Visualizzazione post con etichetta varie. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta varie. Mostra tutti i post

giovedì 24 novembre 2016

E' meglio Blogger o WordPress? Pro e contro

Se stai per aprire un blog e vuoi sapere quale sia lo strumento gratuito migliore tra le piattaforme blogger e wordpress, sei capitato nel post giusto (cit.)
Blogger/Blogspot o Wordpress? Quale dei due è migliore? Scopriamolo subito con questo post che espone pro e contro nell'usare una piattaforma piuttosto che un'altra.

E' meglio Blogger o WordPress? Pro e contro


E' meglio Blogger o WordPress? Pro e contro


Il fattore comune che deve guidarci nella scelta per capire se è meglio wordpress o blogger, è che bisogna considerare queste due piattaforme entrambe nella loro versione gratiuita/gratis.
Mi spiego meglio. Il confronto che sto andando a fare vale solo per le versioni freeware di entrambe le piattaforme (anche perchè blogger non esiste a pagamento), quindi niente discorsi su hosting a pagamento... altrimenti forse vince wordpress... forse :p

Dunque, partiamo subito col confronto diretto tra Blogger e Wordpress.


PRO e CONTRO nell'usare Blogger


PRO
  • Hosting più veloce (come dicevo prima, si parla di quello gratuito per entrambi)
  • Maggiore sicurezza: piattaforma chiusa, difficilmente bucabile
  • Più semplice da usare
  • E' di google... non aggiungo altro ;)

CONTRO
  • Piattaforma chiusa e poco personalizzabile
  • Ha meno plugin di wordpress
  • Meno temi
  • Meno usato = meno documentazione / supporto


PRO e CONTRO nell'usare WordPress


PRO
  • Molto più personalizzabile
  • Molto più plugin = molte più funzionalità
  • Tanti temi grafici
  • Più usato, online è pieno di community e forum a cui chiedere suggerimenti

CONTRO
  • Hosting gratuito più lento rispetto a blogger
  • Più a rischio di bachi di sicurezza 

Questi erano i pro ed i contro nell'usare blogger o wordpress.
La scelta tra wordpress e blogspot però dovrebbe essere fatta in base alle necessità di ciascuno, quindi non si può rispondere alla domanda "è meglio wordpress o blogger?" in senso lato.

Ad esempio, se sei uno smanettone per te è sicuramente meglio wordpress (ancor di più se con un hosting che ti fa fare di tutto), se invece vuoi un prodotto chiavi in mano molto semplice da usare e veloce allora vai di blogger.
Su blogger infatti, rispetto a wordpress, non puoi mettere mano al codice sorgente del cms, ma al massimo smanettare un po' con le funzionalità ed il linguaggio usato nei template. Però in compenso, blogger è un po' più intuitivo e semplice da usare di wordpress, almeno per un principiante.

Quello che però devi capire, è che alla fine la tecnologia che c'è dietro poco interessa al visitatore del tuo sito.
Quello che importa è solo il risultato finale, i contenuti.
Se il tuo sito avrà dei contenuti interessanti ed una buona grafica, se non sarà lento da navigare e se sarà intuitivo, allora avrà successo... altrimenti, usare blogger o wordpress poco importerà ai fini del numero di visite giornaliere del tuo blog :)

mercoledì 23 novembre 2016

Blogger nuova interfaccia grafica

Questa mattina mi sono collegato al pannello di controllo di blogger e ho trovato una piacevole sorpresa, una nuova interfaccia grafica.

La piattaforma di blogging di google, blogger/blogspot, ha infatti cambiato veste grafica, assumendo sempre di più un aspetto simile a gmail.

Blogger nuova interfaccia grafica

Le novità su blogger per il momento sono comunque poche, non ho infatti notato nuove funzionalità.
Nella home page del pannello del proprio blog è stata aggiunta la possibilità di cambiare blog rapidamente, da un comodo menù a tendina di sinistra.

Le voci di menù di sinistra sono rimaste sostanzialmente invariate, anche se la nuova grafica di blogger è decisamente più accattivante.
Quello che ancora non è stato sistemato, almeno per la mia risoluzione, è il fatto che da un po' di tempo blogger scrolla in orizzontale, e questo non è bello.
Inoltre, il pulsante Visualizza blog è stato spostato nella barra di sinistra, rispetto a prima.

Entrando invece in modifica/creazione di un post, ora è ben visibile l'autore del post... non che fosse una cosa particolarmente rilevante in effetti.

Autore post blogger

Sicuramente google avrà in serbo per noi qualche altra novità per la piattaforma blogger, e probabilmente questa rinnovata grafica di blogger è solo il primo passo per un upgrade più importante... speriamo in bene :)

Lavoro agile - Smart working

Avete mai sentito parlare dello smart working o del lavoro agile.
Sono la stessa cosa in realtà, dato che lavoro agile è la traduzione italianizzata dello smart working.
Ma che cos'è il lavoro agile? Che cosa significa smart working?
Vediamo di togliere ogni dubbio a riguardo.

Lavoro agile - Smart working

Lavoro agile - Smart working


Il lavoro agile o smart working è una innovativa modalità di lavoro che consiste nel consentire ai dipendenti di un'azienda, di svolgere il proprio lavoro al di fuori dalle mura dell'ufficio.

Non bisogna confondere lo smart work con il telelavoro però, in quanto il secondo è relegato in casa, che fa a tutti gli effetti da ufficio, mentre il lavoro agile, come suggerisce lo stesso nome, può essere svolto un po' ovunque.

Si, avete capito bene.
Volete lavorare in mezzo ad un parco mentre prendete il sole?
Se la vostra azienda ha aderito allo smart work, potete farlo!

In Italia siamo sempre un po' lenti su certe cose, ma anche noi stiamo arrivando finalmente ad applicare il lavoro agile, proprio come hanno fatto diverse grandi società come la BMW.
Il concetto di base dello smart working è che contano i risultati, non importa dove fisicamente uno svolge il proprio lavoro.

I pro e contro dello smart working / lavoro agile

Ecco alcuni vantaggi e svantaggi dell'aderire al lavoro agile.

