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mercoledì 11 gennaio 2017

Qual è la differenza tra ambasciata e consolato?

Oggi rispondiamo a questo simpatico quesito: Qual è la differenza tra ambasciata e consolato?
Vediamo subito di dare una risposta tramite le due definizioni.

Qual è la differenza tra ambasciata e consolato?

Che cos'è un'ambasciata
L'ambasciata è una rappresentanza diplomatica di uno stato presso un altro stato.
Con il termine ambasciata si indicano dunque, quei locali all'interno dei quali viene svolta l'attività diplomatica, locali che spesso coincidono con la residenza dell'ambasciatore (l'agente diplomatico a capo dell'ambasciata).
Il principale ruolo dell'ambasciata è quello d'intrattenere relazioni diplomatiche con il paese ospitante. 

Che cos'è il consolato
Il consolato è la sede degli uffici in terra straniera in cui si svolge l'attività del console (funzionario attraverso il quale uno stato esercita nel territorio di un altro stato, funzioni pubbliche, amministrative e giurisdizionali).
Il consolato quindi, a tutti i connazionali del console, assicura la tutela in caso di violazione dei loro diritti, ed il supporto in caso di limitazione o privazione della libertà personale.
Più una serie di altre mansioni da svolgere nei casi d'emergenza, come l'assistenza per la ricerca di familiari, per le pratiche di successione aperte all'estero, e per i rimpatri.

Quindi, se avete capito bene la differenza tra consolato ed ambasciata, se in vacanza avete qualche problema, a chi vi rivolgete?

martedì 10 gennaio 2017

Quali sono i migliori film del 2016?

Quali sono i migliori film del 2016? Che film sono usciti nel 2016? E nel 2015?
A queste ed altre domande risponde il nostro beneamato google!

Ebbene si, google, il motore di ricerca più usato al mondo, ha aggiunto una nuova ed utile funzionalità di ricerca, la ricerca film.

Non sto parlando di una semplice ricerca su google, ma proprio della possibilità di avere i risultati a video in tempo reale.
Vediamo subito come fare.


Quali sono i migliori film del 2016?


Per rispondere a questa e ad altre domande analoghe, o anche solo per sapere quali film sono usciti al cinema in un determinato anno, seguire i seguenti passaggi:
  1. Collegarsi a google: https://www.google.it
  2. Digiate: "Film 2016"
  3. Premere invio
Il risultato sarà subito l'elenco dei film, con tanto di titolo, anno e locandina, scrollabili verso destra.

i migliori film del 2016

Ovviamente nel punto 2, potreste scrivere anche film 2017, film 2015, film 1970... insomma vi basterà mettere l'anno in cui volete sapere che film sono usciti, e subito google vi mostrerà il risultato a video.
Essendo i film ordinati per importanza, di fatto avrete a video i migliori film usciti al cinema in un determinato anno... comodissimo no?
La classifica dei film più belli dell'anno a portata di click!

Comunque, stando al sito IMDB, ecco i 10 migliori film del 2016 (alcuni dei quali ancora non usciti al cinema in Italia):
  1. Moonlight
  2. Deadpool
  3. Sairat
  4. Florence
  5. Captain Fantastic
  6. Io prima di te
  7. Silence
  8. Jackie
  9. Eddie the Eagle - Il coraggio della follia
  10. Rogue One

Questi erano i 10 film più votati dagli utenti del sito IMDB, che per chi non lo sapesse, è il più famoso sito/database cinematografico.

lunedì 2 gennaio 2017

Il tuo sito web è ottimizzato per i dispositivi mobili?

Il tuo sito web è ottimizzato per i dispositivi mobili? Hai un sito responsive?
Scopri subito se il tuo sito internet è ottimizzato per girare su tutti i dispositivi mobili, come telefonini e tablet, con questo strumento gratuito di google:

https://search.google.com/search-console/mobile-friendly

Inserisci l'url del tuo sito internet, premi invio, e controlla subito se la tua pagina web è navigabile da cellulare e dagli altri dispositivi.

sito ottimizzato per i dispositivi mobili

Grazie al test di ottimizzazione per dispositivi mobili di google, potrai verificare se il tuo sito rispetta i principali requisiti per essere mobile friendly.

Dopo aver cliccato su invio e dato conferma (se richiesto) che non sei un robot, dovrai attendere la fine dell'analisi, e se ti verrà fuori la seguente scritta: "La pagina è ottimizzata per dispositivi mobili", vorrà dire che il tuo sito è navigabile agilmente dal cellulare, in caso contrario... è meglio se dai una ritoccatina all'html, grazie ai consigli che google stesso ti darà per la risoluzione dei problemi riscontrati.

Avere un sito mobile friendly è una cosa molto importante al giorno d'oggi, non è più solo una cosa che fa figo come un tempo, perchè ormai quasi tutti navigano su internet da cellulare.
Quindi utilizza subito questo strumento per fare un test sull'amicizia verso il mobile da parte del tuo sito internet :)

Consigli utili per fare affari con i Saldi

I Saldi si sà, fanno gola a tutti.
Per poter quindi riuscire a fare affari con i saldi, risparmiando molti soldi, occorre essere preparati, sia fisicamente che mentalmente, seguendo qualche consiglio/accorgimento.

Andare per saldi è infatti un'attività che può portare via molto tempo ed energie... oltre che denaro!
Per questo motivo, se si vuole risparmiare tempo e denaro, occorre pianificare lo shopping fin nei minimi dettagli, seguendo questi brevi ed utili consigli su come affrontare i saldi.

