
    align-items:center;
    justify-content:center;
}
.loader
{
    border: 16px solid #f3f3f3;
    border-top: 16px solid #3498db;
    border-radius: 50%;
    width: 150px;
    height: 150px;
    animation: spin 2s linear infinite;
}
@keyframes spin
{
    0% { transform: rotate(0deg); }
    100% { transform: rotate(360deg); }
}
</style>
<script language="JavaScript">
function loader()
{
    document.getElementById("guscioloader").style.display="flex";
}
</script>
</head>
<body>
<div id="guscioloader" class="guscioloader"><div class="loader"></div><br />&nbsp;Loading...</div>
<a href="" onclick="loader();">carica la pagina</a>
</body>
</html>


Come si può ben vedere da queste righe di codice, è stato possibile creare un'animazione di pagina in caricamento senza l'uso di alcuna immagine, solo grazie al potere dei css... e dell'html... e del javascript :p
Ovviamente questo è solo un esempio, ed è la punta dell'iceberg sull'argomento, dato che con le animazioni html/css è possibile creare qualsiasi tipo di grafica ed effetto speciale da piazzare al caricamento della pagina.

mercoledì 18 aprile 2018

Modificare charset campo tabella (phpmyadmin)

Se non hai un database mysql troppo datato, devi sapere che è possibile cambiare il charset dei singoli campi di una tabella, creando addirittura tabelle multicharset (pratica che comunque sconsiglio).
Se poi utilizzi phpmyadmin, la procedura per fare ciò è decisamente semplice, vediamo subito come.


Come modificare il charset di uno specifico campo tabella in phpmyadmin


Se vuoi passare da utf8 a latin swedish o a qualsiasi altro charset ti venga in mente, con phpmyadmin puoi compiere questa azione su qualsiasi campo testuale delle tue tabelle, con pochi semplici click.

Ecco come fare per cambiare charset su phpmyadmin:
  1. Collegati al tuo db con un utente che ha i privilegi sufficienti a modificare la struttura delle tabelle
  2. Entra nel database in cui è contenuta la tabella da modificare
  3. Clicca sulla tabella desiderata
  4. Clicca sulla voce Struttura
  5. Individua il campo da editare clicca su Modifica
  6. Adesso potrai agire sulla voce codifica caratteri, dal quale potrai selezionare il charset desiderato
  7. Una volta cambiato charset, cliccare su Salva per apportare le modifiche

Modificare charset campo tabella (phpmyadmin)

Se però la tabella in questione ha già dei dati al suo interno, tramite questa procedura potrebbe anche risultarvi un errore e l'impossibilità di cambiare il charset, se quello selezionato non contempla un carattere già memorizzato nel db.

Inutile dire che cambiare charset ad una tabella in corso d'opera è sempre un'operazione un po' delicata.
Quando possibile dunque,  settare da subito la giusta codifica dei caratteri, in modo tale da non aver sorprese future.
Tra i più usati e compatibili c'è ovviamente l'utf8, nello specifico l'utf8_general_ci, o ancora meglio in alcuni casi, l'utf8_unicode_ci.
Con questi set di caratteri infatti, non dovreste avere problemi di accentate e caratteri speciali, sempre ovviamente che poi dalla pagina o l'app da cui pescate i dati, dichiarate il giusto charset :)

lunedì 16 aprile 2018

Come resettare la password di Instagram

Se per caso hai perso la password di instragram e non riesci più ad accedere al social network delle foto, non preoccuparti, non è necessario crearti un nuovo profilo perdendo tutto lo storico, ma puoi eseguire un semplice reset della password.

Resettare la password di instagram è un'operazione forse un po' estrema, ma se proprio non ti ricordi i tuoi dati d'accesso al social, può risultare l'unico modo per poter rieffettuare la login al tuo profilo.
Vediamo subito come fare.