PRO del lavoro agile
  • Ci si alza più tardi la mattina
  • Non si devono spendere soldi e tempo per gli spostamenti
  • Ci si può vestire come si vuole
  • Si può conciliare il tempo libero / gli impegni personali con il lavoro
  • Si può mangiare a casa risparmiando soldi e mangiando meglio
  • Non si è obbligati ad uscire e prender freddo con pioggia o neve
  • Si può regolare il clima come si vuole, senza dover litigare con nessuno
  • Si può lavorare in un ambiente più silenzioso
  • Si può avere una postazione di lavoro più comoda e confortevole

CONTRO dello smart working
  • Si spende di più in elettricità
  • Se non ci si sa gestire, si corre il rischio di lavorare di più
  • Si corre il rischio di isolarsi
  • Bisogna fare attenzione da soli ad alcuni rischi ambientali che in ufficio invece sarebbero gestiti da altri, o non sarebbero proprio presenti (ad esempio lavorando in un parco vs in ufficio)
  • Possibile difficoltà, almeno all'inizio, ad interagire con gli altri colleghi

Questi erano solo alcuni punti che potrebbero emergere durante una giornata di lavoro agile, quel che è certo è che questa modalità di lavoro flessibile sta prendendo sempre più piede, e che è tutt'oggi in fase di sperimentazione qui in Italia.
Diverse aziende hanno infatti iniziato a fare i primi corsi sulla sicurezza riferiti allo smart working, per formare i propri dipendenti in modo da prevenire i possibili pericoli da lavoro agile.

Non aspettatevi però di cercare su google "lavoro agile offerte di lavoro" e di trovare una miriade di annunci come per il telelavoro, dato che questa modalità di lavoro per il momento è ancora in partenza, ed è proposta dalle varie aziende ai dipendenti già regolarmente assunti... ma un giorno chissà, quando sarà una realtà consolidata, magari si troveranno annunci del tipo "azienda cerca lavoratori per contratto di smart working"... o qualcosa di simile.

Donne con un bambini piccoli da andare a prendere a scuola, o persone che non amano troppo stare tra la gente, il lavoro agile potrebbe essere la soluzione a tutti i loro problemi.
Lo smart working infatti, consente di lavorare da qualsiasi parte del mondo, all'interno o all'esterno. Quello che ci serve è solo un computer o un dispositivo mobile, ed una connessione ad internet.

Con le moderne tecnologie infatti, il lavoro agile è una cosa attuabile per la maggior parte dei lavori, grazie a strumenti che consentono di spedire email, di fare videochiamate, video conferenze, chat testuali, spedire e ricevere documenti, ecc...

Praticando il lavoro agile, potrete quindi lavorare da qualsiasi posto vi troviate, basta rispettare solo due requisiti fondamentali: i risultati e la sicurezza.

domenica 20 novembre 2016

10 Consigli per aumentare le visite di un sito web

Ecco una breve guida per aumentare le visite le proprio sito web in poco tempo.
Si tratta di semplici trucchi per far salire gli accessi di un sito internet o blog, da seguire o meno in base alle proprie necessità ed alla tipologia di sito.

Non esiste una regola generale per avere un blog di successo, e sicuramente non bisogna abusare di certi metodi, o si verrà etichettati come spammers, ma è bene conoscere tutte le varie alternative per aumentare gli accessi al proprio sito internet.

Consigli per aumentare le visite di un sito web


10 Consigli per aumentare le visite di un sito web


Qui di seguito alcuni trucchi validi per aumentare la popolarità del proprio sito internet, su google prima di tutto, ma anche sui vari social network e sui vari canali per blogger.
Prova a seguire questi semplici consigli utili per aumentare le visite di un sito web, e vedrai che con un po' di costanza ed impegno, otterrai dei buoni risultati.

1) Creati uno o più canali sui Social Network

Che sia facebook, twitter, instagram, linkedin, google plus, ecc... non importa, basta essere presenti nei social network, in quanto molta gente legge le notizie lì, ed un post può diventare virale in qualsiasi momento, regalandoti da un giorno all'altro fama e gloria :)

2) Scrivi per google

Scrivi in maniera seo, ovvero in maniera appetibile per google, usando più sinonimi ed abbondando con le spiegazioni anche quando non necessarie.
Grazie a google infatti, ed ai motori di ricerca in generale, la gente arriverà a te nei più disparati modi, senza che tu debba per forza andarla a cercare sui social.

3) Fai dei post bomba

E' innegabile che ci sono degli argomenti più gettonati degli altri, quelli che tutti cercano e che tutti vogliono (es. come fare soldi facili online).
Se riesci ad indicizzarti su google con qualche post bomba, potrai vivere di rendita per un bel po'.
L'importante è che gli articoli che scrivi su internet siano utili a chi li naviga, o riceverai l'effetto contrario.

4) Fatti notare nei forum e nei gruppi

Scrivi commenti intelligenti (anche nei social network) e la gente arriverà a te e al tuo sito da sola.
Volendo potresti lasciare qualche link a qualche tuo articolo ogni tanto, ma non abusarne per non essere bannato come spammer.

5) Segui la moda del momento

Se vuoi un sito/blog che abbia tante visite ogni giorno, potresti anche sfruttare i trend del momento.
Come? Con google trend ovviamente :)
Scrivi articoli sugli argomenti del momento, e la gente arriverà a te.

6) Scambia link con altri siti

Il buon vecchio metodo del link exchange può sempre funzionare, a patto che tu lo faccia con siti inerenti ai tuoi argomenti.
Infatti, un sito che porta visite è bene, un link su un sito che non porta visite è invece male per google.

7) Scegliti una categoria specifica

Io questo consiglio non lo seguo molto perchè mi piace scrivere di tutto, ma è indubbio che se google ti riconosce come il massimo esperto di una cosa, sarai ai primi posti nei risultati di ricerca.
Inoltre, se un utente ti sceglie perchè parli di cinema, potrebbe rompersi se ti vede parlare anche (spesso) di cucito, quindi valuta bene quale è l'argomento di cui vuoi parlare, ed eventualmente creati più siti.