Consigli utili per fare affari con i Saldi


Consigli per fare affari con i Saldi


  1. Vai preparato
    Inutile aspettare l'ultimo momento per cercare gli abiti da comprare, tanto non uscirà niente di nuovo prima dei saldi (niente che comunque venga poi scontato).
    Vai quindi a fare un giro esplorativo qualche giorno prima, segnandoti tutti i negozi e le cose che vorresti comprare, e perchè no, provale già... eviterai così di perdere preziosi minuti ai camerini il giorno dei saldi!
    La preparazione in questo caso non è solo di tipo organizzativo, ma anche fisica!
    Affrontare giornate di shopping simulato ti preparerà al meglio alla affollata giornata dei saldi.
  2. Esci presto
    Forse il consiglio più prezioso di tutti: esci la mattina presto, in modo da essere davanti al primo negozio alla sua apertura.
    Perchè? Per ridurre le code ed avere più possibilità di trovare la taglia che cerchi.
    Si sà che durante i saldi gli articoli si esauriscono in fretta, quindi non perdere tempo prezioso e corri ad assicurarti i migliori capi al minor prezzo.
  3. Prendi prima nota dei prezzi
    Non so se sia una leggenda metropolitana o meno, ma gira voce che alcuni negozianti poco onesti, modifichino i prezzi in modo da far credere che alcuni articoli siano molto scontati, quando in realtà magari è stato ritoccato il prezzo orginale.
    La ricognizione del punto 1 potrebbe aiutarti a non farti fregare!
  4. Impara a saper rinunciare
    Troppa coda al camerino? Troppa coda alla cassa? Troppa ressa nel negozio?
    Imparare a rinunciare ad un articolo troppo difficoltoso da comprare, potrebbe aiutarti a risparmiare tempo prezioso da dedicare poi all'acquisto di altri prodotti.
  5. Compra solo il necessario
    Una delle peggiori trappole dei saldi, è quella di spendere tanto al posto di risparmiare.
    Se hai seguito bene il punto 1, ti sei già fatto un po' i conti in tasca su cosa ti serve davvero, poi saranno i prezzi/sconti a farti decidere se ne vale davvero la pena o meno.
    Non comprare cose che non ti servono solo perchè sono molto scontate... probabilmente costano poco perchè valgono poco!
  6. Mantieni la calma
    Consiglio d'oro: mantenere la calma, sempre e comunque.
    Non sono poco frequenti i casi di litigi durante i saldi, infatti.
    Farsi il sangue amaro non serve a niente, e se becchi un maleducato/prepotente, lasciagli pure la sua preda, tu troverai di meglio perchè sei una persona migliore!
  7. Sfrutta orari inconsueti
    Spesso all'ora di pranzo o di cena, se i negozi fanno orario continuato, è il momento ideale per girare ed acquistare senza troppa ressa.
    Approfitta di questi momenti per fare le tue valutazione con più calma e meno stress.
  8. Portati i sacchetti da casa
    Consiglio banale quanto efficace per risparmiare qualche centesimo, se non addirittura qualche euro, se si fanno tanti acquisti.
    Portarsi i sacchetti da casa, o riciclare quelli presi in altri negozi poco prima, può far risparmiare qualcosina, dato che ormai quasi tutti si sono fatti furbi e fanno pagare i sacchetti -_-
  9. Prenditi una pausa ogni tanto
    Sembrerebbe un consiglio contrario rispetto al punto 7, ma in realtà può essere applicato con lo stesso principio: quando gli altri ricominciano a martellare i negozi, tu fai una pausa.
    Riposarti ogni tanto ti aiuterà a riacquistare le forze, e grazie alla lucidità ritrovata, potrai fare buoni acquisti.
    Ricordati che per cercare qualcosa è necessaria molta consentrazione, quindi se si è stanchi sia mentalmente che fisicamente, magari potrebbe sfuggirci qualcosa.

Questi erano solo alcuni consigli utili su come fare affari con i saldi.
Fare shopping è un'arte che va affinata con il tempo, ma già iniziando a seguire questi semplici accorgimenti, potrai risparmiare tempo e denaro.

venerdì 23 dicembre 2016

Briciole di pane e SEO Google

Avete mai sentito parlare delle briciole di pane?
No, non sto parlando di quelle che trovate sulla tovaglia dopo pranzo, ma delle cosiddette breadcrumb, le "briciole di pane" che i siti web utilizzano per lasciare al visitatore, un percorso navigabile per tornare indietro.

Briciole di pane e SEO Google

Briciole di pane e SEO Google


La breadcrumb (parola tradotta in italiano come "briciole di pane", o "filo di Arianna", o "percorso di Pollicino") è una tecnica di navigazione usata nelle interfacce utente (quindi non solo per i siti internet).
Lo scopo delle briciole di pane è quello di dare agli utenti un modo per tener traccia della loro posizione in siti internet / documenti / programmi, nonchè per dare loro la possibilità di tornare indietro nella navigazione.

Le breadcrumbs sono a tutti gli effetti un menù di navigazione, nel quale l'utente può cliccare sui vari livelli che le compongono, per poter andare avanti ed indietro nell'alberatura del sito, dal contenuto finale (la pagina in cui si finisce) fino alla home page.

Breadcrumb

Il termine briciole di pane è tratto dalla famosa fiaba di Hansel e Gretel, nella quale Hansel lasciava una scia di briciole di pane lungo il suo cammino, per poter ritrovare in seguito la strada del ritorno.

Ma torniamo al web.
Le briciole di pane sono usate, come dicevo sopra, per poter fornire un menù di navigazione all'utente sul sito, ma non solo.
Le breadcrumb infatti, sono molto importanti per il SEO.
Un sito che utilizza le briciole di pane è infatti, non solo più usabile / navigabile, ma anche più apprezzato dai motori di ricerca.

Inoltre, google ha iniziato a mettere la navigazione fatta con le briciole di pane, nei suoi risultati di ricerca, facendo così apparire il nostro sito in maniera più chiara e leggibile.