Come resettare la password di Instagram


Per poter recuperare la password di instagram, procedere nel seguente modo (via web in questo caso):
  1. Collegati al sito ufficiale del social https://www.instagram.com
  2. Scolla la pagina fino a trovare la domanda "hai un account" e clicca su Accedi

    Come resettare la password di Instagram
  3. Ora, clicca sulla voce "Hai dimenticato la password"
  4. Inserisci la tua user name o l'email d'accesso
  5. Clicca su "non sono un robot" e se te lo chiede esegui le istruzioni a video
  6. Infine, clicca su Reimposta password

Reimposta password

Ti arriverà via email un link su cui cliccare, dal quale poi potrai reimpostare la tua password d'accesso ad instagram, inserendone di fatto una nuova.
Ovviamente, affinchè questo funzioni, devi ricordarti almeno o la tua userid, o ancora più semplice, l'email che hai utilizzato in fase di registrazione.

Qui di seguito un video esplicativo della procedura (almeno fino alla richiesta password):
https://youtu.be/ojgmOGC8Ik0



E con i tutorial per instagram per oggi è tutto.
Buone foto.

giovedì 12 aprile 2018

Come connettere una cartella di rete su Windows 10

Se utilizzi windows 10 (ma anche una versione inferiore) ed il tuo computer è connesso ad una rete di altri computer, che sia al lavoro o anche a casa, forse ti interesserà sapere come mappare una cartella di rete.
Con mappare intendo proprio collegare una directory (e rispettive sottocartelle) al tuo pc in locale, in modo tale da poter accedere a risorse remote presenti su altri computer.
Vediamo subito come fare.


Come connettere una cartella di rete su Windows 10


La procedura per mappare cartelle di rete è rimasta sostanzialmente invariata nelle varie versioni di windows, e consiste in questi semplici passaggi:
  1. Apri esplora risorse (o esplora file), che puoi anche trovare con la ricerca di windows
  2. Clicca con il tasto destro del mouse sulla voce Questo pc
  3. Seleziona la voce "Connetti unità di rete"
    Come connettere una cartella di rete su Windows 10
  4. Inserisci il percorso completo della risorsa di rete da mappare, utilizzando la seguente sintassi:
    \\nome-server\drive$\percorso-cartella
    dove per intenderci drive$ potrebbe essere il classico c$
    connetti unità di rete
  5. Immetti le credenziali di rete e clicca su ok

immetti le credenziali di rete

Le credenziali d'accesso solitamente sono il tuo utente di rete, che ovviamente deve essere quantomeno abilitato alla lettura della cartella che vuoi mappare sul tuo pc.
Inoltre, se per caso ti viene proposto come nome server a cui collegarti, un nome di dominio errato, ti basterà mettere in fase di login davanti alla username il nome del server a cui vuoi connetterti, utilizzando la seguete sintassi: \nome-server\nome-utente

Ecco fatto.
Se avrai inserito le credenziali corrette, e soprattutto se il tuo utente risulterà abilitato, avrai connesso la cartella di rete al tuo pc.

Dunque, se hai capito bene questo post, se ora qualcuno ti chiederà se sai come leggere una cartella presente su un altro computer sotto windows, la tua risposta sarà sicuramente affermativa.

PS se vuoi che la cartella mappata sia disponibile anche quando accenderai il pc la prossima volta, nel passaggio 4 spunta la voce "Riconnetti all'accesso", e se proprio non vuoi più mettere neanche la password, al passaggio 5 spunta la voce "Memorizza credenziali".

mercoledì 11 aprile 2018

Come segnalare PIN su Pinterest

Continuano le poco simpatiche guide della categoria giovani aspiranti netcop.
Oggi vi spiegherò come segnalare su pinterest, il social network delle ricette, se così si può chiamare :p
Anche su questo social infatti, gli scocciatori possono non mancare.
Se qualcuno vi offende, o semplicemente trovate online un pin che non dovrebbe essere presente in rete, perchè magari volgare, violento, violatore del diritto d'autore o peggio ancora violatore di privacy, ecco che bisogna sapere come fare per segnalarlo.


Come segnalare PIN su Pinterest


Per segnalare un pin pinterest, basta seguire questa semplice procedura:
  1. Accedi al social con la tua user e password
  2. Entra nel pin che vuoi segnalare
  3. Clicca sui 3 puntini orizzontali in alto a sinistra del post
  4. Clicca su Segnala pin
  5. Seleziona il motivo della segnalazione e clicca su Avanti fino al termine della procedura.