8) Scrivi articoli correlati

Crea dei post che siano in relazione tra di loro, come una vera ragnatela di link, in modo che un utente possa saltare da una pagina ad un'altra del tuo sito.
Infatti, un conto è essere trovati su google e soddisfare la curiosità di una persona su un argomento, un altro è quello di catturare la sua attenzione con tanti articoli utili, facendogli fare un bel giro sul tuo sito (= più visite)

9) Studia gli articoli più visitati del tuo sito

Impara ad usare google analytics e capisci il perchè alcuni tuoi articoli hanno successo ed altri no.
Questo ti aiuterà a replicare il risultato, aumentando così le visite del tuo sito.
Cerca però di non cadere nella trappola della duplicazione di contenuti simili, a google questo non piace molto.

10) Aumenta costantemente i contenuti del tuo sito

E' semplice matematica, è semplice logica: più articoli = più visite.
C'è poco altro da aggiungere, se non: tieni sempre alta la qualità dei tuoi contenuti, altrimenti produrrai solo tanti post spazzatura che ti faranno da zavorra al posto che da spinta.


Questi erano solo 10 trucchi per avere un sito web di successo...o quantomeno per provarci.
Quello che non deve mai mancare è la costanza e la passione.
I risultati possono arrivare subito o dopo mesi, ma se non molli e se ci credi davvero, prima o poi arrivano... buona fortuna!

martedì 15 novembre 2016

Che cos'è un Tarzanello

Questo è sicuramente il post più schifoso che ho fatto fino ad ora, ma qualcuno deve pur spiegarlo il significato di tarzanello no? :)
Probabilmente alcuni di voi li conosceranno già questi famigerati tarzanelli, per altri invece questa parola risulterà nuova.
Quel che è certo è che, aimè, almeno una volta nella vita il tarzanello sarà capitato anche a voi.

Che cos'è un Tarzanello?

Bando alle ciance, rullo di tamburi... un tarzanello è un pezzo di cacca rimasto attaccato ai peli del sedere :p
Si, lo so che fa schifo, ma questo è :)

Che cos'è un Tarzanello

Il termine tarzanello deriva infatti dalla figura del mitico Tarzan, l'uomo scimmia che saltava da un albero ad un altro appendendosi alle liane.

Lo so, pensare alla cacca che penzola sui peli del sedere come Tarzan, può far passare la fame anche allo stomaco più temprato, però è indiscutibile che il termine tarzanello è geniale, ed anche un po' simpatico :p

Come prevenire i tarzanelli
Se i tarzanelli sono un problema che spesso vi coglie, la soluzione più semplice è rapida per prevenire la loro formazione, è quella di dare una spuntatina ogni tanto ai peli del sedere :p

Fine dell'articolo più schifoso mai postato su questo blog :D

domenica 13 novembre 2016

HTML: Differenza tra ALT e TITLE nelle immagini

In html esistono due attributi molto importanti per le immagini (e non solo), sto parlando degli attributi alt e title.
Vista la loro similitudine d'utilizzo nei vari tag html, qualcuno potrebbe anche non conoscerne la differenza, quindi vediamo subito di fare un po' di chiarezza a riguardo.


Differenza tra gli attributi ALT e TITLE nelle immagini in HTML


Per poter spiegare la differenza tra title ed alt nelle immagini e non, vediamo le due definizioni di questi utilissimi attributi di tag html.

ALT:
Alt sta per testo alternativo (alternate text), ovvero quell'attributo del tag <IMG> (e non solo) che in HTML fornisce un'informazione testuale alternativa, quando le immagini non possono essere visualizzate.
Questo può accadere in caso di immagini rotte (cancellate dal server, o link src errati), ma anche nel caso si navighi con browser solo testuali (es. per non vedenti), ed è quindi un attributo molto utile che deve essere usato per descrivere cosa viene mostrato nell'immagine, nel caso questa non possa essere caricata.
Esempio di alt attribute html:
<img alt="American History X" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1MMgY9CPBY6TRppjaVT4JYoOnJdvQrsmDI7-c5EkjWOcrKmGK1p86WapK5z6vxyNujyO1Q7Fe97DYqZbVDQMHb-L9c6Bd0qkYjp3eUqZpl92TqjCi66davP7cCQYR_ffiJHimMBcUpwaH/s72-c/american-history-x.jpg" />

TITLE:
L'attributo title (titolo) nelle immagini viene usato per dare alcune informazioni aggiuntive sull'immagine mostrata, e dovrebbe seguire più o meno le regole usate per il tag title.
L'attributo title in alcuni browser viene anche mostrato come suggerimento tooltip, al passaggio del mouse sulle immagini.
Esempio di title attribute html:
<img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1MMgY9CPBY6TRppjaVT4JYoOnJdvQrsmDI7-c5EkjWOcrKmGK1p86WapK5z6vxyNujyO1Q7Fe97DYqZbVDQMHb-L9c6Bd0qkYjp3eUqZpl92TqjCi66davP7cCQYR_ffiJHimMBcUpwaH/s72-c/american-history-x.jpg" title="Copertina del film" />

HTML: Differenza tra ALT e TITLE nelle immagini

Quindi per scrivere un buon html, nel tag img vanno messi entrambi gli attributi, sia il title che l'alt:
<img alt="American History X" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1MMgY9CPBY6TRppjaVT4JYoOnJdvQrsmDI7-c5EkjWOcrKmGK1p86WapK5z6vxyNujyO1Q7Fe97DYqZbVDQMHb-L9c6Bd0qkYjp3eUqZpl92TqjCi66davP7cCQYR_ffiJHimMBcUpwaH/s72-c/american-history-x.jpg" title="Copertina del film" />

Compilare sia il title che l'alt delle immagini è dunque importante per aumentare l'accessibilità di un sito web, ma non solo, lo è anche per un'altra cosa molto rilevante di questi tempi: google.
Ebbene si, a google e ad altri motori di ricerca, piacciono molto questi attributi nei tag html, e non usarli potrebbe anche penalizzare il nostro sito a livello di indicizzazione.