Briciole di pane su google

Qui di seguito un esempio di codice html da poter usare per generare le briciole di pane/breadcrumb sul proprio sito web:
<div class='breadcrumbs' xmlns:v='http://rdf.data-vocabulary.org/#'>
<span class='breadhome' typeof='v:Breadcrumb'><a href='http://www.oggieunaltropost.it/' property='v:title' rel='v:url'>Home</a>
<i class='fa fa-angle-right'></i></span>
<span class='breadlabel' typeof='v:Breadcrumb'><a href='http://www.oggieunaltropost.it/search/label/facebook' property='v:title' rel='v:url'>facebook</a>
<i class='fa fa-angle-right'></i></span>
<span class='breadlabel' typeof='v:Breadcrumb'><a href='http://www.oggieunaltropost.it/guide' property='v:title' rel='v:url'>guide</a>
<i class='fa fa-angle-right'></i></span>
<span class='breadlabel'>Come fare un post colorato su facebook</span>
</div>


Adesso che avete capito come funzionano le breadcrumb, ed i vantaggi che queste possono dare al vostro sito a livello di navigazione e di indicizzazione seo, correte subito a spargere le briciole di pane sul vostro sito :)

venerdì 16 dicembre 2016

Le otto prove di Ozaki

Se avete visto il remake di Point Break, il nome Ono Ozaki non vi suonerà di certo nuovo.
Questo signor Ozaki infatti, è citato nel film per aver inventato 8 prove quasi impossibili da superare.
Si tratta infatti di prove di coraggio che si svolgono nell'ambito degli sport estremi, prove che nessuno sembra essere mai riuscito a superare tutte.
Lo stesso Ozaki si dice che sia morto durante la terza prova.

 Le otto prove di Ozaki


 Le otto prove di Ozaki - The Ozaki 8



Qui di seguito elencate, le 8 prove di Ono Ozaki:
  1. Forza Emergente - Emerging Force
    Si supera affrontando una sfida estrema di rafting nelle rapide più pericolose del mondo, nel fiume del Congo in Africa
  2. Origine del Cielo - Birth of Sky
    Questa prova si supera facendo base jumping dalla montagna più alta del mondo, ovvero il monte Everest
  3. Risveglio della Terra - Awakening Earth
    Si supera lanciandosi da un aereo in volo ed entrando a tutta velocità nel buco del Cave of swallows, in Messico, per poi salvarsi aprendo il paracadute all'ultimo
  4. Vita dell’Acqua - Life of Water
    Questa prova si supera facendo surf in mare aperto ed affrontando delle onde alte decine di metri
  5. Vita del Vento - Life of Wind
    Si supera lanciandosi con una tuta alare (wingsuit flight) da una montagna molto alta, attraversando un lungo percorso fatto di stretti canyon, prima di aprire il paracadute
  6. Vita del Ghiaccio - Life of Ice
    Questa prova si supera facendo snowboard sopra vette ripidissime, trovando la strada più ripida e pericolosa per arrivare a valle
  7. Padrone delle Sei Vite - Master of Six Lives
    Si supera scalando a mani nude e senza protezioni, le cascate più alte del mondo, le Angel Falls in Venezuela
  8. Atto di Fede Estrema - Act of Ultimate Trust
    L'ultima prova di Ozaki si supera saltando da un'altezza estrema e sopravvivendo (senza usare il paracadute), come ad esempio dalle cascate Angel Falls, con il cosiddetto salto della fede.

Fermi tutti!
Non correte subito a provare queste assurde e pericolosissime prove.
In primis perchè ci rimettereste sicuramente le penne, poi perchè sono prove inventate solo per il film point break, infatti, le 8 prove di Ozaki in realtà non esistono (e neanche lui esiste veramente)!

martedì 13 dicembre 2016

Quanto può andare sott'acqua il galaxy s7 edge

Come ben saprete, tra le varie caratteristiche del cellulare samsung galaxy s7 edge, c'è anche l'impermeabilità all'acqua.
Non si tratta però solo di una resistenza a qualche goccia d'acqua, il galaxy è in realtà addirittura in grado di funzionare anche sott'acqua!
Vediamo più nel dettaglio fino a quanto può andare sott'acqua il galaxy s7 edge e per quanto tempo.

Quanto può andare sott'acqua il galaxy s7 edge

Quanto può andare sott'acqua il samsung galaxy s7 edge?
La risposta a questa domanda sta in una sigla: certificazione IP68.
Questa certificazione ottenuta dal galaxy s7 edge, attesta infatti che questo telefonino è resistente all'acqua ed alla polvere.
Più precisamente, il samsung galaxy s7 edge può immergersi ufficialmente fino ad 1.5 metri di profondità.

Per quanto tempo può stare sott'acqua il galaxy s7 edge?
Dopo aver spiegato il waterproof, vediamo di rispondere anche a questa domanda.
Il galaxy s7 edge può resistere sott'acqua fino a 30 minuti.

Dopo aver chiarito questi due fondamentali punti, va da se che il samsung galaxy s7 edge non è certo adatto per essere usato durante le immersioni con le bombole.
In teoria potreste usarlo durante lo snorkeling, ricordandovi di tirarlo fuori dall'acqua periodicamente e di non andare mai sotto al metro e mezzo... mmm troppo rischioso vero? Ma allora a che serve il waterproof?

La mia proposta è quella di usare il galaxy sempre e comunque con un'apposita bustina protettiva (quelle cinesi da 1 euro, per intenderci).
Cosa che tra l'altro già facevo con il vecchio cellulare, ma in questo caso, se durante lo snorkeling entra dell'acqua nella busta, non succede niente di male al telefono.

Inoltre, se usate l's7 in spiaggia, non dovrete più preoccuparvi di eventuali danni dovuti a schizzi e a granelli di sabbia, e questa non è certo una cosa da poco.
Telefono impermeabile is the way!

mercoledì 30 novembre 2016

Differenza tra astronomia e astrologia

Sicuramente avrete sentito almeno una volta entrambe queste parole: astronomia e astrologia.
Ma qual è la differenza tra astronomia e astrologia?
Scopriamo subito il significato di questi due termini per capire cosa è uno e cosa è l'altro.

Astronomia VS Astrologia


Differenza tra astronomia e astrologia


Per poter capire le differenze esistenti tra l'astronomia e l'astrologia, basta dare le definizioni di entrambe queste scienze.