Come segnalare PIN su Pinterest

I motivi per poter segnalare un pin su pinterest possono essere:
  • Non si vuole più vedere determinati contenuti
  • Spam
  • Violazione delle norme di Pinterest
  • Pin inutili
  • Violazione copyright

A dire il vero, il primo punto ed il penultimo sono segnalazioni assai soggettive, quindi si spera che i moderatori di pinterest prima di bannare le persone o rimuovere i contenuti, valutino bene i pin segnalati.
Ad ogni modo, quando segnalerete un pin, il risultato ottenuto può variare dal classico nulla di fatto, alla rimozione del post, al ban dell'utente che ha postato un contenuto esageratamente inappropriato.

Bene, ed anche per oggi è tutto (cit.)

mercoledì 4 aprile 2018

Come impedire di essere taggati su Facebook

Di recente ho letto di un figlio che ha fatto causa alla madre perchè questa aveva messo le foto di lui online senza permesso.
Al di là dell'assurdità della notizia, se per caso anche tu sei fissato con la privacy e vuoi provare a limitare le situazioni imbarazzanti, forse ti farà piacere sapere come impedire di essere taggati su facebook.

Facebook infatti, consente ai propri utenti di inserire foto e video, ma soprattutto di taggare le persone, in modo tale da spoilerare in maniera brutale l'identità delle persone.
Puoi infatti venir taggato in una foto compromettente recente, o peggio ancora, essere associato ad un bambino brutto e brufoloso.
Se vuoi evitare tutto questo, continua a leggere per scoprire cosa puoi fare su fb per proteggerti dagli spoileratori.


Come impedire di essere taggati su Facebook


Se vuoi evitare che qualcuno ti tagghi su una foto facebook, o peggio ancora su un video, ecco cosa devi fare:
  1. Accedi con user e password a facebook
  2. Clicca sulla freccia in basso che si trova in alto a destra nella pagina
  3. Clicca su Impostazioni
  4. Clicca su Diario e aggiunta di tag

Come impedire di essere taggati su Facebook

Bene, adesso puoi agire sostanzialmente su due sezioni delle impostazioni di facebook, su tag e su controlla.

Su tag puoi ad esempio, cliccando su Modifica, cambiare la voce "Chi può vedere i post in cui ti hanno taggato nel tuo diario?" dove ad esempio mettendo "Solo io", limiterai a tutti la possibilità di vedere le foto in cui ti taggano direttamente sul tuo diario (o nella loro sezione notizie).
Questo diciamo che è lo spoiler alert numero uno, quello che ti metteva immediatamente alla gogna mediatica dopo un tag.
Modificando questa opzione la tua bacheca è protetta da foto indiscrete, ma per poter essere protetto al 100% devi fare un ulteriore passaggio.

Nella sezione controlla di facebook infatti, ci sono altre due interessanti voci: "Vuoi controllare i post in cui ti taggano prima che il post sia visualizzato sul tuo diario?" e "Vuoi controllare i tag che le persone aggiungono ai tuoi post prima che i tag siano visualizzati su Facebook?", alle quali devi dare Si.
La prima opzione diciamo che è un'ulteriore protezione sui tag che riguardano il tuo diario, la seconda invece ti protegge dai tag effettuati sulle bacheche altrui, sulle quali in teoria non hai controlla, ma dove in pratica puoi rifiutarti di apparire taggato.

Facebook cambia spesso le impostazioni della privacy, spesso combinando pastrocchi vari che ti obbligano a rimetter mano alle impostazioni per far sparire foto che prima non erano visibili (chi usa fb da molto sa di cosa parlo), ma diciamo che a questo giro sembra aver fatto le cose in maniera corretta a livello di protezione dei dati ;)
Bye bye tags selvaggi su facebook!

mercoledì 28 marzo 2018

Come creare una select con ricerca (html javascript)

Da purista vecchia scuola mi costa molto fare questo post, ma non sempre riscoprire l'acqua calda paga.
Il tema del giorno infatti riguarda le selectbox html troppo lunghe, quelle chilometriche per intenderci.
Quando infatti ci troviamo davanti ad una select con troppe voci, oltre a risultare difficoltoso scorrere tutti i nominativi, può risultare anche ostico trovare una voce con il vecchio trucco di digitarne le iniziali.