Se vi è un po' più chiara la differenza tra tag e title in html... buon lavoro :)

PS si lo so, per pigrizia in questo articolo ho compilato il title e l'alt dell'immagine uguali, e questo è male, lo so :p

lunedì 7 novembre 2016

Che cos'è la licenza GPL

Avete mai sentito parlare della licenza GPL?
Probabilmente si se siete degli sviluppatori di siti e/o software di vario genere, o anche solo se siete appassionati di computer ed internet.

Che cos'è la licenza GPL

Che cos'è la licenza GPL
La GNU General Public License (GNU GPL) è una licenza copyleft, ovvero un tipo di licenza che viene applicata ai software di tipo libero, i cosiddetti open source.

Una licenza copyleft come la licenza GPL, deve però garantire le 4 libertà fondamentali:
  • Libertà 0: Libertà di eseguire il software per qualsiasi scopo
  • Libertà 1: Libertà di studiare il software e di modificarlo
  • Libertà 2: Libertà di ridistribuire copie del software per aiutare gli altri
  • Libertà 3: Libertà di migliorare il software e di ridistribuirlo

Questo significa che un programma protetto da licenza gpl può essere distribuito liberamente, modificato e migliorato, aiutando così l'intera comunità di sviluppatori.
Ne consegue dunque, che un software open source protetto da licenza gpl, è (in teoria) destinato a diventare sempre di più ben fatto dopo ogni nuova distribuzione, per la gioia degli utilizzatori finali.

Se hai dunque scaricato un programma protetto da licenza gpl e ti stai chiedendo se puoi utilizzarlo, stai tranquillo.
Non solo lo puoi usare gratuitamente perchè sei davanti ad un software libero (freeware), ma volendo potresti anche mettere mano al codice, per modificare e migliorare/adattare il programma in base alle tue esigenze.

martedì 1 novembre 2016

L'incrocio più trafficato del mondo

Amanti della quiete e della tranquillità, forse vi interesserà conoscere un posto da evitare assolutamente, sto parlando dell'incrocio più trafficato del mondo.

Ebbene si, esiste un primato anche per il traffico degli incroci, ma non sto parlando di auto, ma di persone!
L'incrocio più trafficato al mondo è infatti pedonale, ed è un vero e proprio formicaio.

Qual è l'incrocio più trafficato del mondo?
Rullo di tamburi... il primato come incrocio pedonale con più traffico al mondo va a Shibuya, un quartiere di Tokyo (Giappone).

Shibuya: L'incrocio più trafficato del mondo

Quando scatta il semaforo verde nell'incrocio di Shibuya, i pedoni partono come se fossero un vero e proprio esercito, per attraversare la strada.
Trovandoci però in Giappone, non pensate a scene apocalittiche dove la gente spinge e c'è un caos infernale, perchè da quelle parti l'ordine e la disciplina (ma soprattutto il rispetto per il prossimo), sono all'ordine del giorno.

Nel mondo esistono quindi sicuramente degli incroci molto trafficati e caotici, ma quello di Shibuya, pur avendo un afflusso giornaliero superiore a quello di tutti gli altri, probabilmente è anche uno dei più ordinati e meglio gestiti.

L'incrocio di Shibuya si è anche prestato per diverse pellicole cinematografiche degne di nota, come The Fast and the Furious: Tokyo Drift e Resident Evil: Retribution.
Senza contare che a Shibuya c'è anche la statua del leggendario Hachiko.

PS Si, nella foto che ho fatto io di persona, non sembra che ci sia molta gente, ma vi posso assicurare che nelle ore di punta l'incrocio di Shibuya può davvero fare paura :)

lunedì 31 ottobre 2016

Le origini di Halloween, la notte delle streghe

Ogni 31 ottobre, in molti paesi del mondo è Halloween, la notte delle streghe.
Ma quali sono le origini di questa particolare festa molto amata dai bambini e dai più grandicelli?
Scopriamole insieme!

Le origini di Halloween, la notte delle streghe


Le origini di Halloween, la notte delle streghe


Halloween è una festività di origine celtica, che sembra essere nata come gesto scaramantico per non far avvicinare i mostri.
Sembra infatti che Halloween derivi dalla festa celtica di nome Samhain, una festa pagana di fine estate che veniva celebrata ogni 31 ottobre, in concomitanza con l'ultimo raccolto agricolo.
Durante questa antica festa si usavano fare grandi falò.

Nel 840 poi, Papa Gregorio IV instituì la festa Ognissanti, proprio il 1 novembre, come a volerla far combaciare con la festa di Halloween.

Halloween, inizialmente festeggiata prevalentemente in America (presumibilmente importata direttamente dagli immigrati Irlandesi), prese poi piede in tutto il mondo, mutando nella forma in cui la conosciamo ora (zucche modificate, scherzetti, travestimenti da mostri, ecc...).

L'origine del nome di Halloween dovrebbe derivare dalla frase inglese antico "All Hallows" (ealra hālgena mæssedæg), ovvero "giorno della messa di tutti i santi".

Tra i vari simboli di Halloween, il più famoso è sicuramente la zucca intagliata a forma di mostro.
Sembra infatti che inizialmente l'usanza prevedesse le rape, ma che per via delle loro ridotte dimensioni si sia passati poi alle zucche.
Le zucche fatte a mostro con la luce al loro interno, simboleggerebbero le lanterne per le anime del purgatorio, quindi perfettamente inerenti con il discorso dei morti.
La pratica del dolcetto o scherzetto invece, deriverebbe dall'antica usanza del medioevo, quando si chiedeva l'elemosina proprio ad Ognissanti, minacciando uno scherzo se non veniva fatta un'offerta spintanea.

Halloween, la notte delle streghe, in cui molte donne si travestono da strega per gioco, deriverebbe quindi da un reale timore dei morti, dei fantasmi e delle streghe (dopotutto parliamo del medioevo, o giù di lì), con una connotazione religiosa e di culto che ormai si è persa a favore di una festa per bambini.

Snippet in primo piano nella ricerca di google

Da un po' di tempo a questa parte, google ha introdotto una nuova funzionalità, trattasi dello Snippet in primo piano nella ricerca.
Questa nuova ed utile funzione di google, può essere la gioa dei naviganti, ma anche l'incubo dei webmaster, vediamo perchè.