L'astronomia è la scienza che studia le origini, l'evoluzione, le proprietà fisiche, chimiche e temporali, degli oggetti osservabili di cui è composto l'universo.
L'astrologia è invece un insieme di credenze e tradizioni, senza fondamento scientifico, che sostengono che le posizioni ed i movimenti dei corpi celesti rispetto alla Terra, influiscano sugli eventi umani individuali e collettivi.

L'astronomia è dunque una scienza, mentre l'astrologia no.
Scambiare quindi l'astronomia con l'astrologia, è un po' come confondere il cioccolato con... scherzo dai :p

Qual è l'ingrandimento massimo che un telescopio può raggiungere?

Qualche giorno fa vi avevo spiegato come calcolare gli ingrandimenti raggiungibili con un telescopio abbinato a degli oculari.
C'è però una cosa molto importante da tenere conto, ovvero che la formula indicata nel mio post, non è ovviamente valida all'infinito.
Mi spiego meglio: un telescopio ha dei limiti fisici che gli impediscono di andare oltre ad una certa soglia di zoom ingrandimento.
Vediamo subito come calcolare l'ingrandimento massimo di un telescopio.

Ingrandimento massimo che un telescopio può raggiungere


Qual è l'ingrandimento massimo che un telescopio può raggiungere?


Senza entrare nel dettaglio dei limiti fisici che impediscono ad un telescopio di andare oltre ad un certo livello di zoom, quello che ci interessa sapere quando compriamo un nuovo strumento, è quanto il telescopio può ingrandire un'immagine.

Il numero massimo di ingrandimenti che un telescopio può raggiungere è più o meno uguale al doppio della larghezza in millimetri del telescopio stesso.

Se quindi ho un telescopio di larghezza 100mm, l'ingrandimento massimo che questo strumento potrà raggiungere è di 200x.

Poi ovviamente nessuno ci vieta di provare a comprare degli oculari che ci consentano di fare ingrandimenti stratosferici con il nostro telescopio, ma la qualità del risultato visivo sarà tanto peggiore quanto violiamo questa regola, fino ad addirittura a non farci vedere più niente!
Questo perchè è la larghezza del telescopio, il fattore che consente allo strumento di raccogliere la luce, e più si ingrandisce qualcosa, e meno luce arriva al dettaglio.

lunedì 28 novembre 2016

Classifica mondiale del primo milione di siti internet

Il tuo sito internet rientra tra i primi 1.000.000 di siti web visitati al mondo?
Come non lo sai?
Per fortuna che esiste un sito internet che è in grado di rispondere a questa domanda, ma anche di mostrarci qual è il primo milione di siti internet, in base alle visite.


Classifica mondiale del primo milione di siti internet


Per poter vedere qual è questo milione di siti web più visitati al mondo, ordinati in maniera crescente, dal primo in classifica al milionesimo, colleghiamoci a questo indirizzo:

http://www.prprovider.com

PR Provider - TOP 1 MILLION WEBSITES è un servizio che penso si appoggi al più famoso Alexa, per poter estrarre una lista completa del primo milione di siti internet in termini di accessi.

Collegati all'home page di prprovider per poter visionare subito un elenco puntato contenente i siti internet raggruppati per numero: da 1 a 30000, da 30001 a 60000, ecc...
Scegli il range numerico che preferisci e cliccaci sopra per vedere l'elenco di siti internet di quella categoria.

Classifica mondiale del primo milione di siti internet

Ma per sapere a che posizione in classifica è il mio sito senza doverli scorrere tutti?
Semplice, collegati alla pagina Check Domain Age (o anche direttamente su Alexa o su Similarweb) ed inserisci l'indirizzo del tuo sito web.
Dopo aver ricavato il tuo numero di posizione mondiale, se vuoi vedere chi c'è prima o dopo di te, torna su prprovider e clicca sul range di date che ti riguarda.

Attenzione però, prrprovider potrebbe non essere aggiornato in tempo reale, e quindi potresti fare fatica a trovarti.

Caro navigatore arrivato da google, sono curioso, a che posizione si colloca il tuo sito/blog? :)

domenica 27 novembre 2016

Quando paga Adsense?

Oggi volevo rispondere a questa semplice domanda: quando paga google Adsense?
Faccio ovviamente una piccola premessa: questo post è datato novembre 2016, quindi se capiterete qui in futuro, le informazioni qui trovate potrebbero essere variate a discrezione di google.

Tornando quindi al soggetto del post, sapere quando è il giorno di paghetta di adsense è una cosa che ovviamente interessa a tutti quelli che hanno messo la pubblicità di google sul proprio sito/blog.
C'è chi è fortunato e fattura ogni mese, e chi invece deve aspettare un po' di più prima di poter metter mano al suo meritato denaro.
Vediamo dunque più nel dettaglio come funzionano i pagamenti di Adsense.

Quando paga Adsense?


Quando paga Adsense?


A questa domanda è facile risponde, basta sapere quali sono i requisiti fondamentali per poter ricevere denaro da google adsense:
  1. Devi aver settato il tuo metodo di pagamento (opzione disponibile dopo aver superato la soglia dei 10 euro di saldo)
  2. Devi aver raggiunto almeno 70 euro

Una volta raggiunta la soglia minima di pagamento, i soldi verranno accreditati alla fine del mese dopo.

Solitamente quindi, google adsense emette il pagamento prima della fine del mese successivo a quello di riferimento.
Ad esempio, se avrete raggiunto la soglia dei 70 euro questo mese, i guadagni di novembre, verranno pagati verso la fine di dicembre.

Che giorno paga google adsense?
Quale è il giorno di paga di google adsense? In realtà non c'è un giorno preciso.
Solitamente, l'inizio della procedura di pagamento avviene il 25 del mese, e può durare circa 1 o 2 giorni, ovvero potreste essere pagati il 26 o il 27 di ogni mese, come un vero e proprio stipendio... a patto ovviamente che raggiungiate ogni mese la soglia minima di pagamento.