Vediamo quindi come il web di oggi ci consente di fare una ricercare in una select con il javascript, i fogli di stile e l'html.


Come creare una select box con ricerca in html/javascript


Per fare ciò che vi sto per andare a spiegare, un tempo avrei rimboccato le maniche e me la sarei giocata tranquillamente con il sacro js, il semplice html ed i fogli di stile.
Oggi però tutto ciò non serve più, dato che la pappa pronta arriva da una libreria javascript che si chiama select2.

Per poter usare questa libreria si può sia scaricarla in locale e richiamarla, o anche includere direttamente il codice da uno dei siti di servizio di google.
Ecco un esempio di funzionamento del secondo caso, senza dunque dover installare niente sulla propria macchina/sito web in locale:

<!DOCTYPE HTML>
<html>
<head>
<title>Select2 test</title>
<script src="https://ajax.googleapis.com/ajax/libs/jquery/3.3.1/jquery.min.js"></script>
<link href="https://cdnjs.cloudflare.com/ajax/libs/select2/4.0.6-rc.0/css/select2.min.css" rel="stylesheet" />
<script src="https://cdnjs.cloudflare.com/ajax/libs/select2/4.0.6-rc.0/js/select2.min.js"></script>
</head>
<body>
<select class="js-example-basic-single" name="nomi">
<option value="AN">Antonio</option>
<option value="FR">Franco</option>
<option value="CA">Roberto</option>
</select>
<script type="text/javascript">
$(document).ready(function()
{
$('.js-example-basic-single').select2(
{
placeholder: "Select a state", allowClear: true
});
});
</script>
</body>
</html>


Il risultato sarà una cosa del genere:

Come creare una select con ricerca (html javascript)

Avremo così creato una select html con ricerca, ovvero una selectbox con un apposito box di ricerca con cui filtrare le varie option presenti in elenco.

Andando ad analizzare il codice usato, ecco cosa occorre includere per primo:

<script src="https://ajax.googleapis.com/ajax/libs/jquery/3.3.1/jquery.min.js"></script>
<link href="https://cdnjs.cloudflare.com/ajax/libs/select2/4.0.6-rc.0/css/select2.min.css" rel="stylesheet" />
<script src="https://cdnjs.cloudflare.com/ajax/libs/select2/4.0.6-rc.0/js/select2.min.js"></script>


La prima inclusione riguarda il potentissimo jquery, senza il quale non si può usare la libreria select2 (cosa non propriamente esplicitata nel tutorial del sito di riferimento, e che mi ha fatto perdere un sacco di tempo per capire come mai la mia select non aveva il box di ricerca come nell'esempio online :p).

Poi bisogna creare la select semplicemente definendo una classe riconosciuta da questa libreria, che nel caso delle select singole è la js-example-basic-single.

Infine si usa la funzione ready, che agisce al caricamento completo della pagina, per inizializzare tutte le select in cui viene rilevata la classe indicata.
Il codice usato in questo caso è il seguente:
$(document).ready(function()
{
$('.js-example-basic-single').select2(
{
placeholder: "Select a state", allowClear: true
});
});


Dove ad esempio si può aggiungere l'attributo placeholder e specificare se si vuole consentire il tasto per svuotare la select (allowClear).
Ovviamente ci sono diversi altri attributi inseribili/inizializzabili, ma non sono argomento di questa guida (cit.).

Se si vuole inizializzare la select2 con valori di default già selezionati, basta usare il classico attributo selected (es: <option value="AN" selected>Antonio</option>).

Riporto qui sotto un altro esempio, con il quale è possibile creare select multiple con ricerca:

<select class="js-example-basic-multiple" name="nominativi[]" multiple="multiple">
<option value="AN">Antonio</option>
<option value="FR">Franco</option>
<option value="CA">Roberto</option>
</select>

<script type="text/javascript">
$(document).ready(function()
{
$('.js-example-basic-multiple').select2(
{
placeholder: "Select a state", allowClear: true
});
});
</script>


Select2 multipla

Quello che cambia sostanzialmente da una select singola, è il nome della classe (js-example-basic-multiple) e l'attributo multiple.