Che cos'è lo Snippet in primo piano nella ricerca di google?
Lo Snippet in primo piano nella ricerca è una sorta di breve riassunto che da la risposta secca a chi esegue una ricerca su google.
Praticamente google, pesca il primo risultato della ricerca, e ne mostra un estratto al visitatore, cercando di dare una risposta al volo al suo quesito.

Snippet in primo piano nella ricerca di google

Come far finire il proprio sito negli snippet in primo piano nella ricerca di google
Se avete capito il funzionamento degli snippet di ricerca di google, allora saprete già la risposta: dovete avere delle pagine del vostro sito internet, al primo posto dei risultati nella ricerca di google per un determinato argomento.
Più facile a dirsi che a farsi, lo so.
Inoltre, non tutti i primi risultati di google finiscono come snippet, questo perchè ci deve essere all'interno dell'articolo, la risposta compatta in un numero ragionevole di righe.
Se quindi avete fatto un articolo dove la risposta è data con il contagocce all'interno della pagina, per tener sulle spine l'utente (o guadagnare di più con la pubblicità facendo apposta articoli più lunghi del dovuto), molto probabilmente l'algoritmo di google non riuscirà a pescare la risposta al quesito dell'utente per farne uno snippet.

Pro e Contro degli snippet in primo piano di google
I pro sono tutti per l'utente navigatore, il quale può avere la risposta che cerca già direttamente nel motore di ricerca, senza dover fare ulteriori click.
I contro sono tutti per i webmaster, che ne perderanno in visite, dato che magari molti utenti non cliccheranno più sul nostro sito, se la risposta è già visibile su google :)
C'è però da dire che gli snippet possono essere un ottimo modo per farsi pubblicità e per guardagnarne in autorevolezza, dato che fa proprio figo vedersi citare da google in persona :)

Se comunque vuoi sapere come fare per non far apparire il tuo sito web come snippet, leggi questo post.

venerdì 28 ottobre 2016

Qual è il giorno più corto dell'anno?

Vi siete mai domandati quale sia il giorno più corto dell'anno?
Come per il più lungo, ora vi svelerò l'arcano anche per quello più breve... che tanto è praticamente lo stesso :p

Qual è il giorno più corto dell'anno?

Qual è il giorno più corto dell'anno?


Come per il più lungo, anche il giorno più corto dell'intero anno ha due possibili date.
Il giorno più corto dell'anno è il 21 o 22 dicembre, a seconda dell'anno.

La data del giorno più corto dell'anno ricade con il ben noto solstizio d'inverno.

Come che cos'è un solstizio? (repeat)
Il solstizio è il momento in cui il sole raggiunge il punto di declinazione massima o minima, durante il suo moto apparente lungo l'eclittica.

Quindi, il solstizio d'inverno rappresenta il giorno più corto dell'anno, giorno che varia di anno in anno, come potrete vedere dalla seguente tabella dei solstizi d'inverno:

2016 - 21 dicembre 10:44
2017 - 21 dicembre 16:28
2018 - 21 dicembre 22:22
2019 - 22 dicembre 04:19

2020 - 21 dicembre 10:02

Quindi, se avete letto bene la tabella, il prossimo giorno più corto dell'anno sarà il 21 dicembre 2016!

Che cos'è 'Tor'?

Avete mai sentito parlare di Tor?
No, non sto parlando di Thor, il film tratto dal fumetto Marvel :p
Sto parlando di un software/sistema per il computer, uno strumento per i navigatori più smaliziati.



Che cos'è Tor, cosa significa e a cosa serve


Tor sta per The Onion Router (il cui significato in italiano è tipo il router a cipolla).
Tor è un sistema di comunicazione anonima per internet, che si basa sul protocollo di rete di onion routing.

Il protocollo di rete onion routing è in pratica una tecnica per rendere anonime le comunicazioni in una rete di telecomunicazioni.
In una rete onion, i messaggi sono incastonati in strati (come quelli di una cipolla) di crittografia.
Il dato criptato viene poi trasmesso tramite una serie di nodi, gli onion router, ciascuno dei quali sbuccia / toglie un singolo strato di crittografia, scoprendo così il successivo nodo di destinazione del dato stesso.
Il mittente rimane quindi (in teoria) anonimo, dato che ciascun intermediario conosce solo la posizione del nodo precedente e di quello successivo.

Capirete quindi che Tor serve per proteggere la privacy del navigatore su internet, soprattutto per quei navigatori che vogliono nascondere quello che stanno facendo e celare la propria identità.

Quando è nato Tor
Tor fu sviluppato in fase embrionale a metà degli anni '90 per la US Naval Research Laboratory, dal matematico Paul Syverson e da Micheal Reed.
Lo scopo di Tor era quello di proteggere le comunicazioni dei servizi segreti americani.
Fu poi implementato ulteriormente nel 1997, ma la prima versione più o meno definitiva fu lanciata solo nel 2002.
Successivamente, nel 2004, il codice di TOR fu rilasciato con una licenza open source.
Il progetto Tor ufficiale invece (The Tor Project), fu fondato nel 2006 da Dingledine e Mathewson.

Grazie a Tor quindi, è oggi possibile navigare anonimi su internet (clicca qui per una guida pratica su come fare).

mercoledì 26 ottobre 2016

Da Picasa a Google Foto: come cambiano gli url

Era da tempo nell'aria, e finalmente questa estate è successo: google ha messo in pensione Picasa web album ed è passata definitivamente all'app Google foto.

Da Picasa a Google Foto: come cambiano gli url

Sulla differenza tra picasa e google foto vi lascio sbizzarrire voi nel trovare le diversità, quel che è certo è che google va sempre a migliorare.

So cosa vi starete ora chiedendo: ma cosa succede a tutti gli album picasa che ho linkato sul mio sito/blog?

Niente paura!
Innanzitutto sappiate che tutte le varie foto e video che avete incluso, ad esempio in un sito blogger, non cambieranno di indirizzo.
Quello che varirà sarà invece l'url dell'album.