PS Come sopra specificato, tutti questi dati sono solo indicativi e soggetti a variazioni. Per maggiori info andate sul sito ufficiale di google adsense.

giovedì 24 novembre 2016

E' meglio Blogger o WordPress? Pro e contro

Se stai per aprire un blog e vuoi sapere quale sia lo strumento gratuito migliore tra le piattaforme blogger e wordpress, sei capitato nel post giusto (cit.)
Blogger/Blogspot o Wordpress? Quale dei due è migliore? Scopriamolo subito con questo post che espone pro e contro nell'usare una piattaforma piuttosto che un'altra.

E' meglio Blogger o WordPress? Pro e contro


E' meglio Blogger o WordPress? Pro e contro


Il fattore comune che deve guidarci nella scelta per capire se è meglio wordpress o blogger, è che bisogna considerare queste due piattaforme entrambe nella loro versione gratiuita/gratis.
Mi spiego meglio. Il confronto che sto andando a fare vale solo per le versioni freeware di entrambe le piattaforme (anche perchè blogger non esiste a pagamento), quindi niente discorsi su hosting a pagamento... altrimenti forse vince wordpress... forse :p

Dunque, partiamo subito col confronto diretto tra Blogger e Wordpress.


PRO e CONTRO nell'usare Blogger


PRO
  • Hosting più veloce (come dicevo prima, si parla di quello gratuito per entrambi)
  • Maggiore sicurezza: piattaforma chiusa, difficilmente bucabile
  • Più semplice da usare
  • E' di google... non aggiungo altro ;)

CONTRO
  • Piattaforma chiusa e poco personalizzabile
  • Ha meno plugin di wordpress
  • Meno temi
  • Meno usato = meno documentazione / supporto


PRO e CONTRO nell'usare WordPress


PRO
  • Molto più personalizzabile
  • Molto più plugin = molte più funzionalità
  • Tanti temi grafici
  • Più usato, online è pieno di community e forum a cui chiedere suggerimenti

CONTRO
  • Hosting gratuito più lento rispetto a blogger
  • Più a rischio di bachi di sicurezza 

Questi erano i pro ed i contro nell'usare blogger o wordpress.
La scelta tra wordpress e blogspot però dovrebbe essere fatta in base alle necessità di ciascuno, quindi non si può rispondere alla domanda "è meglio wordpress o blogger?" in senso lato.

Ad esempio, se sei uno smanettone per te è sicuramente meglio wordpress (ancor di più se con un hosting che ti fa fare di tutto), se invece vuoi un prodotto chiavi in mano molto semplice da usare e veloce allora vai di blogger.
Su blogger infatti, rispetto a wordpress, non puoi mettere mano al codice sorgente del cms, ma al massimo smanettare un po' con le funzionalità ed il linguaggio usato nei template. Però in compenso, blogger è un po' più intuitivo e semplice da usare di wordpress, almeno per un principiante.

Quello che però devi capire, è che alla fine la tecnologia che c'è dietro poco interessa al visitatore del tuo sito.
Quello che importa è solo il risultato finale, i contenuti.
Se il tuo sito avrà dei contenuti interessanti ed una buona grafica, se non sarà lento da navigare e se sarà intuitivo, allora avrà successo... altrimenti, usare blogger o wordpress poco importerà ai fini del numero di visite giornaliere del tuo blog :)

mercoledì 23 novembre 2016

Blogger nuova interfaccia grafica

Questa mattina mi sono collegato al pannello di controllo di blogger e ho trovato una piacevole sorpresa, una nuova interfaccia grafica.

La piattaforma di blogging di google, blogger/blogspot, ha infatti cambiato veste grafica, assumendo sempre di più un aspetto simile a gmail.

Blogger nuova interfaccia grafica

Le novità su blogger per il momento sono comunque poche, non ho infatti notato nuove funzionalità.
Nella home page del pannello del proprio blog è stata aggiunta la possibilità di cambiare blog rapidamente, da un comodo menù a tendina di sinistra.

Le voci di menù di sinistra sono rimaste sostanzialmente invariate, anche se la nuova grafica di blogger è decisamente più accattivante.
Quello che ancora non è stato sistemato, almeno per la mia risoluzione, è il fatto che da un po' di tempo blogger scrolla in orizzontale, e questo non è bello.
Inoltre, il pulsante Visualizza blog è stato spostato nella barra di sinistra, rispetto a prima.

Entrando invece in modifica/creazione di un post, ora è ben visibile l'autore del post... non che fosse una cosa particolarmente rilevante in effetti.

Autore post blogger

Sicuramente google avrà in serbo per noi qualche altra novità per la piattaforma blogger, e probabilmente questa rinnovata grafica di blogger è solo il primo passo per un upgrade più importante... speriamo in bene :)

Lavoro agile - Smart working

Avete mai sentito parlare dello smart working o del lavoro agile.
Sono la stessa cosa in realtà, dato che lavoro agile è la traduzione italianizzata dello smart working.
Ma che cos'è il lavoro agile? Che cosa significa smart working?
Vediamo di togliere ogni dubbio a riguardo.

Lavoro agile - Smart working

Lavoro agile - Smart working


Il lavoro agile o smart working è una innovativa modalità di lavoro che consiste nel consentire ai dipendenti di un'azienda, di svolgere il proprio lavoro al di fuori dalle mura dell'ufficio.

Non bisogna confondere lo smart work con il telelavoro però, in quanto il secondo è relegato in casa, che fa a tutti gli effetti da ufficio, mentre il lavoro agile, come suggerisce lo stesso nome, può essere svolto un po' ovunque.

Si, avete capito bene.
Volete lavorare in mezzo ad un parco mentre prendete il sole?
Se la vostra azienda ha aderito allo smart work, potete farlo!

In Italia siamo sempre un po' lenti su certe cose, ma anche noi stiamo arrivando finalmente ad applicare il lavoro agile, proprio come hanno fatto diverse grandi società come la BMW.
Il concetto di base dello smart working è che contano i risultati, non importa dove fisicamente uno svolge il proprio lavoro.

I pro e contro dello smart working / lavoro agile

Ecco alcuni vantaggi e svantaggi dell'aderire al lavoro agile.