Tra l'altro la potentissima select2 consente di includere più select con ricerca in una sola pagina web, senza dover inizializzare ogni singolo oggetto nella ready.
Se ad esempio abbiamo 10 select di tipo singolo e 3 multiselect con ricerca, la parte del js potrebbe essere banalmente:
$(document).ready(function()
{
$('.js-example-basic-single').select2(
{
placeholder: "Select a state", allowClear: true
});
$('.js-example-basic-multiple').select2(
{
placeholder: "Select a state", allowClear: true
});
});


La libreria javascript select2 è molto potente e completa, infatti è anche possibile gestire select di tag, dove è anche possibile aggiungere le option tags mancanti dopo averle scritte nel box di ricerca.
Ecco un codice d'esempio:
<select class="js-example-tags" name="nominativi[]" multiple="multiple">
<option value="AN">Antonio</option>
<option value="FR" selected="selected">Franco</option>
<option value="CA">Roberto</option>
</select>

$(".js-example-tags").select2({
  tags: true
});


In questo caso quindi, quando si cerca una opzione che non esiste, cliccandoci sopra questa viene aggiunta alla select come nuova option, generando di fatto una select dinamica html.

Infine occorre precisare che è ovviamente possibile personalizzare la grafica delle select generate, usando i css.
La classe principale di riferimento è la .select2.
Avendo infatti scoperto che questa libreria stranamente di default non è responsive, sono andato a metterci una pezza modificando la classe css principale, con qualcosa del genere:
.select2 {max-width:100%;}

Bene, è tutto.
Le potenzialità della potentissima select2 sono davvero molte, ma la sua vera forza è sicuramente la semplicità e la rapidità d'utilizzo.
Per maggiori info ed eventuali download vi rimando al sito ufficiale.

martedì 27 marzo 2018

Come segnalare qualcuno su Tumblr

Non troppo tempo fa vi avevo spiegato come bloccare qualcuno su tumblr.
Se però questa procedura non vi sembra abbastanza, se la persona in questione vi ha offeso e volete che sia fatta giustizia, allora è il caso di imparare come segnalare su tumblr.

I motivi per segnalare qualcuno su questo social sono sostanzialmente gli stessi di tutte le altre community.
Se infatti una persona non rispetta la netiquette, spamma, offende, diffama, viola il copyright, e chi più ne ha più ne metta, allora è il caso che si prenda una vacanza da internet.
Vediamo subito come diventare netcop anche su tumblr :p


Come segnalare qualcuno su Tumblr


Contrariamente ad altre piattaforme web, segnalare persone su tumblr sembra essere un'operazione un po' più ostica del solito, o quantomeno non propriamente intuitiva.
Distinguiamo innanzitutto due tipologie di segnalazioni, lo spam dei messaggi, e la segnalazione di interi profili.

Per segnalare una email tumblr che ti sembra possa essere spam trovi l'apposito tasto sotto la conversazione, con una frase del tipo "ti sembra finto" e poi subito sotto il bottone Segnala come spam.

Come segnalare qualcuno su Tumblr

Se invece l'utente o il contenuto che ti da fastidio non è in diretto contatto con te, è possibile segnarlo agendo diversamente.
Per segnalare una persona su tumblr, bisogna infatti entrare nel suo profilo cliccando sul suo nome, poi basterà cliccare sull'icona dell'omino e poi sulla voce Segnala.

segnalare una persona su tumblr

Avrai sostanzialmente 3 opzioni di segnalazione:
  • Segnalare contenuti sensibili
  • Segnalare spam
  • Segnalare qualcos'altro 

La cosa un po' seccante di questo metodo è che... non è presente il tasto segnala nell'app di tumblr per cellulare, quindi vi toccherà passare sempre da pc per liberarvi degli scocciatori... a meno che non vi basti bloccarli con il metodo che vi ho spiegato tempo fa.

Bene, con questo tutorial direi che è tutto.
Nel caso trovassi dei metodi migliori per la segnalazione, soprattutto per app android, aggiornerò direttamente questo post... o se per caso li conoscete voi, scrivetemeli nei commenti così son tutti contenti (rima) :)