Un album condiviso su Picasa aveva un indirizzo del genere:
https://picasaweb.google.com/113385870115184331325/6269415969771825281
che una volta cliccato ora porta in automatico a:
https://get.google.com/albumarchive/113385870115184331325/album/AF1QipP6U9aUc_6-ScRqVfw-ZDhPlbNbbsogh5JweP7P

Come si può capire dal nuovo url, si tratta di una sorta di archivio delle foto di picasa, programma ora in disuso.

Questo vuol dire che comunque non dovete fare niente, i vecchi link agli album di picasa sui vostri siti continueranno a funzionare... per ora.

Chi lo sa però in futuro, tipo tra 10 anni se quegli url di un programma non più esistente saranno ancora validi.
Il mio consiglio è quello di andare a sostituire tutti gli url vecchi picasa con i nuovi indirizzi degli album condivisi su google foto.

Come fare per fare questa sostituzione?
Semplice, dovrete semplicemente condividere l'album su google photo (se non sapete come fare leggete qui), in modo da ottenere l'indirizzo dell'album google photo da sostituire a quello di picasa.

Un indirizzo google foto album tipico sarà una cosa del genere:
https://goo.gl/photos/cjvmuLPMdYXpBYGF8
che una volta aperto diventerà:
https://photos.google.com/share/codicelunghissimo?key=chiavesegreta

Bene, è tutto. Buon lavoro :-)

martedì 25 ottobre 2016

Quale è il giorno più lungo dell'anno?

Vi siete mai chiesti quale sia il giorno più lungo dell'anno?
Da tempo, la scienza ha dato una risposta anche a questa domanda, quindi vediamo subito di svelare l'arcano.

Quale è il giorno più lungo dell'anno?

Quale è il giorno più lungo dell'anno?


Mi spiace deludere subito le vostre aspettative, ma non ho una data esatta per il giorno più lungo dell'anno... ne ho due :)
Il giorno più lungo dell'anno è il 20/21 giugno, a seconda dell'anno.

La data del giorno più lungo dell'anno ricade con il famoso solstizio d'estate.

Come che cos'è un solstizio?
Il solstizio (in astronomia) è il momento in cui il sole raggiunge il punto di declinazione massima o minima, durante il suo moto apparente lungo l'eclittica.

Quindi il solstizio d'estate rappresenta il giorno più lungo dell'anno, giorno che varia di anno in anno, come potete vedere dalla seguente tabella dei solstizi d'estate:

2016 - 20 giugno 22:34
2017 - 21 giugno 04:24
2018 - 21 giugno 10:07
2019 - 21 giugno 15:54

2020 - 20 giugno 21:43

Come avrete certamente capito leggendo la tabella, il prossimo giorno più lungo dell'anno sarà il 21 giugno 2017!

PS ma il più corto quale sarà mai? ;)

lunedì 24 ottobre 2016

Quante visite servono per guadagnare con Adsense?

Adsense è un servizio di banner pubblicitari pay per view, pay per click di google, ovvero quella pubblicità sul tuo sito che ti paga in base a quanti cliccano o visualizzano gli annunci.

Se hai quindi un sito web con un po' di visitatori, ed hai messo su adsense, forse ti sarai già posto questa domanda: Quante visite servono per guadagnare con Adsense?

Guadagnare con adsense in modo da campare con il proprio blog è un po' il sogno di tutti, ma è davvero fattibile?
Quante visite servono al proprio sito per guadagnare bene con adsense?
Proviamo a rispondere a questo quesito!

Quante visite servono per guadagnare con Adsense?

Allora, ipotizziamo che per stare bene e vivere di rendita con il proprio blog, servano almeno 50 euro al giorno.
Si perchè, 50 euro al giorno di guadagni adsense per 7 giorni a settimana, per 4 settimane (un sito internet non chiude il weekend e non va mai in vacanza), fanno un guadagno di 1400 euro al mese.

Vediamo quindi quante visite servono per guadagnare 1400 al mese con il proprio sito web.

Piccola premessa: una stima esatta dei guadagni con adsense è assolutamente impossibile, perchè gli incassi giornalieri possono sempre variare, e non sono solo legati al numero di visite, ma anche a quanto adsense valuta la pubblicità che mostriamo, e a quali banner appaiono agli utenti (non tutti i banner pagano uguale a click e a visualizzazione).

Fatta questa dovuta premessa, che è anche legata al periodo storico in cui ci si trova (oggi nel 2016 potrebbe essere così, in futuro chissà), se ipotizziamo che ad esempio con 500 visite al giorno guadagnamo mediamente 20 centesimi* (sempre al giorno), occorre fare un calcolo con le proporzioni:

500 : 0,20 = x = 50

Dove "x" è ovviamente il numero di visite necessarie per guadagnare 50 euro al giorno con adsense.

(* Queste sono solo cifre ipotizzate, non reali guadagni adsense, sia chiaro :))

Ora, facendo il calcolo: (500*50)/0,20 = 125.000 visite
Questo vuol dire che per guadagnare 50 euro al giorno col proprio sito servirebbero almeno 125000 visite al giorno.

Questa è ovviamente una stima di massima, ed è un calcolo approssimativo, che non tiene conto di tutte le variabili del caso.

La formula che quindi potresti usare per farti un po' il calcolo delle visite necessarie per guadagnare bene con il tuo sito (a patto che tu conosca la media dei tuoi guadagni giornalieri) è:

(numero di visite giornaliere attuali * guadagno giornaliero desiderato) / guadagno giornaliero attuale

Ora però potresti porti la seguente domanda: ma come faccio a fare tutte quelle visite?
Le risposte potrebbero essere molteplici, la più lineare, semplice e matematica, è la seguente: aumentando il numero di post.

Si perchè, se ad esempio ora guadagni 20 centesimi al giorno con 1500 post/pagine, per guadagnare 50 euro al giorno, tenendo presente della formula precedente e della legge dei grandi numeri, vuol dire che per sapere quanto tempo ci vuole per iniziare a guadagnare bene con adsense, bisogna anche calcolare quanti post occorre fare per aumentare le visite del proprio sito e quanto tempo ci vuole per farli.