PRO del lavoro agile
  • Ci si alza più tardi la mattina
  • Non si devono spendere soldi e tempo per gli spostamenti
  • Ci si può vestire come si vuole
  • Si può conciliare il tempo libero / gli impegni personali con il lavoro
  • Si può mangiare a casa risparmiando soldi e mangiando meglio
  • Non si è obbligati ad uscire e prender freddo con pioggia o neve
  • Si può regolare il clima come si vuole, senza dover litigare con nessuno
  • Si può lavorare in un ambiente più silenzioso
  • Si può avere una postazione di lavoro più comoda e confortevole

CONTRO dello smart working
  • Si spende di più in elettricità
  • Se non ci si sa gestire, si corre il rischio di lavorare di più
  • Si corre il rischio di isolarsi
  • Bisogna fare attenzione da soli ad alcuni rischi ambientali che in ufficio invece sarebbero gestiti da altri, o non sarebbero proprio presenti (ad esempio lavorando in un parco vs in ufficio)
  • Possibile difficoltà, almeno all'inizio, ad interagire con gli altri colleghi

Questi erano solo alcuni punti che potrebbero emergere durante una giornata di lavoro agile, quel che è certo è che questa modalità di lavoro flessibile sta prendendo sempre più piede, e che è tutt'oggi in fase di sperimentazione qui in Italia.
Diverse aziende hanno infatti iniziato a fare i primi corsi sulla sicurezza riferiti allo smart working, per formare i propri dipendenti in modo da prevenire i possibili pericoli da lavoro agile.

Non aspettatevi però di cercare su google "lavoro agile offerte di lavoro" e di trovare una miriade di annunci come per il telelavoro, dato che questa modalità di lavoro per il momento è ancora in partenza, ed è proposta dalle varie aziende ai dipendenti già regolarmente assunti... ma un giorno chissà, quando sarà una realtà consolidata, magari si troveranno annunci del tipo "azienda cerca lavoratori per contratto di smart working"... o qualcosa di simile.

Donne con un bambini piccoli da andare a prendere a scuola, o persone che non amano troppo stare tra la gente, il lavoro agile potrebbe essere la soluzione a tutti i loro problemi.
Lo smart working infatti, consente di lavorare da qualsiasi parte del mondo, all'interno o all'esterno. Quello che ci serve è solo un computer o un dispositivo mobile, ed una connessione ad internet.

Con le moderne tecnologie infatti, il lavoro agile è una cosa attuabile per la maggior parte dei lavori, grazie a strumenti che consentono di spedire email, di fare videochiamate, video conferenze, chat testuali, spedire e ricevere documenti, ecc...

Praticando il lavoro agile, potrete quindi lavorare da qualsiasi posto vi troviate, basta rispettare solo due requisiti fondamentali: i risultati e la sicurezza.

domenica 20 novembre 2016

10 Consigli per aumentare le visite di un sito web

Ecco una breve guida per aumentare le visite le proprio sito web in poco tempo.
Si tratta di semplici trucchi per far salire gli accessi di un sito internet o blog, da seguire o meno in base alle proprie necessità ed alla tipologia di sito.

Non esiste una regola generale per avere un blog di successo, e sicuramente non bisogna abusare di certi metodi, o si verrà etichettati come spammers, ma è bene conoscere tutte le varie alternative per aumentare gli accessi al proprio sito internet.

Consigli per aumentare le visite di un sito web


10 Consigli per aumentare le visite di un sito web


Qui di seguito alcuni trucchi validi per aumentare la popolarità del proprio sito internet, su google prima di tutto, ma anche sui vari social network e sui vari canali per blogger.
Prova a seguire questi semplici consigli utili per aumentare le visite di un sito web, e vedrai che con un po' di costanza ed impegno, otterrai dei buoni risultati.

1) Creati uno o più canali sui Social Network

Che sia facebook, twitter, instagram, linkedin, google plus, ecc... non importa, basta essere presenti nei social network, in quanto molta gente legge le notizie lì, ed un post può diventare virale in qualsiasi momento, regalandoti da un giorno all'altro fama e gloria :)

2) Scrivi per google

Scrivi in maniera seo, ovvero in maniera appetibile per google, usando più sinonimi ed abbondando con le spiegazioni anche quando non necessarie.
Grazie a google infatti, ed ai motori di ricerca in generale, la gente arriverà a te nei più disparati modi, senza che tu debba per forza andarla a cercare sui social.

3) Fai dei post bomba

E' innegabile che ci sono degli argomenti più gettonati degli altri, quelli che tutti cercano e che tutti vogliono (es. come fare soldi facili online).
Se riesci ad indicizzarti su google con qualche post bomba, potrai vivere di rendita per un bel po'.
L'importante è che gli articoli che scrivi su internet siano utili a chi li naviga, o riceverai l'effetto contrario.

4) Fatti notare nei forum e nei gruppi

Scrivi commenti intelligenti (anche nei social network) e la gente arriverà a te e al tuo sito da sola.
Volendo potresti lasciare qualche link a qualche tuo articolo ogni tanto, ma non abusarne per non essere bannato come spammer.

5) Segui la moda del momento

Se vuoi un sito/blog che abbia tante visite ogni giorno, potresti anche sfruttare i trend del momento.
Come? Con google trend ovviamente :)
Scrivi articoli sugli argomenti del momento, e la gente arriverà a te.

6) Scambia link con altri siti

Il buon vecchio metodo del link exchange può sempre funzionare, a patto che tu lo faccia con siti inerenti ai tuoi argomenti.
Infatti, un sito che porta visite è bene, un link su un sito che non porta visite è invece male per google.

7) Scegliti una categoria specifica

Io questo consiglio non lo seguo molto perchè mi piace scrivere di tutto, ma è indubbio che se google ti riconosce come il massimo esperto di una cosa, sarai ai primi posti nei risultati di ricerca.
Inoltre, se un utente ti sceglie perchè parli di cinema, potrebbe rompersi se ti vede parlare anche (spesso) di cucito, quindi valuta bene quale è l'argomento di cui vuoi parlare, ed eventualmente creati più siti.