Prendiamo i dati postati sopra come esempio.
Se ad esempio ho fatto 1500 post in un anno, vuol dire che ho fatto la media di 4 post al giorno.
Ora devo sapere quanti post mi servono per arrivare a 125000 visite al giorno, per poter poi calcolare quanti post al giorno dovrei fare per raggiungere quella cifra.
Facciamo quindi questa proporzione:
1500 : 0,20 = x : 50
Che diventa: (1500*50)/0.20=375.000 post

La formula generale per sapere quanti post servono per guadagnare una certa cifra è dunque:

(n post attuali * guadagno giornaliero desiderato) / guadagno giornaliero attuale = numero di post totali

Nel mio esempio quindi, per poter fare 375000 post con la velocità attuale di 4 post al giorno ed ammettendo di aver fatto quei post in un anno, ci metterei (altra proporzione):
1500 : 1 = 375000 : x
Ovvero: (1*375000)/1500 = 250 anni (lol) con la media di 4 post al giorno.

Va da sé che per abbassare il tempo di attesa per diventare ricchi, bisogna fare molti più post al giorno.
Se ad esempio faccessimo 10 post al giorno tutti i giorni per un anno faremmo 3650 post all'anno, e ci vorrebbero solo (375000/3650) = 102 anni di lavoro per arrivare a guadagnare 50 euro al giorno con il proprio blog :p

Ovviamente queste disastrose cifre sono frutto di un esempio lineare, che rappresentano il peggiore dei casi, dato che i post non sono tutti uguali, e ci sono diversi blog che con pochi articoli guadagnano molti soldi.
A mio avviso comunque, le cifre stimate in questo semplice esempio, si dovrebbero abbassare notevolmente man mano che il sito aumenta di pagine, per la teoria dei grandi numeri e delle probabilità.
Infatti, più si creano contenuti, e più c'è la possibilità di azzeccare un numero maggiore di articoli buoni, che generano un maggior numero di visite.
Inoltre, man mano che il sito invecchia, il suo page rank su google aumenta, in quanto con il tempo, per forza di cose, la popolarità di un sito fatto bene tende ad aumentare, quindi la crescita economica di un sito è una crescita esponenziale difficilmente calcolabile con una formula lineare.

Nonostante l'imprecisione di questo modello di calcolo comunque, è corretto affermare che:
maggior numero di post = maggior numero di guadagni adsense

Comunque, tirando le somme, la morale di tutto questo ragionamento contorto è quindi che: se uno crede in una cosa e non molla mai, se ha la costanza di andare avanti nonostante i mancati guadagni iniziali, prima o poi la tenacia viene premiata... magari non tra 100 anni :D

giovedì 20 ottobre 2016

Hacienda Napoles

Hacienda Napoles, avete mai sentito questo nome?
Probabilmente no se non siete appassionati di cronaca criminale, anche perchè si tratta di una storia vecchia, riportata alla luce dalla serie tv Narcos.

Che cos'è Hacienda Napoles?
Hacienda Napoles (Naples Estate) era un parco giochi a tema, fatto costruire nel 1978 dal signore della droga Pablo Escobar.

Hacienda Napoles

Situato in Colombia, nei pressi di Medellín, Hacienda Napoles si estendeva per circa 20 km2.
Questa immensa tenuta comprendeva una casa in stile coloniale spagnolo, ed un parco a tema per bambini, fatto anche di sculture rappresentanti dei dinosauri.

Ma la ciliegina sulla torta era lo zoo, che includeva animali provenienti da diversi continenti, come: antilopi, elefanti, giraffe, ippopotami, struzzi, uccelli esotici, e persino dei pony per i bambini.
Tutti animali importati di contrabbando, ovviamente.

Il parco vantava anche una vasta collezione di vecchie auto e moto di lusso, ed era dotato di un aeroporto privato per far atterrare la droga (e non solo).
C'erano inoltre un'arena per gli spettacoli, ed anche una pista per i go-kart.

Nella foto che ho messo all'inizio di questo post, c'è il cancello d'entrata di Hacienda Napoles, sul quale è montata una replica del Piper PA-18 Super Cub, che sembra essere l'aereo con il quale Pablo Escobar ha trasportato il suo primo carico di cocaina dalla Colombia agli Stati Uniti... un caro ricordo insomma :)

Dopo la morte di Escobar nel 1993, Hacienda Napoles è finita nelle mani del governo colombiano.
Alcuni animali sono stati donati ad altri zoo ed alcuni edifici sono stati abbattuti, ma alla fine è stato deciso di trasformare Hacienda Napoles in un'attrazione turistica visitabile da tutti.

Vi lascio con un video di repertorio di Hacienda Napoles:
https://www.youtube.com/watch?v=5F8kVbJLpB8


Leggi questo post per scorprire più cose su la vita di Pablo Escobar.

lunedì 17 ottobre 2016

Che cosa sono i bitcoin?

Avete mai sentito parlare di bitcoin?
Forse si se usate internet da più di tre giorni :p
Vediamo comunque di spiegare cos'è un bitcoin, cosa significa, come si usa, quando è nato, chi lo ha inventato, ecc...

Che cosa sono i bitcoin
I bitcoins sono la moneta di internet, ovvero una sorta di moneta virtuale che può essere usata per pagare e fare acquisti.

Che cosa sono i bitcoin

Che cosa significa Bitcoin
La parola bitcoin deriva dall'unione di due parole: bit ("binary digit", l'unità di misura dell'informazione) e coin (moneta).

Quando è nato il bitcoin e chi ha inventato
Il bit coin (BTC o XBT) è nato nel 2009 ed il suo inventore è un uomo che porta lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto.
La vera identità dell'inventore della criptovaluta è tutt'ora sconosciuta, anche se ci sono diverse ipotesi su chi possa essere in realtà.

Come si usa il bitcoin?
I bitcoins si usano esattamente come qualsiasi altro metodo di pagamento online, fatta eccezione che per poterli possedere bisogna prima scaricare ed installare sul proprio computer un programma che fa da portafoglio.
Poi basterà selezionare questa modalità di pagamento, come se fosse una carta di credito, nei siti che supportano il bitcoin.