8) Scrivi articoli correlati

Crea dei post che siano in relazione tra di loro, come una vera ragnatela di link, in modo che un utente possa saltare da una pagina ad un'altra del tuo sito.
Infatti, un conto è essere trovati su google e soddisfare la curiosità di una persona su un argomento, un altro è quello di catturare la sua attenzione con tanti articoli utili, facendogli fare un bel giro sul tuo sito (= più visite)

9) Studia gli articoli più visitati del tuo sito

Impara ad usare google analytics e capisci il perchè alcuni tuoi articoli hanno successo ed altri no.
Questo ti aiuterà a replicare il risultato, aumentando così le visite del tuo sito.
Cerca però di non cadere nella trappola della duplicazione di contenuti simili, a google questo non piace molto.

10) Aumenta costantemente i contenuti del tuo sito

E' semplice matematica, è semplice logica: più articoli = più visite.
C'è poco altro da aggiungere, se non: tieni sempre alta la qualità dei tuoi contenuti, altrimenti produrrai solo tanti post spazzatura che ti faranno da zavorra al posto che da spinta.


Questi erano solo 10 trucchi per avere un sito web di successo...o quantomeno per provarci.
Quello che non deve mai mancare è la costanza e la passione.
I risultati possono arrivare subito o dopo mesi, ma se non molli e se ci credi davvero, prima o poi arrivano... buona fortuna!

martedì 15 novembre 2016

Che cos'è un Tarzanello

Questo è sicuramente il post più schifoso che ho fatto fino ad ora, ma qualcuno deve pur spiegarlo il significato di tarzanello no? :)
Probabilmente alcuni di voi li conosceranno già questi famigerati tarzanelli, per altri invece questa parola risulterà nuova.
Quel che è certo è che, aimè, almeno una volta nella vita il tarzanello sarà capitato anche a voi.

Che cos'è un Tarzanello?

Bando alle ciance, rullo di tamburi... un tarzanello è un pezzo di cacca rimasto attaccato ai peli del sedere :p
Si, lo so che fa schifo, ma questo è :)

Che cos'è un Tarzanello

Il termine tarzanello deriva infatti dalla figura del mitico Tarzan, l'uomo scimmia che saltava da un albero ad un altro appendendosi alle liane.

Lo so, pensare alla cacca che penzola sui peli del sedere come Tarzan, può far passare la fame anche allo stomaco più temprato, però è indiscutibile che il termine tarzanello è geniale, ed anche un po' simpatico :p

Come prevenire i tarzanelli
Se i tarzanelli sono un problema che spesso vi coglie, la soluzione più semplice è rapida per prevenire la loro formazione, è quella di dare una spuntatina ogni tanto ai peli del sedere :p

Fine dell'articolo più schifoso mai postato su questo blog :D

domenica 13 novembre 2016

HTML: Differenza tra ALT e TITLE nelle immagini

In html esistono due attributi molto importanti per le immagini (e non solo), sto parlando degli attributi alt e title.
Vista la loro similitudine d'utilizzo nei vari tag html, qualcuno potrebbe anche non conoscerne la differenza, quindi vediamo subito di fare un po' di chiarezza a riguardo.


Differenza tra gli attributi ALT e TITLE nelle immagini in HTML


Per poter spiegare la differenza tra title ed alt nelle immagini e non, vediamo le due definizioni di questi utilissimi attributi di tag html.

ALT:
Alt sta per testo alternativo (alternate text), ovvero quell'attributo del tag <IMG> (e non solo) che in HTML fornisce un'informazione testuale alternativa, quando le immagini non possono essere visualizzate.
Questo può accadere in caso di immagini rotte (cancellate dal server, o link src errati), ma anche nel caso si navighi con browser solo testuali (es. per non vedenti), ed è quindi un attributo molto utile che deve essere usato per descrivere cosa viene mostrato nell'immagine, nel caso questa non possa essere caricata.
Esempio di alt attribute html:
<img alt="American History X" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1MMgY9CPBY6TRppjaVT4JYoOnJdvQrsmDI7-c5EkjWOcrKmGK1p86WapK5z6vxyNujyO1Q7Fe97DYqZbVDQMHb-L9c6Bd0qkYjp3eUqZpl92TqjCi66davP7cCQYR_ffiJHimMBcUpwaH/s72-c/american-history-x.jpg" />

TITLE:
L'attributo title (titolo) nelle immagini viene usato per dare alcune informazioni aggiuntive sull'immagine mostrata, e dovrebbe seguire più o meno le regole usate per il tag title.
L'attributo title in alcuni browser viene anche mostrato come suggerimento tooltip, al passaggio del mouse sulle immagini.
Esempio di title attribute html:
<img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1MMgY9CPBY6TRppjaVT4JYoOnJdvQrsmDI7-c5EkjWOcrKmGK1p86WapK5z6vxyNujyO1Q7Fe97DYqZbVDQMHb-L9c6Bd0qkYjp3eUqZpl92TqjCi66davP7cCQYR_ffiJHimMBcUpwaH/s72-c/american-history-x.jpg" title="Copertina del film" />

HTML: Differenza tra ALT e TITLE nelle immagini

Quindi per scrivere un buon html, nel tag img vanno messi entrambi gli attributi, sia il title che l'alt:
<img alt="American History X" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1MMgY9CPBY6TRppjaVT4JYoOnJdvQrsmDI7-c5EkjWOcrKmGK1p86WapK5z6vxyNujyO1Q7Fe97DYqZbVDQMHb-L9c6Bd0qkYjp3eUqZpl92TqjCi66davP7cCQYR_ffiJHimMBcUpwaH/s72-c/american-history-x.jpg" title="Copertina del film" />

Compilare sia il title che l'alt delle immagini è dunque importante per aumentare l'accessibilità di un sito web, ma non solo, lo è anche per un'altra cosa molto rilevante di questi tempi: google.
Ebbene si, a google e ad altri motori di ricerca, piacciono molto questi attributi nei tag html, e non usarli potrebbe anche penalizzare il nostro sito a livello di indicizzazione.

Se vi è un po' più chiara la differenza tra tag e title in html... buon lavoro :)

PS si lo so, per pigrizia in questo articolo ho compilato il title e l'alt dell'immagine uguali, e questo è male, lo so :p

lunedì 7 novembre 2016

Che cos'è la licenza GPL

Avete mai sentito parlare della licenza GPL?
Probabilmente si se siete degli sviluppatori di siti e/o software di vario genere, o anche solo se siete appassionati di computer ed internet.

Che cos'è la licenza GPL

Che cos'è la licenza GPL
La GNU General Public License (GNU GPL) è una licenza copyleft, ovvero un tipo di licenza che viene applicata ai software di tipo libero, i cosiddetti open source.

Una licenza copyleft come la licenza GPL, deve però garantire le 4 libertà fondamentali:
  • Libertà 0: Libertà di eseguire il software per qualsiasi scopo
  • Libertà 1: Libertà di studiare il software e di modificarlo
  • Libertà 2: Libertà di ridistribuire copie del software per aiutare gli altri
  • Libertà 3: Libertà di migliorare il software e di ridistribuirlo

Questo significa che un programma protetto da licenza gpl può essere distribuito liberamente, modificato e migliorato, aiutando così l'intera comunità di sviluppatori.
Ne consegue dunque, che un software open source protetto da licenza gpl, è (in teoria) destinato a diventare sempre di più ben fatto dopo ogni nuova distribuzione, per la gioia degli utilizzatori finali.

Se hai dunque scaricato un programma protetto da licenza gpl e ti stai chiedendo se puoi utilizzarlo, stai tranquillo.
Non solo lo puoi usare gratuitamente perchè sei davanti ad un software libero (freeware), ma volendo potresti anche mettere mano al codice, per modificare e migliorare/adattare il programma in base alle tue esigenze.

martedì 1 novembre 2016

L'incrocio più trafficato del mondo

Amanti della quiete e della tranquillità, forse vi interesserà conoscere un posto da evitare assolutamente, sto parlando dell'incrocio più trafficato del mondo.

Ebbene si, esiste un primato anche per il traffico degli incroci, ma non sto parlando di auto, ma di persone!
L'incrocio più trafficato al mondo è infatti pedonale, ed è un vero e proprio formicaio.

Qual è l'incrocio più trafficato del mondo?
Rullo di tamburi... il primato come incrocio pedonale con più traffico al mondo va a Shibuya, un quartiere di Tokyo (Giappone).

Shibuya: L'incrocio più trafficato del mondo

Quando scatta il semaforo verde nell'incrocio di Shibuya, i pedoni partono come se fossero un vero e proprio esercito, per attraversare la strada.
Trovandoci però in Giappone, non pensate a scene apocalittiche dove la gente spinge e c'è un caos infernale, perchè da quelle parti l'ordine e la disciplina (ma soprattutto il rispetto per il prossimo), sono all'ordine del giorno.

Nel mondo esistono quindi sicuramente degli incroci molto trafficati e caotici, ma quello di Shibuya, pur avendo un afflusso giornaliero superiore a quello di tutti gli altri, probabilmente è anche uno dei più ordinati e meglio gestiti.

L'incrocio di Shibuya si è anche prestato per diverse pellicole cinematografiche degne di nota, come The Fast and the Furious: Tokyo Drift e Resident Evil: Retribution.
Senza contare che a Shibuya c'è anche la statua del leggendario Hachiko.

PS Si, nella foto che ho fatto io di persona, non sembra che ci sia molta gente, ma vi posso assicurare che nelle ore di punta l'incrocio di Shibuya può davvero fare paura :)

lunedì 31 ottobre 2016

Le origini di Halloween, la notte delle streghe

Ogni 31 ottobre, in molti paesi del mondo è Halloween, la notte delle streghe.
Ma quali sono le origini di questa particolare festa molto amata dai bambini e dai più grandicelli?
Scopriamole insieme!

Le origini di Halloween, la notte delle streghe


Le origini di Halloween, la notte delle streghe


Halloween è una festività di origine celtica, che sembra essere nata come gesto scaramantico per non far avvicinare i mostri.
Sembra infatti che Halloween derivi dalla festa celtica di nome Samhain, una festa pagana di fine estate che veniva celebrata ogni 31 ottobre, in concomitanza con l'ultimo raccolto agricolo.
Durante questa antica festa si usavano fare grandi falò.

Nel 840 poi, Papa Gregorio IV instituì la festa Ognissanti, proprio il 1 novembre, come a volerla far combaciare con la festa di Halloween.

Halloween, inizialmente festeggiata prevalentemente in America (presumibilmente importata direttamente dagli immigrati Irlandesi), prese poi piede in tutto il mondo, mutando nella forma in cui la conosciamo ora (zucche modificate, scherzetti, travestimenti da mostri, ecc...).

L'origine del nome di Halloween dovrebbe derivare dalla frase inglese antico "All Hallows" (ealra hālgena mæssedæg), ovvero "giorno della messa di tutti i santi".

Tra i vari simboli di Halloween, il più famoso è sicuramente la zucca intagliata a forma di mostro.
Sembra infatti che inizialmente l'usanza prevedesse le rape, ma che per via delle loro ridotte dimensioni si sia passati poi alle zucche.
Le zucche fatte a mostro con la luce al loro interno, simboleggerebbero le lanterne per le anime del purgatorio, quindi perfettamente inerenti con il discorso dei morti.
La pratica del dolcetto o scherzetto invece, deriverebbe dall'antica usanza del medioevo, quando si chiedeva l'elemosina proprio ad Ognissanti, minacciando uno scherzo se non veniva fatta un'offerta spintanea.

Halloween, la notte delle streghe, in cui molte donne si travestono da strega per gioco, deriverebbe quindi da un reale timore dei morti, dei fantasmi e delle streghe (dopotutto parliamo del medioevo, o giù di lì), con una connotazione religiosa e di culto che ormai si è persa a favore di una festa per bambini.