Come comprare bitcoin
La domanda ovviamente sorge spontanea: ma come si fa ad avere i bitcoins?
I bitcoin si comprano come qualsiasi altra cosa, ed è quindi possibile pagarli su appositi siti, tramite carta di credito, postepay, etc...

Dove si usano i bitcoin
I bitcoin si usano in tutti quei siti che li supportano.
La loro particolarità è che rendono i pagamenti poco tracciabili, per non dire non tracciabili, quindi vengono anche usati per acquistare cose illegali come droga ed armi nel deepweb... almeno questo è quello che dicono in giro, io non ho mai provato :)
Ovviamente il bitcoin è una moneta virtuale che può essere usata anche e soprattutto per scopi leciti e del tutto legali.

giovedì 13 ottobre 2016

Che cos'è il Blowout

Il blowout (blow-out), parola inglese che significa letteralmente scoppio, è una fuoriuscita incontrollata di petrolio greggio o di gas naturale, da parte di un pozzo petrolifero/gas, dopo che sono falliti tutti i sistemi di controllo progettati per prevenire questo genere di eventi.

Questo scoppio incontrollato, può quindi innescare una serie di eventi a catena che possono portare a dei veri e propri disastri ambientali, facendo ad esempio riversare nell'ambiente, materiale inquinante come il petrolio.

Tutti i moderni impianti di perforazione oramai hanno dei sistemi di controllo in grado di prevenire il blow out, tuttavia a volte, a causa di qualche errore umano, può ancora verificarsi questo catastrofico evento, come nel caso della Deepwater Horizon.

Deepwater Horizon Blowout

Ora che conoscete il significato di blowout e dove può verificarsi, forse non vi cambierà la vita, ma almeno saprete che ambienti evitare... scherzi a parte, ormai le moderne apparecchiature e l'esperienza accumulata dagli errori del passato, rendono il succedersi del blow-out, un avvenimento quasi impossibile.

L'incidente ambientale della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon

La Deepwater Horizon era una piattaforma petrolifera di perforazione, semisommergibile.
Fu costruita nel 2001 nel golfo del Messico, al largo della Louisiana, e fu attiva fino al 2010.

Deepwater Horizon

L'incidente sulla Deepwater Horizon avvenne il 20 aprile 2010, quando durante la perforazione del  Pozzo Macondo, avvenne un blowout, un'esplosione improvvisa che provocò un violentissimo incendio, che in breve tempo distrusse l'intera struttura.

11 furono le vittime dell'incendio, gli altri feriti riuscirono ad evacuare la piattaforma bruciante e a mettersi in salvo, anche grazie ai pronti soccorsi.

Inutili furono gli sforzi per cercare di spegnere le fiamme, che però si spensero da sole 2 giorni dopo l'incidente, quando la piattaforma si inabissò a 400 metri di profondità.

L'incidente ambientale della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon

Il disastro ambientale provocato dalla Deepwater Horizon fu il peggiore della storia degli Stati Uniti d'America.
Infatti, le valvole di sicurezza della piattaforma, una volta che questa si è inabissata, non hanno funzionato correttamente, ed il petrolio ha iniziato ad uscire senza il minimo controllo.
La British Petroleum, la società che gestiva la piattaforma, ha quindi provato ad arginare il problema con una cupola di cemento, fallendo.
Fu solo dopo 86 giorni, che la British Petroleum dichiarò di essere finalmente riuscita a tappare la falla, ma nel frattempo erano usciti e si erano dispersi nell'ambiente, tra i 3 ai 5 milioni di barili di petrolio, cioè tra i 506 e gli 868 milioni di litri di combustibile inquinante.

Il disastro petrolifero della Deepwater Horizon è stato perfettamente raccontato nel film Deepwater - Inferno sull'oceano, con Mark Wahlberg.

mercoledì 12 ottobre 2016

Che cosa significa AMP

Da un po' di tempo a questa parte, nei risultati di ricerca di google, i più attenti di voi avranno notato la sigletta AMP vicino ad alcuni risultati in versione mobile.
Ma che cosa significa AMP? Che cos'è questo fantomatico AMP? A cosa serve AMP?
Vediamo di rispondere a queste domande.

Che cosa significa AMP

Che cosa significa AMP
AMP sta per Accelerated Mobile Pages, che liberamente tradotto dall'inglese, vuol dire pagine moboli accellerate.
Si tratta infatti di un progretto open source di google (Google AMP) che ha lo scopo di rendere più veloce l'accesso alle pagine web online tramite dispositivi mobili (telefonini, tablet, ecc...).

Grazie a google AMP infatti, alcuni siti sviluppati seguendo alcune linee guida html/javascript/css, risultano essere più veloci nella loro versione mobile, per la gioia di tutti quelli che navigano il web con un cellulare.

Un sito internet sviluppato seguendo il protocollo google AMP infatti, può avere delle pagine web in cui si ci si naviga fino a 4 volte più velocemente del normale, con la secondaria ma non meno importante conseguenza di consumare molto meno traffico dati.

Come si usa un sito AMP? Come funziona?
Adesso che abbiamo capito che cos'è un sito AMP e a cosa serve google AMP, rispondiamo anche a questa semplice domanda.
Un sito AMP funziona come qualsiasi altro sito, in quanto tutto il lavoro per renderlo un sito veloce secondo il progetto AMP, se lo smazza il webmaster e non il navigatore :)
Come trovare un sito amp? Semplicissimo, basta fare una ricerca su google con il cellulare.
I siti con scritto AMP affianco al nome nei risultati sono quelli che rispettano i suoi standard, e quindi sono più veloci degli altri siti internet!

Siti AMP

Sembra logico pensare quindi, che in un futuro non troppo lontano, i siti AMP saranno sempre più graditi dai navigatori, e che probabilmente anche lo stesso google li favorirà nei risultati di ricerca.
Quindi a tutti i webmaster in ascolto, forse è venuto il momento di iniziare a vedere come creare un sito AMP.